Mag 9, 2010 | Chiesa, Dialogo Interreligioso, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Nei giorni scorsi si è conclusa la visita di un gruppo di giovani del Movimento buddhista della Rissho Kosei Kai in Italia per uno scambio con i giovani del Movimento dei Focolari. Si è trattato della terza esperienza di questo tipo. Una decina di giovani giapponesi hanno trascorso una settimana in Italia con incontri di dialogo con loro coetanei di diverse parti del mondo. Il programma è iniziato nella Cittadella di Loppiano dove il 1° maggio si è svolta la tradizionale Giornata dei giovani. Il contributo della delegazione giapponese ha arricchito l’evento non solo dando un carattere interreligioso, ma coinvolgendo i presenti nella raccolta di firme per il progetto Arms Down, lanciato lo scorso novembre in Costarica da Religions for Peace e da diverse organizzazioni giovanili, fra cui la Rissho Kosei kai e i Giovani per un Mondo Unito del Movimento dei Focolari.
Al Centro Mariapoli di Castelgandolfo si è poi svolta una giornata di Simposio sull’impegno a costruire la pace. Sono emerse le prospettive delle due religioni alla luce dell’esperienze dei due movimenti, che hanno messo in evidenza come compassione ed amore siano le vie maestre per costruire il valore della pace prima nel proprio cuore e trasmetterlo, poi, a chi è accanto. Molto coinvolgente il momento delle esperienze di vita vissuta, che hanno toccato corde profonde della vita dei giovani. Significativa l’esperienza di una giovane cristiana della Colombia, che cercando di serbare nell’anima uno spazio per il perdono verso chi le ha ucciso il padre quando era ancora una bambina di 11 anni, ha potuto trovare la pace nel cuore e conservare la memoria del padre senza riempirsi di rancore. Un’esperienza a cui ha fatto eco quella di una giovane buddhista con gravi problemi familiari, ma che ha raccontato di aver capito l’importanza della famiglia per chi ha la fortuna di poterla ancora avere. Come detto, da tre anni continuano questi incontri che stanno creando una rete d’amicizia e fraternità interreligiosa, interculturale ed internazionale. Si tratta di una vera educazione alla pace che lo stesso Benedetto XVI ha incoraggiato, durante l’udienza alla quale hanno partecipato i giovani. “Continuate così!” è stato il suo commento ai due dirigenti della delegazione, che hanno avuto modo di salutarlo personalmente. Una parola preziosa per il futuro di queste iniziative. (altro…)
Mar 29, 2010 | Chiara Lubich, Chiesa, Focolari nel Mondo
Ad Hong Kong si è celebrato il 40° anniversario dell’inizio del Movimento dei Focolari in terra cinese, con l’apertura ad Hong Kong nel 1970 della prima comunità a vita comune (il focolare). Per celebrare l’evento che coincideva con il secondo anniversario della partenza in cielo di Chiara, in oltre 500 si sono dati appuntamento il 14 marzo nella grande sala teatro di Bishop Pashan Catholic School a Kowloon Bay. Per l’occasione sono arrivati da Rocca di Papa (Roma) anche i primi protagonisti di questa storia: Giovanna Vernuccio, una delle prime compagne di Chiara che iniziò il Movimento in Asia nel 1966 e Silvio Daneo, anch’esso fra i primi focolarini a raggiungere il continente asiatico. Era presente anche Rubi Tong, prima focolarina cinese che negli ultimi anni vive nella cittadella del Movimento dei Focolari a Fontem (in Africa).
A riempire la sala del teatro, famiglie, giovani, sacerdoti e religiosi, cristiani cattolici e di altre Chiese, persone di altre religioni. “Vedendo questa folla composta e festosa, decisamente variegata ma armoniosa – commenta Silvio Daneo – non si può non ravvisarvi la realizzazione di quell’unità voluta da Gesù allorché pregava al Padre, che tutti siano una cosa sola. Ed è proprio questa unità che sintetizza il grande Ideale di Chiara, diffuso ormai in ogni angolo del pianeta. I cinesi lo accolsero con entusiasmo e con coerenza quasi che Confucio lo avesse preannunciato secoli prima ancora di Cristo, con la sua grande massima: entro i quattro mari (4 punti cardinali), siamo tutti fratelli”. Alla solenne celebrazione della mattina, il card. Joseph Zen, vescovo emerito della vasta diocesi di Hong Kong, ha raccontato il suo primo incontro con il focolare nel 1957 quando era studente a Torino. Commovente l’intervento del venerabile Kok Kwong, anziano capo della comunità buddista che conobbe il focolare nel 1969. Molte le personali presenti: diversi pastori delle varie Chiese cristiane, rappresentati buddisti locali ed alcuni membri del movimento buddista della Risso Kosei Kai. Non sono mancati i momenti artistici della cultura cinese. Una festa e un ringraziamento a Chiara “per la sua vita” e a quanto “il Movimento dei Focolari ha operato in quella terra” con l’impegno – dicevano in conclusioni i responsabili del Movimento – a guardare al futuro “con rinnovato slancio”. (altro…)
Feb 15, 2010 | Centro internazionale, Chiesa, Dialogo Interreligioso, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
“La sensazione di aver trovato qui in Asia un campo già arato, con semi germogliati”: l’immagine che Maria Voce, presidente dei Focolari, dà del movimento nel continente asiatico, è di un’organizzazione matura, pronta a raccogliere i frutti del proprio lavoro. In un’intervista a “MissiOnLines”, la Voce racconta il viaggio intrapreso il 6 gennaio che l’ha portata in Corea del Sud, Giappone, Filippine e Thailandia; tra giorni volerà in Pakistan, l’ultima tappa del suo tour. A spingerla verso l’Asia è stato “il desiderio di conoscere le comunità dei Focolari nei vari Paesi ma anche la sensazione che questo viaggio mi desse la possibilità di raccogliere pienamente l’eredità di Chiara Lubich. La mia presenza qui – spiega – vuole anche essere un sostegno per la nostra opera e far sentire alle persone del movimento che per noi sono centrali”. In Thailandia Maria Voce ha prima partecipato al quarto Simposio internazionale buddista-cristiano, svoltosi a Chiang Mai, al quale sono intervenuti duecento rappresentanti provenienti da venti nazioni dell’Estremo Oriente, da Italia e Gran Bretagna, poi, a Bangkok, il 7 e 8 febbraio, al raduno di ottocento focolarini di diversi Paesi asiatici. Questo incontro – sottolinea la presidente – “è stato un evento eccezionale, organizzato con difficoltà notevoli, ma tutti si sono impegnati perché sentivano che fosse necessario un momento di unità da cui riprendere slancio”. Dal 9 al 12 febbraio il presidente ha incontrato i vescovi dell’Estremo Oriente simpatizzanti del movimento, riunitisi a Sampran per il convegno su “Comunicare Dio Amore. La nuova evangelizzazione oggi”. Tra essi l’arcivescovo di Bangkok, Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij, il nunzio apostolico in Thailandia, Singapore e Cambogia, arcivescovo Salvatore Pennacchio, e il vescovo coadiutore di Islamabad-Rawalpindi, Rufin Anthony. I presuli, una trentina, hanno approfondito in modo particolare due ambiti: da un lato la sfida dell’enciclica Caritas in veritate e la necessità della comunicazione nell’epoca della globalizzazione; dall’altro il dialogo interreligioso alla luce di Dio Amore. Il viaggio di Maria Voce prosegue, all’insegna della condivisione, dello scambio reciproco, della scoperta: “In Asia – racconta – ciò che ti colpisce è soprattutto il senso del sacro nelle popolazioni, che ci obbliga a essere all’altezza”. (altro…)
Gen 31, 2010 | Cultura, Dialogo Interreligioso, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Il Simposio è organizzato dalla Mahachulalongkorn Rajavidyalaya University of Chiang Mai, in collaborazione con Movimento dei Focolari e la Rissho Kosei-Kai, il movimento laico buddhista protagonista da vari decenni di dialogo interreligioso a livello mondiale. Il tema del convegno “Dharma, Compassione ed Agape nel mondo contemporaneo” ha un sottotitolo particolarmente intonato alle problematiche del mondo d’oggi: “La risposta delle religioni alle sfide del mondo globalizzato”. E’ significativo che sono stati proprio gli interlocutori buddhisti a voler affrontare una tale tematica nel corso del simposio, a conferma della sua trasversalità, che va a toccare uomini e donne di qualsiasi Paese a prescindere dalle culture e dalle religioni. Saranno circa cento cinquanta i partecipanti al convegno, provenienti dal Giappone, Corea, Taiwan, Singapore, Filippine, Sri Lanka, Bangladesh, India, Inghilterra e Italia. Fra loro, come osservatori, una trentina di monaci studenti in master presso l’università buddhista di Chiang Mai. Alla cerimonia di apertura che si terrà oggi pomeriggio presso il tempio di Wat Phrathat Sri Chomthong Voravihara saranno presenti autorità di varie religioni. L’Arcivescovo Salvatore Pennacchio, Nunzio Apostolico in Thailandia, sarà l’ospite d’onore, insieme a Msgr. Andrew Vissanu Thaya-anan, Sottosegretario del Pontifico Consiglio per il Dialogo Interreligioso, al nuovo arcivescovo di Bangkok, Mons. Francis-Xavier Kriengsak Kovithavanij, Mons. Chusak Sirisut, vescovo di Nakhon Ratchasima, presidente della Commissione per il Dialogo Interreligioso della Conferenza Episcopale Thailandese, e al vescovo della diocesi di Chiang Mai, Msgr. Francis Xavier Vira Arpondratana. Il Movimento della Rissho Kosei Kai sarà rappresentato dal suo presidente, Nichiko Niwano, che rivolgerà un messaggio ai presenti. Da parte buddhista therawada, interverranno alla cerimonia la più alta autorità della zona di Chiang Mai – Phra Tepkosol – e Phra Thammankalajarn (conosciuto anche come Ajahn Tohng Sirimankalo), che ha offerto il suo centro di meditazione vipassana, presso il tempio di cui è titolare, per lo svolgimento del convegno. E’ prevista anche la presenza di rappresentanti istituzionali. Significativa la partecipazione del Direttore dell’Ufficio per le Relazioni con religioni e culture del Consiglio Mondiale delle Chiese di Ginevra, il Dr. Shanta Premawardhane. Il Simposio si pone in continuità con altri due tenutisi a Roma, nel 2004 e 2008, ed uno ospitato dalla Rissho Kosei Kai e Tendai-shu ad Osaka nel 2006, e desidera svolgersi, ponendo in ogni momento l’amore cristiano e la compassione buddhista come base di tutto quanto si svolgerà nei prossimi giorni. E’ stato questo lo spirito che ha caratterizzato i precedenti simposi, impegnando ogni partecipante ad una sincera ricerca di ciò che unisce per contribuire a crescere verso la fratellanza universale. Il 3 febbraio interverrà anche la presidente del Movimento dei Focolari, attualmente in Asia. Maria Voce, inoltre, è attesa presso la Mahachulalongkorn Rajavidyalaya University of Chiang Mai, dove il 5 febbraio parlerà ai monaci. Roberto Catalano (altro…)
Ago 10, 2009 | Chiara Lubich, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni
Siamo convinti che, nonostante siano ancora presenti conflitti o minacce di guerra, nel mondo ci sono già tanti segni positivi che ci dicono che è possibile realizzare la pace. Ma voi mi chiedereste forse: “Cosa possiamo fare noi, ragazzi di varie religioni, per contribuire alla pace? Qual è la strada più breve, più sicura per raggiungerla?”. La Regola d’oro – Chi conosce un po’ le Religioni, che noi pratichiamo, dice che c’è una formula presente in quasi tutte le fedi del mondo. È chiamata: “Regola d’oro”. Essa dice: “Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”. In pratica essa chiede il rispetto degli altri. E per avere il rispetto occorre amare, amarli. Amare tutti – Chiede, ad esempio, di amare tutti senza fare distinzioni tra l’antipatico o il simpatico, il bello o il brutto, il grande o il piccolo, quello della mia patria o lo straniero, il bianco o il nero, il giallo, l’americano, l’africano o il giapponese, il cristiano, il musulmano o il buddista. Tutti vanno amati nello stesso modo. Amare per primi – Questo amore vuole poi che si ami per primi, senza aspettare che l’altro ci faccia una gentilezza o un sorriso. Non bisogna attendere di essere amati, ma fare noi il primo passo. Amare come sé – E ancora occorre amare l’altro come se stessi, condividere i suoi dolori, i suoi successi, le sue gioie… Pensate: se anche tra i popoli si mettesse in pratica questa semplice regola, gli uomini amerebbero la patria degli altri come la propria e non ci sarebbero più guerre. Amare con i fatti – È un amore questo che ama concretamente, non solo a parole ma con i fatti. Se a scuola c’è un ragazzo che ha difficoltà nello studio, questo vorrebbe dire aiutarlo, studiare magari con lui. Amare il nemico – È un amore forte che è pronto ad amare anche il nemico, a pregare per lui, a vincere le offese con il perdono. Amarsi a vicenda – Quando poi questo amore è vissuto insieme da due o più persone, da due o più ragazzi, c’è l’amore vicendevole. Ed è questo il segreto, la via sicura per costruire la pace e l’unità, per realizzare la fraternità sulla terra. Questo amore che dà tanta gioia a chi lo mette in pratica, chiede anche impegno, fatica, coraggio, allenamento. Non si può costruire la pace senza sacrificio. Coraggio allora, carissimi ragazzi! Molto dipende da voi. Allenatevi oggi nell’amare, anche per il futuro che vi appartiene. L’augurio più bello che vi faccio è quello di trovare la felicità incominciando subito a vivere questo amore, nelle famiglie, nelle scuole, nei quartieri delle vostre città e di esserne portatori a tutti. Che tanti altri ragazzi e anche adulti, toccati dal vostro amore, possano dire: “Anch’io voglio vivere come voi”. Così facendo la pace e l’unità diverranno giorno dopo giorno realtà. (dal videomessaggio per la Conferenza dei Ragazzi per il Futuro – Giappone – luglio 2000)