Ad Hong Kong si è celebrato il 40° anniversario dell’inizio del Movimento dei Focolari in terra cinese, con l’apertura ad Hong Kong nel 1970 della prima comunità a vita comune (il focolare). Per celebrare l’evento che coincideva con il secondo anniversario della partenza in cielo di Chiara, in oltre 500 si sono dati appuntamento il 14 marzo nella grande sala teatro di Bishop Pashan Catholic School a Kowloon Bay. Per l’occasione sono arrivati da Rocca di Papa (Roma) anche i primi protagonisti di questa storia: Giovanna Vernuccio, una delle prime compagne di Chiara che iniziò il Movimento in Asia nel 1966 e Silvio Daneo, anch’esso fra i primi focolarini a raggiungere il continente asiatico. Era presente anche Rubi Tong, prima focolarina cinese che negli ultimi anni vive nella cittadella del Movimento dei Focolari a Fontem (in Africa). A riempire la sala del teatro, famiglie, giovani, sacerdoti e religiosi, cristiani cattolici e di altre Chiese, persone di altre religioni. “Vedendo questa folla composta e festosa, decisamente variegata ma armoniosa – commenta Silvio Daneo – non si può non ravvisarvi la realizzazione di quell’unità voluta da Gesù allorché pregava al Padre, che tutti siano una cosa sola. Ed è proprio questa unità che sintetizza il grande Ideale di Chiara, diffuso ormai in ogni angolo del pianeta. I cinesi lo accolsero con entusiasmo e con coerenza quasi che Confucio lo avesse preannunciato secoli prima ancora di Cristo, con la sua grande massima: entro i quattro mari (4 punti cardinali), siamo tutti fratelli”. Alla solenne celebrazione della mattina, il card. Joseph Zen, vescovo emerito della vasta diocesi di Hong Kong, ha raccontato il suo primo incontro con il focolare nel 1957 quando era studente a Torino. Commovente l’intervento del venerabile Kok Kwong, anziano capo della comunità buddista che conobbe il focolare nel 1969. Molte le personali presenti: diversi pastori delle varie Chiese cristiane, rappresentati buddisti locali ed alcuni membri del movimento buddista della Risso Kosei Kai. Non sono mancati i momenti artistici della cultura cinese. Una festa e un ringraziamento a Chiara “per la sua vita” e a quanto “il Movimento dei Focolari ha operato in quella terra” con l’impegno – dicevano in conclusioni i responsabili del Movimento – a guardare al futuro “con rinnovato slancio”.
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