Movimento dei Focolari
Fons, pittore dell’unità

Fons, pittore dell’unità

Aldo Stedile, ‘Fons’, ci ha lasciato la notte del 30 settembre, all’età di 88 anni. Insieme a Marco Tecilla e altri due giovani, aveva dato inizio a Trento – con pochissimi mezzi – al primo focolare maschile della storia. Quanti l’hanno conosciuto, lo ricordano col suo sorriso, la sua prorompente vitalità, la sua passione per l’Ideale dell’unità, il suo ottimismo. “Dall’intimo di chi che crede in me, sgorgheranno torrenti di acqua viva” (Gv 7,38): da questa frase che ha guidato la sua vita gli fu attribuito il nome ‘Fons’ [fonte in latino], con cui è conosciuto da tutti nel Movimento. Fons, secondo di una famiglia di dieci figli, è nato nella valle del Terragnolo nel Trentino il 3 luglio del 1925. Aveva un notevole talento artistico come pittore e, se non fosse scoppiata la Seconda Guerra Mondiale, sarebbe andato a studiare Belle arti a Firenze. Nel 1948 conosce attraverso Valeria Ronchetti (Vale) l’esperienza del Movimento dei Focolari. Lui stesso racconta: “L’incontro con lei è stato per me una rivelazione, un vero incontro con Dio. Tutto è cambiato da quel momento. E successivamente, dopo che Vale gli ha parlato di Gesù Abbandonato: “Ora ho capito tutto, questa è la soluzione. Questo mi mancava…! Capii che sarebbero venute le difficoltà, prove, dubbi, incomprensioni, fallimenti, ma nulla più mi avrebbe fatto paura. Sentivo dentro di me una forza nuova e serena”. All’inizio degli anni ’60 fu pioniere della diffusione dei Focolari in Belgio, Svizzera, Austria e Germania, dove visse per 20 anni. Assieme a Bruna Tomasi, corresponsabile con lui del Movimento nell’Europa centrale, diedero vita alla cittadella ecumenica di Ottmaring, nei pressi di Augsburg, in Germania. Nel 1963 fu ordinato sacerdote insieme ad Antonio Petrilli. Negli anni ’80 assunse a Roma la direzione della branca dei Volontari di Dio e dall’inizio degli anni 2000 ricoperse diversi incarichi nel Consiglio generale del Movimento. Negli ultimi anni si è manifestata una malattia che lo ha man mano debilitato, «ma senza intaccare mai le corde più profonde della sua anima», scrive Maria Voce nel darne notizia ai membri del Movimento. «Quando nel febbraio del 2010, dovendo fare un test per valutare le sue capacità cognitive, il medico gli ha chiesto di scrivere di getto una frase di senso compiuto, lui ha subito scritto: amare sempre, dovunque, tutti!». Fons ci ha lasciato mentre sono presenti a Rocca di Papa gli oltre 200 partecipanti all’incontro annuale dei delegati dei Focolari delle varie regioni del mondo. Nella camera ardente allestita nella cappella del Centro Internazionale a Rocca di Papa, egli riceve quindi un commosso e grato omaggio dal mondo intero, per la sua testimonianza di gioioso e autentico seguace del carisma dell’unità. I funerali avranno luogo mercoledì, 2 ottobre 2013, alle ore 15, al Centro Mariapoli di Castel Gandolfo (Via S. Giovanni Battista De La Salle). (altro…)

Fons, pittore dell’unità

Oreste Basso. Focolarino, con humour

«Il Santo Padre desidera far pervenire all’intero Movimento dei Focolari l’espressione del suo profondo cordoglio» – si apre così l’omaggio a Oreste Basso, nella celebrazione del suo funerale, il 15 aprile 2013. È il messaggio a firma del segretario di Stato, card. Bertone, letto da Maria Voce, in cui si ricorda inoltre «il generoso servizio ecclesiale di così zelante sacerdote, che seppe prodigarsi nell’annuncio gioioso del Vangelo e nella solerte testimonianza della carità». Il Card. Bertone – che ha avuto modo di conoscere personalmente Oreste Basso nel momento in cui si studiavano alcuni passaggi degli Statuti del Movimento dei Focolari – Opera di Maria – ha voluto aggiungere la sua partecipazione personale a questo momento con una sua lettera alla Presidente dei Focolari: «Mi ha colpito l’ascolto sincero dei consigli e la totale disponibilità alla collaborazione. Con lui ho sperimentato una grande fraternità, e nel tempo, anche senza incontrarci è rimasto in me un sentimento di amicizia. Ho percepito la delicatezza della sua anima di sacerdote fratello, nel movimento, senza autoritarismo, e mi è stato di esempio». «Ho apprezzato la sua chiarezza di idee e la radicalità come testimone del vangelo» scrive il Card. Rylko presidente del Pontificio Consiglio per i laici, che lo definisce «fedele ed indefesso collaboratore di Chiara Lubich»; «oltre all’amabilità del tratto – continua – traspariva il suo essere sacerdote secondo il cuore di Gesù e testimoniava quanto il carisma del movimento possa far fiorire la grazia del sacramento dell’Ordine». A dar voce alla storia di Oreste è Marco Tecilla, primo focolarino e suo compagno di viaggio per lunghi anni, fino agli ultimi istanti della sua vita.  “Una breve presentazione – precisa – perché la sua vita è molto ampia”. Oreste Basso, tra i più stretti collaboratori di Chiara Lubich fin dagli anni ‘50, che è serenamente spirato all’età di 91 anni nella notte fra sabato e domenica 14 aprile, si può definire un “gigante” dei Focolari. Nella sua lunga vita ha ricoperto funzioni di grande responsabilità nel governo del Movimento, diventando testimone eloquente del carisma dell’unità. Ordinato sacerdote nel 1981, considerava il ministero come servizio e chiamata ad un amore più grande. Fu eletto Copresidente del Movimento nel 1996, e ha esercitato, fra l’altro, un ruolo fondamentale al momento della morte della fondatrice (14 marzo 2008) e durante la successiva Assemblea generale (luglio 2008) che avrebbe eletto colei che doveva succedere a Chiara Lubich nella presidenza, un inedito assoluto per i Focolari. Nato a Firenze il 1° gennaio 1922, aveva conosciuto i Focolari nel 1949 a Milano, sentendo parlare Ginetta Calliari in una mensa universitaria, dove si trovava con gli amici, divenuti tutti in seguito focolarini: Piero Pasolini, Danilo Zanzucchi, Guglielmo Boselli, Giorgio Battisti. A Milano esercitava la professione di ingegnere e collaudatore di motori di locomotive in una grossa industria. In quegli anni difficili del dopoguerra la spiritualità e la vita del Movimento imperniata sul Vangelo sono state per lui la scoperta di una forza che, con altre, avrebbe ridato al mondo pace, progresso, speranza. Nel 1951 costituì insieme ad altri amici il primo focolare maschile del capoluogo lombardo. Dalla fine degli anni ’50 Chiara Lubich lo chiamò al Centro del Movimento, nei Castelli Romani, dove ha svolto le sue funzioni in uno spirito di servizio, facendo sperimentare a chi lo incontrava il senso profondo della famiglia. Dal mondo intero stanno giungendo al Centro dei Focolari messaggi di partecipazione e di profonda gratitudine per l’infaticabile lavoro svolto da Oreste Bassoal servizio della Chiesa, nel Movimento, e per la sua vita limpidamente evangelica. Fra questi, c’è chi ha parlato di “santità con un senso di humour”, ricordando questa sua particolare dote. Le ultime parole di Oreste rivelano il profondo rapporto con Maria, che ha caratterizzato la sua vita: «Bello, meraviglioso, stupendo, il Paradiso. C’è la Madonna…dobbiamo pregare, dobbiamo aiutare soprattutto i poveri e i più deboli, sono quelli che hanno più bisogno di misericordia». «A Chiara – conclude Marco Tecilla – chiedevamo sempre una frase del Vangelo, come accompagnamento della nostra vita, e Chiara propose a Oreste: “Siate miei imitatori, come anch’io lo sono di Cristo” (1 Cor 11, 1). Adesso che la sua vita è compiuta, ci sembra che questa parola Oreste la lasci a ciascuno di noi». (altro…)

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Oreste Basso, una vita per fare del mondo una famiglia

Un precipitare improvviso della salute in pochi giorni, e stanotte, alle 0.30, Oreste ci ha lasciato. La sua vita, la sua grande umanità e il suo sorriso sono stampati in migliaia di cuori di persone che ha incontrato in questi lunghi anni spesi al servizio di Dio e dell’ideale dell’unità, da lui conosciuto a Milano negli anni di gioventù. Della sua storia scriveremo più avanti. Intanto, quanti vorranno rendergli omaggio, potranno recarsi alla cappella del Centro Internazionale del Movimento dei Focolari, a Rocca di Papa, dove dalle 14 di oggi, sarà allestita la camera ardente. I funerali si svolgeranno domani 15 aprile, alle ore 15, sempre presso il Centro Internazionale dei Focolari a Rocca di Papa. (altro…)