26 Nov 2020 | Centro internazionale
Il Movimento dei Focolari ha ricevuto oggi il premio internazionale “Io faccio la mia parte” dell’Accademia Kronos per il suo impegno a favore del pianeta attraverso EcoOne, l’iniziativa ambientale dei Focolari. Tra i premiati di questa edizione 2020 anche Papa Francesco e, postumo, l’esploratore e antropologo norvegese, Thor Heyerdahl.
Un’antica favola africana narra che durante un incendio nella foresta un colibrì, il più piccolo degli uccelli, volava verso il fuoco mentre tutti gli animali fuggivano. Alla richiesta del leone su cosa stesse facendo, il colibrì, mostrando una goccia d’acqua nel suo becco, rispose: “Io faccio la mia parte!”. È da questo racconto che ha preso nome il premio internazionale, giunto alla quarta edizione, che l’Accademia Kronos assegna ogni anno a persone, enti e nazioni che abbiano dimostrato di “aver fatto la loro parte” per proteggere l’ambiente e il clima terrestre. Tra gli otto premiati di quest’anno vi è anche EcoOne, l’iniziativa internazionale del Movimento dei Focolari, promossa da una rete di docenti, accademici, ricercatori e professionisti che operano nelle scienze ambientali e si sforzano di arricchire la loro conoscenza scientifica con una profonda lettura umanistica dei problemi ecologici contemporanei (www.ecoone.org).
A causa della pandemia non è stato possibile consegnare i premi, come previsto, presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio di Roma (Italia). Il conferimento al Movimento dei Focolari è avvenuto oggi, giovedì 26 novembre 2020, nella sede internazionale dei Focolari a Rocca di Papa (Roma-Italia) da parte di Vincenzo Avalle, membro del direttivo nazionale dell’Accademia Kronos, accompagnato da Armando Bruni, Coordinatore del Centro Italia dell’Accademia e da tre guardie ambientali. A nome del Movimento dei Focolari il prof. Luca Fiorani, presidente di EcoOne ha ritirato la scultura di un colibrì, realizzata con materiale metallico di recupero dall’artista Renato Mancini, e il diploma di conferimento del premio. “Questo premio vuole dare uno stimolo, una motivazione a tutti coloro che si impegnano per la tutela ambientale – ha spiegato Vincenzo Avalle – Sono rimasto colpito dall’attività complessa del Movimento dei Focolari per l’ambiente come si esprime in EcoOne, supportata dalla scienza e dall’interazione con la politica”.
“Vedo una grande sinergia tra noi, Accademia Kronos e Movimento dei Focolari/EcoOne – ha spiegato Fiorani ritirando il premio – perché siamo complementari: Kronos nasce dall’azione, EcoOne nasce dalla riflessione. Abbiamo bisogno gli uni degli altri. Come Movimento dei Focolari possiamo contribuire in diversi ambiti di approfondimento culturale. Da sottolineare l’economia e la politica, che sono decisivi per l’ambiente. E possiamo offrire anche la nostra dimensione internazionale”. “Vedo – ha aggiunto – una possibilità di collaborazione, di sinergia molto forte. C’è una galassia di entità che lavorano per l’ambiente. Penso che sia venuto il momento in cui tutte queste organizzazioni debbano collaborare”. L’Accademia Kronos (https://accademiakronos.it-html.com/) è la continuazione e l’erede spirituale di una delle prime organizzazioni ambientali, il “Kronos 1991”. Con circa 10.000 soci in Italia e sedi e riferimenti internazionali si impegna per la difesa dell’ambiente e la qualità della vita. In collaborazione con Istituti Scientifici e Università, Kronos offre un corso di laurea in “Educatore e Divulgatore Ambientale” e due master universitari in “Salute e Ambiente” e sostiene un corpo di vigilanza per la prevenzione e l’informazione ambientale. Ma soprattutto invita in tutto il mondo le persone a “fare la propria parte” per salvaguardare l’ambiente.
Joachim Schwind
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26 Ott 2020 | Sociale
Papa Francesco ha inviato un messaggio ai partecipanti del convegno EcoOne, l’iniziativa ecologica del Movimento dei Focolari. Papa Francesco ha inviato un messaggio ai partecipanti del convegno di EcoOne, iniziativa ecologica del Movimento dei Focolari, che si è svolto dal 23 al 25 ottobre in live streaming dal Centro Mariapoli di Castel Gandolfo (Italia).
“Porgo un cordiale saluto a tutti coloro che prendono parte a questo Incontro internazionale che si svolge nell’ambito dell’anno speciale dedicato al quinto anniversario della Lettera Enciclica Laudato si’. Esprimo la mia gratitudine a EcoOne, l’iniziativa ecologica del Movimento dei Focolari, e ai rappresentanti del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e del Movimento Cattolico Mondiale per il Clima, che hanno collaborato per rendere possibile questo evento. Il vostro incontro, con il tema “Nuove vie verso l’ecologia integrale: a cinque anni dalla Laudato si’ ”, imposta una visione relazionale dell’umanità e della cura del nostro mondo a partire da diversi punti di vista: etico, scientifico, sociale e teologico. Nel ricordare la convinzione di Chiara Lubich che il mondo porta in sé un carisma di unità, confido che questa sua prospettiva possa guidare il vostro lavoro nel riconoscimento che «tutto è collegato» e che «si richiede una preoccupazione per l’ambiente unita al sincero amore per gli esseri umani e un costante impegno riguardo ai problemi della società» (Laudato si’, 91). Tra tali problemi c’è l’urgenza di un nuovo e più inclusivo paradigma socio-economico, che possa riflettere la verità che siamo «un’unica umanità, come viandanti fatti della stessa carne umana, come figli di questa stessa terra che ospita tutti noi» (Enc. Fratelli tutti, 8). Questa solidarietà tra noi e con il mondo che ci circonda richiede una ferma volontà di sviluppare e attuare misure concrete, che favoriscano la dignità di tutte le persone nei loro rapporti umani, familiari e lavorativi, combattendo allo stesso tempo le cause strutturali della povertà e lavorando per proteggere l’ambiente naturale. Il raggiungimento di un’ecologia integrale richiede una profonda conversione interiore, a livello sia personale che comunitario. Mentre esaminate le grandi sfide che dobbiamo affrontare in questo momento, inclusi i cambiamenti climatici, la necessità di uno sviluppo sostenibile e il contributo che la religione può dare alla crisi ambientale, è essenziale rompere con la logica dello sfruttamento e dell’egoismo e promuovere la pratica di uno stile di vita sobrio, semplice e umile (cfr Laudato si’, 222-224). Mi auguro che il vostro lavoro contribuisca a coltivare nel cuore dei nostri fratelli e sorelle una responsabilità condivisa gli uni per gli altri, come figli di Dio, e un rinnovato impegno ad essere buoni amministratori del creato, suo dono (cfr Gen 2,15). Cari amici, vi ringrazio nuovamente per la vostra ricerca e per i vostri sforzi di collaborazione per cercare nuove vie che conducano a un’ecologia integrale, per il bene comune della famiglia umana e del mondo. Nell’esprimere i miei migliori auguri e la preghiera per le vostre deliberazioni durante questo incontro, invoco cordialmente su di voi, sulle vostre famiglie e sui vostri collaboratori la benedizione di Dio, fonte di saggezza, di fortezza e di pace. E vi chiedo, per favore, di ricordarvi di me nelle vostre preghiere”.
Ufficio Comunicazione dei Focolari
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8 Ott 2020 | Cultura
EcoOne, iniziativa ecologica del Movimento dei Focolari, organizza l’Incontro internazionale “Nuove vie verso l’ecologia integrale: cinque anni dopo la Laudato Si’ ” che si terrà a Castel Gandolfo (Roma) dal 23 al 25 ottobre 2020. La storia del nostro pianeta è una storia di relazioni tra le sue parti. Concentriamoci su tre di esse: l’atmosfera, gli organismi viventi e l’umanità. 2,5 miliardi di anni fa, l’ossigeno non era presente nell’atmosfera e la vita umana non sarebbe stata possibile. Poi, grazie al piccolo contributo di innumerevoli e (apparentemente) insignificanti organismi unicellulari semplici e (apparentemente) insignificanti – i cianobatteri – l’aria si è arricchita di ossigeno fino ad assumere la sua composizione attuale. Questo è un esempio di un effetto positivo degli organismi viventi sull’atmosfera, almeno dal nostro punto di vista. Più recentemente, si è iniziato a formare il carbone dalle foreste morte (circa 350 milioni di anni fa) e il petrolio dai microrganismi morti (circa 100 milioni di anni fa). Grazie a questi processi, gli organismi viventi hanno sequestrato l’anidride carbonica dall’atmosfera. A partire dal XIX secolo, l’umanità ha bruciato in modo massiccio il carbonio e il petrolio, ripristinando l’anidride carbonica nell’atmosfera, causando alla fine il riscaldamento globale. In questo caso, l’effetto dell’uomo sull’atmosfera è negativo, sempre dal nostro punto di vista.
L’11 settembre 2020 è stato pubblicato su Science, un’importantissima rivista scientifica, il seguente grafico che mostra che – se non si riducono le emissioni di gas serra – le calotte di ghiaccio continentali scompariranno entro il 2100 e quelle polari entro il 2300: il clima tornerà indietro di circa 50 milioni di anni. La Terra sopravviverà, ma le conseguenze sull’umanità possono essere gravi in termini di eventi meteorologici estremi, inondazioni, siccità e innalzamento del livello del mare: non abbiamo molto tempo per affrontare la sfida di ripristinare relazioni armoniose tra l’umanità e le altre parti del nostro pianeta. Ma perché continuiamo a bruciare combustibili fossili?
Il motivo è stato spiegato da Papa Francesco nell’enciclica Laudato Si’ del 2015 e riassunto il 3 maggio 2019 nel suo discorso ad alcuni rappresentanti dell’industria mineraria: “La precaria condizione della nostra casa comune è stata in gran parte il risultato di un modello economico fallace che è stato seguito per troppo tempo. È un modello vorace, orientato al profitto, miope e basato sull’errata concezione di una crescita economica illimitata. Anche se spesso vediamo i suoi effetti disastrosi sul mondo naturale e sulla vita delle persone, siamo ancora resistenti ai cambiamenti”. EcoOne, iniziativa ecologica del Movimento dei Focolari, organizza l’Incontro internazionale “Nuove vie verso l’ecologia integrale”: Cinque anni dopo la Laudato Si’ ” che si terrà a Castel Gandolfo (Roma) dal 23 al 25 ottobre 2020 e che sarà trasmesso nelle principali lingue del mondo. Interverranno illustri relatori che illustreranno le sfide ambientali contemporanee che la scienza, la tecnologia, l’economia e la società si trovano ad affrontare, con l’obiettivo di contribuire al cambiamento auspicato da Papa Francesco, aprendo un dialogo transdisciplinare, interreligioso e multiculturale sulla cura della nostra casa comune. (Maggiori informazioni su come collegarsi all’incontro saranno aggiornate frequentemente su www.ecoone.org).
Luca Fiorani
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5 Dic 2018 | Centro internazionale, Chiesa, Focolari nel Mondo
Molti i modi in cui ciascuno può far propria questa scelta: dal cambiamento degli stili di vita, fino al sostegno di una finanza etica che non investe in combustibili fossili o armi.
Il Global Catholic Climate Movement (Movimento Cattolico Globale per il Clima) collabora con la Chiesa Cattolica per una maggiore cura della Terra. Nato dopo la pubblicazione dell’enciclica “Laudato si’” oggi include quasi 1000 organizzazioni cattoliche: parrocchie, scuole, ong… Fra queste anche il Movimento dei Focolari. Abbiamo intervistato Luca Fiorani, fisico e coordinatore di EcoOne. Luca, cos’è EcoOne? È la rete internazionale nata dal Movimento dei Focolari che raggruppa persone che cercano di vivere un’ecologia nuova. Cosa significa per il Movimento dei Focolari la partnership con il Movimento Cattolico Globale per il Clima? Vuol dire che il Movimento dei Focolari si inserisce in questa iniziativa globale impegnandosi a lottare contro i cambiamenti climatici. In Italia, ad esempio, ha controllato i suoi conti bancari e può dire che non investe nemmeno un centesimo in fondi che sostengono l’economia dei combustibili fossili. Spieghiamo meglio il legame tra cambiamenti climatici e combustibili fossili. Quando utilizziamo carbone, petrolio o gas naturale produciamo CO2, un gas che contribuisce all’effetto serra che riscalda l’atmosfera, con tutti gli effetti negativi che osserviamo, dalla desertificazione – che è una delle cause delle migrazioni –, agli eventi metereologici estremi – che provocano le inondazioni. Le persone del Movimento dei Focolari, cosa possono fare per partecipare a questa partnership? Guardiamo la natura e l’umanità con occhi nuovi, quelli del cuore. E poi usiamo la testa e le mani per agire in favore dell’umanità di oggi e delle generazioni future. Cambiamo i nostri stili di vita: non sprechiamo l’acqua, usiamo l’energia in maniera efficiente, miglioriamo la raccolta differenziata e “votiamo” con i nostri consumi. Ad esempio, se scopriamo che la nostra banca investe soldi in combustibili fossili o armi – basta andare sul web e fare una breve ricerca per scoprirlo – scegliamo una banca più sostenibile. Il Papa – e tanti con lui – sono preoccupati perché il grido della Terra è il grido dei poveri: non possiamo rimanere a guardare!
Lorenzo Russo
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12 Nov 2015 | Centro internazionale, Cultura, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Ambiente e Diritti: un tema di grande attualità, a pochi mesi dalla Laudato Si’, l’enciclica di Papa Francesco sull’ambiente, e alla vigilia della COP 21, la Conferenza ONU a Parigi sui cambiamenti climatici. Come nasce l’idea? «È un progetto al quale stiamo lavorando da due anni, che cade in un momento estremamente favorevole per l’attenzione all’ambiente. Il Congresso, dal titolo “Ambiente e “diritti” tra responsabilità e partecipazione”, nasce dall’esperienza condivisa con un magistrato impegnato da anni in processi da cui emergono le tragiche conseguenze e i gravi danni dovuti all’uso irresponsabile delle risorse naturali. Conoscendo come la rete di Comunione e Diritto è estesa in tutto il mondo, ha colto in essa la possibilità di far conoscere e condividere difficoltà e problemi anche dei Paesi più lontani e dimenticati. Dal confronto è nata l’idea di fare qualcosa, che potesse essere una risposta positiva globale». Dal programma emerge un forte coinvolgimento dei giovani. Che percorso avete seguito? «Si tratta del risultato di un confronto avvenuto durante il Seminario internazionale a Castel Gandolfo, in Italia (marzo 2014) tra 40 studiosi e studenti dell’Europa, Africa e Brasile e dalla Summer school ad Abrigada, in Portogallo (luglio 2014) tra giovani europei e africani. Questi ultimi hanno approfondito il tema dell’ambiente nella prospettiva della responsabilità e partecipazione e si sono impegnati a continuare la ricerca sino al Congresso, in programma per il 13-15 novembre prossimi». I partecipanti arrivano da 4 Continenti, rappresentano 21 Paesi. Una prospettiva internazionale dunque, dalla quale guardare le legislazioni vigenti in materia ambientale, con quali obiettivi? «Vorremmo mettere in luce il concetto di relazionalità che è costitutiva della persona. Il nostro essere con gli altri, in una relazione di cura e di attenzione, esige responsabilità nei nostri rapporti sia con l’altro che con la natura. Se vissuti così, questi rapporti ci permettono di cogliere anche le relazioni di Amore che sottostanno al Creato. Un altro obiettivo è quello di rafforzare il concetto di partecipazione nell’attività legislativa. Durante il congresso si valuterà, anche una proposta di legge popolare che va in questa direzione. La proposta parte da una legge regionale siciliana relativa al territorio di Pachino che ha evidenziato il contrasto tra la “procedura legislativa” e il “potere partecipativo”. In pratica assume un ruolo fondamentale la comunicazione con i soggetti interessati, in modo che essi possano valutare le proposte legislative e regolamentari in corso». «Inoltre, vogliamo dare voce a Paesi diversi e distanti tra loro, spesso dimenticati o alla ribalta per situazioni drammatiche, come ad esempio la Repubblica Centrafricana. Si parlerà non solo attraverso un approccio teorico, ma con storie e testimonianze: conduzione di inchieste sui danni all’ambiente per illeciti, “alt” ai poteri forti negli apparati statali, il problema della deforestazione e desertificazione nell’Africa sub sahariana…». È anche un convegno con un approccio interdisciplinare. Tra i partecipanti ad esempio, EcoOne, è una rete di studiosi in campo ambientale ed ecologico che esprime da anni l’attenzione dei Focolari per l’ambiente… «Studiosi di ecologia, fisica ambientale, ma anche economisti, pedagogisti, politologi, architetti, saranno presenti insieme a noi. Con loro, in particolare nella tavola rotonda della domenica mattina, la riflessione si sposterà sulla prospettiva di una visione unitaria che possa ricomporre i due termini: uomo e natura. Nell’ultima sessione interverrà la presidente dei Focolari Maria Voce, avvocato, che tra l’altro è stata tra gli iniziatori di Comunione e Diritto, la rete di studiosi, studenti e operatori del diritto, nata nel 2001 da un’intuizione di Chiara Lubich. CeD, in sintesi, promuove e affianca le più varie iniziative per elaborare e diffondere una nuova cultura fondata sulla relazionalità quale categoria giuridica, ma anche chiave dei rapporti tra operatori del diritto». Comunicato stampa (altro…)