Ott 28, 2013 | Focolari nel Mondo, Sociale, Spiritualità
“Il nostro percorso di vita ci ha formati ad amare tutti, specie gli ultimi. E chi più ultimo di un figlio gravemente cerebroleso?”. Sono parole di Marco che assieme alla moglie Ada hanno condiviso il loro vissuto personale e l’ impegno sociale e politico scaturiti dalla nascita della loro figlia Chiara. Marco, funzionario presso la Corte dei Conti, con competenze soprattutto sul controllo dei piani di finanziamento in favore di imprese e cooperative giovanili e sul controllo di gestione delle attività della Pubblica Amministrazione, è attualmente Consigliere della Regione Sardegna. “Ada ed io proveniamo da un’esperienza di impegno giovanile nel Movimento dei Focolari – racconta – con una vita improntata ai valori della fraternità, dell’amore reciproco, dell’unità. Avevamo fatto la scelta di vivere il Vangelo giorno per giorno. Abbiamo deciso di formare una famiglia aperta al prossimo, a disposizione degli altri, con percorsi di donazione e accoglienza”. Dopo due anni di matrimonio, nel 1987 nasce Chiara: cercata, voluta, amata come nuova tappa importante della vita coniugale. Poco dopo si manifestano i primi sintomi di una cerebro lesione profonda e diffusa. Da quel momento Ada e Marco si trovano a dover mettere in atto scelte importanti e decisive: “Un medico ci ha suggerito di affidarla ad un istituto, il che ci avrebbe consentito di condurre una vita normale. Pur consapevoli delle difficoltà, abbiamo deciso di seguire noi il suo percorso di vita e non che fosse lei a doversi adeguare al nostro”.
“Grazie a nostra figlia – prosegue – ci siamo adoperati per mettere in collegamento fra loro tante famiglie che vivevano analoghe situazioni fino a dar vita ad una organizzazione ormai diffusa in numerose regioni italiane. È L’ABC, Associazione bambini cerebrolesi, che consente a migliaia di famiglie in difficoltà di veder riconosciuti i propri diritti. Riusciamo ad incidere nella creazione di nuove strutture e promozione di leggi adeguate e innovative in materia di disabilità”. Un esempio ne è la legge 162 del 1998, di sostegno alle persone con disabilità grave e in situazioni estreme e alle loro famiglie, di cui Marco è stato promotore e tra i protagonisti delle battaglie per la sua attuazione. Oggi sono quasi 20 mila i progetti personalizzati finanziati; la Sardegna è diventata la prima regione in Italia per le risorse destinate ed è un modello per le altre regioni italiane ed anche all’estero. “Insieme alle altre famiglie e associazioni –afferma Marco – siamo diventati protagonisti attivi di un’azione sociale di promozione dell’attuazione di diritti umani. Ci siamo assunti la responsabilità delle persone in situazione più estrema superando il modello pietistico e assistenzialistico della segregazione sociale. Esperimentiamo che migliorando la qualità di vita dei cosiddetti più deboli, si produce il miglioramento della società”. “I 26 anni di vita di Chiara – aggiunge Ada – mi hanno trasmesso un profondo senso della dignità dell’esistenza umana, perché pur non parlando e non avendo la possibilità di muoversi, mi comunica continuamente messaggi di vitalità. Ho imparato a comprendere il linguaggio del suo corpo, delle mani, del viso. Mia figlia mi fa capire ogni giorno l’immenso valore della sua corporeità. Il mio è, certo, un vissuto in cui non mancano dolore e difficoltà, ma comprendendone la valenza profonda, si traduce in un’esperienza di luce, di grande pienezza e, perché no, di soddisfazione e gratificazione, se penso a tutto quello che ne è scaturito”. (altro…)
Ott 14, 2013 | Chiesa, Focolari nel Mondo, Sociale, Spiritualità
Ho bisogno di Dio. Tu hai bisogno di Dio. Tutto il mondo ha bisogno di Dio. Questo pensiero mi ha suscitato una domanda: come fare per incontrare Dio? Come fare per avere un rapporto personale con Lui? Leggendo il Vangelo e ascoltando alcune persone che si erano poste lo stesso interrogativo, ho capito che è importante pregare e amare il prossimo. Due cose che hanno rivoluzionato la mia vita. Senza la preghiera e l’amore al prossimo non sarebbe nato, infatti, il “Progetto Sempre Persona”. Di cosa si tratta? Circa 18 anni fa un amico mi ha chiesto un favore: “Ho ricevuto 6 indirizzi di detenuti, potremmo scrivere a 3 io e agli altri 3 tu, così cerchiamo di dar loro un po’ di conforto”. Ho aderito subito a quella richiesta perché mi è venuta in mente la frase di Gesù: “Ero in carcere e siete venuti a trovarmi” (Mt 25,36). Ho scritto le lettere e dopo alcuni giorni uno di loro, Giorgio, mi ha risposto: “Sono proprio contento di fare amicizia con te, ti manda Dio…”. Fra l’altro, mi chiedeva un favore: “Potresti andare a casa della mia mamma? È malata, portale un bacio da parte mia”. Ci sono andato. Mi era stato detto che abitava al quarto piano. Nell’ascensore mi chiedevo: “Cosa le dirò? come mi accoglierà?”. Però oramai mi ero buttato in questa avventura e volevo andare avanti costi quel che costi. “Signora, sono un amico di suo figlio – le ho detto –, ci scriviamo. Mi ha chiesto di venirla a trovare e di darle un bacio da parte sua”. Lei si è commossa e, piangendo: “Mio figlio è buono, mio figlio è buono; è un po’ vivace – mi ha detto –. Ha fatto anche tanti sbagli. Le compagnie l’hanno portato a fare degli errori, ma non è cattivo! Io ho un tumore e mi resta poco tempo da vivere. Vedo che lei vuole bene a mio figlio, gli stia vicino. Lo aiuti, la prego!”. Una settimana prima che morisse sono andata a trovarla in ospedale: c’era tanta gente vicino al suo letto. “Stia vicino a Giorgio, Giorgio, Giorgio!”, mi ha detto. Queste sono state le sue ultime parole che ricordo. Andando a trovare Giorgio, alcuni suoi amici mi hanno chiesto di parlarmi. Così ho conosciuto tanti altri in tutti i reparti del carcere. Molti mi raccontavano delle loro famiglie sparse nelle borgate di Roma e nei paesi vicini. Mi sono sentito spinto ad andare a trovarle. Portavo dei viveri a quelle più povere; pannolini e omogeneizzati dove c’erano dei bambini. Così i detenuti erano più sereni, sapendo che qualcuno aiutava le loro famiglie, e a loro volta i parenti erano più sollevati perché qualcuno andava a trovare i loro figli o mariti. In seguito, con grande gioia ho ricevuto la richiesta di alcuni ex detenuti di voler collaborare con me. Ora siamo una trentina (volontari ed ex detenuti), che ci impegniamo a portare dei beni di prima necessità a circa 170 famiglie che abitano a Tor Bella Monaca, Ponte di Nona, San Basilio, Pietralata, Laurentino 38, e in altri quartieri a rischio di Roma e dei paesi vicini. Non riceviamo sovvenzioni da nessuno; tutto quello che distribuiamo ci arriva da alcune parrocchie di Roma e dintorni, come frutto delle testimonianze di vita che condividiamo. I fondi che raccogliamo li trasformiamo in viveri e in beni utili. Costatiamo continuamente che Dio è generoso e ci manda sempre quanto ci serve. Grazie per avermi ascoltato! Sono certo che se preghiamo e serviamo il prossimo, faremo felici tanti, saremo felici noi e cambieremo il mondo che ci circonda (Alfonso Di Nicola). Se vuoi collaborare, contattaci ai numeri: 3284871912/ 3806371027. (altro…)
Ott 8, 2013 | Ecumenismo, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità

Le celebrazioni centrali dell’Editto di Costantino a Niš
Oltre a Milano, anche in Serbia – dove si trova Niš, città natale di Costantino – hanno avuto luogo e sono tuttora in corso numerose iniziative per ricordare il giubileo dell’importante Editto di Costantino. Nel Paese serbo, infatti, tutto l’anno è dedicato all’Editto di Milano: a cura dello Stato e delle Chiese si promuovono vari appuntamenti culturali, mostre, conferenze, celebrazioni. Tanti membri del Movimento dei Focolari sono impegnati in prima persona. Questa ricorrenza storica che fa riflettere sulla necessità dell’unità spirituale dell’Europa, sui valori culturali e religiosi, è anzitutto significativa per il dialogo nella regione balcanica. Anche se l’evento giubilare viene celebrato separatamente, ogni Chiesa invita rappresentanti dell’altra a partecipare alle proprie iniziative. Il presidente della Repubblica serba ha istituito un Comitato nazionale, presieduto dal capo dello Stato, composto da membri della Chiesa cattolica e della comunità protestante locale, e il cui copresidente è il Patriarca ortodosso della Serbia. Le celebrazioni centrali dell’Editto di Costantino avvengono a Niš. Il 21 settembre è stata celebrata la solenne Messa sullo stadio comunale presieduta dal cardinale Angelo Scola inviato dal Papa, con la partecipazione dei pellegrini dalle paesi vicini. Il Movimento dei Focolari si è fatto presente con l’impegno degli adulti, dei giovani che hanno preparato una coreografia, delle famiglie che hanno portato i doni all’offertorio nei vestiti tradizionali e delle varie comunità della regione (Serbia, Croazia, Macedonia, Bulgaria) che hanno preso parte attiva alla celebrazione. È stato un evento unico nel suo genere, perché ha visto per la prima volta riuniti questi popoli con un’unica meta: dare un forte contributo alla riconciliazione. In questi giorni, dal 4 all’8 ottobre, la Serbia è stata sede di un altro evento straordinario, il primo nella storia della Chiesa serba ortodossa: sono venuti in Serbia, per le celebrazioni, i rappresentanti di tutte le Chiese tra cui il Patriarca ecumenico Bartolomeo I, il Patriarca di Gerusalemme Teofilo III, il Patriarca di Mosca e della Russia Cirillo, come anche primati o rappresentanti di altre Chiese ortodosse, i rappresentanti del Vaticano e di altre Chiese, e del mondo politico e culturale. La solenne Liturgia celebrata la domenica 6 ottobre, a Niš, in greco, slavo-ecclesiale, serbo e arabo, presieduta dal Patriarca Bartolomeo, ha visto riunite più di 15.000 persone nell’atmosfera di raccoglimento e sacralità. Nel suo discorso Sua Santità Bartolomeo ha sottolineato il valore della croce, come tutto debba partire dalla verità della Croce e del Vangelo. Senza il dialogo costruttivo non è possibile realizzare quello che ha portato l’Editto di Milano; solo colui che fa il dialogo in tutte le circostanze della vita segue la Volontà Divina. «Quest’anno sta lasciando in tutti una gioia per i passi già fatti verso la riconciliazione – afferma Nina, focolarina ortodossa russa che vive in Serbia – e anche la speranza che si riescano a fare i passi per superare le divisioni che permettano ai cristiani di presentarsi uniti e offrire una testimonianza comune. È senz’altro un modo efficace per rispondere alle sfide della società contemporanea. Il carisma dell’unità di Chiara Lubich, vissuto dalle comunità dei Focolari presenti nella regione, è già un valido contributo». (altro…)
Set 30, 2013 | Chiara Lubich, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Aldo Stedile, ‘Fons’, ci ha lasciato la notte del 30 settembre, all’età di 88 anni. Insieme a Marco Tecilla e altri due giovani, aveva dato inizio a Trento – con pochissimi mezzi – al primo focolare maschile della storia. Quanti l’hanno conosciuto, lo ricordano col suo sorriso, la sua prorompente vitalità, la sua passione per l’Ideale dell’unità, il suo ottimismo. “Dall’intimo di chi che crede in me, sgorgheranno torrenti di acqua viva” (Gv 7,38): da questa frase che ha guidato la sua vita gli fu attribuito il nome ‘Fons’ [fonte in latino], con cui è conosciuto da tutti nel Movimento. Fons, secondo di una famiglia di dieci figli, è nato nella valle del Terragnolo nel Trentino il 3 luglio del 1925. Aveva un notevole talento artistico come pittore e, se non fosse scoppiata la Seconda Guerra Mondiale, sarebbe andato a studiare Belle arti a Firenze. Nel 1948 conosce attraverso Valeria Ronchetti (Vale) l’esperienza del Movimento dei Focolari. Lui stesso racconta: “L’incontro con lei è stato per me una rivelazione, un vero incontro con Dio. Tutto è cambiato da quel momento”. E successivamente, dopo che Vale gli ha parlato di Gesù Abbandonato: “Ora ho capito tutto, questa è la soluzione. Questo mi mancava…! Capii che sarebbero venute le difficoltà, prove, dubbi, incomprensioni, fallimenti, ma nulla più mi avrebbe fatto paura. Sentivo dentro di me una forza nuova e serena”.
All’inizio degli anni ’60 fu pioniere della diffusione dei Focolari in Belgio, Svizzera, Austria e Germania, dove visse per 20 anni. Assieme a Bruna Tomasi, corresponsabile con lui del Movimento nell’Europa centrale, diedero vita alla cittadella ecumenica di Ottmaring, nei pressi di Augsburg, in Germania. Nel 1963 fu ordinato sacerdote insieme ad Antonio Petrilli. Negli anni ’80 assunse a Roma la direzione della branca dei Volontari di Dio e dall’inizio degli anni 2000 ricoperse diversi incarichi nel Consiglio generale del Movimento. Negli ultimi anni si è manifestata una malattia che lo ha man mano debilitato, «ma senza intaccare mai le corde più profonde della sua anima», scrive Maria Voce nel darne notizia ai membri del Movimento. «Quando nel febbraio del 2010, dovendo fare un test per valutare le sue capacità cognitive, il medico gli ha chiesto di scrivere di getto una frase di senso compiuto, lui ha subito scritto: amare sempre, dovunque, tutti!».
Fons ci ha lasciato mentre sono presenti a Rocca di Papa gli oltre 200 partecipanti all’incontro annuale dei delegati dei Focolari delle varie regioni del mondo. Nella camera ardente allestita nella cappella del Centro Internazionale a Rocca di Papa, egli riceve quindi un commosso e grato omaggio dal mondo intero, per la sua testimonianza di gioioso e autentico seguace del carisma dell’unità. I funerali avranno luogo mercoledì, 2 ottobre 2013, alle ore 15, al Centro Mariapoli di Castel Gandolfo (Via S. Giovanni Battista De La Salle). (altro…)
Set 16, 2013 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale, Spiritualità
Nick & friends. Nick e i suoi amici, sparsi per il mondo, sono 40 e scrivono canzoni con un ritmo che prende e trascina non solo per la musica, ma per la profondità dei testi. «Tu mi hai cambiato quando sei entrato nella mia vita, solo voglio amarti, tu sei il mio nuovo inizio». New beginning, cioè un “Nuovo inizio” è il titolo del CD e dell’omonimo brano che mescola melodie soft e rap scritto dal canadese Nick Cianfarani. L’idea nasce perché per Nick la musica, l’amicizia, le relazioni sono un possibile veicolo di solidarietà. L’occasione è il terremoto di Haiti del gennaio 2010: centinaia di migliaia di morti e milioni di senzatetto. Un evento catastrofico che aggrava la situazione di uno dei Paesi più poveri del mondo dove la metà dei suoi abitanti vive con meno di un dollaro al giorno. «Non sono ricco ‒ dice Nick ‒ e non ho risorse finanziarie, però so suonare, compongo canzoni e per tre anni ho fatto parte del complesso internazionale Gen Rosso. Perché non coinvolgere alcuni dei musicisti che ho conosciuto durante la mia carriera?». Nick & friends compongono gratuitamente le canzoni perché tutti gli introiti della vendita sono devoluti ad un progetto promosso dai Focolari per costruire case popolari ad Haiti.
Già dal 2009, infatti, alcuni amici dei Focolari avevano ricevuto in dono un terreno ed era cominciata la raccolta fondi. Il terremoto e l’emergenza danno le ali al progetto che grazie ai contributi dell’Amu hanno permesso di costruire 20 monolocali, una sala per la comunità, una cucina e un piccolo magazzino. Alcuni degli sfollati hanno trovato rifugio e oggi 17 famiglie estremamente povere vivono nelle abitazioni, 175 bambini sono aiutati con il sostegno a distanza, tre scuole e un asilo con circa mille studenti sono nate per opera dei Focolari. È un contributo per un nuovo inizio per Haiti. «Appena ho accennato all’idea ‒ racconta Nick ‒ tutti erano d’accordo: Giovanni di Napoli, Maria e Brian di New York, Renan del Brasile, i cinesi Leonard, Jane, Adrian, Eva, ora canadesi, che fanno parte di un affermato quartetto». L’ultimo brano del disco Risalet Salam è cantato in arabo da quattro musicisti del complesso Jeel, band della Giordania: Yousef, Laith, Anwar e Amer che sono diventati molto popolari. Il loro video clip ha vinto un premio nazionale per la migliore canzone nel promuovere la pace. Continua la raccolta fondi, anche attraverso la vendita di A new Beginning, perché è in progetto la riforestazione di un’area con piante di mango, aranci, limoni e ananas che darà possibilità di impiego a molti lavoratori. Link video Gen Rosso Haiti Per info: livingcitymagazine nick.cianfarani @ focolare.org Fonte: Città Nuova online (altro…)