Movimento dei Focolari
“Start Here and Now” il nuovo brano del Gen Verde

“Start Here and Now” il nuovo brano del Gen Verde

“Start Here and Now”, ovvero “Inizia qui e ora” è l’ultimo singolo della band internazionale Gen Verde. Un inno di unione, forza, coraggio e gioia che vede la partecipazione di due gruppi musicali giovanili: Banda Unità (Brasile) e AsOne (Italia). “Tutti, con le nostre diversità, siamo invitati ad andare oltre le frontiere per costruire un mondo dove la cura, l’amore, la giustizia e l’inclusione siano la risposta al dolore, all’orrore delle guerre e delle divisioni” spiega la band.

Cosa c’è dietro il brano?

“La nuova canzone è di per sé un’esperienza ‘oltre i confini’ per il modo in cui è stata prodotta – continua la band -. Le voci sono state incise in tre diverse parti del mondo e anche il video è stato girato in tre luoghi diversi: Loppiano e Verona (Italia) e Recife (Brasile)”.

Il progetto include la partecipazione di due gruppi musicali giovanili che condividono i valori del Gen Verde. Banda Unità è un complesso musicale brasiliano ed AsOne è una band di Verona, in Italia. Anche questi stessi gruppi vogliono condividere, attraverso la musica, i valori della pace, del dialogo e della fratellanza universale.

“Start Here and Now” ha un mix intergenerazionale e interculturale – continua il Gen Verde -. Questo singolo spicca per il ritmo molto coinvolgente e un testo potente, cantato in diverse lingue, per far emergere il processo creativo ispirato all’interculturalità e all’impegno per la fraternità universale che si sottolinea nell’evento internazionale Genfest”.

Il Gen Verde ha suonato questo brano per la prima volta ad Aparecida in Brasile insieme ai complessi musicali Banda Unità e AsOne il 20 luglio 2024 durante il Genfest, l’evento globale dei giovani del Movimento dei Focolari. Questa edizione ha avuto come titolo: “Juntos para Cuidar – Together to Care – Insieme per prenderci cura”.

Lorenzo Russo

Non diamoci pace finché non realizzeremo la pace!

Non diamoci pace finché non realizzeremo la pace!

Abbiamo appena ascoltato storie di pace espresse nelle sfumature più varie: canzoni, preghiere, esperienze, progetti concreti.

Tutto questo rafforza in noila fiducia e la speranza che è possibile essere costruttori di pace. Papa Francesco dice che bisogna essere ogni giorno “artigiani di pace”. E per fare questo occorre costanza e pazienza per poter guardare con amore tutti i fratelli e le sorelle che incontriamo sul nostro cammino.

Da questo Genfest abbiamo imparato che la pace inizia da me con piccoli gesti di cura per le persone, per i nostri popoli e per il creato.

Da dove possiamo incominciare allora?

L’abbiamo detto varie volte in questi giorni: abbattendo tutte le barriere che ci dividono, per vivere per la fraternità. E questo possiamo farlo:

  • scoprendo che la nostra comune umanità è più importante di tutte le nostre differenze;
  • poi essendo pronti a perdonare e a fare gesti di riconciliazione. Perché perdonare significa dire all’altro: “Tu vali molto di più delle tue azioni”.

E come abbiamo fatto nella prima fase del Genfest, continuiamo, anche quando torneremo a casa, ad essere artigiani di pace nelle nostre relazioni, facendo il primo passo verso gli altri. Sarà l’amore ad ispirarci cosa fare, da chi andare.  

Perdoniamo senza aspettare che sia l’altro a chiedere perdono.

Che questo Genfest sia il momento del nostro SI’ ALLA PACE.

Non dobbiamo sentirci mai più soli: in questi giorni abbiamo visto e certamente abbiamo sperimentato la forza dell’“insieme”, Juntos

Uniamoci a tutti quelli che vivono e lavorano per la pace. Le communities che andremo a costruire nella Fase tre sono già una via possibile.

Aprite gli occhi a visioni di pace!
Parlate un linguaggio di pace!
Fate gesti di pace!
Perché la pratica della pace porta alla pace.
La pace si rivela e si offre a coloro che realizzano,
giorno dopo giorno,
tutte quelle forme di pace di cui sono capaci.(*)

Aprire, parlare e agire.

Allora: non diamoci pace finché non realizzeremo la pace!

Margaret Karram

(*) Poesia di Giovanni Paolo II

Giovani: nuove idee grazie al web

Giovani: nuove idee grazie al web

Una scuola di formazione internazionale svolta interamente on line a causa del Covid con metodologie nuove e la partecipazione di 115 Gen 2, i giovani dei Focolari, di 18 nazioni. Un laboratorio replicato in vari punti del mondo. Può l’emergenza Covid fermare il nostro impegno a realizzazione un mondo più unito e la possibilità di farlo insieme? Una domanda che, in questi mesi, non ha lasciato in pace tanti Gen 2, i giovani del Movimento dei Focolari, insieme ai loro formatori. E così, se la pandemia ha impedito loro di viaggiare da un Paese all’altro o addirittura di uscire di casa, le nuove tecnologie hanno permesso ai giovani di continuare a lavorare per la pace e l’unità del mondo, anzi hanno favorito la nascita di iniziative nuove e originali, tutte rigorosamente via web. E così, guardando gli appuntamenti internazionali fissati da tempo, i giovani dei Focolari hanno deciso di non cancellare neppure l’annuale scuola internazionale di formazione per responsabili dei gruppi giovanili prevista per agosto 2020 in Italia, ma di farla, appunto, online. Certo, è stato necessario un po’ di lavoro in più per trasformare i programmi dei 10 giorni di scuola, adattarli alla modalità di formazione via web e cercare piattaforme e app che permettessero momenti di ascolto e approfondimento, ma favorissero anche momenti di comunione, tutti insieme e in piccoli gruppi. E’ nata così la “Scuola internazionale 2020” con un format tutto nuovo. Vi hanno partecipato 82 giovani e 33 adulti formatori di 38 nazioni e 16 lingue. “Imparare a lavorare online è una cosa positiva che ci ha lasciato il Covid – ha detto uno dei partecipanti dell’Argentina – anche perché facilita la partecipazione di chi, per motivi economici o di tempo, non aveva mai fatto e non sarebbe riuscito a fare un’esperienza internazionale spostandosi fisicamente”. La scuola dal titolo “Come in cielo così in terra” è stata incentrata su tematiche di carattere spirituale e di attualità, quali la pace, l’impegno sociale e la cittadinanza attiva, approfondite alla luce del carisma di Chiara Lubich. Uno dei focus è stato: “Dare to Care” (Osare prendersi cura), tema centrale del percorso (Pathways) che i giovani, con tutto il Movimento dei Focolari, si sono impegnanti a mettere in pratica. Ogni anno al percorso di Pathways è associato un colore: quest’anno è il nero che Chiara Lubich aveva legato all’impegno politico, civile e sociale per il bene comune. E, come il nero fa da sfondo a tutti gli altri colori, questo impegno è lo sfondo su cui risaltano i vari ambiti della quotidianità: la famiglia, la società, la scuola. Si è partiti da scritti della Lubich, poi esperienze di testimoni impegnanti in ambito politico e sociale; esperti come il teologo Padre Fabio Ciardi, membro della Scuola Abbà, il centro studi del Movimento dei Focolari; Alberto Lo Presti, direttore del Centro Igino Giordani; Daniela Ropelato e Antonio Maria Baggio, docenti dell’Istituto universitario Sophia di Loppiano (Italia). “Siete gente che ha deciso di donare la vita – sono state le parole conclusive di Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari e del Copresidente Jesús  Morán – in questa scuola avete fatto la prova nel vostro laboratorio. Ora il laboratorio finisce, adesso si va a vivere”. E adesso questo scuola, insieme all’impegno di vita che porta con sé, si sta diffondendo e moltiplicando: i 100 partecipanti si sono fatti promotori di altre edizioni di essa in dieci diversi punti del globo.

Letizia Spano

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La prima Assemblea dei giovani dei Focolari

Duecento giovani di 67 nazioni in rappresentanza di tutte le realtà giovanili del Movimento nel mondo per la prima volta insieme a Roma: giovani appartenenti a diverse Chiese, giovani di varie religioni e culture. Un’assise trasversale per delineare proposte e prospettive per i prossimi sei anni. “C’è una rinnovata sete di radicalità e autenticità tra noi giovani che fa i conti con le sfide del mondo di oggi. Ci rendiamo conto che da soli è molto difficile. Possiamo fare rete con tanti altri giovani che vogliono essere promotori di cambiamento e possiamo farlo insieme agli adulti”. Rispondono così alla domanda su dove stanno andando i giovani dei Focolari, Nicholas di 27 anni dell’Italia e Amanda di 29 anni del Brasile, due giovani membri della commissione preparatoria della prima Assemblea mondiale dei giovani del Movimento che si terrà a Castel Gandolfo (Italia) dal 10 al 15 settembre 2019. Un’idea nata nel 2017 ed elaborata in questi due anni anche attraverso pre-Assemblee di giovani in varie parti del mondo. Perché un’Assemblea dei giovani? “Perché sentiamo che “noi siamo” il Movimento dei Focolari, esso ci sta a cuore. Tanti giovani avevano espresso il desiderio di incontrarsi e dialogare su importanti tematiche che riguardano la nostra generazione. Anche la parte adulta sentiva l’esigenza di sapere dai noi giovani come vediamo il Movimento, quale il nostro specifico contributo oggi per impegnarci sempre meglio verso un mondo unito. Noi stessi abbiamo individuato le tematiche che saranno affrontate in Assemblea e cercato metodi coinvolgenti e dinamici affinché i giovani si possano esprimere liberamente e fare insieme “un’esperienza di Dio”.  Chi parteciperà all’Assemblea?   Ci saranno 200 giovani rappresentanti di tutti i continenti (67 nazioni): Giovani per un Mondo Unito,  impegnati dei Movimenti Parrocchiale e Diocesano, gens (giovani seminaristi), genre (giovani religiosi e consacrate). Ci saranno cioè – ed è una bella novità di questa Assemblea – rappresentanti di tutte le espressioni giovanili del Movimento insieme. Una collaborazione  iniziata fin dalla preparazione: nel novembre 2018 si è formata un commissione preparatoria con 15 persone di diverse realtà giovanili di varie parti del mondo, in maggioranza giovani sotto i 30 anni con alcuni adulti.  Quali le tematiche che saranno trattate nell’Assemblea? Per raccogliere i pensieri e i desideri dei giovani del mondo un questionario ci è sembrata la via migliore. Come commissione abbiamo elaborato 4 domande. Chiedevamo di descrivere due aspetti che caratterizzano l’identità di un giovane appartenente ai Focolari, di indicare di esso 2 punti di forza e  2 cose che vorremmo cambiare, spiegandone il perché e invitavamo tutti a riflettere su come dare maggiore voce ai giovani all’interno del Movimento e su quali priorità puntare nei prossimi sei anni. Sono arrivati 7300 input! Li abbiamo raccolti ed elaborati: sentivamo una grande responsabilità nel “maneggiare” il materiale ricevuto! Esso è divenuto strumento di lavoro per le pre-assemblee nelle quali ogni area del mondo ha scelto anche i suoi rappresentanti. Approfondendo i temi emersi è nato un breve “istrumentum laboris” con prospettive, orientamenti e proposte secondo quattro temi che saranno anche al centro dei lavori dell’Assemblea mondiale: formazione e accompagnamento; in uscita; identità del giovane del Movimento; ruolo e protagonismo dei giovani dei Focolari. E adesso…vogliamo lasciarci sorprendere dalla nostra assemblea! Certamente ci sarà una nuova forte spinta che ci aiuterà a realizzare il sogno di Gesù: “Che tutti siano una cosa sola” (Gv 17,21)per dare il nostro contributo alla costruzione di un mondo unito.

Anna Lisa Innocenti

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