Dic 16, 2016 | Focolari nel Mondo
Obiettivo degli incontri è esplorare il mistero dell’esistenza umana nel quadro del paradigma dell’evoluzione moderna, dalla prospettiva del rapporto tra scienza e fede. Ci chiederemo da dove viene l’essere umano, dove va, chi siamo. Il percorso prenderà avvio con uno sguardo generale sui grandi interrogativi che l’umanità si pone alla ricerca del significato dell’esistenza, fin dal Paleolitico, per mettere a fuoco il contributo specifico della cultura greca classica, della civiltà ebraica e dell’esperienza cristiana. Di seguito, cercheremo di comprendere lo sviluppo di tale ricerca nel quadro delle teorie dell’evoluzione, offrendo alcune chiavi interpretative delle principali narrazioni sulla creazione del cosmo, dal Big Bang a quello che possiamo definire il “Big Mystery”. Il percorso si concluderà con una riflessione sulla vita della chiesa e sul suo significato, fino a presentare il suo “profilo mariano” nel contesto dell’evoluzione umana, mentre la chiesa stessa viaggia verso “cieli nuovi e terre nuove”. Per coloro che desiderano ancora iscriversi al Simposio finale della Cattedra Piero Pasolini, che si terrà Il 20-21 maggio, nella sala C dell’Auditorium di Loppianodalle ore 9,00 del 20 maggio 2017, potranno farlo per email, indirizzando la prenotazione a segreteria.generale@iu-sophia.org Leggi anche e scarica il programma
Nov 23, 2016 | Chiesa, Cultura, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
Una prima iniziativa, già partita ad ottobre, la dice lunga sulla vivacità e creatività del nuovo Centro Evangelii Gaudium (CEG) che, ancor prima dell’inaugurazione ufficiale, rompe gli argini con un corso per formatori, animatori e studenti di teologia pastorale missionaria dal titolo “Svegliate il mondo”. Questo nuovo Centro nasce dalla sinergia dell’Istituto Universitario Sophia (IUS) con il Movimento dei Focolari, in particolare con i presbiteri, diaconi, seminaristi, religiosi, consacrate, Movimento parrocchiale e Movimento diocesano direttamente impegnati nel mondo ecclesiale. Un Centro già attivo, dunque, ma che l’11 novembre scorso ha festeggiato il giorno della sua uscita a vita pubblica, cogliendo l’occasione per dire il perché della sua nascita: dare slancio, contenuto e direzione all’opera di rinnovamento pastorale dell’evangelizzazione cui la Chiesa è chiamata oggi. Impegno che il CEG intende assumere in risposta all’invito di papa Francesco, traendo ispirazione e nome dalla sua esortazione apostolica Evangelii Gaudium. Mediante corsi, congressi, seminari, simposi, stage, laboratori, incontri scientifici, il CEG vuole essere un “luogo del pensare”, saldamente ancorato allo stile sinodale, convogliando tutti quegli impulsi spirituali e le esperienze suscitati dal carisma dell’unità di Chiara Lubich. E vuole farlo concentrandosi sulla formazione, lo studio e la ricerca nell’ambito dell’ecclesiologia, della teologia pastorale e della missione, della teologia spirituale e della teologia dei carismi nella vita della Chiesa oggi.
Significativi gli obiettivi del CEG evidenziati dalla presidente dei Focolari, Maria Voce, nel saluto da lei inviato e nell’intervento del copresidente Jesús Morán: promuovere e sostenere progetti e attività di formazione nel solco del Vaticano II, in comunione con gli altri carismi nella Chiesa, nella prospettiva del dialogo ecumenico, interreligioso e interculturale. Obiettivi che hanno trovato profonda risonanza anche nei messaggi di saluto giunti dal segretario generale dei vescovi italiani, mons. Galantino, e dal Gran Cancelliere di Sophia mons. Betori, arcivescovo di Firenze. Ad aprire i lavori del convegno inaugurale, il caloroso indirizzo di saluto del card. Joao Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e dell’arcivescovo Vincenzo Zani, Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica. Mentre al preside dell’Istituto Universitario Sophia, prof. Piero Coda, è rimasto il compito di descrivere gli intenti del nuovo Centro, seguito dalla prof.ssa Tiziana Merletti (già superiora generale delle Suore Francescane dei Poveri). «La sfida è quella di dare un contributo a quel cambio di paradigma nella cultura e nella relazione tra comunità ecclesiale e società civile – dichiara Piero Coda –, che il nostro tempo chiede e a cui la profezia di Papa Francesco ci dice con forza essere giunto il momento di porre mano con fedeltà e creatività». Nella successiva tavola rotonda il confronto di esponenti del mondo della politica e dello sport, come Massimo Toschi e Damiano Tommasi, sull’auspicato, epocale passaggio storico della Chiesa, chiamata ad indagare e cogliere le attese e le speranze della società di oggi. Anna Friso (altro…)
Nov 3, 2016 | Chiara Lubich, Cultura, Ecumenismo, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Era il 22 ottobre del 1991 quando il Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa, lo scelse all’unanimità a divenire Arcivescovo di Costantinopoli-Nuova Roma e Patriarca Ecumenico. L’intronizzazione del metropolita appena cinquantunenne avvenne il 2 novembre successivo. A quel momento il neoeletto Patriarca aveva già avuto contatti col Movimento dei Focolari, conoscendo Chiara Lubich negli anni in cui da diacono studiava a Roma e nei ripetuti viaggi di Chiara ad Istanbul per visitare il Patriarca Athenagoras e successivamente il Patriarca Demetrio. Era stato presente a diversi di quegli incontri e, soprattutto dal carisma profetico di Athenagoras, aveva ereditato, come lui stesso afferma, quella passione per l’unità della Chiesa che anche in Chiara vibrava con un vigore particolare, frutto di un altro dono dello Spirito Santo. E si sentiva chiamato a darne seguito. In questi anni la stima, l’amicizia spirituale, la ricerca della comunione non hanno fatto che crescere. Il Patriarca Bartolomeo ha fatto visita a Chiara nell’Ospedale Gemelli a Roma, qualche giorno prima della sua dipartita, portandole la sua benedizione patriarcale… Si può citare ancora la visita dell’ottobre 2015 a Loppiano, dove è stato insignito dall’Istituto Universitario Sophia del primo dottorato honoris causa in Cultura dell’unità. Un mese dopo era lui ad accogliere nella Scuola teologica di Halki (Istanbul) il 34° incontro ecumenico dei vescovi amici del Movimento.

Maria Voce e Bartolomeo I – Istanbul, 27 dicembre 2010
Questo anniversario viene quindi vissuto con partecipazione e gioia grande da tutto il Movimento. Difficile fare un bilancio esaustivo di questi 25 anni di operosità paziente e tenace, mite e generosa. “25 anni benedetti” così li definisce Maria Voce, in un breve videomessaggio che fa giungere al Patriarca Bartolomeo in questa felice occasione. La Presidente dei focolari esprime sentimenti di “gratitudine a Dio per i doni che Egli gli ha concesso”, per essere ”guida illuminata, per la Sua Chiesa” ma anche nel “coinvolgere molti nel pensiero e nell’azione concreta (…) in favore della vita, del creato, del dialogo, della pace e della costruzione della fraternità universale”. “Le giungano gli auguri di tutti i focolarini del mondo intero che le vogliono bene e che le sono vicini con tanto affetto”. La mattina di sabato scorso, 22 ottobre, un caldo sole autunnale fa da cornice all’aria di grande festa che si vive nella Chiesa di S. Giorgio, Sede del Patriarcato Ecumenico, nel quartiere del Fener dell’odierna Istanbul. E’ qui che ha luogo la Divina Liturgia, momento culmine delle celebrazioni di festeggiamento di questo Giubileo. In greco moderno “efcharistó” è la parola per dire “grazie”. E sembra che niente può esprimere meglio il rendere grazie a Dio per il dono che Egli ha fatto alla Chiesa e al mondo attraverso quest’uomo, quanto questa solenne celebrazione eucaristica secondo il rito di S. Giovanni Crisostomo, anch’egli lontano predecessore del Patriarca. Alla presenza di numerosi metropoliti provenienti da diversi Paesi e legati al Patriarcato ecumenico, del vicario apostolico Rubén Tierrablanca di Istanbul e di un Mufti Dede Bektaşi dell’Albania, il patriarca tenta di fare un resoconto di questi anni, come servo umile e grato. 
Foto: Nikos Manghina
Mgr Nicholas Wyrwoll, che aveva studiato assieme a Bartolomeo a Roma, ci aiuta a capire la portata dell’azione e delle novità che ha visto questo quarto di secolo sotto la sua guida. “Tantissime cose sono cambiate in questi 25 anni. Tanto è dovuto anche ai mutamenti politici in Turchia. Bartolomeo ora è riconosciuto come Patriarca Ecumenico, titolo che all’inizio non si poteva nominare nemmeno nella liturgia. Un cambiamento notevole è stato quello del Santo Sinodo, che è l’organo di governo più importante della Chiesa Bizantina. Prima i membri provenivano tutti dalla Turchia, ora vengono invitati dal mondo intero e si alternano con una periodicità di sei mesi. Un’altra opera enorme che dobbiamo al Patriarca Bartolomeo è di aver saputo coinvolgere l’esigua comunità greca rimasta in Turchia e le stesse autorità turche per il restauro e il ripristino di tantissime chiese e monasteri. Questo consente di conservare e valorizzare l’enorme patrimonio cristiano di questo Paese, altrimenti destinato al deterioramento e al disfacimento completo. E non solo le chiese greche, ma anche le chiese armene, le sinagoghe… Ora le autorità locali invitano il clero ad utilizzare anche per il culto questi luoghi che sono normalmente adibiti a musei. Poi l’interesse per l’ecologia, per la salvaguardia della creazione. Ha collaborato con tutte le religioni e su questo tema è un leader ascoltato a livello mondiale. Nella sua omelia conclusiva il Patriarca ha sottolineato ancora una volta l’importanza del dialogo, ribadendo la necessità di cercare la comunione: possiamo rimanere diversi, siamo di diversa cultura, di diversa storia, di diverse esperienze, la comune espressione della nostra fede non va ricercata con parole, ma nella preghiera comune. Si è quindi rivolto al Mufti dell’Albania venuto a rendere omaggio…”. Ha sottolineato ancora il Sinodo Panortodosso tenutosi a Creta… “Possiamo dire che con lui la ricerca dell’unità nella Chiesa e in particolare con la Chiesa Cattolica ha subito un’accelerazione fenomenale, basti pensare ai numerosissimi incontri con i Papi, a Istanbul, a Gerusalemme, a Roma, a Mytilene, ad Assisi e altrove, le dichiarazioni comuni… Ed è molto importante che anche il Patriarca Kirill di Mosca abbia poi avuto un contatto diretto con papa Francesco a Cuba, lo scorso febbraio”. (altro…)
Ott 22, 2016 | Chiesa, Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Senza categoria, Spiritualità
La prima iniziativa del Centro Evangelii Gaudium, sorto a Loppiano (Firenze) per essere “Chiesa in uscita”, è un corso di qualificazione in collaborazione con l’Istituto Universitario Sophia dal titolo “Svegliate il mondo”. Uno slogan avvincente. Perché sono proprio le persone consacrate, con la loro radicale scelta di vita, a concorrere a realizzare nel mondo la vera fraternità e la comunione. È la storia di P. Antonio Guiotto in Sierra Leone: un missionario saveriano che fin da studente ha fatto propria la spiritualità dei Focolari, e che ora festeggia il 50° di sacerdozio. Cinquant’anni quasi tutti trascorsi nel Paese africano, fra cui una decina (dal ‘91 al 2001) nella prima linea di una durissima guerra civile che ha terrorizzato e devastato la Sierra Leone. E mentre, come altri stranieri, avrebbe potuto tornare in patria, P. Antonio decide di rimanere a Kabala per condividere con la sua gente tutto ciò che accade, aiutandola a continuare a credere nell’immenso amore di Dio, nonostante tutto. Ben presto attorno a lui e a P. Carlo, un confratello anch’egli animato dallo spirito del focolare, si costituisce un piccolo gruppo che desidera vivere il Vangelo e condividerne le esperienze di vita: un barlume di speranza che si accende in mezzo a tanto odio e violenza. Ma anche Kabala viene invasa dai ribelli e i due religiosi – facile preda di rapimenti a scopo di estorsione in quanto stranieri – cercano rifugio nei boschi. Nonostante i pericoli, la sua gente li soccorre portando loro cibo e acqua, sostenuta a sua volta dalla luce e dalla speranza che i due religiosi infondono. Cessato il pericolo immediato, una famiglia apre loro le porte della propria casa in quanto quella dei missionari è completamente distrutta. Dopo un mese, durante il quale la famiglia che li ospita condivide quel poco che ha e i due religiosi si rendono utili in casa e con i bambini, i due sposi chiedono di diventare cristiani e di battezzare i figli. Nel frattempo però la situazione torna a peggiorare. Squadre di ribelli sono in movimento in tutta la Sierra Leone e i due Padri devono trasferirsi a Freetown. Uno spostamento forzato che diventa occasione per una semina del Vangelo anche nella capitale.
Nel 2000 un tentato colpo di stato mette ulteriormente a rischio la loro vita, tanto che l’ambasciatore italiano decide di trasferirli d’urgenza con un piccolo aereo in Guinea. Nonostante queste avversità, la spiritualità dei Focolari trasmessa con la loro vita cammina a grandi passi. Non appena possibile si organizza una Mariapoli di tre giorni con 170 persone, nella quale si fa presente anche il vescovo di Makeni. «Posso con verità affermare – scrive P. Antonio – che la promessa di Gesù “Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto” si è pienamente avverata. In missione ho trovato padre, madre, fratelli e il centuplo in questa vita come caparra di quella che verrà. Sono nati nuovi cristiani, tante coppie si sono sposate in chiesa, sono sorte nuove comunità dei Focolari a Freetown, Makeni, Kamabai, Kabala e anche in villaggi sperduti. Sono state costruite nuove chiese e nuove scuole cattoliche. Ora, dopo un periodo in Italia, il Signore mi ha fatto la grazia di tornare nella mia amata Sierra Leone per continuare a spendermi per la mia gente». Da ottobre 2016 a marzo 2017 il corso del Centro Evangelii Gaudium, rivolto a formatori, animatori e studenti di teologia pastorale missionaria, prevede moduli mensili di due giornate durante i quali, alle lezioni si alternano esercitazioni pratiche, allo scopo di diventare – come scritto nel dépliant – “esperti di comunione” che come P. Antonio, “svegliano il mondo”. Il modulo di ottobre si è concluso con una ventina di iscritti, il secondo si svolgerà dal 13 al 15 novembre. Responsabili del corso sono due persone di grande esperienza accademica a Roma: Sr. Tiziana Longhitano sfp*, preside alla Pontificia Università Urbaniana e P. Theo Jansen ofmcap*, docente alla Pontificia Università Antonianum. *Per info ed eventuali iscrizioni al corso di Loppiano “Svegliate il mondo”: Sr. Tiziana cell. +39.329.1663136, P. Theo cell. +39.338.6845737. (altro…)
Ott 11, 2016 | Cultura, Focolari nel Mondo
L’Istituto Universitario Sophia è lieto di invitarLa all’inaugurazione dell’Anno Accademico 2016/17. Per maggiori informazioni e per la diretta streaming, consultare la pagina che sarà dedicata all’evento sul sito www.iu-sophia.org Depliant invito (altro…)