Ago 26, 2013 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Senza categoria
22 settembre 2010. “Mi auguro che da ‘Loppianolab’ emergano tante idee che, con una forte spinta spirituale, mettano in moto le qualità che hanno fatto grandi gli italiani: la creatività e l’industriosità, l’accoglienza e la solidarietà, la cultura e l’arte”, così Maria Voce, presidente dei Focolari, all’originale pluri-evento che si è appena concluso nella cittadella di Loppiano, nei pressi di Firenze.
Il suo auspicio è stato accolto da un auditorium stracolmo (oltre 1500 persone, più i tanti collegati via Internet), attirato e incuriosito da un evento organizzato da soggetti che si occupano di tematiche molto diverse fra loro. La stessa presidente Voce anticipava nel suo messaggio che “la novità emerge dalla stessa impostazione dei promotori dell’iniziativa: la messa in rete di proposte e di esperienze, di mondi diversi come l’economia, la cultura, la formazione, che alleati vogliono promuovere un progetto culturale rispettoso della dignità e della grandezza dell’essere umano, in una visione del Paese; la comunione di varie entità che agiscono in diversi campi: come il Polo Lionello Bonfanti dell’Economia di Comunione, l’Istituto Universitario Sophia, il Gruppo editoriale Città Nuova e la stessa Cittadella di Loppiano, per aiutare a esplorare e a percorrere insieme piste nuove.” Chi ha partecipato e seguito le numerose manifestazioni che si sono susseguite durante i quattro intensi giorni di questo variegato “laboratorio sperimentale di fraternità”, potrà concordare con Maria Voce che si è trattato di un “contributo originale, corale e qualificato al bene comune dell’Italia – a 150 anni dalla sua unità -, sulla scia del carisma di Chiara Lubich” il cui nucleo centrale appunto è proprio l’unità.
“La nostra amata Italia – afferma Maria Voce – ha bisogno di una spinta di idealità e di concretezza per rivitalizzare il suo corpo sociale”. E bastava girare per gli stand del Polo Lionello Bonfanti, per imbattersi con imprenditori che d’idealità ne avevano da vendere! Infatti, in quella Expo permanente si presentavano, oltre alla ventina di aziende stabili nel Polo, altre 72 aziende in rappresentanza delle più di 200 che aderiscono al progetto dell’Economia di Comunione in tutto il territorio nazionale. Ma anche girando per le stradine della cittadella immersa nel verde, scambiando qualche parola con alcuni dei suoi 900 abitanti provenienti da tutto il mondo, o ascoltando i neo laureati dell’Istituto Sophia (al suo terzo anno di vita), una convinzione si faceva strada nei presenti; certezza che Maria Emmaus Voce così esprimeva, a conclusione del suo messaggio: “Sostenuti dall’amore di Dio e fra noi questo appuntamento può essere un momento dimostrativo che il Vangelo di Gesù, riletto in chiave dell’unità, è capace di ‘fare storia’ ancora oggi.” E forse è stata proprio quest’interazione di soggetti così diversi, la forza dell’unità messa in atto, a generare un seme vitale che – vogliamo sperare – sarà in grado di “fare storia”. (altro…)
Ott 16, 2012 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale, Spiritualità

Guarda la trasmissione sul sito di TV2000
Da piccola “avevo come motto della mia vita: “Il mio popolo un giorno non avrà fame e neanche sete. E fare questo sarà la mia vita”. A raccontarlo è Angela Luce Silva, focolarina originaria di Masejo, Brasile, durante i giorni di LoppianoLab a Tv2000. Una storia, la sua, in cui il donarsi totalmente a Dio le ha svelato un popolo ancor più ampio e l’ha condotta dal Brasile all’Italia, dalla Thailandia all’Indonesia dello tsunami nel 2004, all’impegno con l’Amu (Ong del Movimento dei Focolari). Riportiamo alcuni stralci dell’intervista – Guarda qui il video integrale in italiano. Il Brasile è una grande potenza, ma in quegli anni non era facile… “Erano gli inizi degli anni ’80, e proprio mentre mi ponevo tante domande ho conosciuto i giovani del Movimento dei Focolari. Per me è stato bellissimo, un grande cambiamento perché lì, fra di loro vedevo già una società nuova, diversa e vivevano come i primi cristiani, mettevano in comune le loro necessità, i loro beni, le loro cose. Per me era vedere un Vangelo fatto vita”. Tutto è partito quando avevi 15-16 anni e ti trovavi in Brasile. C’è un luogo che mi ha colpito ascoltando il tuo racconto… “È a Recife, vicino al mare. Si chiamava l’Isola dell’Inferno perché quando veniva l’alta marea questa località si riempiva di fango”. Ma c’era anche un altro tipo di fango… “È una regione dove ci sono le favelas, i mocambos, e le persone vivono sulle palafitte. Una vita di esclusione e di impoverimento: spaccio di droga, prostituzione. Avevo finito l’università, volevo stare con queste persone, così insieme ad altri giovani siamo andati ad abitare lì, insieme a queste persone. Con loro cercavamo di capire quale era il processo di sviluppo che potevamo fare insieme”. Oggi l’isola non si chiama più Isola dell’Inferno, ma Isola di Santa Teresinha (di Lisieux). Ora tutto è trasformato. 
Angela Luce Silva lavora con
“Azione per un mondo unito”
La storia di Luce poi procede verso altre destinazioni perché nel ’90 lasci il Brasile e vieni in Italia… “Ad un certo punto non era per me sufficiente dare solo la mia conoscenza o le mie cose materiali. Sentivo che c’era un grande richiamo di Dio a vivere un’avventura con Lui, di donarmi a Lui”. Ma arriviamo ad oggi, l’Azione per il Mondo Unito, l’Amu oggi è la tua vita, il tuo impegno. Cosa significa? “Lavorare all’Amu è una sfida grandissima, una chance, l’opportunità di realizzare il sogno della fraternità universale perché all’Amu lavoriamo per i progetti di sviluppo in 56 Paesi. Mi occupo del settore dell’educazione allo sviluppo. Cerchiamo di dare anche qui in Italia il senso della speranza ai giovani, perché bisogna cambiare tanti stili di vita. Capire che al Sud tanti problemi esistono perché al Nord stiamo troppo bene. ‘Ma come – mi dirai – siamo in crisi!’. Ma è vero e no, perché se pensiamo a certi Paesi allora i nostri problemi si ridimensionano”. (Fonte: Tv 2000) (altro…)
Set 24, 2012 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
4 giorni per dare voce ad economia, cultura, territorio e politica, ai giovani. Molti i ‘fatti di cittadinanza attiva’ raccontati al LoppianoLab, in un programma che si è snodato attraverso laboratori, seminari, testimonianze di imprenditori, spazio all’Economia di Comunione, alle scuole di partecipazione politica del Movimento politico per l’unità, all’Istituto Universitario Sophia. Zoom su “cosa fanno e cosa pensano i focolarini dopo Chiara Lubich”, con la presentazione in anteprima del libro-intervista a Maria Voce: “La scommessa di Emmaus”. Le prime cifre di questa terza edizione parlano di 3.000 partecipanti da tutte le regioni italiane, cui aggiungere i 5.000 collegamenti alle dirette streaming di vari momenti del programma e quanti sono passati da Loppiano solo per un giorno. Una redazione social ha permesso al pubblico dei social network (soprattutto nella fascia 18-34) di partecipare e interagire: 300.000 i contatti. Quali i temi principali affrontati in questi giorni? Legge elettorale, intercultura, legalità, arte, sviluppo sostenibile e molto altro nei 15 laboratori, confluiti nel pomeriggio di sabato nell’evento “Italia Europa. Un unico cantiere tra giovani, lavoro, innovazione”. Vivace il confronto che ne è seguito con gli esperti su economia, formazione ed Europa dove i giovani hanno offerto il proprio contributo per la rinascita dell’Italia. E sui rapporti tra le generazioni, la giornalista Tiziana Ferrario ha ribadito l’importanza di crescere insieme, giovani e adulti, in un reciproco scambio tra passione ed esperienza. “C’è bisogno di più Europa dei cittadini – ha dichiarato Paolo Ponzano, consigliere speciale Commissione Europea. Gli ha fatto eco Stefano Zamagni, economista, richiamando la necessità a livello nazionale di una forma più matura di democrazia deliberativa, dove i cittadini partecipino quotidianamente alla gestione della cosa pubblica.
Momento clou dei 4 giorni è stata la doppia intervista a Maria Voce, presidente dei Focolari, appena nominata uditrice al prossimo sinodo dei Vescovi sulla Nuova Evangelizzazione, che ha risposto alle provocazioni di Lucetta Scaraffia (Osservatore Romano) e Marco Politi (Il Fatto quotidiano), sulle grandi questioni della chiesa e della società: il ruolo della donna, l’impegno dei laici cattolici, la visibilità dei Focolari oggi, il problema ecumenico, il dialogo interreligioso e i rapporti con i “diversamente credenti”. A LoppianoLab cittadini, esperti, professionisti hanno raccontato l’Italia della crisi ma anche quella della risalita, con un unico comune denominatore: la passione per la partecipazione civile. Affollato il laboratorio “Lo stallo dei partiti. La politica dei tecnici. E i cittadini?” dove si è affrontata la questione della legge elettorale, tema molto caldo in Italia. In piena sintonia il seminario delle Scuole di partecipazione politica, oggi 24 in tutta la penisola, 500 i giovani coinvolti. “Dateci educatori veri e vi daremo un mondo migliore” è il titolo del laboratorio nel quale si è ribadita la centralità del fatto educativo come risorsa per il futuro.
Storie di lotta e speranza hanno illuminato il laboratorio sulla legalità, come quella di Salvatore Cantone, imprenditore impegnato in prima linea con un’associazione anti-racket e Giuseppe Gatti, magistrato anti mafia e sotto scorta, che hanno messo in luce che solo dalla fraternità può nascere una nuova legalità. Comunic@ando, il workshop sui media, ha presentato un ventaglio di iniziative: laboratori civici, uso critico dei media, fino ad un progetto europeo che ha visto giovani italiani in partnership con altri coetanei di altre quattro nazioni. Al Polo Lionello, nell’ambito di LoppianoLab, si è svolta la 3ª convention nazionale di Economia di Comunione. Novità di quest’anno, la nascita di AIPEC, l’associazione italiana delle imprese EdC, e la voce dei giovani: bilancio di un anno e mezzo di attività dell’incubatore di impresa del Polo, che ha sostenuto l’avvio di 52 idee imprenditoriali; il progetto Policoro, risposta alla disoccupazione giovanile nel sud Italia. Concluso l’evento, ora i laboratori civili ‘riaprono’ sul territorio. La partecipazione attiva è la chiave per guardare al 2013. Flickr Photostream (altro…)
Set 21, 2012 | Cultura, Focolari nel Mondo
Pensiamo di fare cosa gradita, fornendo alcune informazioni utili, per chi non potrà essere fisicamente presente all’edizione di LoppianoLab 2012, ma che desidera ugualmente seguire, almeno in parte, il variegato evento. Il programma che si svolgerà nell’Auditorium della cittadella di Loppiano il pomeriggio del 22 settembre, che include il dialogo/intervista a Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, verrà trasmesso in streaming su: www.loppiano.it Inoltre, sono attivi anche i canali sociali di LoppianoLab 2012: Facebook | Twitter | Google+ Infine, ecco il programma completo
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Set 12, 2012 | Cultura
Un libro intervista per conoscere il pensiero della Presidente del Movimento dei Focolari: deriva delle democrazie occidentali, Europa, cristianofobia e fondamentalismo; e ancora, incontri per i divorziati e l’appartenenza al Movimento di vescovi e cardinali; la Chiesa in un futuro non lontano; sono scomparsi i focolarini dopo la morte di Chiara? Sono solo alcuni degli argomenti affrontati nel libro e su cui Maria Voce ha risposto e sarà chiamata a rispondere. A partire dalle domande del libro intervista La scommessa di Emmaus (Città Nuova Editrice) Marco Politi, scrittore e editorialista de “Il Fatto Quotidiano” e Lucetta Scaraffia, docente di storia contemporanea all’Università La Sapienza di Roma e editorialista dell’“Osservatore Romano”, dialogheranno con Maria Voce, sull’attualità dei Focolari, uno dei movimenti cattolici più diffusi nel mondo e che al suo interno conta membri di altre Chiese, di diverse religioni e di convinzioni laiche. Il 22 settembre, presso l’Auditorium di Loppiano, all’interno del multievento LoppianoLab. “Emmaus”: così Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei focolari, chiamava Maria Voce, dal nome del luogo in Palestina dove i due discepoli hanno incontrato e riconosciuto Gesù dopo la Resurrezione. Quel nome era l’invito a vivere attraverso l’amore scambievole la presenza di Gesù tra i suoi. E così, semplicemente, è chiamata all’interno del movimento. Dopo la morte della fondatrice avvenuta nel 2008, Maria Voce viene eletta presidente. Calabrese, prima donna avvocato nella regione, focolarina dal 1959, poi responsabile del movimento in Turchia per sei anni, Maria Voce si è trovata ad assumere un compito oneroso: raccogliere l’eredità della fondatrice e traghettare il movimento dalla fase degli inizi “carismatici” a quella immediatamente successiva, in cui un movimento guarda all’oggi della storia rispondendo attraverso il suo carisma alle sfide e alle domande che la società vive, senza perdere la propria identità, ma senza rimanere ancorato al passato. (altro…)