Mag 31, 2017 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Il Lago Rotorua è il secondo lago più grande dell’Isola del Nord della Nuova Zelanda, nell’Oceano Pacifico meridionale. Formatosi dal cratere di un grande vulcano, attivo fino a 240 mila anni fa, oggi è una splendida palestra per canoe e kayak. Anche qui, come ovunque nella zona, meta di turismo fin dall’800, un forte odore di zolfo ricorda l’intensa attività termale che spinge l’acqua bollente a uscire dal sottosuolo formando pozze di fango caldo dai colori più incredibili, dal verde mela al giallo, laghi blu cobalto e una miriade di fumarole. Poco distante, il geyser Lady Knox erutta una volta al giorno uno spruzzo di acqua e vapore alto 20 metri.
Stesso frizzante calore nei 170 partecipanti alla “Mariapoli” ospitata, dal 26 al 29 aprile scorso, in un “camp” situato proprio su una sponda del lago. Tra i partecipanti, anche famiglie originarie delle Filippine, dell’India e della Corea, oltre 50 tra giovani, ragazzi e bambini e alcuni “ospiti” italiani, due coppie di sposi, Roberta e Stefano, e Beatrice e Franco. Raccontano: «Siamo partiti da Sydney e, dopo un volo di circa 4 ore, siamo arrivati ad Auckland dove ci hanno raggiunti Yob e Bruno da Melbourne. Con loro, dopo 4 ore di auto, siamo arrivati a Rotorua. Tre giorni ricchissimi di rapporti personali e con tutte le famiglie.
Numerose esperienze di Vangelo vissuto e workshop sull’ecologia, tema qui molto sentito, sull’arte di amare, con alcune riflessioni di Chiara Lubich, e poi ancora sulla comunicazione in famiglia e l’educazione dei figli. E incantevoli passeggiate lungo il lago e nella foresta». Non è un caso se l’isola del Nord sia stata scelta come una delle location per girare diverse scene della saga fantasy di Tolkien “Il Signore degli Anelli”. Ma il territorio è particolarmente interessante anche da un punto di vista etnologico. Infatti nell’Isola abita la più grande comunità Maori della Nuova Zelanda. Se fino a 40 anni la lingua di questo popolo era parlata da un numero molto ristretto di persone, oggi, grazie a un programma di integrazione voluto dal governo, la cultura e la lingua dei Maori (circa il 20 per cento della popolazione) sono diventate parte integrante del Paese. «Durante la Messa – spiegano Roberta e Stefano – recitiamo alcune preghiere in lingua Maori, popolo la cui civiltà e cultura qui sono ben integrate». Dopo cena, il programma della Mariapoli prevede una serata animata dai bambini e ragazzi, con una interessante riflessione “ecologica” sul rispetto del creato e dell’ambiente.
Nella semplicità di una grande famiglia, si condividono in Mariapoli anche i festeggiamenti per un compleanno e un anniversario di matrimonio. «Tre giorni ricchissimi di colloqui personali e con le famiglie, durante i quali abbiamo potuto condividere le gioie e accogliere e abbracciare insieme i dolori, affrontando le sfide con il sostegno della comunità, rimanendo fedeli all’impegno di vivere il Vangelo con coerenza e costanza». Riparte da qui il “popolo della Mariapoli”, per fare ritorno ai Paesi d’origine portandovi l’energia e il calore di Rotorua. (altro…)
Mag 4, 2017 | Cultura, Dialogo Interreligioso, Ecumenismo, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
Un’immagine per tutte, la parola PEACE composta dagli stessi partecipanti, a caratteri cubitali, sul fianco della collina. Un suono per tutti, quel battito di mani, ritmico e inesorabile, simbolo di uno e mille cuori dentro la nave della vita in cui siamo tutti viaggiatori, o migranti. Una canzone per tutte, “la speranza è la voce dell’infinito che ci guida verso la salvezza”. Sotto un’esplosione di cannoni caricati a colore – dal verde al fucsia – si è chiuso, simbolicamente, l’appuntamento tradizionale del 1° maggio a Loppiano, il meeting internazionale dei giovani per un mondo unito, inserito nella Settimana Mondo unito 2017, che quest’anno si è intitolato Pulse: Change your heart, change the world. Dal 1973, anno della prima edizione, nella piccola città del centro Italia si riversa per l’occasione una folla variopinta di migliaia di giovani provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa, ma con rappresentanze da tutto il mondo. Un appuntamento di festa, modello esportabile di convivenza pacifica a partire dai più giovani, generazione interconnessa, per indole e cultura incline più a costruire ponti che ad alzare muri. Una giornata di confronti, testimonianze, musica, danza, coreografie, all’insegna della pace e della costruzione di un mondo unito, che ha visto impegnati i giovani del Movimento dei Focolari in collaborazione con altre associazioni e movimenti, tra cui Nuovi Orizzonti, Comunità di Sant’Egidio, Centro Internazionale La Pira, Living Peace, Rondine, Barbiana, Economia disarmata, Il varco, Non dalla guerra. Significativa la presenza di varie Comunità islamiche d’Italia, con il sostegno degli Imam di Massa Carrara, Teramo, Trieste e del Veneto. Assicurata la qualità artistica grazie ai gruppi musicali Gen Rosso e Gen Verde, all’associazione culturale DanceLab armonia, ai cantautori Amara e Paolo Vallesi (di ritorno dal Festival di Sanremo), a numerose altre band provenienti da diverse città d’Italia. Tutti accomunati da una forte volontà di pace e dal sogno di un mondo inclusivo, equo, fraterno. Con un entusiasmo che nemmeno la pioggia è riuscita a spegnere. Mentre i grandi della terra minacciano nuove e rovinose azioni di guerra, che suscitano sconcerto ai più, sul palco dell’anfiteatro naturale di Loppiano si alternano storie “dal basso”, autentiche, di quelle che se fossero replicate all’infinito cambierebbero il corso della storia. Come quella di Mohamed, raccontata da Luca, arrivato in Italia su un barcone dopo una pericolosa traversata. O come quella di un gruppo di giovani cristiani della Siria, che in un videomessaggio registrato esprimono l’amore per la propria terra martoriata. Non è certo pacifismo di facciata, ma coraggioso sguardo in avanti quello dei ballerini dell’Associazione Dancelab Armonia, che dal 2014 organizzano a Betlemme laboratori artistici per i bambini dei territori palestinesi, grazie alla collaborazione di padre Ibrahim Faltas, della Custodia di Terrasanta.

Presente Giusi Nicolini, sindaca di Lampedusa
Incuranti della pioggia, nel primo pomeriggio, i giovani cominciano a comporre la sagoma di un barcone. O forse la pioggia era il dettaglio mancante, perché di certo il viaggio di tutti i migranti di oggi, che si affidano alle onde, alla ricerca di un futuro, di pace e dignità, non è esente da pericoli e insidie. Quelle che Giusi Nicolini, sindaca di Lampedusa (Italia) e Premio Unesco 2017 per la pace, conosce bene. La sua testimonianza di accoglienza e lotta all’omertà, al timone di un’isola che rappresenta il primo approdo in Europa dopo la traversata, è un incoraggiamento a rimboccarsi le maniche in ogni angolo del mondo. Piove anche sulla collina mentre si forma il messaggio di pace, tema del brano di Amara e Paolo Vallesi, diventato il leitmotiv della giornata. Ma i colori brillanti, esplosi da cannoni non bellicosi, prevalgono infine sulle nubi grigie. Gli stessi colori cui attingono a piene mani, da grandi secchi, i giovani partecipanti, prima della partenza, in un tripudio di festa. È la promessa e l’impegno a “sporcarsi le mani” per progettare, costruire e realizzare ovunque un mondo di pace. (altro…)
Apr 29, 2017 | Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Il colle del Pincio è un balcone privilegiato sulla città di Roma. Dal suo celebre terrazzo si gode di una vista mozzafiato, che dalla sottostante Piazza del Popolo abbraccia la città fino alla sagoma rotondeggiante del cupolone. Ma dal 21 al 25 aprile non è stata questa la visione più significativa, sebbene spettacolare, che si apriva dalla terrazza. Un popolo festoso ha rubato la scena allo skyline della città, divenendo protagonista indiscusso: i partecipanti al “Villaggio della Terra”, la manifestazione organizzata da Earth Day e Movimento dei Focolari nella cornice di Villa Borghese, centralissimo polmone verde della capitale. 130mila visitatori, famiglie, bambini, giovani, cittadini di passaggio, ma anche ministri, personalità di spicco della vita economica e culturale, cardinali e responsabili delle diverse religioni. Cinque giorni di eventi, incontri istituzionali, forum a tema, corsi, spettacoli (anche big della musica), un villaggio dei bambini – nel contesto delle celebrazioni dedicate in tutto il mondo ai temi dell’ecologia e al rispetto dell’ambiente – che hanno contagiato anche i turisti o gli ignari cittadini, che a frotte passeggiavano, pattinavano o pedalavano, complici il sole radioso e i giorni di festa. Dentro il Villaggio della Terra, il Movimento dei Focolari ha trovato, già dall’anno scorso, il luogo ideale in cui realizzare una delle sue manifestazioni più significative, la Mariapoli: Nata nel 1949, ora diffusa in più di 180 paesi del mondo, la Mariapoli è una temporanea, ma incisiva città, i cui abitanti si ripropongono di vivere una legge, la Regola d’oro comune a tutte le grandi religioni, che invita a “Fare agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”. «Questa regola è per noi il cuore vivo dell’ecologia integrale» spiegano gli organizzatori all’apertura della manifestazione, che l’anno scorso aveva avuto la visita inaspettata di papa Francesco. Concetto ripreso dal Card. Parolin, Segretario di Stato vaticano, durante una messa celebrata al Villaggio della Terra: «la scintilla d’interesse per le cose di Dio» equivale a una «scintilla di interesse per noi stessi, per la parte più vera, più profonda, più essenziale di noi (…). Un atteggiamento nuovo nei confronti del creato, di promozione di una ecologia integrale vissuta con gioia e autenticità sull’esempio di san Francesco d’Assisi».
Molti gli argomenti affrontati. impossibile citarli tutti. Un tema specifico a cui il “villaggio focolarino” si è dedicato, con un convegno e la presentazione di diversi progetti, è stato quello dell’Economia di Comunione. Nata in Brasile nel 1991 da un’idea di Chiara Lubich, l’EdC si basa su un concetto di mercato inclusivo e sociale, che supera le logiche del capitalismo selvaggio e si prefigge l’obiettivo di rendere l’economia uno strumento di umanizzazione dei rapporti. L’Economia del Villaggio. La Comunità e le Imprese, il 24 aprile, ha visto la partecipazione, tra gli altri, dell’economista Stefano Zamagni. Tappa di un percorso di formazione che ha proposto ai partecipanti – cittadini e operatori economici e culturali – uno spazio di condivisione di idee, esperienze e progetti basati su pace ed economia. Binomio che oggi sembra irrealizzabile, visto che dietro ogni conflitto, ogni “pezzo” dei tanti che compongono la guerra mondiale in atto, dietro ogni ecatombe umana, finanche dietro le migrazioni di migliaia di profughi, si celano sempre enormi interessi finanziari. Eppure ci sono – e al Villaggio li abbiamo visti – economisti e imprenditori che hanno scelto, controcorrente, di costruire imprese che producono utili da destinare, in parte, a sollevare situazioni di povertà. Nel panorama attuale, sono risposte concrete che portano speranza. Altro tema centrale il dialogo interculturale e interreligioso. Significativa la testimonianza proveniente da Fontem, offerta da Maria Bencivenni e Martin Nkafu. Nel piccolo paese nel nord-ovest del Camerun, chiuso tra le colline, stretto dalla foresta pluviale equatoriale, si trova il Mary Health of Africa, ospedale fondato nel 1966 dai Focolarini. A causa di una gravissima epidemia, la malattia del sonno, in quegli anni responsabile di una altissima mortalità infantile, il re del villaggio aveva chiesto aiuto. Il Movimento dei Focolari, in risposta, aveva inviato in Africa medici, infermieri, ingegneri civili e tecnici, dando inizio così a una straordinaria storia di amicizia e convivenza armoniosa tra cristiani e fedeli di altre religioni, neri e bianchi, europei ed africani.

Foto: Flora Fotografia
Due donne impegnate nelle istituzioni, Livia Turco, più volte deputata e Ministro della Salute, e Beatrice Lorenzin, attuale Ministro italiano della Salute, insieme a Vittorio Pelligra, docente di Economia all’Università di Cagliari, moderati da Ignazio Ingrao, hanno presentato il 24 aprile il volume Fedeltà creativa. Le sfide dell’attualizzazione di un carisma di Jesús Morán, attuale copresidente del Movimento dei Focolari. Uno scambio su politica e carismi, sul rapporto e le analogie tra due ambiti solo apparentemente lontani, al punto che la stessa Chiara Lubich aveva definito la politica, strumento per eccellenza atto a rispondere ai bisogni e alle sfide dell’oggi, l’“amore degli amori”. Fedeltà creativa: idealità e sua inverazione, ispirazione e concretezza, novità e fedeltà. Una sfida identitaria per tutti, in ogni ambito. «Fedeltà creatrice significa non avere paura di guardare in faccia i cambiamenti, ma al tempo stesso rimanere fermi nei propri princìpi e valori. Non è facile nel mondo della globalizzazione costruire un mondo di equità e giustizia sociale – ha affermato la Turco -. È una grande, difficilissima sfida». Un forte messaggio di pace è stato lanciato l’ultimo giorno (in Italia, giorno dell’anniversario della Liberazione). Mentre i bambini partecipavano al laboratorio Giochiamo insieme per la pace imparando le differenze che intercorrano tra le religioni cattolica, ebraica, musulmana e buddista e i diversi luoghi di culto, costruendo poi un mosaico con delle parole appena imparate, sette donne di cinque fedi diverse davano vita al panel “Madri della Terra”, tavolo di dialogo interreligioso (il primo tutto al femminile) sulla tutela dell’ambiente da un punto di vista delle religioni. «Le donne – ha dichiarato Franca Coen, presidente della comunità ebraica progressista Beth Hillel – per loro natura sanno cosa significa curare e proteggere un seme perché possa svilupparsi in un essere sano ed armonioso. Attraverso il dialogo tra varie culture e credi religiosi possono superare il timore del diverso e operare in sinergia onorando l’opera dell’unico creatore». «Secondo la nostra tradizione – ha aggiunto Lilamaya Devi, membro dell’Unione Induista Italiana – Dio riposa sulle pietre, respira con gli alberi, dorme con gli animali e si risveglia nell’uomo. Le religioni hanno una funzione molto importante, quella di ricordare a tutti l’unione profonda con la Terra». «La natura – Mervat Kelli, siriana, di confessione siro-ortodossa – è un santuario che ci insegna come avere un rapporto reciproco e vivere in profonda sintonia». Il Villaggio per la Terra ha chiuso i battenti e aperto molti cuori. Il popolo del Pincio è tornato a immergersi nella realtà metropolitana, con il proposito di vivere pienamente in comunione con l’ambiente circostante e l’umanità intorno. (altro…)
Apr 27, 2017 | Chiesa, Dialogo Interreligioso, Ecumenismo, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Nel 2010 sono stato inviato nella parrocchia di Ste. Marie, nei pressi di Man, capitale della Costa d’Avorio. Allora non conoscevo le tradizioni e la cultura africane. Subito mi hanno colpito la forza e la vitalità di queste persone, nonostante la grande povertà e le conseguenze disastrose della guerra. Con il tempo, ho imparato a riconoscere la paura ancestrale nei confronti dei bianchi. Per me, prete originario della Svizzera, non si trattava tanto di elargire aiuti economici, ma di pormi profondamente in ascolto. Quello che potevo offrire era me stesso, la mia piena disponibilità, la mancanza di pretese. Abitavo nella Mariapoli Victoria, cittadella del Movimento dei Focolari, vicino a Man. Da qui ogni mattina, in bicicletta, partivo verso il mio quartiere, andavo incontro alle persone nei negozi, negli uffici, nelle strade. Salutavo tutti, passando nelle viuzze e fermandomi a parlare, talvolta cercando di mettere pace nel bel mezzo di una lite. Ai bambini dedicavo una attenzione particolare: parlavo e giocavo con loro e se qualcuno stava male lo portavo al dispensario della cittadella. Lo stesso facevo con i loro genitori e parenti. Per questo motivo quasi tutti i bambini della parrocchia hanno imparato a conoscermi e a presentarmi a loro volta agli adulti. In occasione delle feste, attraversavo con loro il quartiere per portare alle famiglie, cristiane e musulmane, gli auguri. Così ho potuto fare amicizia anche con l’Imam e con i pastori di Chiese evangeliche. Un giorno mi ha avvicinato un giovane della parrocchia, voleva fare qualcosa per i giovani dei villaggi, che a causa di un precedente malinteso avevano deciso di non frequentare più la Chiesa. Per sostenere i loro viaggi li ho incoraggiati a fare delle piccole attività: un gesto di autofinanziamento molto apprezzato anche dal vescovo. Negli undici villaggi nei quali ci siamo recati, i giovani del posto, dopo essere stati sensibilizzati, si sono dedicati a visitare malati e anziani. Nell’Anno della Misericordia, insieme agli abitanti della Mariapoli Victoria, abbiamo sostenuto il vescovo nei progetti della diocesi, ospitando un incontro con i capi tradizionali, i pastori di Chiese evangeliche e gli Imam. La marcia per la fraternità tra i popoli, che ha attraversato tutta la città, si è conclusa alla cittadella. Per un periodo ho sostituito il cappellano nel carcere civile. Durante le celebrazioni cercavo di sottolineare l’importanza di mettere in pratica il Vangelo. Alle volte mi facevo accompagnare da altre persone che davano la loro testimonianza. Queste celebrazioni si svolgevano sotto una tettoia, in un cortile, in mezzo a una grande confusione. Così ho portato un altoparlante, invitandoli a utilizzarlo anche quando facevano altre attività. Ho saputo che in seguito lo hanno prestato ai musulmani e che l’Imam è rimasto colpito da questa generosità, da lui definita “tipicamente cristiana”. Prima della mia partenza hanno voluto organizzare una festa di saluto, presente anche la direzione del carcere. E mi hanno detto: «Hai messo in pratica ciò che hai predicato». (altro…)
Apr 19, 2017 | Cultura, Dialogo Interreligioso, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
LIVE STREAMING da Loppiano
PULSE – THE EVENT – PRIMO MAGGIO 10:00-12:30 (CET, UTC 1)
PULSE – THE MEETING, 29 Aprile 2017, rivedi lo streaming qui: prima parte – seconda parte
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Il cuore dei giovani, si sa, batte più velocemente. Pulsa a ritmo incalzante, con improvvise accelerate, segno di ottima salute. E riversa sul mondo intorno energia, vitalità, movimento. “Pulse”, il meeting internazionale (“Change your heart, Change the world”) dal 29 aprile al 30 aprile, sarà una “due giorni” a ritmo accelerato. Tenetevi forte. Potrebbe avere forti controindicazioni per chi soffre di: allergie alla contaminazione con altre culture, paura del confronto, inclinazione a risolvere tutti i conflitti con soluzioni drastiche e possibilmente violente. Ottima cura, invece, per chi, allacciate le cinture di sicurezza, desideri viaggiare a tutta velocità alla scoperta di un mondo nuovo in cui la Pace sia legge universale. Loppiano (Firenze), cittadella che, dal lontano 1973, ai primi di maggio si affolla di giovani, quest’anno offrirà a tutti i partecipanti (appartenenti a vari movimenti e gruppi, tra cui Giovani per un mondo unito, Nuovi Orizzonti, Rondine, Centro internazionale La Pira, Non Dalla Guerra, Living Peace, Istituto Universitario Sophia, Dancelab, EcoOne, Economia Disarmata, Barbiana e Sportmeet) uno spazio di incontro e riflessione per imparare, conoscersi e progettare. Tante le testimonianze dal mondo: Siria, Ecuador, Egitto, Giordania, Libano e Iraq. Sei i workshop dedicati a tematiche d’attualità: accoglienza e integrazione, impegno sociale, arte, pace, sport, comunicazione. Quattro i forum di approfondimento: pace e tradizioni religiose, economia e politica, educazione alla pace, natura. Due di questi saranno condotti dal progetto Living Peace International e dal gruppo Economia Disarmata. Il primo viene dall’esperienza di Carlos Palma: uruguaiano, nel 2011 insegnava in Egitto. Dalla sua esperienza con gli studenti, sullo sfondo di uno scenario drammatico di guerre e conflitti, nasce un progetto di educazione alla pace, diffuso in più di 100 paesi, con la partecipazione di quasi mille tra scuole, gruppi e associazioni. Ad oggi, ha coinvolto più di 200 mila bambini, adolescenti e giovani in varie parti del mondo. Il secondo, Economia Disarmata, organizza ormai da qualche anno un percorso di educazione alla pace. In questa occasione proporrà: “Obiezione alla guerra: sulle tracce di don Milani”, una visita al paese di Barbiana, vicino Firenze, guidati dalla lettura degli scritti del sacerdote italiano sulla guerra, la pace e l’obiezione di coscienza.
Insomma, un viaggio ad alta velocità per conoscere – e scegliere – cosa fare per cambiare il corso della storia, diventando un nodo di quella rete mondiale, chiamata “United World Project”, che vede impegnati dal 2012 i Giovani per un Mondo Unito, insieme ad altre associazioni e gruppi. L’idea è quella di collegare i diversi “frammenti di fraternità” e metterli in rete. Il 1° maggio a chiusura del Meeting, ancora una volta, l’atteso appuntamento di Loppiano aprirà le porte a tantissimi giovani in arrivo da oltre 40 Paesi, intenzionati a mostrare a tutti il vero “battito” dell’umanità: le infinite azioni di pace e fraternità che popolano, meno rumorose della guerra, la vita di singoli, gruppi e popoli. Idee in musica, coreografie, parole, testimonianze e spazi di dialogo su politica, economia, arte, religione, cultura, impegno sociale a favore della pace. A seguire e fino al 7 maggio aprirà i battenti la 21esima edizione della Settimana Mondo Unito, l’iniziativa che dal 1996 coinvolge grandi e piccoli in una serie di azioni in tutti i continenti, autentiche “vetrine” di fraternità. Con l’augurio che la Settimana venga un giorno riconosciuta anche dall’ONU. C’è da correre. Ma davvero. Il 7 maggio “Run4unity” chiuderà la Settimana Mondo Unito con un altro evento mondiale: una maratona a staffetta tra i diversi fusi orari unirà, idealmente, il pianeta. È ancora possibile iscriversi sul sito: run4unity Comincia un periodo di battiti accelerati del cuore. Ma di quelli salutari, che fanno bene al mondo. Per poter seguire gli eventi e interagire usa gli hashtag: #UnitedWorldWeek2017 – #4peace – #PULSE – #ChangeYourHeartChangeTheWorld – #MeetingY4UW – #PrimoMaggioLoppiano2017 – #run4unity2017.
https://youtu.be/5Bc3pj_p0FY (altro…)