Set 8, 2011 | Centro internazionale, Ecumenismo, Spiritualità
31 vescovi di 18 Paesi e di 15 chiese diverse. È il 30esimo incontro ecumenico dei vescovi promosso dal Movimento dei focolari, il primo avvenne nel 1982. Siamo a Welwyn (per uno strano caso di pronuncia la seconda doppiavù non si pronuncia) Garden City, una cittadina a circa 40 chilometri a Nord di Londra. È proprio una città giardino, immersa nel verde, con ampi prati più estesi delle stesse strade ed anche dei laghetti. Fondata da Sir Ebenezer Howard nel 1920, conta circa 40 mila abitanti. Qui è sorto il Focolare Centre for unity nato dopo la visita di Chiara Lubich in Inghilterra nel 1983, quando aveva avvertito la necessità di «una culla», un luogo per le attività dei Focolari. L’incontro per i vescovi è itinerante proprio perché è un’occasione di conoscere le realtà ecclesiali del Paese ospitante. Quest’anno si approfondisce in particolare la conoscenza della Chiesa d’Inghilterra. Approccio interessante è un documento, chiamato “The anglican communion covenant”, cioè la proposta di un patto per sostenere la comunione e un accordo, preparato da un gruppo di teologi anglicani, vincolante per le chiese della comunione anglicana che impegna le 44 chiese autonome anglicane a riconoscere dei principi comuni. Sarà un importante strumento di comunione, che può rappresentare un vincolo anche fra chiese non anglicane. L’adesione sarà sempre libera e non sono previste sanzioni giuridiche per chi cambierà idea. Il programma del Convegno si snoda anche attraverso luoghi simbolo dell’anglicanesimo come Lambeth Palace, la sede del Primate della Chiesa d’Inghilterra Rowan Williams, che ha accolto tutti i partecipanti, la visita al santuario di Sant’Alban, dove sono custodite le reliquie del primo martire inglese, e l’incontro nella cattedrale di Westminster con l’arcivescovo cattolico Vincent Nichols. Il tema scelto quest’anno è: “La Parola di Dio e la sua forza trasformante”. E, Maria Voce, presidente dei Focolari, è intervenuta con un appassionante intervento sulla spiritualità ecumenica dei Focolari nata dalla vita della Parola. Ed ha ricordato come la spiritualità dei Focolari sia nata dal Vangelo letto a lume di candela in una cantina buia da Chiara Lubich con le sue prime compagne durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale.
«La cantina buia di oggi – spiega Maria Voce – è il mondo con le sue sfide e interrogativi. La Verità è sostituita da molte verità, prevale l’interesse economico, il nucleo familiare sembra non avere più significato». «La cantina buia ci interpella tutti per avere null’altro che il Vangelo. È da qui che dobbiamo ripartire per rievangelizzare noi stessi e, poi, l’umanità che ci circonda». «Cominciando dal vivere la parola, attimo dopo attimo, e condividendo le esperienze, i frutti di tale vita». Già Martin Lutero scriveva che: “L’anima può fare a meno di ogni cosa fuorché della Parola di Dio”. E, in questo periodo “delicato – dice Maria Voce – per il passaggio dal periodo di fondazione” dei Focolari “al periodo di attualizzazione e sviluppo, dobbiamo tornare alle origini e ricordarci che tutta la vita del Movimento è esplosa dal Vangelo vissuto”. Sono nate così le comunità centrate sulla parola, la spiritualità di comunione e vivere la parola ha pure facilitato il dialogo ecumenico e a tutti i livelli. “L’attaccamento fedele all’unico Vangelo – è scritto nel documento “Vie verso la comunione”, redatto dalla Chiesa cattolica e la Federazione luterana mondiale – è un passo indispensabile verso la piena unità”. Unità da perseguire non solo con i cristiani appartenenti ad altre chiese, “ma anche – aggiunge Maria Voce – per aprire il dialogo con persone di altre religioni e nell’incontro con persone di convinzioni non religiose e con le diverse espressioni culturali attuali”. Dall’inviato Aurelio Molè [nggallery id=68] (altro…)
Set 8, 2011 | Centro internazionale, Chiesa, Ecumenismo, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
[:fr]
Sur l’invitation du Card. Miloslav Vlk, archevêque émérite de Prague, les Evêques de différentes Eglises amis des Focolari s’interrogent à propos de leur mission et de l’efficacité de leur action pastorale face aux actuelles difficultés pour transmettre et permettre d’accueillir le message évangélique dans les sociétés occidentales mais aussi en d’autres parties du monde. Ils le font à la lumière et la force qu’émane la Parole de Dieu à l’origine de l’Eglise du Christ dans ses expressions les plus variées et qui peut, encore aujourd’hui, leur donner une nouvelle vigueur et force d’irradiation. Des rendez-vous marquants sont prévus avec le Primat de l’Eglise d’Angleterre, le dr. Rowan Williams, archevêque de Canterbury, avec l’archevêque catholique de Westminster, Mgr. Vincent Nichols, avec des représentants de l’Eglise Méthodiste et d’autres réalités ecclésiales présentes en Angleterre. L’intervention de Maria Voce, présidente du Mouvement des Focolari, qui soulignera l’effet de la vie de la Parole à l’origine du Mouvement et de sa spiritualité œcuménique, sera d’une importance particulière. A l’apogée de la rencontre, un “Pacte d’amour réciproque” qui engage les participants à avoir un amour mutuel capable de dépasser les divisions du passé, selon l’invitation de Jésus à rester dans son amour et à nous aimer les uns les autres comme il nous a aimés. Le vendredi 9 septembre, “Journée ouverte” à laquelle le Mouvement des Focolari de la Grande-Bretagne invite les dirigeants des différentes Eglises, sera présentée l’expérience de communion fraternelle vécue par les Evêques des différentes Eglises chrétiennes ainsi que la perspective d’une unité toujours plus profonde et amicale entre les responsables, selon l’esprit de la prière de Jésus qui demande l’unité de tous.[:pt]
Diante das dificuldades que as sociedades ocidentais, mas também de outras partes do mundo, enfrentam hoje para transmitir e fazer com que seja acolhida a mensagem evangélica, os bispos de várias Igrejas, convidados pelo cardeal Milolav Vlk, arcebispo emérito de Praga, interrogam-se sobre a sua missão e a eficácia da própria ação pastoral. E o fazem a partir da luz e da força que emana da Palavra de Deus, que está na origem da Igreja de Cristo em suas várias expressões e pode dar a ela, inclusive hoje, novo vigor e força de irradiação. Estão previstos encontros significativos, com o Primaz da Igreja da Inglaterra, o Dr. Rowan Williams, Arcebispo de Cantuária; com o Arcebispo de Westminster, D. Vincent Nichols, católico; com representantes da Igreja Metodista e outras realidades eclesiais presentes na Inglaterra. De relevo o discurso de Maria Voce, presidente do Movimento dos Focolares, que salientará o efeito da vida da Palavra, basilar no Movimento e na sua espiritualidade netamente ecumênica. Ápice do encontro é o “Pacto de amor recíproco”, que compromete os presentes a colocarem o relacionamento de amor mútuo acima de todas as divisões do passado, segundo o convite de Jesus a permanecer no seu amor e amar-se um aos outros, como ele fez. Sexta-feira, 9 de setembro, haverá uma “Jornada Aberta”, para a qual o Movimento dos Focolares da Grã Bretanha convida os líderes das diversas Igrejas; será apresentada a experiência de comunhão fraterna vivida pelos bispos das Igrejas cristãs, juntamente com a perspectiva de uma unidade cada vez mais profunda e cordial entre os responsáveis, no espírito da oração de Jesus que pede a unidade de todos.[:zh]
鑒於西方,甚至包括世界各地所面對目前的社會問題,布拉格榮休總主教米克樞機(Card. Miloslav Vlk)邀請普世博愛運動內不同教派的主教朋友一起商討他們的使命和分享牧靈工作上的成效。他們首先在教會的根源——基督內找到天主聖言方方面面的啟迪與力量,藉此為今天的境況帶來新的衝勁與散播的力量。 會議流程中安排主教與英格蘭牧首坎特伯雷大主教羅萬威廉姆斯博士(il dott. Rowan Williams, Arcivescovo di Canterbury);天主教會尼哥斯蒙席(Mons. Vincent Nichols);循道教會的代表和英國其他教派重要的會晤。 另外,普世博愛運動會長傅瑪利也就源自普世博愛運動具有大公合一特色的靈修——聖言的生活效能在會議上發言。 聚會的高潮是在場的主教會宣示『互愛的盟誓』,目的是按耶穌所給予的誡命彼此相愛,如同祂所做的,以存留在祂的愛內,並在過去的分裂上建立起互愛的關係。 9月9日,週五將是『開放日』,英國普世博愛運動邀請不同教派的首牧分享不同基督教派主教們落實手足共融的生活經驗,務求在負責人之間一起建立一種更深邃和更友愛的層次,即耶穌所祈求眾人合一的情操。[:]
Set 7, 2011 | Centro internazionale, Ecumenismo
Di fronte alle attuali difficoltà, nelle società occidentali, ma anche in altre parti del mondo, di trasmettere e far accogliere il messaggio evangelico, i Vescovi di diverse Chiese riuniti al “Centre for unity” di Welwyn Garden City, nei pressi di Londra, su invito del Card. Miloslav Vlk, Arcivescovo emerito di Praga, si interrogano sulla loro missione e sull’efficacia del loro agire pastorale. E lo fanno a partire dalla luce e dalla forza che emana la Parola di Dio, che sta all’origine della Chiesa di Cristo nelle sue varie espressioni e può darle anche oggi nuovo vigore e forza d’irradiazione. Sono previsti incontri significativi col Primate della Chiesa d’Inghilterra, il dott. Rowan Williams, Arcivescovo di Canterbury, con l’Arcivescovo di Westminster, Mons. Vincent Nichols, cattolico, con rappresentanti della Chiesa Metodista e altre realtà ecclesiali presenti in Inghilterra. Particolare rilievo avrà l’intervento di Maria Voce, Presidente del Movimento dei focolari, che sottolineerà l’effetto della vita della Parola, all’origine del Movimento e della sua spiritualità prettamente ecumenica. Apice dell’incontro un “Patto d’amore reciproco” che impegna i presenti a porre il rapporto d’amore vicendevole al di sopra di tutte le divisioni del passato, secondo l’invito di Gesù di rimanere nel suo amore e di amarsi gli uni gli altri come lui ha fatto. Venerdì 9 settembre, nella “Giornata Aperta” alla quale il Movimento dei focolari della Gran Bretagna invita i Church-leaders delle varie Chiese, si presenterà l’esperienza di comunione fraterna vissuta da Vescovi delle varie Chiese cristiane assieme alla prospettiva di una unità sempre più profonda e amichevole tra i responsabili, nello spirito della preghiera di Gesù che domanda l’unità di tutti.
Area Press: Focolare Information Service
Set 6, 2011 | Focolari nel Mondo
«Ho trovato la soluzione per la mia vita». «È un privilegio vedere come il carisma dell’unità trasforma le persone». «Ognuno era veramente felice». Una giornata che facilmente non si dimenticherà nella storia dei Focolari della Gran Bretagna. In cinquecento provenienti dall’Inghilterra, Scozia, Galles e una rappresentanza dell’Irlanda si sono riuniti intorno alla presidente Maria Voce e il co-presidente Giancarlo Faletti nella cornice della Friends House dei Quaccheri di Londra nel quartiere di Euston. C’è chi ha impiegato anche dieci ore di viaggio pur di non perdere l’appuntamento. Lesley, una focolarina anglicana, nella sua introduzione ad un documentario che illustra le visite di Chiara Lubich nel Regno unito, ricorda lo shock vissuto per la recente rivolta nei quartieri londinesi, inquadrandola nell’epoca di una cultura secolarizzata, di “esaltazione dell’io”, che conduce spesso a conseguenze disastrose. E sottolinea come la Gran Bretagna contiene i semi di una cultura differente piantati oltre 40 anni fa, le cui radici penetrano in profondità attraverso il messaggio di Chiara Lubich che venne a Liverpool nel 1965, la prima di otto visite che hanno lasciato il segno nella storia dell’intero movimento dei Focolari, quando tramite il rev. Canonico Bernard Pawley fu invitata a parlare della spirtualità dell’unità nella cattedrale anglicana per cominciare a rimuovere la montagna delle incomprensioni e avviare il dialogo ecumenico. Seguono le testimonianze di Eddie della Scozia, di Lucy e David del Galles, di Ann dell’Inghilterra. Pur essendo le loro storie molto diverse per ambiti – dialogo ecumenico, dialogo interreligioso, cura spirituali degli anziani – incidono per profondità e concretezza. Una coppia del Congo, invece, che ora vive in Inghilterra ripercorre la propria avventura fatta di fughe dalla guerra, le difficoltà dell’integrazione e della loro relazione di coppia risolte e vissute nella scoperta sempre nuova dell’amore reciproco proposto dal Vangelo vissuto. Nel pomeriggio il momento clou con l’intervento di Maria Voce e Giancarlo Faletti, che hanno risposto alle numerose domande dei partecipanti, toccando tanti nervi scoperti del Paese. Innanzitutto sul come dare un nuovo impulso all’ecumenismo. «Forse – ha detto – Maria Voce – necessita un colpo d’ala» ed ha invitato ognuno a risvegliare nella propria chiesa di appartenenza «il desiderio di sperimentare il dono che Dio ci ha fatto per far venire la voglia, l’acquolina in bocca, della fraternità». Nei loro viaggi in tutto il mondo Maria Voce e Giancarlo Faletti trovano che in genere nel movimento ecumenico si procede in avanti, pur nelle differenze. A Budapest, Chicago, persino in Tanzania, citano episodi di positive esperienze di ecumenismo e la gratitudine trovata nei rappresentanti delle varie chiese verso i Focolari per il loro sostegno e impegno. L’altro grande tema sono i disordini, i saccheggi, la rivolta cominciata nelle periferie di Londra ed estesasi a tutto il Paese. Dopo anni di lavoro per costruire l’unità a taluni è sembrato di aver tutto perduto, come se le violenze avessero annullato ogni slancio positivo. Come avere speranza in questa situazione? «Eppure – sottolinea con fiducia Maria Voce – continuo ad avere speranza. Le violenze mi sembra esprimano un grande vuoto, una necessità di amore, è un bisogno estremo di essere considerati, pur ricorrendo a dei mezzi sbagliati». Sono, insomma, una sfida, «ma se rispondiamo con il nostro amore possiamo creare un bene più grande», come è stato per «tante persone che hanno reagito e si sono messe insieme per trasmettere dei segnali positivi». «La società – ha proseguito Giancarlo Faletti – si deve interrogare su quali valori e modelli culturali sta proponendo e noi possiamo portare i nostri valori. È un invito a dare di più».
Le domande sembrano non esaurirsi mai: si parla del rifiuto di Dio da parte della società e Maria Voce: «Non ho mai trovato nessuno che dice di non voler essere amato. Si può dare Dio solo attraverso l’amore». «E siamo chiamati a vivere insieme questa testimonianza che è per tutti gli uomini, tutte le religioni, anche per i non credenti. I valori che riteniamo validi li offriamo a disposizione degli altri per costruire la fraternità». Un’altra questione molto importante è relativa al tema del sacrificio: l’idea del “saper perdere”, presente nella spiritualità dell’unità, può assumere per la cultura anglosassone delle connotazioni negative. Nella spiritualità focolarina «si parla di saper perdere – spiega Maria Voce –, ma anche di pienezza. Se doni qualcosa, perdi, perché hai fatto un atto d’amore e così ti arricchisci. Si dà e si guadagna. È la matematica di Dio che non si lascia vincere in generosità». La gioia in sala è tangibile e Maria Voce vorrebbe che «da tutto il mondo venissero a vedere questa cellula viva dei Focolari per gustare i frutti, la fedeltà, la preziosità che ha portato in oltre 40 anni a tutto il movimento. La famiglia del Focolare è viva nell’amore e con la presenza di Gesù tra noi, possiamo portare l’Amore di Dio nel mondo». Tanti si stringono attorno a Maria Voce e Giancarlo Faletti per un saluto, un bacio, un abbraccio, una foto ricordo. «È una nuova fase, c’è un futuro», «la spiegazione del significato del sacrificio personale mi ha illuminato su un incidente che avevo avuto quando ero giovane e non avevo mai compreso», «a volte mi sento pessimista, ma l’ottimismo di Maria Voce e Giancarlo Faletti mi hanno contagiata», «sarà una nuova primavera». Sono alcune delle impressioni dei partecipanti. dall’inviato Aurelio Molè [nggallery id=64] Ulteriori informazioni Servizio Informazione Focolare (altro…)
Set 5, 2011 | Centro internazionale, Nuove Generazioni
La veduta è mozzafiato. Dalla terrazza del quinto piano del Cafod Building, l’edificio della Caritas internazionale di Londra, si abbraccia con un unico sguardo la City of London, sede del quartiere finanziario della città, con la Borsa, la Banca d’Inghilterra e il caratteristico grattacielo Gherkin, a forma di cetriolo. Spostando lo sguardo da Est verso Ovest, ammiriamo in sequenza la cupola della Cattedrale di San Paolo, il capolavoro dell’architetto Christopher Wren, il London Eye, la ruota panoramica da dove si ammira uno splendido panorama della città, il palazzo di Westminster, sede delle camere del Parlamento e l’omonima Abbazia, famosa come luogo di sepoltura dei monarchi d’Inghilterra e di celebri matrimoni. Eppure non è la veduta che ci colpisce, anche se affascinante, ma il crogiolo di etnie, i volti, di 85 giovani, per lo più londinesi, ma provenienti anche da altre città della Gran Bretagna che si incontrano sul far della sera di sabato 3 settembre per parlare sul tema: “La forza della Parola” presenti la presidente dei Focolari Maria Voce e il co-presidente Giancarlo Faletti. Mentre la calda giornata volge al tramonto, il sole penetra dalle vetrate a giorno e illumina i volti dei giovani presenti che attraverso giochi, canzoni, esperienze, gruppi di dialogo snocciolano temi per niente semplici e scontati. La parola di cui si parla è, infatti, la parola di Dio, quella spiega Chris: “Capace di rivoluzionare la nostra vita e il mondo stesso”. Una parola proposta con coraggio e chiarezza, senza annacquamenti di sorta, che genera vita e luce non solo nei secoli che furono, ma oggi proprio a Londra, la città dei recenti tumulti. È un incontro inaspettato per l’interesse, l’attenzione, la partecipazione che coinvolge tutti. “Le persone cercano il senso della vita – dice Joanna, una giovane londinese insegnante di inglese, – e si pongono molte domande, ma non trovano un posto dove ottenere risposte”. “C’è un certo imbarazzo – aggiunge Oliver – a parlare di certi temi con i miei amici perché esiste un atteggiamento comune contro i temi religiosi”. Ma non sulla terrazza del Cafod Building. A sentirli parlare e, soprattutto vedendo questi giovani così uniti, Londra offre una speranza per il futuro. C’è profondità, freschezza, apertura “colorata” di diverse etnie, culture, nazionalità e accompagnata dai diversi accenti dell’unica lingua inglese. “Leggere la mattina le parole del Vangelo e recitare le preghiere – racconta Ranjith, – mi fa affrontare con più serenità il lavoro stressante che faccio e sperimento una gioia mai conosciuta”. “Vivere il Vangelo – interviene Carlos –, originario di Panama, ha dato una forma alla mia vita senza che me ne sia accorto. Alcuni mi criticano perché mi dono troppo agli altri, ma, in fondo, vivere il Vangelo è semplice, non è complicato. Basta amare!”. “Ho da poco un nuovo lavoro – continua Edel, una ragazza del Nord Irlanda – ma non ero felice. Ho cominciato a vivere l’arte di amare e, dopo qualche giorno, il boss mi ha ringraziato di essere lì.” In grande libertà e confidenza Maria Voce ha condiviso alcune sue coinvolgenti esperienze giovanili quando scoprì con i Focolari che le parole del Vangelo potevano essere messe in pratica, fino a cambiare completamente la sua vita e portare frutti di gioia, pace e libertà persino in situazioni difficili come quando viveva a Istanbul in un contesto a forte maggioranza musulmana o estreme come nel Libano in piena guerra. “Vivere il Vangelo – ha concluso – non solo cambia la vita, ma mette in moto una rivoluzione che è nata 2 mila anni fa e non è ancora finita. Tante rivoluzioni, infatti, hanno attraversato la storia, ma chi se le ricorda più? La rivoluzione cristiana è ancora viva perché Gesù è vivo e le sue parole sono per tutti. È una meravigliosa avventura in cui ci lanciamo senza paura perché Gesù è con noi”. Dopo aver invitato tutti al prossimo Genfest del 2 settembre 2012 a Budapest e dopo una pizza presa insieme, si trovano sulla vetrata della terrazza i post it con le loro frasi. Si legge, tra l’altro. “Posso sempre ricominciare” , “non aver paura: non sei solo” e “pensa al Vangelo come una lettera d’amore di Dio per te”. È difficile descrivere la gioia, l’atmosfera calda di unità tra tutti, la voglia di far conoscere ad altri la felicità sperimentata. dall’inviato Aurelio Molè [nggallery id=63] Ulteriori informazioni Servizio Informazione Focolare (altro…)