Movimento dei Focolari
Se siamo uniti, Gesù è fra noi

Se siamo uniti, Gesù è fra noi

ChiaraLubich_primi_compagniSeguendo la consuetudine inaugurata già da Chiara Lubich, i Focolari sparsi nel mondo ogni anno approfondiscono un aspetto della spiritualità dell’unità. Dopo aver meditato e vissuto quello sull’ Eucaristia, ora si concentrano sulla specificità del carisma: l’unità. Ci sono tantissimi scritti della fondatrice che riguardano questo punto essenziale della spiritualità focolarina e che restano come un prezioso legato e chiari punti di riferimento. Ne proponiamo uno: «Se siamo uniti, Gesù è fra noi. E questo vale. Vale più di ogni altro tesoro che può possedere il nostro cuore: più della madre, del padre, dei fratelli, dei figli. Vale più della casa, del lavoro, della proprietà; più delle opere d’arte d’una grande città come Roma, più degli affari nostri, più della natura che ci circonda coi fiori e i prati, il mare e le stelle: più della nostra anima! È Lui che, ispirando i suoi santi colle sue eterne verità, fece epoca in ogni epoca. Anche questa è l’ora Sua: non tanto d’un santo, ma di Lui; di Lui fra noi, di Lui vivente in noi, edificanti – in unità d’amore – il Corpo mistico suo. Ma occorre dilatare il Cristo; accrescerlo in altre membra; farsi come lui portatori di Fuoco. Far uno di tutti e in tutti l’Uno! E allora viviamo la vita che Egli ci dà attimo per attimo nella carità. È comandamento base l’amore fraterno. Per cui tutto vale ciò che è espressione di sincera fraterna carità. Nulla vale di ciò che facciamo se in esso non vi è il sentimento d’amore per i fratelli: ché Dio è Padre ed ha nel cuore sempre e solo i figli». (altro…)

Paolo VI e Chiara Lubich

Paolo VI e Chiara Lubich

lubichI contributi raccolti nel presente volume analizzano i rapporti che si sono intrecciati tra Giovanni Battista Montini-Paolo VI, Chiara Lubich, Igino Giordani e il Movimento dei Focolari (Opera di Maria). È una storia che risale a ben prima della stagione del Vaticano II e che ha avuto un seguito anche dopo la metà degli anni Sessanta, in un periodo che ha visto la crescita e l’affermazione all’interno della Chiesa cattolica di numerosi movimenti ecclesiali. Dall’analisi di documenti d’archivio inediti emerge il profondo legame tra Chiara Lubich e Giovanni Battista Montini, il quale, fin dagli anni del servizio in Segreteria di Stato e durante il suo pontificato, seppe valorizzare e incoraggiare la dimensione cristocentrica, fraterna ed ecumenica del carisma del Movimento dei Focolari. A testimonianza le parole di Chiara Lubich dopo la morte di Paolo VI: «Per me il Papa non è morto, ha cambiato sede: dalla cattedra di Pietro dalla quale vigilava anche su di noi e ci proteggeva, alla presenza di Dio dove non può non continuare a proteggerci con quell’amore sensibile, fattivo, materno, costante di cui ci aveva colmati quando era su questa terra». Quaderni dell’Istituto Paolo VI

Chiara Lubich: Ho un sogno

Chiara Lubich: Ho un sogno

Chiara_Lubich«Se osservo ciò che lo Spirito Santo ha fatto con noi e con tante altre “imprese” spirituali e sociali oggi operanti nella Chiesa, non posso non sperare che Egli agirà ancora e sempre con tale generosità e magnanimità. E ciò non solo per opere che nasceranno ex-novo dal suo amore, ma per lo sviluppo di quelle già esistenti come la nostra. E intanto per la nostra Chiesa sogno un clima più aderente al suo essere Sposa di Cristo; una Chiesa che si mostri al mondo più bella, più santa, più carismatica, più famigliare, più intima, più configurata a Cristo suo Sposo. La sogno faro dell’umanità. E sogno in essa una santità di popolo, mai vista. Sogno che quel sorgere – che oggi si costata – nella coscienza di milioni di persone d’una fraternità vissuta, sempre più ampia sulla Terra, diventi domani, con gli anni del 2000, una realtà generale, universale. Sogno con ciò un retrocedere delle guerre, delle lotte, della fame, dei mille mali del mondo. Sogno un dialogo d’amore sempre più intenso fra le Chiese così da far vedere ormai vicina la composizione dell’unica Chiesa. Sogno l’approfondirsi d’un dialogo vivo e attivo fra le persone delle più varie religioni legate fra loro dall’amore, “regola d’oro” presente in tutti i libri sacri. Sogno un avvicinamento e arricchimento reciproco fra le varie culture nel mondo, sicché diano origine a una cultura mondiale che porti in primo piano quei valori che sono sempre stati la vera ricchezza dei singoli popoli e che questi s’impongano come saggezza globale. Sogno che lo Spirito Santo continui a inondare le Chiese e potenzi i “semi del Verbo” al di là di esse, cosicché il mondo sia invaso dalle continue novità di luce, di vita, di opere che solo Lui sa suscitare. Affinché uomini e donne sempre più numerosi s’avviino verso strade rette, convergano al loro Creatore, dispongano anima e corpo al suo servizio. Sogno rapporti evangelici non solo fra singoli, ma fra gruppi, movimenti, associazioni religiose e laiche; fra i popoli, fra gli Stati, sicché si trovi logico amare la patria altrui come la propria. È logico il tendere a una comunione di beni universale: almeno come punto d’arrivo. (…) Sogno perciò già un anticipo di cieli nuovi e terre nuove come è possibile qui in terra. Sogno molto, ma abbiamo un millennio per vederlo realizzato». Chiara Lubich Da: Attualità. Leggere il proprio tempo, Città Nuova, Roma 2013, pp. 102-103 (altro…)

Chiara Lubich: Jésus Eucharistie

Chiara Lubich: Jésus Eucharistie

jesus_euch-438x657Comme le Concile Vatican II l’a réaffirmé avec conviction, l’Eucharistie produit des fruits inattendus qui la révèlent « sacrement d’unité », faisant naître une communauté nouvelle et des germes de résurrection dans l’histoire et dans la nature. Tout au long de son livre, à travers des extraits de son journal intime, des passages inédits de conversations, des textes publiés mais peu connus et des épisodes vivants et concrets, Chiara Lubich raconte sa graduelle découverte de Jésus Eucharistie dans sa vie personnelle et dans celle du Mouvement qu’elle a fait naître. Une narration qui devient « mystagogie » : proposition discrète du mystère qui convainc et entraine le lecteur vers la même expérience. Un ouvrage fait pour un public large, extrêmement simple et complet à la fois, utilisable aussi bien comme outil de catéchèse que comme livre de méditation. Edition: Nouvelle Cité