Nov 24, 2017 | Cultura, Focolari nel Mondo
L’Editrice Città Nuova partecipa alla 16ma edizione di Più libri più liberi che si terrà a Roma, presso il nuovo spazio della Nuvola/Eur. L’Editrice è presente con un proprio stand E49, dove si possono trovare le novità editoriali, e con un ricco calendario di eventi: 7 dicembre – 13.30 – Sala Giove Presentazione del libro Nasci, cresci e posta. I social network sono pieni di bambini: chi li protegge? di Simone Cosimi e Alberto Rossetti Intervengono il giornalista Simone Cosimi, lo psicoterapeuta Alberto Rossetti e Antonio Pavolini, esperto di social e tra i primi blogger italiani 8 dicembre – 10.30 – Sala Elettra Presentazione del libro L’insoluto. Piccolo dizionario biografico per ricordare l’Italia di oggi di Sergio Nazzaro e Pietrangelo Buttafuoco Intervengono gli autori e Andrea Di Consoli, giornalista e scrittore 9 dicembre – 10.30 – Sala Elettra Presentazione dei due libri Ad amare ci si educa. Viaggio nell’affettività e nella sessualità per bambine e bambini dai 4 agli 11 anni di Ezio Aceti e Stefania Cagliani Intervengono Ezio Aceti e Loredana Petrone, psicologa e psicoterapeuta 9 dicembre – 13.00 – Sala Sirio Presentazione del libro Bergoglio e i libri di Esther. L’amicizia tra il futuro papa e la rivoluzionaria desaparecida di Nello Scavo Intervengono Nello Scavo giornalista e scrittore, Silvina Perez, direttrice dell’edizione spagnola dell’Osservatore Romano e il giornalista Riccardo Cristiano Il biglietto di ingresso in Fiera è di 8 euro. Diverse le possibilità di sconto. Per informazioni su come arrivare, gli orari e i biglietti clicca qui. ___________________________________ Elena Cardinali ufficio stampa Città Nuova via Pieve Torina, 55 – 00156 Roma cell. +39.347.4554043 tel. 06.965.22.200 fax 06.3207185 e-mail: ufficiostampa@cittanuova.it
Nov 24, 2017 | Cultura, Focolari nel Mondo, Spiritualità
«Ho avuto il trasferimento proprio qui?» Non senza un certo batticuore, per Francesca si aprono le porte del carcere. Una serie di grandi cancellate di ferro, una decina. Qualcuno l’ha definita “una discesa agli inferi”. Dopo un corso per docenti nelle carceri, Francesca entra in classe per la prima volta. «Pensavo che sarei stata assistita da un agente, invece l’unico di turno doveva tenere sotto controllo una decina di aule e svolgere contemporaneamente altre mansioni. Il secondo giorno mi sono detta: “Così non posso continuare! Se ho paura, non serve che Dio mi abbia mandata qui!”. Da quel momento mi sono sentita libera di amare». Cercando di vedere nei detenuti solo persone abitate da Gesù, inizia per Francesca un viaggio. Non tanto di andata e ritorno da un luogo senza limiti a un luogo di reclusione, ma al cuore di molte storie, intrise di vera umanità, errori, paura, angoscia, ma anche dalla volontà di voler riprendere in mano le fila della propria vita. L’inizio di un dialogo profondo, nel rispetto dei ruoli. «Cercavo di preparare al meglio le lezioni, per renderle accattivanti. Sapevo che Gesù veniva con me anche in carcere. Nell’ora di scienze ho cominciato a spiegare anatomia e la relazione tra organi e apparati. In seguito, alcuni detenuti hanno cominciato a diminuire il numero di sigarette, abolire gradualmente l’uso di tranquillanti ed esporsi al sole durante l’ora d’aria». «Oltre alla difficoltà di insegnare a studenti con diversi livelli di preparazione – spiega Francesca – si aggiungevano problemi di ogni tipo, il rimbombo dei cancelli, la presenza a intermittenza degli studenti, il via vai continuo verso o da altri penitenziari. Per questo chi mi stava davanti in quel momento diventava ancora più prezioso. Avrei potuto non rivederlo mai più». Ermal è un ragazzo albanese dalla spiccata intelligenza. Francesca gli regala il testo di un’intervista di Papa Francesco sul suo rapporto con i detenuti. Da quel giorno inizia un dialogo profondo su Dio e sulla preghiera. In breve, Ermal raggiunge a scuola brillanti risultati. “Professoressa, mi scusi, non riesco a fare niente, sono pieno di problemi!”. Davanti al foglio bianco di un compito in classe, un giovane tunisino teneva la testa tra le mani. «Ho ottenuto il permesso di portargli delle cuffie per il PC e di vedere insieme a lui qualche film nella sua lingua. Pian piano si è disteso, ha cominciato a fare sport, ha fatto ricorso in appello e ora spera in una riduzione della pena. Ora, quando mi vede, mi saluta sorridente, oltre le sbarre». «A Natale – continua il racconto di Francesca – siamo stati invitati a partecipare alla Messa della Vigilia. Sono stata l’unica, gli altri docenti erano andati a quella celebrata per i “protetti”. Non ci eravamo accordati. Tra i presenti non solo cristiani, ma anche musulmani e altri senza nessun credo religioso, alcuni reclusi per crimini gravi. Il Vescovo ha esordito: “Voi non siete il reato che avete commesso, siete delle persone. Il reato riguarda il passato, ora guardiamo avanti con speranza”. «A gennaio Ermal ha ottenuto gli arresti domiciliari. Ma durante quel periodo è stato riavvicinato dalla banda che era all’origine dei suoi guai. Non potevamo avere contatti con lui, e nemmeno conoscere il suo recapito. Lo affidavo tutti i giorni a Maria, chiedendole di farlo tornare almeno a scuola. Dopo due mesi, per evasione dai domiciliari, Ermal è tornato in carcere! Per noi è stata una “buona notizia” e l’occasione per lui di continuare gli studi. In breve ha superato brillantemente l’esame di Licenza media. La Presidente della commissione gli ha detto: “Lo sai che sei una bella testa? Che programmi hai per il futuro?”. Studiare, ha risposto – in vista dell’Università». «Dopo un anno di scuola, posso dire di aver conosciuto un altro mondo, quasi un universo parallelo. Il mio cuore si è allargato, il mio modo di pensare è cambiato. Tante cose che “fuori” sembrano necessarie, in una vita piena di privazioni non lo sono più, o si ridimensionano». Ma il cambiamento che Dio opera nei cuori non conosce sbarre o limiti. (altro…)
Nov 23, 2017 | Focolari nel Mondo
Almeno 235 persone sono rimaste uccise e 120 ferite, in un grave attentato avvenuto in una moschea nel Sinai settentrionale, dove militanti islamici hanno fatto esplodere una bomba e aperto il fuoco sui fedeli. A riportare l’ultimo bilancio, ancora provvisorio, è la tv di stato egiziana di sole notizie Nile News. Il Movimento dei Focolari, mentre respinge ogni forma di violenza contro l’umanità, esprime la sua vicinanza al popolo egiziano e in particolare ai famigliari delle vittime. (altro…)
Nov 23, 2017 | Focolari nel Mondo
L’Istituto Universitario Sophia è lieto di invitarvi alla Prolusione di inizio attività della Cattedra Ecumenica Patriarca Athenagoras-Chiara Lubich che sarà tenuta da Sua Eminenza Gennadios Zervos, Arcivescovo Ortodosso d’Italia e Malta, dal titolo: Il Patriarca Athenagoras e Chiara Lubich, protagonisti dell’unità. Programma della Cattedra per l’anno accademico 2017/2018. Maria Stella Giannetti: Comunicazione – Relazioni Esterne Istituto Universitario Sophia Via san Vito 28, Loppiano – 50064 Figline e Incisa Valdarno (FI) Tel. +39.055.9051521 – Cell. +39.349 62 72 045 (altro…)
Nov 23, 2017 | Focolari nel Mondo
Dal 26 novembre al 2 dicembre prossimi Papa Francesco compirà un viaggio apostolico in Asia, fermandosi in Myanmar dal 27 al 30 novembre e in Bangladesh dal 30 novembre al 2 dicembre. La visita in Myanmar sarà la prima di un Pontefice. A visitare il Bangladesh, tra i territori più densamente abitati e poveri del mondo, fu invece Giovanni Paolo II nel 1986.

La comunità dei Focolari a Myanmar accoglie il Papa
Papa Francesco si recherà anche alla città di Dacca. Durante la sua permanenza, incontrerà le massime autorità politiche e civili, ma anche i giovani e i leader religiosi musulmani e indù, per affrontare insieme grandi questioni come i cambiamenti climatici, il flusso di migranti, il destino dei rifugiati, il futuro dei giovani, nella prospettiva della speranza. Il Movimento dei Focolari accompagna con la preghiera questa intensa settimana asiatica all’insegna dell’armonia e della pace.
Videomessaggio di papa Francesco in vista del viaggio apostolico in Myanmar
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