Nov 7, 2017 | Focolari nel Mondo, Spiritualità
Una amica ammalata «Alla nostra amica Lia, con figli ancora adolescenti, era stato diagnosticato un tumore maligno. Tutta la comunità si è stretta intorno a lei in una catena di preghiere e gesti di solidarietà. Una volta alla settimana ci radunavamo in chiesa per un’ora di adorazione e per chiedere per lei il dono della guarigione. Cercavamo di capire come poter alleviare quei giorni di dolore. Abbiamo intrapreso varie iniziative, c’era chi preparava da mangiare, scegliendo con cura gli alimenti più adatti per Lia, chi metteva in comune i soldi per pagare le medicine. Piccoli fatti che le hanno permesso di non sentirsi sola, ma parte di una comunità. Quando la salute glielo permetteva, ha donato anche la sua testimonianza in qualche incontro della comunità. Finito il ciclo di chiemioterapie, era scomparsa ogni traccia di tumore. Per noi è stata la risposta alle nostre preghiere e al nostro impegno di amarla e servirla in maniera privilegiata». (C.V. – Brasile) Nonostante i torti subiti «Dopo la morte di mio marito avevo dovuto sopportare pesanti umiliazioni da parte dei suoi parenti, che volevano portarmi via l’unica stanza dove eravamo sempre vissuti. Un cognato, in particolare, nonostante fosse il padrino di uno dei nostri quattro figli, ha cominciato a crearci non pochi problemi. Improvvisamente questo cognato si è ammalato. Ogni volta che aveva una crisi, correvo a comprargli le medicine per alleviargli i dolori e gliele portavo. I vicini mi chiedevano: «Perché lo fai, dopo tutto il male che hai ricevuto?», e io rispondevo che per me amare voleva dire mettersi al servizio. Dopo alcuni giorni mio cognato è morto e sono rimasta lì, a confortare la moglie, aiutandola nelle faccende a cui prima pensava il marito. In seguito lei mi ha ringraziata pubblicamente. Ora lei vive con noi e siamo veramente una sola famiglia». (R.P. – India) L’esperto di funghi «Mentre giravo nel bosco per raccogliere funghi, ho intravisto un uomo disteso a terra. Mi sono avvicinato e l’ho aiutato a rialzarsi, era tutto tremante. Mi ha indicato il luogo dove abitava, un container tutto arrugginito tra gli alberi. Ho cercato di farlo adagiare su una specie di letto. In seguito sono tornato più volte a trovarlo portandogli cibo e medicine. Lui era un grande esperto di funghi e viveva grazie alla loro vendita. Nel tempo che trascorrevamo insieme, mi ha insegnato dove trovare i migliori e come scoprirli. Poi ha cominciato a raccontarmi la sua vita, i fallimenti economici, l’abbandono. Un giorno l’ho trovato con la febbre alta, l’ho fatto ricoverare, ma le sue condizioni erano gravi. Mi ha detto: «Sai tutto ormai di me, ma la cosa più importante è che ho sempre avuto fede in Dio. Averti incontrato è stato un Suo segno». Quindi mi ha indicato di avere dei soldi nascosti e mi ha incaricato di prenderli per darli a chi è nel bisogno. Adesso, ogni volta che vado in giro per funghi, penso a lui come a un angelo che mi guida». (R.S. – Polonia) (altro…)
Nov 4, 2017 | Centro internazionale, Chiara Lubich, Cultura, Focolari nel Mondo, Sociale, Spiritualità
La pace è scienza, è civiltà, è luce: come la guerra è ignoranza, è istinto è buio. Aspettarsi, come s’è fatto, dalla carneficina una civiltà migliore, cioè dal bene il male, dal nero il bianco, è lo stesso che pretendere dalla ghigliottina il miglioramento pedagogico delle teste che recide. La scienza, volta ad escogitare strumenti di eccidio, renderà la prossima guerra di una efferatezza raffinata, metodica, squisitamente stupida. La paura regola i vicendevoli rapporti degli uomini. Sotto gli stimoli della paura paesi stremati tengono in piedi eserciti sproporzionatamente grandi e costosi […]. Ci sarebbe una soluzione: sostituire alla paura vicendevole la fiducia reciproca, alla diffidenza l’amicizia. Ma la soluzione è troppo … facile: perciò così difficile. E getterebbe sul lastrico varie oligarchie. Ai giovinetti impulsivi e saccenti, ai deputati e uomini pubblici, ai giornalisti improvvisati e ai roditori di banca, alle signorine insipide e alle zitelle dei comitati, a tutti gli speculatori alti e bassi, ai generali e ai professori, che sostengono la guerra … io imporrei un rimedio per rinsavire: li caccerei per dieci minuti in una trincea sotto un bombardamento debilitante, ossessionante, in cui la ragione si smarrisca e tutta la natura si ribelli – se uno ne esce sano capirà la guerra e la maledirà. Questa onorata società di ministri, deputati, giornalisti che spiegano a noi che la facemmo il significato della guerra, dovrebbe capire una buona volta che quelle disquisizioni a noi danno il senso della nausea; noi vogliamo dimenticare … Noi vogliamo la pace, la serenità e vogliamo che la violenza a cui si scatenarono si plachi. Si chiede troppo? Igino Giordani, da “Rivolta Cattolica”, Edizioni Gobettiane, 2016, Roma, pp.10-13 Centro Igino Giordani (altro…)
Nov 4, 2017 | Centro internazionale, Chiesa, Dialogo Interreligioso, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità

Nelson di El Salvador saluta Papa Francesco. Foto: © Osservatore Romano
Raissa (Brasile), Leandro (Argentina), Adela (Perù) e Nelson (El Salvador) hanno interrotto per qualche mese i loro studi e il lavoro per trasferirsi nelle vicinanze di Roma. Collaborano, nei Centri gen, alla preparazione del Genfest 2018. In occasione dell’incontro di Religions for Peace (RfP), a Roma, il 18 e 19 ottobre, si sono messi a disposizione. Ecco il loro racconto a più voci. «Eravamo lì per dare una mano. Si trattava di offrire un caffè, un bicchiere d’acqua o di fare le traduzioni. Per noi era vedere Gesù in ognuno e servirlo. L’incontro di 80 leader di diverse religioni, provenienti da vari paesi, è iniziato con l’accoglienza di Papa Francesco in Vaticano. Un incontro breve ma intenso, a cui abbiamo partecipato anche noi e che ha colpito molto tutti i leader. Ci è stato detto che alla conclusione avremmo potuto salutare brevemente il Papa. Così ci siamo preparati, una frase ciascuno, un messaggio: “Santità, le portiamo il saluto di tutti i gen e i giovani del Movimento dei Focolari”. Ci ha detto: “Adelante!”, che significa “Andate avanti!”. Gli abbiamo risposto: “Grazie per le sue parole”, “Preghiamo sempre per lei”, “Vogliamo invitarla al Genfest 2018 a Manila, nelle Filippine”. Insomma, è stato emozionante!
Abbiamo avuto la possibilità di un rapporto personale con molte delle personalità presenti. Si interessavano e chiedevano di noi. Due di loro ci hanno raccontato dei progetti che vogliono portare avanti. Con Raissa – racconta Nelson – eravamo impegnati nella traduzione in portoghese per un cardinale brasiliano. Abbiamo gioito quando hanno espresso il desiderio che siano presenti anche i giovani nei prossimi incontri, in sintonia con quanto ha detto il Papa in vista del Sinodo sui Giovani, a ottobre 2018. Per noi è stato bello costatare che RfP non è tanto un ambito di confronto delle diverse fedi, ma un luogo in cui cooperare in favore della pace e della salvaguardia dell’ambiente. Lavorare per la pace significa lavorare per il pianeta: spesso le guerre sono causate da diseguaglianze e povertà, e producono disastri ecologici. Nel suo intervento, Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, ha annunciato il Genfest 2018 Beyond all borders a Manila: “Radunerà 10 mila giovani da tutte le latitudini, di diverse etnie, culture, religioni, mossi dall’idea di costruire un mondo unito”. Vedere questi importanti leader religiosi insieme ci è sembrato già di partecipare come osservatori a un “piccolo Genfest” in cui si lavora per la pace e l’unità. Siamo andati per svolgere un servizio, ma non pensavamo di ricevere un regalo così grande: salutare il Papa e ricevere, a nome di tutti i gen e i giovani del Movimento di Focolari, il suo incoraggiamento: Adelante!» (altro…)
Nov 3, 2017 | Focolari nel Mondo
Presso il Centro Mariapoli Internazionale Castel Gandolfo, Roma, Via San Giovanni Battista De La Salle si svolgerà la Sessione di apertura del processo diocesano di Canonizzazione del Servo di Dio Domenico Mangano Volontario di Dio dell’Opera di Maria (Movimento dei Focolari). Programma: ore 11: momento commemorativo artistico e di testimonianze, ore 12: Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E. Mons. Marcello Semeraro, Vescovo di Albano Invito
Nov 3, 2017 | Focolari nel Mondo
Nel 30° Anniversario della consegna della Targa Cateriniana a Chiara Lubich (1987-2017) si svolgerà un convegno a Siena – Accademia dei Fisiocritici, Piazzetta Silvio Gigli 2. Programma:: Video sintesi della consegna della Targa Cateriniana a Chiara Lubich Saluti: Mauro Cresti Presidente Accademia dei Fisiocritici Anna Ferretti Assessora Sanità e Politiche Sociali Comune di Siena Paolo Nardi Priore Generale dei Caterinati, Siena P. Alfredo Scarciglia Priore convento di San Domenico a Siena Sandra Pacciotti Ciccarelli Movimento dei Focolari, Siena Roberto Barzanti Archintronato, Presidente Biblioteca comunale degli Intronati Relazione: Giuseppe Catturi Ordinario di Economia aziendale Università di Siena MISTICISMO E GESTIONE AZIENDALE CATERINA DA SIENA E I “MODERNI PROFETI” Intervento artistico: Paola Lambardi attrice Francesca Lazzeroni voce Marta Marini musiche per chitarra e voce Relazione: Luigino Bruni Ordinario di Economia Politica, Università Lumsa, Roma-Palermo IL RUOLO DELLA PROFEZIA NELL’ECONOMIA E NELLA SOCIETÀ DI OGGI Testimonianza di un’azienda aderente all’Economia di Comunione Beatrice Baldaccini Direttore Risorse Umane UmbraGroup S.p.A. Dialogo Coordina: Paolo Loriga giornalista Depliant