Jorge Zocheib
- Data di Morte: 03/04/2017
- Branca di Appartenenza: Focolarino
- Nazione: Brasile
Il Premio Unesco per la ricerca della pace è stato attribuito quest’anno alla sindaca di Lampedusa Giuseppina Nicolini e all’Ong francese SOS Méditerranée. La motivazione: «Nicolini si è distinta per la sua grande umanità e il suo impegno costante nella gestione della crisi dei rifugiati e della loro integrazione dopo l’arrivo di migliaia di rifugiati sulle coste di Lampedusa e altrove in Italia». La sindaca sarà presente il 1° maggio a Loppiano, al Meeting dei Giovani per un Mondo Unito. (altro…)
Di fronte al «disastro ambientale che colpisce il Perù (…) crediamo all’Amore di Dio pregando insieme per le vittime e affidando quanti soffrono a causa dei tanti disagi e difficoltà». Così, Maria Voce, presidente dei Focolari, scrive alle comunità del Movimento nel Paese sudamericano colpito da violenti nubifragi ed inondazioni. Qualche giorno prima il Papa aveva pregato durante l’Angelus, assicurando la sua vicinanza alla popolazione colpita. «Il fenomeno conosciuto come il “Niño costero” – scrivono dal Perù – ha prodotto un innalzamento di 10° della temperatura delle acque solitamente fredde del Pacifico. Unito a una massa d’aria calda proveniente dai Caraibi ha causato un addensamento di enormi masse di vapore che si sono condensate sulle Ande, nella zona centrale del Perù, provocando piogge continue, ma anche veri e propri nubifragi e violenti temporali. Un’enorme massa d’acqua che si è riversata sulle città della costa. Le cifre ad oggi parlano di un centinaio fra morti e dispersi, più di 200 i feriti, quasi 800mila le persone che han perso la casa o hanno subito danni. Il Governo è stato colto impreparato tardando nei primi interventi, mentre ora è in piena azione». «Ma da registrare la stupenda reazione delle istituzioni, le aziende pubbliche e private e soprattutto della gente “comune” – continuano –. Non si finirebbe di scrivere pagine di vera solidarietà e carità che sgorgano dal cuore dell’uomo in momenti come questi. Intanto nazioni vicine, e non solo, hanno inviato soccorsi: Ecuador (in parte colpito da eventi simili nel sud del Paese), Colombia, Cile, Bolivia, Argentina, Paraguay, Brasile, Uruguay, Stati Uniti, oltre 100mila dollari arrivati dal Papa!
Municipi, Supermercati, Parrocchie, istituzioni di diverse chiese cristiane e di altre religioni, hanno creato dei Centri di Raccolta di generi di prima necessità, viveri non deperibili, prodotti di pulizia, coperte, ecc. Anche i Focolari hanno aperto un Centro di raccolta a Lima. «Alcune famiglie della comunità – ci dicono – sono state colpite dalle inondazioni, soprattutto nel nord del Paese. In particolare, una nostra comunità molto povera nei dintorni di Lima, ha sofferto piogge intense alle quali non erano preparati, giacché da 60 anni non pioveva in quel posto. Le suore di una comunità vicina, che aiutano in un nostro progetto di adozioni, ci dicono che tanti nostri bambini sono rimasti senza tetto, ma che sono tutti vivi…» In tutto il paese c’è poca elettricità e scarseggia l’acqua. «Un uomo di 70 anni ha avuto un’ischemia cerebrale, ma non è stato possibile portarlo all’ospedale, a 50 km circa… È impressionante la carità fra i membri che genera subito anche la reciprocità. Abbiamo fatto arrivare il nostro aiuto ad una famiglia di Chulucanas che ha avuto danneggiato il tetto e le pareti della casa, ma abbiamo saputo che con altre famiglie della parrocchia e del Movimento si sono messi ad aiutare altri con maggiori necessità». (altro…)
A dieci anni dalla sua nascita, l’Istituto Universitario Sophia passa da un unico percorso in “Fondamenti e prospettive di una cultura dell’unità”, a ben tre titoli distinti di Laurea magistrale: Scienze Economiche e Politiche, Ontologia Trinitaria e Cultura dell’Unità. Un salto di qualità, di ricerca e impegno accademico, che offre a giovani di tutto il mondo la possibilità di una preparazione inter e trans-disciplinare, in particolare con l’esplorazione di settori innovativi dell’economia sociale, civile e di comunione, della vasta dimensione delle politiche partecipative, dal livello locale a quello internazionale, e con l’approfondimento di percorsi relazionali in filosofia e teologia, al contempo fondamento e linfa delle nostre società, in dialogo con le scienze, le culture e le religioni. «Con i due nuovi titoli accademici, Scienze Economiche e Politiche, da un lato, e Ontologia Trinitaria (e cioè Filosofia e Teologia) dall’altro, che vanno ad aggiungersi dal prossimo anno accademico 2017-2018 al percorso in Cultura dell’Unità – spiega Piero Coda, preside dell’Istituto – Sophia offre ai giovani una qualificazione accademica che coniuga la dimensione unitaria del senso dell’avventura umana con la dimensione competente di una qualificazione scientifica, a servizio della crescita integrale della persona e della società». Aggiunge Benedetto Gui, coordinatore del Dipartimento di Economia e Management: «Tra le novità del nuovo percorso accademico, c’è l’introduzione della lingua inglese per diversi corsi della Laurea in Scienze Economiche e Politiche». E prosegue: «In un periodo in cui ai giovani non si ha il coraggio di proporre degli ideali per cui spendersi, Sophia cerca di fondare la propria visione del mondo sul più profondo rispetto della persona umana (e quindi anche della sua cultura, della sua religione, delle sue idee) e di guardare al traguardo di un mondo senza odio, guerre, oppressioni, esclusioni, superiorità degli uni sugli altri. In economia questo non significa avere una ricetta pronta da imporre, ma guardare al di là della visione riduttiva oggi dominante del soggetto economico e delle relazioni economiche, nonostante la ricerca scientifica ne stia dimostrando l’inadeguatezza». Gli studenti di Sophia provengono da 30 Paesi del mondo e professano religioni diverse. L’Istituto propone loro un percorso che unisce l’apprendimento, fatto di ascolto, discussione, predisposizione di testi e presentazioni in aula, alla vita reale: la stessa logica di apertura all’altro, come metodo per guardare alla realtà da conoscere, viene sperimentata anche in aula, nei corridoi, nelle attività della community life e nelle residenze, dove gli studenti hanno l’occasione di fare una straordinaria esperienza interculturale. Ancora Gui:«Quello che cerchiamo di realizzare insieme agli studenti è, da un lato, l’acquisizione di quelle competenze che ci si aspetta di trovare in un laureato in ambito economico, e dall’altro un approfondimento di quella visione dell’economia a cui sopra accennavo, attraverso lo studio di nuovi filoni di ricerca e il contatto con le iniziative economiche che mettono in pratica quella visione. Temi che spesso sono trascurati nell’insegnamento universitario». Una volta completati gli studi come si approcciano gli studenti al mondo del lavoro? «I reclutatori hanno sempre più chiaro che una buona conoscenza disciplinare non basta da sola a fare di un giovane un valido membro di un’organizzazione. Serve anche la capacità di dialogare con i portatori di altre conoscenze, di sapere cooperare, di assumersi delle responsabilità. L’esperienza di questi anni ci dice che i nostri studenti sono stati apprezzati non solo per la loro preparazione, ma anche per altre doti che l’esperienza di Sophia è particolarmente adatta a sviluppare. Attenzione però: lo studio non può essere indirizzato solo a trovare un lavoro, ma anche a favorire la crescita della persona e, cosa non meno importante, a sviluppare capacità di iniziativa individuale e di gruppo in ambito economico, politico, sociale. Noi pensiamo che anche questo sia un prezioso contributo alla società». (altro…)
I GMU hanno ricevuto, lo scorso 18 marzo, il “Premio Chiara Lubich: Manfredonia città per la fratellanza universale” edizione 2017, promosso dall’Associazione Mondo Nuovo (Italia). Nella motivazione si legge: «Ai Giovani per un Mondo Unito, sparsi nei cinque continenti, di diverse etnie, nazionalità, culture, di varie denominazioni cristiane, di diverse religioni e di convinzioni non religiose, i quali rappresentano una testimonianza esemplare nel credere che il mondo unito sia possibile rendendo l’umanità sempre più una sola famiglia con le loro azioni sociali e culturali, nel rispetto dell’identità di ciascuno. In modo particolare, per l’impegno nel lavorare e diffondere il UNITED WORLD PROJECT». (altro…)
«Abbiamo rinnovato il patto e promesso di continuare a vivere nello spirito di amore, unità e pace che ha cambiato le nostre vite». Così i Chief (capi) del regno di Fonjumetaw, villaggio nella foresta camerunense, radunati lo scorso 5 marzo insieme alla loro comunità, scrivono nella lettera inviata a Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari. Circa 200 persone hanno preso parte ad un appuntamento che si innesta nella storia di questo popolo. Un legame forte unisce la vasta regione tropicale attorno a Fonjumetaw e Fontem, dove, nel 1966 arrivarono, per la prima volta, due focolarini medici che aiutarono la popolazione locale a sconfiggere le malattie che causavano l’altissima mortalità infantile. Cinquant’anni fa, il popolo Bangwa venne salvato dal rischio dell’estinzione. Lo scorso settembre i Fon (capi tradizionali dei villaggi della regione africana) si sono recati a Roma per il Giubileo della Misericordia e per rendere omaggio a Chiara Lubich (“Mafua Ndem”, Regina inviata da Dio, come la chiamano), davanti alla sua tomba al Centro Internazionale dei Focolari a Rocca di Papa. La delegazione africana ha partecipato anche in piazza San Pietro all’incontro con Papa Francesco ed ha incontrato l’attuale presidente del Movimento dei Focolari, Maria Voce ed il copresidente, Jesús Morán.
Dal Giubileo è derivato un rinnovato impulso per la Nuova Evangelizzazione, rinsaldando i legami di fraternità che oggi questi villaggi cercano fortemente di vivere. L’incontro del 5 marzo ha avuto questo significato. Il Fon ha raccontato del “pellegrinaggio” a Roma con gli altri Fon della zona, con il vescovo Andrew Nkea Fuanya e il vescovo emerito, Francis Teke Lysinge. Invitando tutti a fare un passo nuovo nella vita di fraternità, ha indetto un “anno di riconciliazione”. Tutti hanno aderito con gioia. E in un clima di festa, giovani, adulti e bambini si soni scambiati un abbraccio che ha suggellato questo impegno. Uno dei Chief ha presentato il “dado dell’amore”. Poi lo ha lanciato in aria. La frase apparsa “amarci a vicenda” è stata una conferma, anche nel gioco, dell’impegno che ciascuno voleva assumere. Sono seguite delle esperienze e delle scenette proprio sui sei punti dell’arte di amare. Uno dei Chief ha raccontato una forte esperienza: da tanti anni non aveva perdonato qualcuno per un episodio in cui si era sentito offeso ma, dopo aver ascoltato l’invito del Papa a perdonare e dimenticare, nell’anno della riconciliazione, è riuscito a farlo.
A conclusione, un momento di festa con il Fon e la Mafua (Regina) e tutti i Chief, i notabili ed i focolarini. La Mafua ha raccontato dei suoi incontri con Chiara nel 2000, in occasione della sua visita in Camerun, del “pellegrinaggio” della delegazione di 40 persone al Centro del Movimento dei Focolari a Roma, e del desiderio di far dilagare la vita di “Mamà Chiara” fra il suo popolo. La lettera dei Chief a Emmaus, 17 anni dopo l’ultima visita di Chiara in queste regioni, ha suggellato l’impegno ed il desiderio di tutti. Questi incontri di Nuova Evangelizzazione andranno avanti. Per questo il Fon di Fonjumetaw ha affidato ad uno dei Chief l’incarico di occuparsene. Il prossimo è in programma il 2 aprile. (altro…)