Nov 11, 2018 | Focolari nel Mondo
L’11 novembre ricorre il centenario della fine della Prima guerra mondiale, cui seguì la Conferenza di pace di Parigi (18 gennaio 1919 – 21 gennaio 1920). Ma per altri cinque anni almeno in tutta l’Europa continuarono rivoluzioni e violenze di ogni tipo. Dalla Finlandia all’Anatolia, dal Caucaso all’Irlanda, dalla Germania alla Grecia. “Le guerre sono sempre tragiche”, ha affermato il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, lo scorso 4 novembre. E facendo proprie le parole dello scrittore Claudio Magris, «“Ogni paese pensava di dare una piccola bella lezione al nemico più vicino, ricavandone vantaggi territoriali o d’altro genere. Nessuno riusciva ad immaginare che la guerra potesse essere così tremenda, e avere una tale durata”. In questo nostro presente ancora una volta solcato da venti di guerra, la ricorrenza del centenario sia di monito a perseverare nel processo di integrazione e unificazione europea, uniche garanzie di una pace duratura». (altro…)
Nov 10, 2018 | Chiara Lubich, Chiesa, Cultura, Ecumenismo, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
«La fratellanza universale è stata anche il programma di persone non ispirate da motivi religiosi. Il progetto stesso della Rivoluzione francese aveva per motto: “Libertà, uguaglianza, fraternità”. Ma, se poi numerosi Paesi, nel costruire regimi democratici, sono riusciti a realizzare, almeno in parte, la libertà e l’uguaglianza, non è stato certo così per la fraternità, più annunciata che vissuta. Chi invece ha proclamato la fraternità universale, e ci ha dato il modo di realizzarla, è stato Gesù. Egli, rivelandoci la paternità di Dio, ha abbattuto le mura che separano gli “uguali” dai “diversi”, gli amici dai nemici, e ha sciolto ciascun uomo dalle mille forme di subordinazione e di schiavitù, da ogni rapporto ingiusto, compiendo, in tal modo, un’autentica rivoluzione, esistenziale, culturale e politica. […] Lo strumento che Gesù ci ha offerto per realizzare questa fraternità universale è l’amore: un amore grande, un amore nuovo, diverso da quello che abitualmente conosciamo. Egli infatti – Gesù – ha trapiantato in terra il modo di amare del Cielo. Questo amore esige che si ami tutti, non solo quindi i parenti e gli amici; domanda che si ami il simpatico e l’antipatico, il compaesano e lo straniero, l’europeo e l’immigrato, quello della propria Chiesa e quello di un’altra, della propria religione e di una diversa. Domanda oggi ai Paesi dell’Europa occidentale di amare quelli dell’Europa centrale e orientale – e viceversa –, e a tutti di aprirsi a quelli degli altri continenti secondo la visione dei fondatori dell’Europa unita. Quest’amore chiede che si ami anche il nemico e che lo si perdoni qualora ci avesse fatto del male. Dopo le guerre che hanno insanguinato il nostro continente, tanti europei sono stati modelli di amore al nemico e di riconciliazione. […]
Quello di cui parlo è, dunque, un amore che non fa distinzione e prende in considerazione coloro che stanno fisicamente accanto a noi, ma anche quelli di cui parliamo o si parla, coloro ai quali è destinato il lavoro che ci occupa giorno per giorno, coloro di cui veniamo a conoscere qualche notizia sul giornale o alla televisione. Perché così ama Dio Padre, che manda sole e pioggia su tutti i suoi figli: sui buoni, sui cattivi, sui giusti e sugli ingiusti (cf Mt 5,45). […] L’amore portato da Gesù non è poi un amore platonico, sentimentale, a parole, è un amore concreto, esige che si scenda ai fatti, e ciò è possibile se ci facciamo “tutto a tutti”: ammalato con chi è ammalato; gioiosi con chi è nella gioia; preoccupati, privi di sicurezza, affamati, poveri con gli altri. E, sentendo in noi ciò che essi provano, agire di conseguenza. Quante forme di povertà conosce oggi l’Europa! Pensiamo, a mo’ d’esempio, all’emarginazione dei disabili e degli ammalati di Aids, al traffico delle donne costrette a prostituirsi, ai barboni, alle ragazze madri… Pensiamo ancora a chi rincorre i falsi idoli dell’edonismo, del consumismo, della sete di potere e del materialismo. Gesù in ognuno di loro aspetta il nostro amore concreto e fattivo! Egli ritiene fatto a sé qualsiasi cosa si faccia di bene o di male agli altri. Quando ha parlato del giudizio finale ha detto che ripeterà ai buoni e ai cattivi: “L’hai fatto a me; l’hai fatto a me” (cf Mt 25,40). Quando poi questo amore è vissuto da più persone, esso diventa reciproco ed è quello che Gesù sottolinea più di tutto: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato” (Gv 13, 34); è il comandamento che egli dice suo e “nuovo”. A questo amore reciproco non sono chiamati solo i singoli, ma anche i gruppi, i Movimenti, le città, le regioni e gli Stati. I tempi attuali domandano, infatti, ai discepoli di Gesù di acquistare una coscienza “sociale” del cristianesimo. É più che mai urgente e necessario che si ami la patria altrui come la propria: la Polonia come l’Ungheria, il Regno Unito come la Spagna, la Repubblica Ceca come la Slovacchia… L’amore portato da Gesù è indispensabile all’Europa perché essa diventi una famiglia di nazioni: la “casa comune europea”». Chiara Lubich, Stoccarda 8 maggio 2004 (altro…)
Nov 9, 2018 | Cultura, Focolari nel Mondo
Dopo il successo raccolto nella prima edizione, il GEN ROSSO (INTERNATIONAL PERFORMING ARTS GROUP) presenta la 2° edizione del GEN ROSSO Music and Arts Village un’esperienza di approfondimento artistico e di condivisione di valori alla luce del carisma dell’unità. Il progetto intende coinvolgere giovani professionisti e studenti di discipline quali: musica, danza, canto e teatro, di età, preferibilmente, compresa tra i 18 e i 30 anni. La metodologia didattica è progettata e gestita da tutor del Gen Rosso con docenti dalla riconosciuta capacità ed esperienza artistica. Il programma prevede l’approfondimento di tematiche specifiche, lo scambio di esperienze, sessioni di dialogo e laboratori pratici che convergeranno in una performance finale. Le serate saranno arricchite da interessanti contributi artistici. La seconda edizione del Village si terrà dal 27 dicembre 2018 (con arrivo nel pomeriggio) al 5 gennaio 2019. A conclusione verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Il Gen Rosso, attraverso la segreteria del Village, è a disposizione per fornire ulteriori informazioni e tutta la documentazione necessaria all’iscrizione (a numero limitato). PROGRAMMA: Mattino : approfondimenti di tematiche, esperienze, scambio e dialogo. Pomeriggio: operatività immediata nelle varie arti dello spettacolo, con performance finale. Sera: interessanti proposte artistiche Dove: a Loppiano – Sede Gen Rosso – Terraio – Via Montelfi, 17 – 50063 Figline e Incisa Valdarno (Firenze) Quando: Dal 27 dicembre 2018 (pomeriggio-arrivo) al 5 gennaio 2019 (pomeriggio-partenza) Chi: giovani da 18 a 30 anni impegnati nello studio o verso la professione artistica. Quanto: € 600 + iva (grazie ad una borsa di studio che copre l’altro 40% dei costi) Portare: secondo la propria disciplina lo strumento e le scarpe e la tuta per la danza/abbigliamento adatto. Modulo per registrarsi CONTATTI Segreteria VILLAGE: +39 0558339821 (dalle ore 9,00 alle ore 13,00) Franco Gallelli: cell +39 3806592166 (h24) email segreteria VILLAGE: village@genrosso.com https://www.youtube.com/watch?v=G9eF6q1PYO4 (altro…)
Nov 9, 2018 | Focolari nel Mondo
Una indimenticabile notte, quella di 29 anni fa, quando i cittadini di Berlino Est cominciarono a prendere a picconate il muro che li aveva divisi per 28 anni dal lato Ovest della città, dal 13 agosto del 1961. Il muro di Berlino era solo un tratto di una lunga linea di confine che spezzava in due parti l’intera Europa durante la guerra fredda: la zona d’influenza statunitense a ovest, quella sovietica a est. Oggi altri muri sono ancora in piedi, come quello tra Corea del Nord e Corea del Sud, e nuovi ne sono stati costruiti. Sono muri che violano i diritti fondamentali delle persone alla salute, all’istruzione, al lavoro, all’acqua, al cibo. E che a volte separano comunità e famiglie. Come quelli tra Israele e Palestina, tra Egitto ed Israele, tra Usa e Messico, tra India e Bangladesh, tra Marocco, Algeria e Mauritania. Anche in Europa nuovi muri dividono, come quelli tra Ceuta e Melilla, o tra Grecia e Turchia. Un muro d’acqua, infine, è quello del Mediterraneo, che continua ad inghiottire vittime. Il crollo inatteso del muro di Berlino, tuttavia, ha acceso 29 anni fa una speranza ancora attuale: che tutti i muri, grazie all’impegno di tanti uomini e donne di buona volontà, possano un giorno crollare. (altro…)
Nov 9, 2018 | Cultura, Focolari nel Mondo
500 partecipanti provenienti da oltre 40 Paesi dei cinque continenti si sono radunati dal 2 al 4 novembre presso il Centro Mariapoli Internazionale di Castel Gandolfo, vicino a Roma (Italia), per l’evento “Prophetic Economy”. Con sessioni plenarie, gruppi di lavoro, workshop creativi e sociali, l’evento ha varcato la soglia del puro networking ed è diventata spinta e sprone per l’impegno comune. “Un’economia profetica – ha affermato Jeffrey Sachs, economista di fama mondiale intervenuto all’evento – significa un’economia che opera nella visione dei profeti, della giustizia, della pace, delle persone più povere, della protezione del creato”.
Varia la composizione dei partecipanti: economisti, esperti in ambito economico-finanziario, attivisti del settore ecologico, imprenditori e studenti, persone di diverse culture e credi religiosi. E proprio i giovani ed i ragazzi sono stati protagonisti sia di un programma specifico per la loro età con giochi e interviste ad esperti su temi economici ed ecologici, sia di diversi panel con domande, proposte, testimonianze. “È stato bello avere i giovani con noi – ha detto Josiane Gauthier, segretaria generale di Cidse –.Ci hanno ispirato con la loro profonda intelligenza, grazia e verità”. Nel programma si è voluto dare voce a buone pratiche economiche già in atto.“È profetico – ha spiegato l’economista Stefano Zamagni – chi guarda avanti e osa gettare lo sguardo oltre l’ostacolo. L’attuale modello di ordine economico e sociale non funziona più”. “Queste buone pratiche economiche esistono già – ha osservato Lorna Gold, economista dell’agenzia cattolica irlandese per lo sviluppo – ma sono spesso invisibili nei media e nella nostra cultura”. Il concorso “Prophetic Economy Award” ha premiato esempi di
economia profetica. “Essi – ha detto Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, parlando dei vincitori – vedono più lungo dell’economia imperante, non sono profetici nella visione, ma nella pratica. Queste realtà hanno la capacità di essere docenti di economia”. “Non si tratta di utopie o di ‘piccole isole’ all’interno di un sistema ingiusto e immutabile. Sono segnali di un cambiamento tangibile – ha osservato l’economista argentina Cristina Calvo –. Spesso, di fronte ai grandi meccanismi finanziari globali, c’è il rischio di sentirsi ininfluenti. L’antidoto all’immobilità è ampliare lo spettro d’azione su tutti i livelli: micro, medio e macro”. Cominciare a dare voce e accogliere il pensiero di chi vive situazioni di povertà ed esclusione sociale è stata un’altra delle caratteristiche. “È arrivato il tempo di ripensare l’economia, di ripensare il mondo, non ‘per’ i poveri, né solo con la loro partecipazione, ma a partire da essi” ha detto nelle conclusioni Jean Tonglet di ATD Quarto Mondo. La sfida è quella di inventare nuove vie di collaborazione, realizzando un’economia più solidale, giusta e sostenibile.“L’idea nuova alla base di questo evento – ha spiegato l’economista italiano Luigino Bruni – era mettere insieme ecologia ed economia. Oggi non si può più parlare di povertà senza parlare di clima. Uno dei grandi messaggi di papa Francesco è l’invito ad attivare processi, non occupare spazi, perché il tempo è superiore allo spazio. Qui un processo è partito”.
I ragazzi partecipanti, che hanno approfondito e raccolto la sfida lanciata dalla FAO (#zerohunger), hanno elaborato a conclusione dell’incontro alcune idee: diffondere maggiormente la pratica del “pasto sospeso”, cioè chiedere al ristoratore di coinvolgere i propri clienti nel pagare un pasto per chi ne ha bisogno (i locali che aderiscono avranno un bollino #zerohunger); e chiedere di introdurre una nuova materia scolastica che abbia per oggetto gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Prophetic Economy è un progetto internazionale composto da sette organizzazioni: Comunità Papa, Giovanni XXIII, Nomadelfia, Movimento globale cattolico del clima, Movimento ATD Quarto Mondo, Associazione Mondo di Comunità e Famiglia, l’iniziativa SlotMob e il Movimento dei Focolari, rappresentato dal progetto Economia di Comunione e dalla sezione giovanile di Teens for Unity.
Foto su Flickr
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Nov 8, 2018 | Focolari nel Mondo, Sociale
https://vimeo.com/290299896 (altro…)