Movimento dei Focolari
Elogio de la autosubversión

Elogio de la autosubversión

Luigino Bruni presenta en esta ocasión un libro que analiza y advierte sobre uno de los peligros que enfrenta toda organización motivada por ideales: la de transformar, justamente, estos ideales que dieron vida a la comunidad, en ideología. El concepto de autosubversión se refiere a “la virtud de poner en discusión las propias certezas, de no buscar en las cosas que nos suceden los elementos que confirman nuestras ideas, sino las que las refutan o desafían”. Este libro se ofrece como una “breve guía, parcial e imperfecta” para aprender “cómo florecer como adultos cuando, siendo jóvenes, se creyó en un ideal grande y se partió a su conquista”. Luigino Bruni (Ascoli Piceno, 1966) es profesor ordinario de Economía Política en la LUMSA (Libera Universita Maria Santissima Assunta) de Roma y docente de Economía y Ética en la Universidad Sophia, de Loppiano. Es coordinador del Proyecto Economía de Comu­ nión y uno de los promotores de la Economía civil. Es autor de ensayos y obras traducidas a una decena de idiomas. La otra meta de la economía (escrita junto a Alessandra Smerilli) y La economía silenciosa, publicada por Ciudad Nueva, se encuentran entre sus últimas obras. Grupo Editorial Ciudad Nueva – Buenos Aires

Vangelo vissuto: “La forza si manifesta nella debolezza”

Caporeparto Il responsabile del nostro settore da qualche tempo sembrava un motore al massimo dell’accelerazione. Tutti cercavamo di evitarlo. Un giorno, parlando con mia nonna, lei mi racconta del nonno, che aveva attraversato un periodo di esaurimento durante il quale sembrava un cavallo senza freni. La guarigione era stata facilitata dall’atmosfera di serenità che la famiglia aveva saputo creargli intorno. Il giorno dopo ho raccolto colleghi e colleghe e ho proposto di aiutare il capo, cercando di ascoltarlo con serenità e di prevenirlo in ogni desiderio. Non tutti sono stati d’accordo, ma la maggioranza ha capito. Dopo qualche tempo il capo ci ha confidato le tragedie che stava vivendo in famiglia. E ci ha ringraziato dicendo: «Con il vostro aiuto non mi è venuta meno la speranza». C.M. – Spagna Cambiamento di rotta Avevo 61 anni quando ho conosciuto dei giovani impegnati a mettere in pratica il Vangelo. Mi stupiva la loro serenità e concordia. Ero stato marinaio e sapevo bene quanto fosse difficile vivere insieme. Questo mi ha convinto a volerne sapere di più, così ho comprato un Vangelo. Leggendolo per la prima volta, ho capito che dovevo cambiare rotta: non bastava essere onesti, non rubare, per sentirmi a posto. Dovevo anche amare gli altri, nessuno escluso. Questo ha comportato un cambiamento radicale nel modo di pensare e di essere, a cominciare dalla famiglia. Mentre infatti con le persone estranee ero tutto sorrisi e mi intrattenevo volentieri, in casa parlavo poco, il solo necessario, e anche in modo autoritario. G.– Italia Bullismo Ho sperimentato sulla mia pelle il bullismo. Quando ero un ragazzo, alcuni studenti della mia scuola avevano deciso di prendere a botte il primo con i capelli rossi che sarebbe andato verso i bagni. Ed ero passato io. Ora sono un insegnante. Un giorno, prima della lezione, un alunno viene a cercarmi in sala professori. Mi confida che è stato incaricato di tendere una trappola al suo migliore amico, e se non lo farà dovrà subire lui lo stesso trattamento. È spaventato e trema. Durante la lezione, racconto quello che era successo a me. Chiedo ai miei allievi come giudicano questo fatto e le mie parole sono seguite da parole e lunghi silenzi. Dopo qualche giorno vengo a sapere che la trappola non è più attuale. H.N. – Ungheria Il ritorno di papà La notizia che papà era tornato in Italia con la nuova moglie, per un periodo di vacanza, aveva sconvolto la vita di noi due sorelle. Dopo la separazione dei nostri genitori erano trascorsi anni difficili. Dal ritorno nel nostro Paese con la mamma, fino alla sua scomparsa, per un male incurabile. Il rapporto tra noi sorelle era sereno, ma l’annuncio dell’arrivo di papà riportava a galla sentimenti dimenticati e sofferenze sopite. “Non lo voglio vedere!” fu il primo impulso. Poi un pensiero: Dio, riscoperto come valore unico, ci ricordava di amare i nostri nemici. L’incontro con papà è andato bene, abbiamo cercato solo di amarlo. Un ponte tra noi è stato gettato. E.R. – Italia (altro…)

Prier 15 jours avec Chiara Luce Badano

Prier 15 jours avec Chiara Luce Badano

Chiara Luce Badano, morte en 1990 à l’âge de 18 ans, en Italie, est un témoin privilégié de l’appel universel à la sainteté : enfant, jeune fille, elle n’avait pas de vocation particulière sinon celle de tout chrétien à être disciple de Jésus. Elle indique une voie toute simple, offerte à tout un chacun, qui porte aux plus hauts sommets de l’union mystique, c’est-à-dire à l’assimilation au Christ. Chiara Luce Badano nous conduit sur son chemin personnel, plongé dans une profonde expérience communautaire au sein d’un Mouvement d’Église, les Focolari, caractérisé par la spiritualité de l’unité. Elle nous enracine dans la Parole de Dieu, parole de vie éternelle, cette vie éternelle dont elle a reçu un avant-goût durant les deux ans de sa maladie. Ayant eu de Jésus une connaissance privilégiée, une foi claire et vive qui a bouleversé bien des témoins, elle nous ouvre des horizons quant à la qualité de notre foi et à son contenu. Un livre pour l’année de la foi. Nouvelle Citté