Movimento dei Focolari

Chiara Lubich: perdonarsi scambievolmente

Feb 7, 2022

Nella società di oggi, perdonare é una scelta decisamente controcorrente. “Qualcuno pensa che il perdono sia una debolezza – scrive Chiara Lubich nel brano che pubblichiamo – No, è l’espressione di un coraggio estremo, è amore vero, il più autentico perché il più disinteressato”.  Se vogliamo contribuire infatti a realizzare un mondo nuovo la strada é fare come Dio che non solo perdona, ma anche dimentica.

Nella società di oggi, perdonare é una scelta decisamente controcorrente. “Qualcuno pensa che il perdono sia una debolezza – scrive Chiara Lubich nel brano che pubblichiamo – No, è l’espressione di un coraggio estremo, è amore vero, il più autentico perché il più disinteressato”.  Se vogliamo contribuire infatti a realizzare un mondo nuovo la strada é fare come Dio che non solo perdona, ma anche dimentica. Il Signore perdona tutte le nostre colpe perché “è buono e pietoso, lento all’ira e grande nell’amore”[1]. Chiude gli occhi per non vedere più i nostri peccati[2], li dimentica gettandoseli dietro le spalle[3]. Dio perdona perché, come ogni padre, come ogni madre, vuol bene ai figli suoi e quindi li scusa sempre, copre i loro sbagli, dà loro fiducia e li incoraggia senza stancarsi mai. Perché padre e madre, a Dio non basta amare e perdonare i suoi figli e le sue figlie. Il suo grande desiderio è che essi si trattino da fratelli e sorelle, vadano d’accordo, si vogliano bene, si amino. La fratellanza universale, ecco il grande progetto di Dio sull’umanità. Una fraternità più forte delle inevitabili divisioni, tensioni, rancori che si insinuano con tanta facilità per incomprensioni e sbagli. Spesso le famiglie si sfasciano perché non ci si sa perdonare. Odi antichi mantengono la divisione tra parenti, tra gruppi sociali, tra popoli. A volte c’è addirittura chi insegna a non dimenticare i torti subiti, a coltivare sentimenti di vendetta… Ed un rancore sordo avvelena l’anima e corrode il cuore. Qualcuno pensa che il perdono sia una debolezza. No, è l’espressione di un coraggio estremo, è amore vero, il più autentico perché il più disinteressato. “Se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete?” – dice Gesù – questo lo sanno fare tutti: “Voi amate i vostri nemici”[4]. Anche a noi viene chiesto di avere, imparando da Lui, un amore di padre, un amore di madre, un amore di misericordia nei confronti di quanti incontriamo nella nostra giornata, specialmente di chi sbaglia. A quanti poi sono chiamati a vivere una spiritualità di comunione, ossia la spiritualità cristiana, il Nuovo Testamento chiede ancora di più: “Perdonatevi scambievolmente”[5]. L’amore reciproco domanda quasi un patto fra noi: essere sempre pronti a perdonarci l’un altro. Solo così potremo contribuire a creare la fraternità universale.

Chiara Lubich

(Chiara Lubich, in Parole di Vita, Città Nuova, 2017, pag. 666-667) [1] Cf. Sal 103, 3.8 [2] Cf. Sap 11, 23 [3] Cf. Is 38, 17 [4] Cf. Mt 5, 42-47 [5] Cf. Col 3, 13

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla Newsletter

Pensiero del giorno

Articoli Correlati

Un’anima di pace per il mondo

Un’anima di pace per il mondo

Oggi, 7 ottobre, si celebra la giornata di digiuno e preghiera per la pace indetta da Papa Francesco. Proponiamo uno stralcio del messaggio di Chiara Lubich ai “Giovani per un mondo unito” del maggio 1998.

7 ottobre 2024: giornata di preghiera e digiuno per implorare la pace nel mondo

7 ottobre 2024: giornata di preghiera e digiuno per implorare la pace nel mondo

Il Movimento dei Focolari accoglie l’invito di Papa Francesco al termine della Messa solenne in Piazza San Pietro per l’apertura della seconda sessione dell’Assemblea generale del Sinodo dei Vescovi e si unisce alla giornata di preghiera e digiuno per chiedere la pace nel mondo il 7 ottobre 2024.

Tempo del creato, tempo di speranza

Tempo del creato, tempo di speranza

La strada intrapresa dal Movimento dei Focolari nel dialogo ecumenico si arricchisce giorno dopo giorno con azioni concrete nella cura del Creato.