Metti un gruppo di giovani presenti al laboratorio annuale di Loppiano, da poco concluso, e una parola chiave in testa: partecipazione. Con queste premesse la Costituente Giovani EdC ha lanciato sui social e fra gli amici “Into the LABel”, dentro l’etichetta, un laboratorio “fuori sede” inserito nel programma della manifestazione LoppianoLab 2018. Al termine della giornata che il Polo Bonfanti ha dedicato ai temi dell’economia e del lavoro, lasciata la sala-convegno, hanno riempito le macchine: destinazione il supermercato Coop del vicino Comune di Figline. All’ingresso del supermercato vengono posizionati tabelloni, urne e schede elettorali, e inizia un esperimento innovativo della durata di due ore: una vera e propria campagna elettorale. Al posto dei candidati, cinque categorie di prodotti: pasta, caffè, cioccolato, tonno in scatola, aranciata. «Ma cosa c’entra la democrazia con un supermercato?» chiede qualcuno. «C’entra. E molto» rispondono gli organizzatori. Spiega Chiara: «Con il portafoglio esercitiamo il nostro “potere di acquisto”. Il “voto col portafoglio” è un esempio di responsabilità civile. Quando compriamo un prodotto esprimiamo una preferenza, sosteniamo il lavoro dell’azienda che lo produce, un particolare modello di business, una mission, una serie di processi interni, un certo tipo di gestione dei rapporti con i dipendenti e i fornitori, un certo impatto ambientale». «Dopo un incontro con Luigino Bruni sul rapporto tra democrazia e mercato – racconta Stefania – abbiamo lavorato per circa tre mesi cercando di approfondire le “vision” e “mission” di piccoli e grandi marchi, circa 20 aziende. Seguendo indicatori come trasparenza, filiera produttiva, rispetto per l’ambiente, responsabilità sociale, forma societaria e sede legale, abbiamo raccolto informazioni e dati pubblicati sui siti web, bilanci di sostenibilità, articoli e inchieste». «Una sfida arricchente e interessante – continua Francesca – che ha rivelato una complessità di etiche, valori, convenienze che influenzano la nostra spesa quotidiana. Una consapevolezza che abbiamo maturato strada facendo e che ci ha spinto a immaginare una iniziativa da condividere. Il ruolo della responsabilità civile del consumo critico e la certezza che i propri acquisti possono orientare il comportamento delle imprese, piccole e grandi, sono state le nostre motivazioni per realizzare questa iniziativa che abbiamo chiamato “Into the LAbel”. Questa edizione di LoppianoLab ci è sembrata l’occasione migliore per proporla». Interviene Andrea: «Sulla base del materiale raccolto, per ogni categoria abbiamo scelto tre prodotti di marchi diversi, cercando di evidenziare differenti sfumature in termini di trasparenza, prezzo, qualità e impegno. Abbiamo lasciato che fossero i partecipanti a scegliere il prodotto da acquistare, dopo aver condiviso con loro gli strumenti per cercare di leggere dentro le etichette anche le “calorie morali” e gli “zuccheri etici”. Una iniziativa dal finale non scontato, ma aderente alla realtà». Come ogni campagna elettorale che si rispetti, le votazioni vengono anticipate da un talk-show preparato e messo in scena dagli organizzatori all’ingresso della Coop. Ognuno di loro presenta il proprio “candidato”, con l’intervento di un cittadino-consumatore. Ai partecipanti viene quindi consegnato un sacchetto della spesa, una scheda elettorale e l’indicazione di un sito web creato per l’occasione. I corridoi della Coop, affollati, come ogni sabato, di famiglie, si riempiono di persone impegnate a rileggere le etichette con attenzione. Dopo aver pagato alla cassa, l’ultimo atto democratico e di responsabilità politica: con una x viene barrato il prodotto scelto e la scheda viene infilata nell’urna. Quindi interviste, foto, sondaggi, in pieno stile da exit-poll. A fine serata si contano i voti e si raccolgono i dati: circa cento votanti, ma molte di più le considerazioni da fare. Intanto la Costituente Giovani EdC Italia già pensa al secondo appuntamento di “Into the LABel”, che si svolgerà a Castel Gandolfo, in occasione dell’evento internazionale Prophetic Economy, dal 2 al 4 novembre. Perché in fondo siamo tutti dei change-makers. A cura di Chiara Favotti
Essere operatori di pace
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