«Chiara Lubich ha portato sensibilità e dolcezza, ma fondamentalmente ci ha donato, attraverso la sua semplicità, una grande corrente di amore verso l’altro. Vivere in comunità, saper condividere, lavorare per il bene comune e riuscire a costruire la fraternità anche tra le diverse idee politiche, questo è il suo messaggio». Si è espressa così Alicia Monica Pregno, Vicegovernatore della Provincia di Cordoba (Argentina), nel contesto del riconoscimento internazionale all’eredità trasmessa dal pensiero e dalla prassi di Chiara Lubich. Durante la sessione del 25 marzo 2015, l’Onorevole Camera del Parlamento di questa Provincia, ha approvato il decreto di riconoscimento postumo all’opera della fondatrice del Movimento dei Focolari.
La cerimonia si è svolta nella stessa aula parlamentare davanti a un folto pubblico: deputati di vari schieramenti politici, rappresentanti del Comipaz (Comitato Interreligioso per la Pace), giovani delle Scuole di Politica del Movimento Politico per l’Unità, docenti universitari, membri delle organizzazioni sociali, ecc.
I responsabili dei Focolari a Cordoba hanno presentato la figura di Chiara Lubich e subito dopo il Vicegovernatore ha invitato i deputati dei vari schieramenti a compiere un gesto simbolico, consegnando loro, insieme, il decreto e la targa commemorativa.
Alicia Monica Pregno, poi, ha spiegato le motivazioni del riconoscimento: il contributo alla costruzione della comunità che offre la “spiritualità dell’unità”, e ha aggiunto che «di fronte al messaggio della Lubich sorgono domande che ci portano a riflettere sul perché degli scontri, perché non sempre siamo capaci di pensare insieme. Credo che il mondo sia chiamato a camminare verso un destino migliore, nella misura in cui lasciamo da parte gli interessi personali e ci disponiamo a risolvere le discussioni con sguardi comuni. Si tratta di una grande sfida in quest’epoca segnata da tanto individualismo». Sono seguite le parole del Pastore Raffa, rappresentante del Comipaz, che ha messo in rilievo il contributo del carisma della Lubich «alla nascita di questa commissione fin dai suoi inizi»; e Soher El Sucaría, oggi militante politica, dopo aver scoperto – attraverso l’esperienza vissuta nel Comitato Interreligioso per la Pace – il suo valore di servizio. Si sono poi aggiunte alcune testimonianze di cittadini, che hanno raccontato storie di trasformazioni personali e di impegno nella cosa pubblica: dal mettersi insieme tra vicini per affrontare i problemi del quartiere, all’assumere un impegno politico a livello provinciale e nazionale. Questa parte del programma si è svolta attraverso due tavole rotonde. La prima: “Fraternità, seme di trasformazione sociale”, alla quale ha partecipato Estela Daima, direttrice della Caritas nel Dipartimento di Rio III, dove si porta avanti un’impresa di produzione di pane con 40 donne; Paola Chávez, segretaria dell’associazione Fazenda de la Esperanza (con la testimonianza di Agustina, giovane “recuperata” grazie alla Fazenda); e Ricardo Galli, economista ed imprenditore dell’Economia di Comunione. Nella tavola rotonda intitolata “Contributo della fraternità alla Politica. Esperienze e sfide”, Laura Blanco, militante socialista, ha presentato le Scuole di Politica realizzate in questo Parlamento, come suo impegno a vivere la fraternità nel fare politica. Sono intervenuti poi Julio Bañuelos, sindaco di Mina Clavero, e Guillermo Castillo, militante della Democrazia Cristiana e funzionario pubblico. In tutti i presenti si è fatta strada la certezza che la fraternità vissuta come “categoria politica” può dare risposte alle sfide di oggi per favorire la costruzione di società più giuste e fraterne. A conclusione, il Vicegovernatore ha manifestato la sua gioia per il fatto che il Parlamento di Cordoba è sede delle Scuole di Politica per i giovani e ha sottolineato gli sforzi che già si fanno per vivere il concetto di fraternità all’interno del Parlamento stesso.
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