Movimento dei Focolari
“Basta conoscersi”

“Basta conoscersi”

BC_Brochure_Corso_Cattolica_A4_DEF_Pagina_1 L’obiettivo del corso è quello di trasmettere conoscenze e competenze interculturali e metodologiche attraverso una metodologia e-learning, laboratoriale, frontale e sul campo. La durata complessiva della formazione sarà di 25 ore, 7h a distanza tramite il sistema e-learning e 18h di persona nelle due giornate previste. Il corso verrà a breve pubblicato sulla piattaforma SOFIA e sarà pertanto possibile utilizzare il Bonus della “Carta del docente”. Ulteriori informazioni e modalità di iscrizione al corso clicca qui.

Ecumenismo um Estilo de Vida

Ecumenismo um Estilo de Vida

Screen Shot 2018-03-07 at 15.10.06 Ecumenismo Simples Tolerância ou um Estilo de Vida O objetivo da Autora é focalizar o ecumenismo enquanto diálogo para a construção de um Mundo Unido, pode-se afirmar que, apesar de tudo, o mundo experimenta uma onda de comunhão universal que penetra na história do gênero humano. Sandra Ferreira Ribeiro Editora Cidade Nova

Cattedra ecumenica a Sophia

Proseguono le lezioni iniziate presso l’Istituto Universitario Sophia il 14 dicembre 2017 con l’avvio della Cattedra ecumenica internazionale intitolata al Patriarca Athenagoras e a Chiara Lubich. Ospite atteso della settimana dal 5 al 8 marzo è Sua Eminenza Maximos Vgenopulos, Metropolita di Selyvria, co-titolare della Cattedra con il prof. Piero Coda, preside di Sophia. Tema del ciclo di lezioni dell’anno accademico in corso è l’ecclesiologia della Chiesa ortodossa, per studiare il significato culturale, rivisitare le tappe storiche e sviscerare le implicazioni ecclesiali e sociali del cammino ecumenico verso la piena unità della Chiesa, nello scambio delle ricchezze spirituali, teologiche e culturali dell’Oriente e dell’Occidente cristiani. In particolare, il 7 marzo, il Metropolita Maximos ha tenuto una conferenza sull’importante Sinodo pan-ortodosso che si è svolto a Creta nel 2016.

Alle mafie diciamo NOi

Alle mafie diciamo NOi

Alle mafie diciamo noi Un libro non può camminare. Ma le idee che veicola, a volte, sì. Quelle possono pure mettersi in viaggio e farsi strada. Così “La legalità del noi” di Gianni Bianco e Giuseppe Gatti – un giornalista e un magistrato – quattro anni fa raccontava quanto di buono l’Italia può fare contro le mafie, quando non si affida agli eroi solitari, ma al gioco di squadra. Quattro anni dopo, si vedono i passi avanti (piccoli e grandi) fatti grazie a tanti comuni cittadini incontrati da Nord a Sud e che, nella condivisione, hanno trovato il coraggio e la forza per dare risposte nuove all’arroganza dei clan. Una spinta al cambiamento che parte da studenti e insegnanti, a cui queste pagine, in particolare, si rivolgono. I ragazzi e le ragazze del nuovo millennio sono la prima linea di un’antimafia che non delega, ma si impegna in prima persona. Sono l’avamposto del “noi”. Quell’energia vitale che attiva processi di riscatto e di emancipazione prima impensabili. La carta da giocare per sperare – anche in questi tempi di crisi – di costruire un Paese migliore, senza più mafie. Insieme.   Editrice Città Nuova

Loppiano – Open Week Sophia

Loppiano – Open Week Sophia

All’Ist. Universitario Sophia a Loppiano si potranno conoscere da vicino i corsi in programma, partecipare alle lezioni, sperimentare in prima persona cosa significa formarsi qui. Sarà possibile fermarsi per un solo giorno o per più giorni. Per ricevere maggiori dettagli basterà compilare il form.   Maria Stella Giannetti Comunicazione – Relazioni Esterne Istituto Universitario Sophia Via san Vito 28, Loppiano – 50064 Figline e Incisa Valdarno (FI) Tel.  +39.055.9051521  –  Cell. +39.349 62 72 045 relazioni.esterne@iu-sophia.org  – www.iu-sophia.org   Destina il tuo “5 per mille” alla Fondazione Per Sophia: è un dono prezioso a costo zero! Per sostenere la Fondazione e, quindi, l’Istituto Sophia bastano due semplici operazioni: 1) firmare nel riquadro “sostegno del volontariato…fondazioni riconosciute” (modelli 730, CUD e UNICO); 2) indicare il codice fiscale della Fondazione Per Sophia: 94177760488. Grazie per il tuo sostegno! www.fondazionepersophia.org OPEN WEEK Sophia

Un “sogno” che si rinnova

Un “sogno” che si rinnova

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Foto © CSC Audiovisivi

È iniziato con un evento all’insegna della musica, della poesia, delle immagini in movimento, della coreografia, del canto, per sottolineare e accompagnare le parole dei testimoni, l’anno dedicato al ricordo della fondatrice dei Focolari, nel decennale della sua morte. Oltre duemila persone provenienti da tutto il mondo (lo rivelano anche i costumi tipici), autorità religiose – in prima fila il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin – e personalità del mondo della cultura, della comunicazione e delle istituzioni hanno partecipato, sabato 3 marzo, al Centro Mariapoli di Castel Gandolfo, vicino Roma, a quella che da molti è stata definita non una commemorazione, ma una festa della vita. Quella scaturita dal carisma dell’unità di Chiara Lubich in innumerevoli e diversissimi contesti del mondo, spesso in territori ostili, di guerra, di degrado, dando vita ad opere di trasformazione sociale dal timbro evangelico. Adriana è un’artista brasiliana: «Non volevo stare chiusa dentro un atelier. Chiara mi ha detto: scegli Dio, che ti ha fatto artista». Dall’amore per i fratelli e dalla disponibilità a mettersi in gioco in un progetto sociale nella favela di Pedreira, a sud di San Paolo, per dare un tetto a 500 famiglie in situazione di povertà estrema, rinasce per lei la possibilità di mettere a frutto il proprio talento di pittrice. «Sono venuta qui – dice Adriana – per rendere omaggio a Chiara». Roberto e Maurizio, in Italia, hanno inaugurato una pescheria all’insegna dell’economia di comunione, perché «se basiamo la nostra vita sul profitto, a che serve? Nessuno ci ricorderà per i soldi che avevamo, ma per il bene che abbiamo fatto». Maria lavora da 15 anni in una scuola nella difficile periferia di Parigi, da cui solitamente i professori scappano appena possono. «Quei bambini devono poter avere le stesse possibilità di chi frequenta le scuole dei migliori quartieri di Parigi». Letizia e suo marito, imprenditori, hanno rifiutato una importante commessa e rischiato di fallire, pur di non produrre componenti per l’industria della guerra.
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Jesús Morán. Foto © CSC Audiovisivi

Ancora. Una coppia siriana offre la propria testimonianza attraverso un videomessaggio: «Non siamo voluti scappare dalla guerra per non chiudere la nostra scuola per bambini sordi. Da chi sarebbero andati?». La storia di una bambina filippina viene affidata alla voce e all’espressione intensa di un’attrice: accolta nel centro sociale Bukas Palad (“a mani aperte” in lingua tagalog), a Manila: «Sono grata, perché da povera sono diventata una persona speciale, amata. Qui è cominciata la mia rinascita». Sono solo alcuni dei frutti dell’“intrinseca socialità” del carisma di Chiara Lubich, come viene definita dal copresidente dei Focolari Jesús Morán: «Chiara non è stata una riformatrice, il suo sogno punta più in alto, al fondamento antropologico e teologico di ogni riforma sociale: la fratellanza universale». L’opzione preferenziale per gli ultimi – “riscattati dall’anonimato e resi protagonisti” – caratterizza fin dagli esordi la storia dei Focolari.
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Foto © CSC Audiovisivi

È Maria Voce a ricordare le premesse di una esperienza che ha raggiunto 182 Paesi nel mondo, con frutti tangibili di fraternità, come le 25 cittadelle, “bozzetti di mondo unito” presenti in tutti i continenti. Racconta: negli anni della Seconda Guerra Mondiale, «le prime focolarine non si risparmiavano nel correre da una parte all’altra di Trento a portare il loro aiuto a chiunque avesse bisogno. Invitavano i poveri a pranzare nella loro casa e, mettendo la tovaglia più bella che avevano, si sedevano a tavola: una focolarina, un povero, una focolarina, un povero; davano da mangiare ma da fratelli, non da benefattori. Il Vangelo, letto insieme a lume di candela nei rifugi antiaerei, riscoperto e vissuto con l’intensità dell’irrompere di questa Luce, si rivelava sorgente della più profonda trasformazione sociale». Sulla grande parete della sala, resa schermo cinematografico, scorrono, come parte integrante del racconto, le immagini in movimento di una lunga storia, partita da un sogno: “la grande attrattiva del tempo moderno: penetrare nella più alta contemplazione e rimanere mescolati tra tutti, uomo accanto a uomo”. In tutti i Paesi del mondo, dove Chiara Lubich verrà ricordata, questo sogno oggi si rinnova. Chiara Favotti (altro…)

I social network non sono un gioco da ragazzi

I social network non sono un gioco da ragazzi

Social Network non giocoI minori sono il bersaglio più ambito dalle piattaforme digitali ma gli strumenti per difenderne la presenza online sono pressoché assenti. Sapere come muoversi è oggi fondamentale. In occasione della presentazione del libro: Nasci cresci e posta. I social network sono pieni di bambini: chi li protegge? di Simone Cosimi e Alberto Rossetti. Appuntamenti di Città Nuova a Tempo di Libri (Milano, 8-12 marzo)