Movimento dei Focolari

Giorno della Memoria

La ricorrenza internazionale del 27 gennaio, stabilita con una risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, viene celebrata in commemorazione di tutte le vittime della Shoah. Il 27 gennaio 1945 le Forze Alleate abbattevano il cancello di Auschwitz e liberavano i prigionieri sopravvissuti allo sterminio del campo nazista. Al di là di quel cancello, oltre la scritta «Arbeit macht frei» (Il lavoro rende liberi), il mondo vide con orrore quel che era successo e conobbe la portata di un progetto di eliminazione di massa che aveva causato la morte di sei milioni di persone. A 73 anni dalla fine della Shoah, in varie parti d’Europa e del mondo vengono proposti ogni anno incontri, cerimonie, iniziative e momenti di narrazione dei fatti da parte dei superstiti, in particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, per “non dimenticare” uno dei più terribili esempi di odio razziale e perché simili atrocità non si ripetano più in nessuna parte del pianeta. (altro…)

Vangelo vissuto: la vera potenza è l’amore

Arresti domiciliari «Ai primi di dicembre 2016 mi arrivò la telefonata di una mamma disperata che mi chiedeva aiuto per uno dei suoi figli. Si era conclusa la causa che lo vedeva imputato e doveva scontare 11 mesi di detenzione domiciliare. Lei non poteva accoglierlo perché non aveva una casa e nessuno lo voleva fra i piedi. Ero l’unica speranza per lei e non potevo chiudere gli occhi davanti a questa richiesta. Come fare? Tre giorni dopo, mentre mi apprestavo a fare qualche telefonata per trovare qualcuno che potesse aiutarmi, qualcuno bussa alla porta. Era una persona che viene spesso a trovarci. Lo accolgo, gli preparo un caffè e cominciamo a parlare. A un certo punto mi chiede: «Cosa stavi facendo?». Una voce interiore mi spinge a parlargli di quella situazione. E lui: «Ma questa cosa non potrei farla io?». Gli chiedo se avesse capito bene di cosa si trattava. Sì, ha capito bene e sa proprio cosa e come fare. Ha un piccolo appartamento, ma lui si sposterà a dormire in salotto per lasciare il suo letto al ragazzo. Il giorno dopo si attiva per l’espletamento degli atti burocratici. I mesi sono volati, tutto è andato molto bene, tanto che il ragazzo ha avuto uno sconto di pena. Per tutto il periodo, due volte la settimana siamo andati a portare quello che serviva da mangiare, dato che questo amico non aveva una situazione economica agiata. È bastato il mio “Sì” per consentire a Dio di fare miracoli». (N.C. – Italia) Potevo guardarlo negli occhi «Un giorno, mentre mi recavo a scuola, sono stato aggredito da una banda di ragazzi in un sottopassaggio. Mi hanno preso a calci e pugni e sbattuto a terra. Volevano il mio cellulare. Quando finalmente sono andati via, non riuscivo ad alzarmi dal dolore che provavo nel corpo e nell’anima. Mi chiedevo “Perché proprio a me?”. Montava il rancore. A scuola ho raccontato ad alcuni compagni l’incidente che mi era capitato, ma nessuno ha capito il mio dolore e questo mi ha ferito. Per alcune notti non potevo dormire, piangevo dalla rabbia, mentre come in un film rivedevo la scena del sottopassaggio. Solo dopo un po’ di tempo sono riuscito a parlarne con alcuni amici, che come me hanno come riferimento il Vangelo. Confidarmi mi ha aiutato a fare ciò che prima ritenevo impossibile: perdonare gli aggressori. Quando sono andato in tribunale per il riconoscimento e per il processo, sentivo in cuor mio che li avevo perdonati e, senza difficoltà, potevo guardarli dritto negli occhi». (Dal blog di T. Minuta) L’apparenza inganna «Dovevo andare in centro a fare un po’ di shopping. Non avevo molto tempo. All’improvviso ho sentito qualcuno chiedermi una moneta. In genere non dò mai soldi, non è possibile aiutare tutti, e se poi acquistassero della droga con quei soldi? Quel ragazzo aveva la testa rasata e lo sguardo rabbuiato. Ho avuto l’impressione che fosse simile a uno dei ragazzi che anni prima mi avevano aggredito. Ho accelerato. Un isolato dopo, però, mi sono chiesto: “Come faccio a coltivare la mia unione con Dio, e poi trascurare questo ragazzo che mi ha chiesto un aiuto?” Mi sono girato e sono tornato a cercarlo. “Di cosa hai bisogno?” gli ho chiesto. Sorpreso, mi ha risposto che aveva sete. L’ho invitato a sedersi in un bar. Lui rispondeva alle mie domande con un secco “sì” o “no”. Ho pensato allora di raccontargli io le mie esperienze e lo sforzo di adattarmi in un Paese nuovo. Sembrava non fosse interessato ed ero un po’ scoraggiato. Quando mi sono alzato per concludere mi ha detto: “Perché non continui? Nessuno prima mi ha mai raccontato della sua vita. È una esperienza nuova per me e devo abituarmi. Parlami del tuo Paese. Perché sei venuto qui?”. Ho ordinato un’altra Coca e siamo rimasti insieme altre due ore. Alla fine ci siamo abbracciati. Tornando a casa ho affidato a Gesù questo ragazzo, di cui nemmeno conoscevo il nome». (U.K. – Argentina) (altro…)

Su due ruote per la pace

Su due ruote per la pace

20180123-01 Uno spettacolare flusso di bici attraversa le vie della città, incuriosendo i passanti. Siamo a Foggia, città commerciale del Sud Italia. Tanti cittadini, complice la splendida giornata di sole, sono per strada, nella tradizionale passeggiata della domenica, e le signore, alle prese col pranzo della festa, si affacciano dai balconi. Bici familiari attrezzate con i seggiolini per i più piccoli, tandem con a bordo non vedenti come secondi pedalatori, due ruote dotate di microfoni, casse altoparlanti e striscioni, cicli di ogni forma e dimensione, una lunga scia variopinta di caschi e caschetti e una allegra scampanellata. E la biciclettata ecumenica organizzata dal Consiglio Ecumenico di Foggia insieme ai francescani della parrocchia di Gesù e Maria, alla Consulta delle Aggregazioni Laicali, cui aderisce anche il Movimento dei Focolari, all’Associazione Fanny Bike e all’Associazione Cicloamici, in occasione dell’anniversario dello Spirito di Assisi e della Giornata per la Difesa del Creato. 20180123-02L’iniziativa – che risale a qualche mese fa – per la città pugliese è l’occasione per riflettere insieme, uomini di buona volontà e credenti di diverse confessioni religiose, sull’importanza della custodia del creato, quale dono di Dio, affidato agli uomini per il bene di tutti; per sensibilizzare la cittadinanza ad assumere stili di vita più ecologici, a partire dal proprio quotidiano, e impegnare l’amministrazione comunale ad intraprendere scelte politiche che consentano di sanare la città rendendola più bella, vivibile e meno inquinata. Simbolicamente il percorso della biciclettata, che comincia dalla Piazza dove ha sede la Curia Arcivescovile, con la consegna al Sindaco di un patto d’intesa tra cittadini ed amministrazione, contenente l’impegno reciproco, secondo le proprie competenze, a realizzare i motivi ispiratori della manifestazione, continua toccando i luoghi di culto di tutte le confessioni cristiane presenti sul territorio cittadino che hanno aderito all’iniziativa: la Chiesa San Domenico per la comunità ortodossa greca, la Chiesa di Gesù e Maria per la comunità ortodossa rumena, la Chiesa Evangelica ADI, la Chiesa Valdese, fino a Parco San Felice, polmone verde e luogo d’incontro della città, con un breve momento di preghiera ecumenica. (altro…)

Grazie Gis!

Grazie Gis!

Funerale Gis Calliari al Centro MariapoliCon gratitudine per “il suo esempio di fedeltà eroica al suo disegno” Maria Voce, presidente dei Focolari, ha comunicato a tutti i membri del Movimento nel mondo la scomparsa di Gisella Calliari che questa sera si è spenta serenamente, dopo una lunga vita all’insegna dell’unità.Pur nel dolore di questa grande perdita”, dice la presidente, “restiamo con lei, un cuor solo e un’anima sola”. Gisella Calliari era nata a Lavis (Trento, Italia) il 18 aprile 1920. Conosciuta semplicemente come Gis, è stata una delle prime giovani che, insieme alla sorella Ginetta, aveva seguito Chiara Lubich in quella “avventura dell’unità” che ha segnato gli inizi del Movimento dei Focolari e i suoi sviluppi nel mondo. Terza di tre sorelle, aveva incontrato Chiara nel 1944, nel piccolo appartamento che ospitava il primo focolare, in Piazza Cappuccini, a Trento. Il giorno dopo aveva già maturato la scelta di seguirla sulla stessa strada. L’iniziale ostilità della famiglia venne meno quando la mamma conobbe Igino Giordani (Foco), di cui Gisella divenne segretaria a Roma. Nella sua lunga vita Gis è vissuta con Chiara per più di 40 anni. Dopo essere stata responsabile di alcuni focolari in Italia (nelle città di Trento, Roma, Milano, Firenze), le è stata affidata la sezione delle focolarine. In seguito ha affiancato la fondatrice, insieme a Oreste Basso, nel seguire gli sviluppi di tutta l’Opera di Maria. Per questo incarico ha visitato più volte le comunità nel mondo. Una vita, la sua, profondamente legata al carisma dell’unità, al quale si è mantenuta fedele fino alla fine, con gli effetti di una grande fecondità spirituale in lei e attorno a lei. Prossimamente su focolare.org sarà pubblicato un suo più ampio profilo. (altro…)

Disarmo

Disarmo

3110956A cento anni dalla frattura epocale della Grande Guerra (1914-1918), primo eccidio industriale di massa, l’umanità assiste ad una crescita costante delle spese in armamenti. L’instabilità mondiale, dalla scarsità delle risorse al fenomeno delle migrazioni, sposta le frontiere oltre i confini tradizionali degli stati alimentando la “terza guerra mondiale a pezzi” evocata da papa Francesco. Chi ricerca ancora la pace secondo giustizia non può ignorare il decisivo ruolo esercitato dalle industrie delle armi. Dal monito del presidente statunitense Eisenhower nel 1961 all’export italiano dei nostri giorni. GLI AUTORI Maurizio Simoncelli storico ed esperto di geopolitica, è vicepresidente e cofondatore dell’Istituto di ricerche internazionali archivio disarmo (IRIAD), partner italiano del network ICAN  (Campagna internazionale per la messa al bando delle armi nucleari), premio Nobel per la pace 2017. Vincenzo Camporini, vicepresidente dell’Istituto affari internazionali. Già Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica (2006-2008), Capo di Stato Maggiore della Difesa (2008-2011) e Presidente del Centro Alti Studi della Difesa (2004-2006). Gianandrea Gaiani, direttore di Analisidifesa.it., collabora con numerose testate nazionali (Il Mattino, Il Sole 24 Ore, Il Foglio, Panorama, Limes) occupandosi di analisi storico-strategiche e studio dei conflitti. Carlo Cefaloni, redattore di Città Nuova, si occupa in particolare temi di politica, lavoro, economia, cittadinanza e diritti umani. Collana Dossier Città Nuova Ed.