Movimento dei Focolari
50 anni di vita gens

50 anni di vita gens

image039 Congresso a Castel Gandolfo (Roma) «E il discepolo la prese con sè», dei seminaristi che aderiscono alla spiritualità dei Focolari, nel 50° della nascita del Movimento Gens.    

Il mio primo Natale

«Nella mia famiglia il Natale non ha alcun significato religioso, anche se la sera del 24 dicembre è tradizione cenare tutti insieme. Ma quest’anno per me tutto è cambiato: ho festeggiato il mio primo vero Natale! “Giselle, ti faccio conoscere delle ragazze che abitano a Santiago e vivono il Vangelo”, mi aveva detto una mia amica qualche mese fa. Attraverso di loro, le gen della mia città, ho conosciuto Gesù e questo incontro ha cambiato la mia vita. Ho perfino ricevuto in regalo un presepe che, per la prima volta, è entrato a casa mia. Sapevo che non avrei potuto festeggiare il Natale come avrei desiderato, perché i miei familiari continuano a pensarla come prima. Ma, quest’anno, volevo fare qualcosa di diverso. Ho trascorso la vigilia del Natale in preparativi per la cena, come ogni anno, ma a differenza delle altre volte dopo la cena sarei andata alla messa, insieme ai miei amici. Nonostante i preparativi per cenare insieme, per diverse ragioni nessuno è venuto. All’inizio ci sono rimasta tanto male e addirittura ho pensato che lo facessero apposta, per prendermi in giro. Ma poi mi è venuto un pensiero:  quello che è importante per me, non deve esserlo necessariamente anche per gli altri; anzi, era chiaro che non lo era! Prima della cena, ho recitato in silenzio una preghiera di ringraziamento. Era la mia prima cena di Natale. Poi sono andata a messa. Quanto mi sarebbe piaciuto condividere con i miei familiari la gioia della nascita di Gesù! Forse, ho pensato, non sono ancora pronti, e forse non lo saranno mai. Ma da parte mia volevo fare di tutto perché anche a loro arrivasse il regalo che ha cambiato la mia vita: conoscere Gesù. È ciò che più desidero per coloro che amo. Una volta a casa, mentre tutti erano già andati a dormire, ho incartato dei piccoli regali, giusto dei pensierini, per fare una sorpresa ai miei. Li ho messi sotto l’albero con un biglietto che diceva: «Buon Natale! Segui la freccia e cerca il tuo regalo». Alle 5 e mezza del mattino, mio padre si è alzato per primo e subito ha notato il biglietto. Quindi ha svegliato mia madre. Verso le 9 hanno svegliato anche me e mio fratello, che è molto forte, mi ha portata in braccio fino al soggiorno. Non riuscivano più ad attendere dalla gioia di potermi fare una sorpresa: anche loro avevano preparato un pacchettino per me! Mi sono molto commossa. È stato bellissimo vedere ciò che l’Amore fa, anche in chi non sa come chiamarlo. Per la mia famiglia il Natale non ha ancora alcun significato, eppure hanno sentito tutto l’amore che ho lasciato per loro sotto l’albero. E non c’è chi possa resistere all’Amore».   (altro…)

La danza dell’amore (intimità, affettività e sessualità nella coppia)

La danza dell’amore (intimità, affettività e sessualità nella coppia)

libro di Raimondo ScottoTravolti quotidianamente dalla cultura dello spettacolo, che mette in primo piano emozioni e sentimenti, la società contemporanea ha fatto dell’outing una moda, dichiarando cioè in pubblico il proprio orientamento sessuale, mettendo in scena il privato, le proprie fragilità, tutto ciò che l’intimità tenderebbe, invece, a tenere riservato. L’effetto è che coppie, anche affiatate, non riescono più a raggiungere una vera intimità proprio perché inconsciamente condizionate dalla cultura dominante. Spesso, infatti, le crisi sono originate da una distanza emotiva che è la conseguenza inattesa e contraria di un eccesso di spettacolarizzazione e di smodata spontaneità. Eppure il segreto per invertire la marcia ed evitare la crisi esiste. Gli autori del libro lo svelano progressivamente, partendo dalla meravigliosa e spesso sconosciuta arte di amare che rischiara, con una luce nuova, tutti gli aspetti della vita di coppia, anche quelli più segreti, rendendo l’intimità una realtà gioiosa, da vivere in modo sereno e coinvolgente. Maria e Raimondo Scotto, sposati da più di 40 anni, specializzati rispettivamente in ambito psicopedagogico e in ambito medico, hanno approfondito nel tempo il tema della affettività nei giovani e negli adulti partecipando come relatori a convegni nazionali e internazionali, e arricchendo la loro esperienza a contatto con persone provenienti dalle molteplici culture del mondo. Da circa 15 anni sono collaboratori della rivista “Città Nuova” e autori di libri, tradotti in varie lingue. Tra le loro pubblicazioni (scritte insieme o singolarmente) ricordiamo: Le declinazioni dell’amore, Orizzonti di libertà, Il fuoco e i falò, Inseguendo l’anima gemella, Sessualità e tenerezza, Uomo donna, Educare all’amore e all’affettività e Generazioni in conflitto. Collana:Famiglia oggi – Editrice Città Nuova

Maria, universo del Figlio di Dio

Era nei piani della Provvidenza che il Verbo si facesse carne, che una parola, la Parola, fosse scritta in terra a carne e sangue, e questa Parola abbisognava di uno sfondo. Le armonie celesti bramavano, per amor di noi, trasferire il loro concerto unico e solo, sotto le nostre tende: ed esse avevano bisogno d’un silenzio. Il Protagonista dell’umanità, che dava senso ai secoli passati e illuminava e convogliava dietro a Sé i secoli futuri, doveva apparire sulla scena del mondo, ma Gli occorreva uno schermo bianco che a Lui desse tutto il rilievo. Il più gran disegno che l’Amore-Dio potesse immaginare, doveva tracciarsi maestoso e divino e tutti i colori delle virtù dovevano trovarsi composti e pronti in un cuore per servirLo. Quest’ombra mirabile che contiene il sole e ad esso cede ed in esso si ritrova; questo sfondo bianco immenso quasi una voragine, che contiene la Parola che è Cristo ed in Esso si inabissa, luce nella Luce; questo altissimo silenzio che più non tace perché in esso cantano le armonie divine del Verbo ed in Lui diventa nota delle note, quasi il “la” dell’eterno canto del Paradiso; questo scenario maestoso e bello come la natura, sintesi della bellezza profusa dal Creatore nell’universo, piccolo universo del Figlio di Dio, che più non si osserva perché cede le sue parti ed il suo interesse a Chi doveva venire ed è venuto, a Quello che doveva fare ed ha fatto; quell’arcobaleno di virtù che dice “pace” al mondo intero perché la Pace al mondo ha dato; questa creatura immaginata negli abissi misteriosi della Trinità e a noi donata, era Maria. Chiara LubichMaria, trasparenza di Dio – Città Nuova 2003 – pp 9-10-11 (altro…)

Per un Natale di gioia e di pace

Per un Natale di gioia e di pace

Christmas_2017_Greetings_MariaVoce
“Rallegrati piena di grazia: il Signore è con te” (Lc 1, 28). Un annuncio di gioia scuote l’umanità: Dio si fa bambino nel grembo di Maria; Dio si fa uomo e sceglie di restare tra noi, per sempre! Entra nella storia e ci dona sua Madre, Maria, quale stella per il nostro cammino. Che mistero di amore infinito! La gioia di quella notte inondi i nostri cuori e ci renda portatori di questo grande messaggio di amore all’umanità. Buon Natale a tutti!

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Vangelo vissuto: essere una presenza di Gesù

Verso il Natale «Sapevo che la ditta per cui lavoro avrebbe chiuso e che presto sarei rimasto senza lavoro. Nonostante questo, avvicinandosi il Natale, con i colleghi abbiamo pensato di mettere da parte qualcosa del nostro stipendio per i più poveri. Quindi siamo andati a trovare una famiglia che vive in una baracca, priva di tutto. Oltre alla busta coi soldi, abbiamo portato anche dei giocattoli per i bambini. Siamo ripartiti da lì felici: ci sembrava la migliore preparazione alla nascita del Signore. Ma prima che finisse la giornata, ci è arrivata una buona notizia: ci è stato assicurato il lavoro per altri cinque mesi». (J.L.V. – Messico) Fame «Un giorno, a scuola, ho visto una bambina che se ne stava da sola in disparte. Sono andata subito a chiederle: «Perché piangi?». Mi ha detto che sentiva male allo stomaco perché non aveva fatto colazione e non aveva niente per il pranzo. Ho pensato: «È Gesù che ha fame» e le ho dato il mio panino. Dopo un po’ quella bambina mia ha detto: «Adesso non ho più male allo stomaco». Io ero molto felice». (S.S – Filippine) Io perdono! «Giocavo con un mio amico quando è arrivato un ragazzo che senza motivo mi ha colpito in testa, per cui mi hanno dovuto medicare in ospedale. Rincasando, avevo un solo pensiero: vendicarmi. Il giorno dopo, il padre di quel ragazzo è venuto a scusarsi. E ha aggiunto: «Ti dò il permesso di fare a mio figlio quello che lui ha fatto a te. Forse così capirà quanto si è comportato male!». Lì mi sono ricordato dell’invito di Gesù ad amare i nemici e gli ho risposto che ormai l’avevo perdonato. Sorpreso, il papà ha chiamato il figlio, così ci siamo riconciliati e ora viviamo in pace». (Dionisio – Angola) Trapani rubati Mentre stavo lavorando in ufficio insieme al mio collega Benda, che è musulmano, abbiamo sentito un colpo all’esterno. Siamo andati a vedere: qualcuno aveva rotto il vetro del nostro furgone e rubato tre trapani. Era la prima volta che succedeva una cosa del genere, eravamo sconsolati. Poi mi è venuto un pensiero, quello di perdonare l’autore del gesto, che probabilmente aveva agito spinto da necessità. Benda, ricordando una frase del Corano, ha aggiunto: «Quando una persona perdona, quello che gli è stato tolto gli verrà ridonato da qualcun altro». La sera, a casa, mentre raccontavo l’accaduto, un mio parente mi ha offerto dei trapani che lui non usava più. L’indomani ce li ha portati, e uno dei tre era simile a quello di maggior valore che ci era stato rubato. (A.G. – Italia) (altro…)

Giornata mondiale della solidarietà

Giornata mondiale della solidarietà

InternationalHumanSolidarityDayIstituita dalle Nazioni Unite nel 2005, nello stesso giorno, il 20 dicembre, in cui nel 2002 venne creato il Fondo di solidarietà mondiale allo scopo di promuovere lo sviluppo umano e sociale nei paesi in via di sviluppo, la Giornata intende richiamare l’attenzione sul rispetto della diversità e sull’importanza della solidarietà tra le persone. Se uniti e solidali, gli uomini possono opporsi con maggiore efficacia alle iniquità. La solidarietà, intesa come uno dei valori fondamentali e universali del vivere umano, deve diventare la base nella ricerca di soluzioni globali e può svolgere un ruolo decisivo per risolvere i problemi del mondo. La solidarietà viene indicata come protagonista anche nella Dichiarazione del Millennio, sottoscritta nel settembre 2000 da tutti gli stati membri dell’ONU, per contrastare le ingiustizie di carattere economico, sociale, culturale e umanitario. La dichiarazione elegge tale valore a pilastro delle relazioni internazionali del ventunesimo secolo. (altro…)

[:de]Hospiztag in Ottmaring[:]

[:de]Eine Fortbildung für Haupt- und Ehrenamtliche in Hospizarbeit und Pflege geht der Frage nach, wie sie Kraft und Freude erhalten und wiedergewinnen können. Waltraud Frapscha, 0821 58938354. Anmeldung bis 2. Februar 2018.[:]