Movimento dei Focolari
Una stele per Chiara Lubich

Una stele per Chiara Lubich

1Da tempo si sentiva la necessità di trovare, nella Chiesa di Santa Maria Maggiore a Trento (Italia), una stele ad indicare ai numerosi visitatori che giungono da ogni parte del mondo, che lì è stata battezzata Chiara Lubich. Dopo la richiesta del nuovo parroco alla Presidente dei Focolari, Maria Voce, la stele è stata realizzata. Si tratta di un segno semplice, ma significativo, sul quale, oltre a una foto della giovane Lubich, è riportata una sua espressione luminosa, che riassume il carisma ricevuto: “Nel nostro cuore una cosa è chiara: l’unità è ciò che Dio vuole da noi. Noi viviamo per essere uno con Lui e uno fra noi e con tutti. Questa splendida vocazione ci lega al Cielo e ci immerge nella fraternità universale”.   (altro…)

La mia vita è Maria

La mia vita è Maria

church-1790940__480«Il rosario è il dramma della Redenzione visto dalle pupille di Maria, la vergine e la Madre: le gioie di Nazareth, le luci di Betlemme, le vicende di Giuseppe, e poi la tragedia della croce e infine le glorie celesti son fatte patrimonio di famiglia, cose nostre. La nostra storia, la vita nostra. (Igino Giordani, Una stella accesa nella notte», Città nuova, Roma, 2004, pag. 81). 1922-1925. «Se non è possibile la casta quiete dei vesperi nella casa dei nonni, riscaldata da una monumentale fiammata, ove raccogliere alla preghiera avi e nipoti, figli e collaterali: diciamoci il Rosario in tram, in piroscafo, nel rombo del tunnel e nello spasimo d’una locomotiva: sarà più meritorio il nostro sforzo d’astrarci in un impeto di spiritualità dall’orgia… della materia meccanizzata. Un quarto d’ora in chiesa non sarà la consuetudine sonnacchiosa… e la preghiera sarà refrigerio di fontana nell’arsura massacrante della civiltà impostaci». (Igino Giordani, Diario di fuoco, Città Nuova, Roma, 2005 [1980] p.19). 1933.  «La Madre… C’è una preghiera a Lei particolarmente grata, la quale rappresenta un ciclo dei misteri della vita di Gesù ricordati a titolo di onore di Lei: il rosario. Riconduce la serenità nell’ora stanca e fosca della sera, nelle ore ardue della vita, e dà la forza per sperare nel domani e ricominciare: quella rude collana di perle di quattro soldi trasmette correnti di vita ultraterrena nelle povere ossa sfiancate dalla fatica, rialluminando la sola luce in anime bersagliate dall’iniquità sociale o dalle sventure multiple. Dà anche a chi vive la speranza d’un congiungimento col Padre, della morte con l’immortalità, del finito con l’Eternità ». (Igino Giordani, Diario di fuoco, cit. p.28). 1° ottobre 1945. «Perché tra noi Maria ha sì gran parte? Perché tra noi, quelli che seguono davvero l’Evangelo si sentono e si diportano come bambini, ai quali la madre è tutto e serve a tutto: ella è cercata perché li introduca a Dio. La prendono per mano, si attaccano alle sue vesti, perché li conduca al Padre. Non c’è maniera più rassicurante, più amorosa e bella di presentarsi a Lui. E poi, in compagnia della Mamma, tutta la vita è più bella: la natura ride, gli uomini stessi non sembrano più selvaggi». (Igino Giordani, Diario di fuoco, cit. p.68) 9 ottobre 1965.« Basta che veda l’immagine di Maria, perché mi balzino avanti all’anima le realtà più belle della mia vita. Vedo allora che la gioia dell’esistere si chiama per me Maria; la mia gloria è Lei, la mia forza è la Sua maternità; la bellezza che m’affascina è la Sua verginità; l’accettazione del dolore è la partecipazione alle Sue prove di Desolata. Non vedo in quale aspetto positivo dell’esistenza mia Ella non entri: la mia vita è Maria. E Maria è la Madre di Gesù: è Lei che mi dà Dio, sposa l’anima allo Spirito Santo, l’avvicina alla paternità dell’Eterno. Chi Ti ringrazierà, Mamma? ».(Igino Giordani, Diario di fuoco, cit. p.180). (altro…)

Porto Rico doppiamente colpito

Territorio dipendente dagli USA, il Porto Rico (più di 3 milioni e mezzo di abitanti), è stato devastato nelle scorse settimane dalla doppia lama di due uragani, Irma e Maria, in quella che è stata considerata la peggiore catastrofe naturale degli ultimi 90 anni. Il governatore Ricardo Rossello ha annunciato che il numero dei deceduti è salito a 34. L’isola caraibica è attualmente in stato di calamità e soffre di una grave emergenza, dovuta alla scarsità di cibo, energia elettrica (anche negli ospedali) e acqua potabile. Due zone dell’isola non sono state finora raggiunte dai soccorsi, con tanti paesini sulle montagne abbandonati a se stessi. Anche la piccola comunità locale dei Focolari è impegnata a soccorrere la popolazione colpita. La situazione rimane, comunque, critica. (altro…)

Verso il Genfest 2018

Verso il Genfest 2018

World Trade CentreGenfest_d Metro di Manila, Filippine, 6-8 luglio 2018. L’appuntamento è per migliaia di giovani da tutto il mondo, mossi da un’idea che, come un chiodo fisso, informa la loro vita e le azioni sociali cui danno vita: costruire un mondo unito e solidale. Il Genfest 2018 Beyond all borders è un invito a far crollare i confini, i limiti, le barriere che ostacolano questo processo. Nato nel 1973 da un’idea di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, in oltre 40 anni il Genfest ha raccolto decine di migliaia di giovani. Quella del 2018 sarà l’undicesima edizione, la prima fuori dall’Europa. Nella sua lunga storia, ogni Genfest ha segnato una tappa e visto la concretizzazione di molti progetti: tra questi l’idea delle Giornate mondiali della gioventù, iniziate nel 1985; la nascita nello stesso anno dei Giovani per un Mondo Unito (GMU); la Settimana Mondo Unito, operativa dal 1996, per evidenziare le iniziative che promuovono l’unità, a ogni livello, nel mondo; e infine, dal 2012, l’United World Project, grande osservatorio permanente di tutte le buone pratiche a livello planetario. Il prossimo Genfest precederà di poco il Sinodo sui giovani, che si svolgerà a ottobre 2018. Incontrando gli organizzatori, presenti in questi giorni a Castelgandolfo (Roma) all’incontro dei delegati nel mondo del Movimento dei Focolari, abbiamo raccolto notizie “di prima mano”. Ding Dalisay rappresenta all’assemblea le Filippine: «Con grande gioia abbiamo avuto l’appoggio del presidente della Conferenza episcopale filippina che ci incoraggia a lavorare per portare la realtà del Genfest a più giovani possibili. Già da un po’ di tempo i giovani delle Filippine stanno girando con dei caravan per presentare il Genfest nelle parrocchie, nelle università e in altri posti. Abbiamo una grande speranza che tanti giovani verranno». Carlo Gentile, delegato delle Filippine insieme a Ding: «Sarà il primo Genfest in Asia, quindi sarà molto importante per l’aspetto dell’interculturalità. Chiara Lubich definiva il Genfest una “cascata di Dio”. Ci aspettiamo un evento meraviglioso, preparato per offrire a tutti i giovani che vengono dall’Asia, ma non solo, un’esperienza profonda, immersa nella cultura asiatica». RisshoKoseiKaiUna mobilitazione mondiale è già cominciata. Molti i contatti con altri Movimenti, come quelli con i giovani della Rissho Kosei-kai, associazione laica buddhista giapponese, con sei milioni di seguaci, e con lo Youth World Peace Forum, che celebrerà il proprio meeting annuale a Manila nello stesso periodo del Genfest. In alcune aree del mondo si pensa a replicare il Genfest con delle iniziative locali. Una commissione composta da 30 giovani, rappresentanti delle diverse aree geografiche del mondo, con il coordinamento della segreteria internazionale dei Giovani per un Mondo Unito, è già al lavoro. Kiara Cariaso e Diego Lopez spiegano: «Stiamo lavorando per poter far arrivare al Genfest di Manila giovani da tutto il mondo. Ci sono già tante attività, non solo nelle Filippine, perché sarà un evento planetario, lo costruiamo tutti insieme». «Infatti – le fa eco Diego – raccogliamo idee che arrivano da giovani di tutti i Paesi, lavoriamo insieme, e le facciamo arrivare nelle Filippine». Spiegano: «Il Genfest 2018 si articolerà in tre fasi: la prima, precedente alla manifestazione, con la possibilità per molti giovani di varie parti del mondo di conoscere le culture asiatiche. Un’esperienza interculturale, interreligiosa e sociale unica, che si svolgerà in diversi Paesi del continente asiatico. A questa seguirà l’evento centrale di Manila, dal 6 all’8 luglio, a cui desideriamo possano partecipare giovani da ogni parte del mondo, in modo da rendere in qualche modo presente la propria realtà e allo stesso tempo riportare alla comunità di origine l’esperienza e l’impegno preso a Manila. Infine, un “post Genfest”, soprattutto per i giovani asiatici, che darà modo di testimoniare un’“Asia unita per un mondo unito”. Sarà un’esperienza bellissima per 800 giovani nella cittadella di Tagaytay». Sito ufficiale: y4uw.org/genfest (altro…)

Giubileo della Riforma a ritmo di rock

Il gruppo musicale internazionale Gen Verde si è esibito a Stadthagen (Germania) lo scorso 9 settembre, in occasione dei 500 anni della Riforma luterana. «Un migliaio di persone, nonostante la pioggia battente caduta fino a poco prima dell’inizio del concerto – scrivono –, ha gremito la piazza della bella cittadina di Stadthagen, nella Bassa Sassonia. Il nostro concerto On the Other Side ha portato una nota di fraternità e internazionalità. Già nei giorni precedenti avevamo condiviso dei bei momenti con il vescovo luterano Dr. Manzke che ci aveva invitate, e coi suoi collaboratori. E il giorno del concerto un gruppo di giovani con i loro pastori ci hanno aiutato nel montaggio, bagnati dal diluvio ma felici». «Ci rimane nel cuore – concludono le giovani del Gen Verde – quella gente in piazza sotto un mare di ombrelli, al freddo, che ascoltava, gioiva, cantava e perfino ballava con noi! Grazie Stadthagen, insieme abbiamo tessuto e vissuto momenti di vera famiglia».       (altro…)

Vangelo vissuto:«Abbiate gli stessi sentimenti di Gesù»

Vangelo vissuto:«Abbiate gli stessi sentimenti di Gesù»

Fili staccati «Nei primi anni di matrimonio accadeva spesso che il dialogo fra me e mio marito s’interrompesse per diversità di opinioni. A volte, dopo scontri verbali piuttosto duri, si arrivava al silenzio totale anche per giornate intere. La breve pausa pranzo, al rientro dai rispettivi lavori, veniva occupata dai notiziari TV che Gaetano seguiva con passione. Un giorno, confidando nell’aiuto di Dio, decisi di mandargli un messaggio chiaro: ritornai presto da scuola e preparai un buon pranzetto, la tavola più bella del solito con fiori e una candela accesa. Poi staccai tutti i fili della TV. Arrivando, Gaetano mi chiese stupito se c’era qualche ricorrenza da festeggiare. Ci mettemmo a tavola e, come al solito, cercò di accendere il televisore, ma capì subito che non si trattava di un guasto. Ridendo mi abbracciò, chiedendomi scusa, e insieme ci promettemmo di correggerci sempre per amore l’uno dell’altro. Fu quello un momento importante di crescita nel nostro rapporto». (Giulia – Italia) In cucina «Nel mio turno in cucina non sopportavo i confratelli che passando assaggiavano quello che stavo preparando. Ogni volta ero sempre in difesa per non far toccare nulla. Un giorno, leggendo nel Vangelo il brano della pagliuzza nell’occhio degli altri e della trave nel proprio, mi sono reso conto che il giudizio che mi ero formato verso i miei confratelli mi impediva di voler bene loro. Da allora, quando qualcuno passava in cucina, lo invitavo ad assaggiare quello che stavo preparando e chiedevo consigli, se ad esempio dovevo aggiungere sale o altro. Da allora l’aria nel monastero è cambiata». (Padre Krzysztof – Polonia) 1822414_960_720-01Amare è rischiare «Qualche tempo fa un ragazzo quindicenne analfabeta, già ben avviato sulla strada del furto, ha cominciato a frequentare la nostra casa. Molti ci avevano consigliato di stare attenti ad accoglierlo e valutare bene se non fosse più giusto aiutarlo tenendolo a distanza. Noi però eravamo convinti che in lui c’era Gesù, e bisognava amarlo a fatti, anche a costo di rischiare. Spesso quel ragazzo si tratteneva da noi, usciva con noi, giocava con i nostri figli. Dopo diversi mesi, l’istinto del furto si è fatto sentire di nuovo e ha portato via da casa nostra dei soldi. Quando lo abbiamo scoperto, abbiamo deciso di parlargli. Dopo le prime resistenze lui ha ammesso il fatto e piangendo ci ha chiesto scusa, promettendo di restituire quanto rubato. Ma soprattutto si è rasserenato sapendo che poteva continuare a contare sulla nostra amicizia e che se avesse avuto bisogno di soldi doveva soltanto chiederceli. Ora non ruba più e ha trovato anche un lavoro».  (D. L. – Italia) Collega difficile «Sembrava che un collega mi avesse preso di mira, qualsiasi cosa io facessi lui la contrastava. Finché si trattava di piccoli interventi, sopportavo. Ma a volte, di fronte a realizzazioni impegnative dell’impresa, si metteva contro tutti. Il lavoro era diventato insopportabile. Cosa fare? Il sacerdote con cui ne ho parlato mi ha consigliato innanzitutto di liberarmi dal rancore e dai ricordi negativi, e cercare di guardare il collega con occhi nuovi. Ho provato. Fatto imprevedibile, al successivo incontro di lavoro era diventato un’altra persona! Evidentemente non dipendeva soltanto da lui». (F. L. – Serbia) (altro…)

Maria

Maria

MariaAl cuore dell’avventura spirituale vissuta da Chiara Lubich vi è Maria. Ella ci viene presentata, con sfumature sempre nuove, come esempio per tutti, nella Chiesa cattolica, ma anche nelle altre Chiese perché radicato nel Vangelo. Membri di altre religioni trovano, poi, nella vita di Maria, donna di casa e sede della Sapienza, ampie consonanze con il loro cammino spirituale.
Coll’emergere in tempi più recenti del «profilo mariano» della Chiesa, l’esperienza della Lubich offre inoltre ricchi spunti di approfondimento su tale tema, introducendo anche questioni attuali come quella del ruolo della donna. Soprattutto, però, Maria, desolata ai piedi della Croce, si rivela “madre dell’unità”, che con il suo esempio insegna agli uomini a vivere per cooperare, personalmente e socialmente, all’avvento di un mondo rinnovato. Il libro, a cura di: Brendan Leahy e Judith Povilus raccoglie le riflessioni, in parte inedite, tratte da appunti, lettere, discorsi, diari stesi dalla Fondatrice del Movimento dei Focolari lungo il corso della sua vita.

  Città Nuova Editrice