La Presidente e il Copresidente del Movimento dei Focolari hanno trascorso un mese in Brasile per incontrare le comunità locali e vivere il Genfest, evento mondiale promosso dai giovani del Movimento. Cura, solidarietà orizzontale, crederci: queste le tre parole che riassumono l’intensa esperienza vissuta a luglio 2024.
“Voi aspirate, voi lavorate per un mondo unito” (un mondo di pace e fraternità).
“E che cosa fate? Attività, che possono anche apparire piccole e sproporzionate, anche se significative nell’intenzione, di fronte all’obiettivo che vi siete proposti. Forse […] qualcuno di voi potrà pure lavorare direttamente nei vari organismi orientati al mondo unito.
Ma penso che – se tutto ciò sarà utilissimo – non sarà né questo né quello che vi contribuirà in modo decisivo.
Sarà piuttosto offrire al mondo […] un’anima. E quest’anima è l’amore. […]
Oggi occorre ‘essere l’amore’ e cioè sentire con l’altro, vivere l’altro, gli altri e puntare all’unità […] in tutto il pianeta. […]
Costruire, dunque, rapporti di unità” (di solidarietà) “che hanno la loro radice nell’amore.
E dovete vivere questo amore anzitutto fra di voi.
E così arrivare a realizzarlo con molti, […] fra il popolo, fra coloro che ne regolano i destini, nelle istituzioni, nelle organizzazioni piccole e grandi del mondo… Dovunque. Allora sì che le intenzioni di chi le ha messe in piedi, raggiungeranno lo scopo. E si lavorerà veramente per un mondo unito” (un mondo più pacifico).
Chiara Lubich
Questo pensiero è stato letto da Margaret Karram, Presidente del Movimento dei Focolari, durante Collegamento del 28 settembre 2024. Si può vedere facendo click qui.
Nel crescendo di tensioni nella polveriera mediorientale, tra le bombe e i missili che continuano a piombare nella “martoriata” Ucraina, in mezzo ai tanti piccoli e grandi conflitti che lacerano e affamano i popoli dell’Africa, mentre insomma “i venti della guerra e i fuochi della violenza continuano a sconvolgere interi popoli e nazioni”, Papa Francesco chiama alle “armi” del digiuno e della preghiera – quelle che la Chiesa indica come potenti – milioni di credenti di tutti i continenti per implorare da Dio il dono della pace in un mondo sull’orlo dell’abisso.
Come già aveva fatto per i conflitti in Siria, Repubblica Democratica del Congo e Sud Sudan, Libano, Afghanistan, Ucraina e Terra Santa dal 2013 al 2023, Papa Francesco ha indetto una nuova giornata di orazione e astensione dai cibi per invocare il dono della pace per lunedì 7 ottobre 2024 annunciando anche una sua visita, domenica 6 ottobre 2024, nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma per recitare il Rosario e pregare la Madonna, chiedendo la partecipazione di tutti membri del Sinodo.
“Non possiamo che richiamare ancora una volta i governanti e quanti hanno la grave responsabilità delle decisioni – ha scritto il Card. Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini in una lettera alla sua Diocesi aderendo all’appello del Papa – ad un impegno per la giustizia e per il rispetto del diritto di ciascuno alla libertà, alla dignità e alla pace”. Il Patriarca ha ribadito poi l’importanza dell’impegno di ognuno per costruire la pace nel proprio cuore e nei contesti comunitari, sostenendo “chi è nel bisogno, aiutando chi si sta spendendo per alleviare le sofferenze di quanti sono colpiti da questa guerra e promuovere ogni azione di pace, di riconciliazione e di incontro. Ma abbiamo anche bisogno di pregare, di portare a Dio il nostro dolore e il nostro desiderio di pace. Abbiamo bisogno di convertirci, di fare penitenza, di implorare perdono”.
Il 4 ottobre, giorno di San Francesco d’Assisi termina il periodo del Tempo del Creato, un periodo nel quale si propone di approfondire il dialogo con Dio attraverso la preghiera, associato da azioni concrete per la cura del pianeta. Il Movimento dei Focolari ha sempre sostenuto l’iniziativa partecipando e organizzando eventi in varie parti del mondo. Ecco alcune iniziative del Tempo del creato 2024.
A Leonessa, nel centro Italia, si è svolta una passeggiata nella natura. L’evento, dal titolo Respiri di Natura: insieme per il nostro pianeta, ha visto la partecipazione di grandi e piccoli. Il gruppo di partecipanti è partito dal convento dei frati cappuccini, guidati proprio dai frati insieme ai Carabinieri forestali, al Club Alpino Italiano e al prof. Andrea Conte, astrofisico e coordinatore italiano di EcoOne, la rete di Ecologia del Movimento dei Focolari. L’escursione è culminata presso una fonte, dove il prof. Conte ha condotto una suggestiva meditazione sul viaggio di un atomo di carbonio nell’ambiente. Conte ha poi mostrato come trasformare i rifiuti comuni in strumenti per esperimenti scientifici, dimostrando come la scienza possa essere divertente e alla portata di tutti.
Di seguito, presso l’Auditorium del paese, sono stati approfonditi temi come la coscienza ambientale, gli effetti del cambiamento climatico e l’importanza dell’educazione alla sostenibilità. Il prof. Luca Fiorani, della commissione internazionale di EcoOne ha offerto un’analisi approfondita dell’enciclica Laudato Si’di Papa Francesco, del concetto di ecologia integrale e della sostenibilità relazionale. La partecipazione numerosa e l’attenzione dimostrata dai presenti sono la testimonianza di un crescente interesse verso tematiche ambientali e di una crescente consapevolezza dell’importanza di agire per proteggere il nostro pianeta.
In Oceania è il quarto anno che la comunità dei Focolari contribuisce alla preghiera ecumenica per il Tempo del Creato. “Abbiamo pregato e testimoniato con diverse azioni di cura della nostra casa comune – raccontano -. Questo servizio di preghiera è il nostro sforzo per dare speranza alla nostra vasta area che si estende per 7.000 km da Perth, nell’Australia occidentale, a Suva, nelle Fiji, la più grande nazione insulare nel cuore del Pacifico”. È seguita una riflessione a cura di Jacqui Remond, cofondatrice del Movimento Laudato Si’, docente dell’Università Cattolica Australiana, che ha parlato della necessità di cambiare i cuori per una conversione ecologica.
L’arcivescovo Peter Loy Chong, dell’arcidiocesi di Suva, nelle Fiji, non ha potuto raggiungerli perché stava accogliendo Papa Francesco in Papua Nuova Guinea. Ma ha inviato un messaggio sottolineando in particolare l’importanza della parola “Tagi”, che significa “il grido dei popoli dell’Oceania”. È il grido delle piccole isole del Pacifico di fronte al cambiamento climatico, che non ha ancora influenzato il mondo. O meglio: il mondo non ha ancora ascoltato profondamente le voci e in particolare i tempi del grido dei popoli dell’Oceania.
Sono seguite diverse esperienze come la creazione di un giardino di riconciliazione aborigena presso il Centro Mariapoli di St Paul. Qui sono ostati invitati gli studenti di orticoltura e i loro insegnanti che utilizzano il centro per le loro lezioni. Sono tutti migranti ed erano molto interessati a conoscere le importanti piante alimentari indigene.
I giovani di Sydney, Canberra e Melbourne invece si sono uniti con un anziano aborigeno per una passeggiata nel Paese dove hanno imparato a relazionarsi con il creato e a prendersene cura.
In Messico si è svolto un corso sulla conversione ecologica e spiritualità, un dialogo aperto per la cura della Casa Comune. È stata un’iniziativa del Centro Evangelii Gaudium Messico, dell’Università Sophia ALC insieme al Movimento dei Focolari. Cinque sessioni online – una a settimana durante il Tempo del Creato – a cura del prof. Lucas Cerviño, focolarino teologo e missiologo. Hanno partecipato in 87 provenienti da diversi Paesi dell’America Latina, dal Messico fino all’Argentina. Ecco alcuni temi affrontati: la crisi e conversione ecologica; metamorfosi del sacro e della spiritualità; Dio è amore come un tessuto di vita nell’amore; l’ascolto del grido della terra e dei poveri come amore a Gesù abbandonato e crocifisso; l’unità guardata come fraternità cosmica per prendersi cura della Casa Comune; Maria come Regina della creazione e la presenza del corpo mistico di Maria.
In Italia infine, nella città di Padova, è stato inaugurato il “Sentiero delle 5C della Laudato Sì” grazie alla rete Nuovi Stili di Vita costituita da associazioni civili, religiose, laiche – fra cui il Movimento dei Focolari – che hanno a cuore la promozione di stili di vita sobri e rispettosi della natura, dell’economia sostenibile e che stimolano le comunità con iniziative e proposte per realizzare insieme il bene comune.
Il percorso delle 5C è stato installato presso un’aiuola dove nel 2011 le cinque Chiese Ecumeniche, (cattolica, ortodossa, luterana, metodista ed evangelica), hanno celebrato la Giornata per la Custodia del Creato, piantando insieme cinque faggi. È stato anticipato da un breve concerto di un giovane cantautore vicentino che ci ha comunicato la sensibilità ed il sogno dei giovani di oggi verso un futuro di speranza.
Le 5C evidenziano cinque termini tratti dall’enciclica di papa Francesco: custodire, conversione, comunità, cura, cambiamento. L’evento è stato vissuto con intensità ed è stato da sprone per propositi di impegno concreto a realizzare un mondo migliore, più giusto ed equo, in armonia con la Terra che abitiamo.