Movimento dei Focolari
[:de]Die Mönche von Tibhirine[:]

[:de]Die Mönche von Tibhirine[:]

[:de]755_131Der 20. Todestag der Mönche von Tibhirine wurde irgendwann im April „diskret“ begangen, so hieß es, in Anwesenheit von Familienangehörigen und mit einer Wallfahrt nach Algier. Niemand kennt den genauen Todestag, niemand kennt die Mörder. Die Botschaft der Mönche, ihre gelebte Freundschaft mit den muslimischen Nachbarn bleibt ein Zeugnis, gerade heute. Ihr Kloster wurde auch nach dem Mord nicht aufgegeben, und jetzt gibt es Anzeichen, dass dort bald wieder eine religiöse Gemeinschaft einziehen soll. Wer noch einmal nachlesen will, was damals geschehen ist, dem empfehlen wir unser Buch „Die Mönche von Tibhirine“ von Iso Baumer; wer das Vermächtnis des Priors Christian de Chergé vertiefen will, der findet Beeindruckendes in einem Buch, das nun bereits in der fünften Auflage vorliegt: „Den Brunnen tiefer graben“. Bekannt wurden die Mönche von Tibhirine auch durch den vielfach preisgekrönten Film „Von Menschen und Göttern“, den Sie ebenfalls gerne bei uns bestellen können. Vergal Neue Stadt E-Book[:]

Volontariato giovani: progetto MilONGa

Volontariato giovani: progetto MilONGa

manos-mundo-blog-2-720x384Progetto MilONGa = Mille ONG in azione, per offrire a giovani over 18 l’opportunità di cimentarsi, da protagonisti, nei cantieri di sviluppo sociale delle periferie del mondo. L’iniziativa è promossa dal Movimento dei Focolari in dialogo con altre organizzazioni umanitarie nel territorio, nel rispetto delle diversità, puntando ad una cultura inclusiva e fraterna. Per la sua attuazione, i Focolari mettono a disposizione le proprie strutture presenti nei 5 continenti e la loro esperienza nell’ambito dei rapporti internazionali, offrendo ai giovani l’opportunità di diventare promotori di pace e di dialogo, in uno sforzo costante di costruire ponti fra individui, popoli e culture. Altro obiettivo è quello di sviluppare nei giovani quelle competenze trasversali capaci di renderli parte attiva all’interno del proprio gruppo e in grado di influenzare i processi decisionali e gli stili di vita nei rispettivi contesti sociali. Si tratta una forma di “volontariato interculturale” che, cercando di capitalizzare il patrimonio acquisito con i numerosi progetti sociali nel mondo, dà modo alle nuove generazioni di allenarsi, da protagonisti, nei processi di cambiamento. Un’occasione per imparare a misurarsi – nello stile della reciprocità – con i differenti contesti culturali; mettere in moto l’esercizio della cittadinanza attiva; sviluppare le proprie competenze relazionali e di leadership. Tutto questo sempre nel confronto con gli altri attori del progetto, in un percorso di crescita non individuale ed isolato ma insieme. La-Casa-de-los-Niños-01La prima fase prevede destinazioni in paesi dell’America Latina e Caraibi, per allargarsi poi anche in altre aree dove sono presenti attività di sviluppo socialmente inclusivo adatte all’accoglienza. I giovani potranno trascorrere periodi da uno a sei mesi, accompagnati da volontari e tutors locali. Nel portale United World Project è possibile prendere visione delle località dove si potrà svolgere il servizio volontario e scaricare il pdf per l’iscrizione. Successivamente i coordinatori regionali prenderanno contatto con gli iscritti per un’intervista e per valutare con loro una proposta personalizzata che prevede anche una formazione preliminare (svolta in collaborazione con AMU, ONG dei Focolari); attività non formali di teambuilding e networking; e presentazione delle realtà associative che li accoglieranno sul posto. Raggiunta la meta, dopo un breve periodo di training riguardo il contesto locale, i giovani inizieranno il periodo stabilito di volontariato, durante il quale sono previste anche visite culturali, partecipazione ad eventi internazionali ed attività di svago. Per l’Europa l’ente preposto alla selezione ed invio dei volontari è New Humanity, per l’area Ispanoamericana è Sumá Fraternidad e per il Brasile Sociedade Movimento dos Focolari. Gustavo Clariá   Per saperne di più: Sito web: http://www.milongaproject.org/ Porfilo facebook: https://www.facebook.com/milongaproject/?fref=ts Contatta: Maria Chiara Humura (mariachiarahumura@gmail.com) (altro…)

È lo Spirito Santo che crea l’unità

È lo Spirito Santo che crea l’unità

S-Pietro

Centro Ave Loppiano: Copyright Marika Tassi, ‘La chiesa’ – Roma 1962

«Gesù, nell’ultima cena, pronunziò il suo meraviglioso testamento dicendo: “Che tutti siano una cosa sola”. Unità sicuramente nella verità, unità nell’amore; ma che cosa intendeva esattamente Gesù quando disse quelle parole? Adesso per noi è più chiaro dopo un’esperienza di venti secoli della Chiesa. (…) L’aspetto di vedere la rivelazione cristiana e la fede cristiana soprattutto e quasi esclusivamente come verità è andato un po’ in crisi proprio perché le persone che ascoltano questa verità non l’accettano più come una volta. (…) Allora cosa ci vuole? Ci vuole la carità. La carità si può intendere: carità fattiva, operosa, pratica, quella che si rifà un po’ all’ortoprassi, alla teologia della liberazione, alla riforma sociale o alla pratica delle opere di misericordia; però vediamo che neanche con questa si crea l’unità, molte volte si crea la divisione. C’è anche, invece, la carità intesa come realtà spirituale delle anime di buona volontà che, sotto l’ispirazione della grazia di Dio, si amano e si uniscono. (…) Però, anche la carità stessa, in sé, come realtà umana diventata divina per opera della grazia di Dio, non credo che sia sufficiente per creare l’unità. Quello che crea l’unità è lo Spirito Santo! Quello che dà vita alla mente, riprendendo tutto il patrimonio della Chiesa cattolica, riprendendo al cuore tutto il patrimonio della Chiesa ortodossa, e alla carità vissuta, è lo Spirito Santo che rinnova la faccia della terra. È lo Spirito Santo che fa l’unità della Chiesa. E noi vediamo che deve essere lo Spirito Santo, anche adesso, a rinnovare la Chiesa, lo vediamo concretamente attraverso il carisma che è stato mandato sul nostro Movimento – come su altri Movimenti altri carismi – che rinnova la Chiesa. Che cos’è un carisma? Il carisma è l’azione dello Spirito Santo ricevuto da una o più persone. Noi non abbiamo il carisma degli apostoli, abbiamo il carisma di portare l’unità, ma questo carisma vale tanto in quanto è lo Spirito Santo stesso che crea l’unità». (1980) Da:  Pasquale ForesiLuce che si incarna – Città Nuova 2014 – pag. 211-12-13 (altro…)

I Focolari dell’Africa in festa!

I Focolari dell’Africa in festa!

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Maria Voce e Jesus Moran vengono accolti al loro arrivo in Kenya da alcuni rappresentanti della comunità di Nairobi. Foto © Verônica Farias – CSC Audiovisual

Ad attenderli, un popolo in festa, rappresentato dalla comunità dei Focolari in Kenya e da alcune persone provenienti da varie nazioni: «Parto con tanta gioia, sento che attraverso il Kenya incontrerò le altre parti dell’Africa», ha affermato Maria Voce prima di partire da Roma. È la seconda visita nel continente, dopo quella del 2009 a Fontem (Camerun), per la solenne celebrazione del Cry Die per Chiara Lubich. Il calendario stesso degli eventi fa intravedere a grandi linee le chiavi di lettura di questo viaggio molto atteso: inculturazione, famiglia, ecumenismo. Sono numerosi gli incontri previsti con autorità, e i momenti pubblici, così come quelli con le varie comunità del Movimento. Il primo appuntamento in agenda è la Scuola per l’Inculturazione, dal 17 al 20 maggio. 257 partecipanti provenienti dall’Africa Sub-Sahariana: dall’Est all’Ovest, dal Centro, Nord e Sud accoglieranno Maria Voce e Jesús Morán, che saranno presenti durante i lavori, con interventi nella sessione di apertura e alla conclusione della scuola. A Morán è affidato, inoltre, un approfondimento alla luce dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia. Il 7 maggio 1992, durante un suo viaggio a Nairobi per incontrare i Focolari del continente africano, Chiara Lubich annotava nel suo diario: “L’inculturazione, la grande via per l’evangelizzazione!”. Cinque giorni dopo, il 19 maggio, avveniva l’inaugurazione della nascente cittadella Mariapoli Piero (Nairobi) e Chiara fondava quello stesso giorno la Scuola per l’Inculturazione: un’intuizione che si è rivelata profetica. L’11ª scuola, dal titolo “Famiglia e Inculturazione in Africa”, vedrà coinvolte per 4 giorni le varie commissioni delle aree del Sub-Sahara, composte da studiosi, accademici, esperti e da famiglie. Il 25 maggio, grande attesa alla Facoltà di Diritto alla CUEA (Catholic University of Eastern Africa) dove Maria Voce – avvocato, tra gli iniziatori della rete Comunione e Diritto – è stata invitata a tenere una lezione su “Ruolo del Diritto nel mondo contemporaneo”. La Facoltà ha tre dipartimenti: diritto pubblico, diritto privato, diritto internazionale, e offre il Corso di Laurea quadriennale Bachelor of Laws (LL.B), che mira a formare laureati con padronanza della Legge in Kenya, con una prospettiva regionale. L’intervento di Maria Voce, è rivolto principalmente a studenti e docenti della Facoltà di Diritto, ma è aperto anche alle altre Facoltà e a persone oltre l’ambiente accademico della CUEA. Il 27 maggio è il giorno dell’appuntamento al convegno dell’International Ecumenical Movement of Kenya (IEM-K), Movimento Ecumenico Internazionale del Kenya. Nata agli inizi degli anni ‘90, l’IEM-K ha sempre aspirato ad “evangelizzare la città di Nairobi vivendo una fede che non si intimidisce nell’affrontare in modo pratico, e da una prospettiva biblica, il sociale, la politica, questioni economiche e di giustizia che interessano le comunità in cui viviamo”. L’obiettivo generale dell’IEM-K è quello di fornire un forum per una comunione cristiana interconfessionale. Maria Voce è stata invitata a condividere, nell’ambito del convegno, l’esperienza dei Focolari in campo ecumenico. Il 28 e 29 maggio, infine, è previsto l’incontro con la comunità del Movimento dei Focolari in Kenya, e una rappresentanza da Burundi, Rwanda, Uganda, Tanzania, e l’inaugurazione della Chiesa “Maria della Luce”. (altro…)

Filippine: DULA TA Bai

Filippine: DULA TA Bai

20160513-03Il tema della partecipazione politica nelle Filippine, soprattutto tra le fasce giovanili, è sempre stato un punto chiave: negli anni il Movimento dei Focolari, cogliendo la necessità di formare le persone ad una partecipazione civica democratica per una ricostruzione equa del Paese, ha promosso attività di impulso all’impegno civile. E a pochi giorni di distanza dalla tornata elettorale, dal 12 al 14 maggio, è in corso un appuntamento animato da giovani e ragazzi dei Focolari, nell’ambito di Run4Unity , con l’obiettivo dichiarato di rafforzare i legami sociali. Si chiama, in dialetto locale, “DULA NAPUD TA Bai”, che significa “Giochiamo, amico”, abbreviato “DULA TA Bai”. «L’evento – scrive Joops Miranda, uno dei giovani organizzatori – ha lo scopo di creare coscienza che ciascuno può essere un catalizzatore del mondo unito; vuole rinforzare le relazioni interpersonali così come aiutare a costruirne di nuove; mira a incoraggiare il dialogo tra giovani di diverse comunità sugli argomenti di attualità in un ambiente dove ci si possa anche divertire! Speriamo di raggiungere questo scopo attraverso le molte attività sportive e ricreative. E questo sottolinea il nostro fine ultimo, che è quello di unire le persone di differenti origini etniche, nazionalità, fedi religiose per… diventare una famiglia». E20160513-02 dove ha origine l’idea di DULA TA BAi? È sempre Joops a spiegarlo. Nell’estate 2014, insieme ad altri amici, si chiedono come non “sprecare” un’altra estate davanti al computer, alla play, sul proprio tablet. E la scintilla nasce così, chiacchierando: perché non passare un’intera giornata (che poi sono diventati tre giorni) con vari tipi di attività fisica? Tutto quello che può essere fatto insieme, all’aria aperta, invitando tutte le comunità vicine? Due mesi dopo si ritrovano in 200, da varie parti delle Filippine. 20160513-01Basket, pallavolo, atletica leggera, calcio, freesbe, e la popolare “Amazing race” (una corsa), sono gli ingredienti sportivi che comporranno DULA TA Bai, per finire con una serata dal titolo “U-Nite”: musica e storie da condividere. Ma, trattandosi del secondo appuntamento, i giovani si sono chiesti come evolvere: «l’innovazione del pensiero e dei processi gioca un ruolo vitale nel nostro approccio al “che tutti siano uno” (Gv, 17-21)», spiega Joops. Così abbiamo istallato uno spazio per approfondire il tema della coscienza ambientale (Pagkabana Kalikupan). Cerchiamo di rispondere all’appello di papa Francesco nella Laudato Si’ che ci ricorda il grido di Madre Natura, e contribuire così ad un’ecologia integrale. Un’ecologia cioè, come spiega il Papa, che non si concentri solo sulla natura, lasciando da parte l’umanità e i suoi bisogni. Ma che includa un’ecologia “umana”. Vorremmo quindi, seguendo questa linea di pensiero trasmettere agli altri giovani il valore del prendersi cura l’uno dell’altro (partecipando alle attività sportive, culturali, musicali e artistiche) e dell’ambiente». Maria Chiara De Lorenzo (altro…)