Ott 18, 2007 | Chiara Lubich, Cultura
Quando un’esperienza autenticamente evangelica muove i suoi primi passi è in un certo senso lo Spirito Santo stesso che nuovamente prende la parola. Di questa acuta osservazione, che fece l’allora cardinale Joseph Ratzinger in apertura del Convegno mondiale dei movimenti e delle nuove comunità ecclesiali del 1998, il Movimento dei Focolari è una chiara testimonianza. Le pagine di questo libro ci riportano, come a ritroso, ai suoi albori per farci gustare le primizie di un nuovo carisma dello Spirito. Del Movimento dei Focolari conosciamo la diffusione nel mondo e l’impegno profuso nel dialogo della vita con persone di ogni età, lingua, cultura e religione. A chi si avvicina ad esso, specie i giovani, converrà porsi in ascolto di coloro che, come dice la Lettera agli Ebrei «furono una volta illuminati, gustarono il dono celeste, diventarono partecipi dello Spirito Santo e gustarono la buona parola di Dio e le meraviglie del mondo futuro» (Eb 6, 4); coloro che, alla luce della prima scintilla ispiratrice, hanno contribuito a edificare un’opera di Dio. Chiara Lubich è fra le personalità più stimate e ascoltate del nostro tempo, eppure, lei stessa racconta con disarmante semplicità che né lei né le sue prime compagne avevano in mente di fondare una comunità e meno ancora un movimento: «Ci sentivamo tutti abbandonati ad una divina avventura di cui non conoscevamo nulla se non che Chi ce la proponeva e preparava era Dio… e che tutte le circostanze… erano voci del suo amore» 1. Si sente nelle pagine da lei scritte l’afflato dello Spirito, la freschezza del Vangelo che sgorgava limpido in mezzo a questo gruppo di ragazze decise a viverlo. Grazie ad una più intensa comprensione del comandamento nuovo di Gesù: «Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati» (Gv 15, 12), alla consapevolezza del supremo valore del Testamento di Gesù: «Padre, che tutti siano una cosa sola» (Gv 17, 21) e all’amore per il Cristo crocifisso e abbandonato, visto come “chiave” per ricomporre ogni frantumazione dell’unità, sono nate le linee di una nuova spiritualità rispondente alle esigenze più profonde di comunione della Chiesa e dell’umanità. È sintomatico rilevare come all’alba del terzo millennio papa Giovanni Paolo II abbia indicato alla Chiesa la necessità di vivere “la spiritualità di comunione”: una spiritualità fondata sul comandamento nuovo di Gesù e volta a incrementare i legami di fraternità che uniscono le membra del Corpo mistico di Cristo (Novo millennio ineunte 43-45). Benedetto XVI non cessa di approfondire la realtà della comunione evidenziando il dono che rappresenta per l’umanità e, d’altra parte, a quale minaccia siamo sottoposti quando essa viene a mancare: «Dove si distrugge la comunione con Dio, che è comunione col Padre, col Figlio e con lo Spirito Santo, si distrugge anche la radice e la sorgente della comunione fra di noi. E dove non viene vissuta la comunione fra di noi, anche la comunione col Dio Trinitario non è viva e vera. (…) Questa rete di unità che abbraccia il mondo è un’anticipazione del mondo futuro in questo nostro tempo. (…) È facile comprendere quanto grande sia questo dono, se solo pensiamo alle frammentazioni e ai conflitti che affliggono le relazioni fra i singoli, i gruppi e i popoli interi. E se non c’è il dono dell’unità nello Spirito Santo, la frammentazione dell’umanità è inevitabile» 2. Alla testimonianza di Chiara Lubich sui primi tempi del suo movimento segue la narrazione di Igino Giordani, che la conobbe nel 1948. Prima ancora di incontrarla, egli era già un laico cattolico molto stimato, impegnato in politica, e uno scrittore rinomato nella Chiesa italiana. Con la sua abbondante produzione letteraria, aveva contribuito alla formazione di una generazione di cristiani. Io stesso ne fui affascinato da studente attraverso i suoi scritti. Era il tempo in cui l’umanità cercava faticosamente di risollevarsi dalle macerie della Seconda Guerra mondiale e alcuni parlavano addirittura di “inverno” nella Chiesa; situazioni queste che di certo non lasciavano indifferente un laico impegnato come Igino Giordani. Questi dati rendono ancor più degno di nota il suo farsi discepolo della giovane trentina, e dicono la grandezza del carisma che egli aveva riconosciuto in lei; carisma che faceva presagire una rinnovata primavera, confermata poi dalle istanze emerse dal Concilio Vaticano II, che voleva la Chiesa «segno e strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano» affinché – auspicava – «gli uomini oggi più stabilmente congiunti dai vari vincoli sociali, tecnici e culturali possano anche conseguire la piena unità in Cristo» (Lumen gentium 1). Nelle pagine di questo libro, il racconto del suo incontro con il carisma dell’unità di Chiara Lubich è ricco di particolari interessanti e avvincenti. Vi emerge quella forma di santità ecclesiale che scaturisce dalla presenza di Gesù in mezzo ai discepoli uniti nel suo nome; santità verso la quale Giordani si è incamminato. Recentemente è stato dichiarato Servo di Dio ed è in corso il processo di beatificazione. Nel taglio decisamente comunitario della spiritualità dell’unità vi è una reale possibilità di rendere accessibile a tutti la «misura alta della vita cristiana ordinaria» (Novo millennio ineunte 31) cui siamo chiamati e che è la vera chiave del rinnovamento auspicato dal Concilio Vaticano II. Formulo dunque l’auspicio che questa rievocazione faccia sì che «risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli» (Mt 5, 16). Card. TARCISIO BERTONE Segretario di Stato Dal Vaticano, 3 giugno 2007, Festa della SS.ma Trinità
Ott 18, 2007 | Cultura, Focolari nel Mondo
Il titolo “polarizziamoci” è stato scelto per esprimere il desiderio di incontro, di dialogo, di condivisione tra diverse realtà imprenditoriali. Le potenzialità – i bisogni effettivi – la crescita – Queste le tre tematiche al centro dell’Expo, con l’obiettivo di aiutare a recuperare un giusto equilibrio di relazione tra domanda e l’offerta nell’ottica di una crescita delle persone, delle comunità e del territorio.
Tra gli obiettivi dell’Expo 2007 : – dare alle aziende la possibilità di proporsi sul mercato per fare business incontrando e conoscendo altre realtà aziendali, attivando un dialogo ed uno scambio costruttivo per mettere in comune best practises, realizzazioni, idee e progetti che contribuiscano a favorire la crescita e lo sviluppo delle capacità e delle potenzialità aziendali; – favorire un processo culturale che promuova la conoscenza e lo sviluppo del progetto Economia di Comunione, un nuovo agire economico che unisce mercato e solidarietà offrendo un contributo a sanare il divario tra ricchezza e povertà nella ricerca di un vero bene comune.
Numerosi gli eventi in programma: convegni e tavole rotonde, workshop e laboratori. Sfide, proposte e progetti che coinvolgono numerosi settori: dall’imprenditoria alla comunicazione, dalla sicurezza sul lavoro all’ambito energetico, dalla sanità all’educazione, dalla consulenza aziendale alla produzione alimentare. Attesi 3000 visitatori tra imprenditori, manager, operatori economici, sociali e culturali. Le realtà imprenditoriali presenti appartengono al settore tessile, della comunicazione, della produzione artigianale, impiantistica e alimentare. Vi sono studi professionali che offrono consulenza fiscale e amministrativa, servizi assicurativi, informatici e formazione aziendale. Ufficio stampa: cell. 335.1427215 – e-mail: stampa@polarizziamoci.it
Ott 18, 2007 | Cultura
Programma
Sabato 27 ottobre 2007 Nuovi progetti di impresa verso i mercati emergenti in un confronto con culture diverse. Si approfondiscono tematiche su formazione continua come strumento di supporto al cambiamento e ruolo del Middle Management. L’energia, le sue fonti e gli sviluppi ad essa legati saranno al centro di una tavola rotonda. Evoluzione dell’impresa, aumento della produttività e crescita umana si intrecciano nelle pagine del libro di Andrea De Rosa “Dalla T-shirt all’eccellenza. Una storia di uomini ed aziende” presentato all’Expo 2007. Interverrà Benedetto Gui, professore di Economia Politica dell’Università di Padova. Sarà presente l’autore. Nel pomeriggio il Polo Lionello ospiterà la presentazione dei volumi “L’economia del bene comune” di Stefano Zamagni (professore ordinario di Economia politica all’Università di Bologna) e “Il prezzo della gratuità” di Luigino Bruni (professore associato di Economia politica dell’Università di Milano-Bicocca). Saranno presenti gli autori. La cultura della condivisione in ambito medico analizzata a partire dall’esperienza del Polimabulatorio inserito nel Polo Lionello. Presenti Maurizio Bellini, presidente dell’Associazione “Salve! Health to Schate. Onlus” e Antonio Acquaviva, professore associato di Pediatria presso l’Università di Siena. Domenica 28 ottobre 2007 La cultura della relazione per lo sviluppo fisico e psichico del bambino Saranno il fulcro della conferenza-dialogo che riunirà al Polo Lionello Bonfanti esperti in neuropsichiatria infantile, pediatria ed educazione in asili nido. Tra i temi trattati: educazione nella prima infanzia, valore di un ambiente non inquinante, costruzione dell’intersoggettività primaria. In contemporanea un pomeriggio dedicato ai bambini presso lo spazio polifunzionale del Philocafè. Lunedì 29 ottobre 2007 Un approfondito confronto su etica, economia ed innovazione nell’imprenditorialità artigiana Sarà il contributo che porterà all’Expo 2007 la Confartigianato Imprese Toscana. Aprirà i lavori il presidente, Fabio Banti. La sicurezza nel mondo del lavoro analizzata con atteggiamento propositivo: al Polo Lionello esperti di sicurezza illustrano buone pratiche ed esperienze con risultati positivi. In collegamento video-conferenza da Bari, Cosenza, Milano e Roma un convegno sul futuro del Project Management. Tessere: intrecciare fili, intrecciare relazioni. Un originale appuntamento al Philocafè. Martedì 30 ottobre 2007 Strategie della sicurezza, tra strumenti tecnologici e adempimenti normativi Al centro di una tavola rotonda. Analisi, casi di studio e spazio per il dialogo caratterizzeranno l’evento dedicato all’analisi strategica dei dati aziendali: come utilizzarli in modo “intelligente” per aumentare il volume di affari e ridurre i costi. Testimonianze di attivazione di nuove imprese sociali realizzate grazie al Fondo sociale Europeo Piccoli Sussidi, faranno da cassa di risonanza al Convegno dal titolo “La soddisfazione del Bisogno: dall’idea alla sua realizzazione” Durante l’Expo saranno offerte “Pillole di consulenza”, incontro gratuiti su problematiche di vita aziendale. Degustazioni di prodotti saranno proposte da imprese del settore alimentare.
Ott 17, 2007 | Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni
E’ tutto falso?
Sono l’unica in classe a partecipare all’ora di religione. Spesso i miei compagni mi bombardano letteralmente di domande mettendo in discussione tanti punti della nostra fede. Dopo la pubblicazione del libro “Il codice da Vinci”, poi, soprattutto una compagna non perdeva occasione per ripetermi che ciò in cui credo è tutto falso. Lo sapevo che non aveva ragione, ma ero incapace di risponderle con delle esatte motivazioni. Parlando di questo mio problema con le altre ragazze che come me vogliono vivere il Vangelo, abbiamo deciso di approfondire insieme la figura di Gesù, cercando di capire come rispondere alle domande della mia compagna. E’ stata un’esperienza bellissima. Se prima era chiaro solamente che la mia compagna aveva torto, adesso ho degli argomenti per risponderle veramente. (L. – Spagna)
Andare o non andare?
Mi trovavo in chiesa con i miei compagni di scuola per il precetto pasquale. Durante la celebrazione tutto era ok, però al momento delal comunione ho incominciato a pensare se alzarmi o no dal banco. Tra i miei amici, infatti, essere cristiani non va certo di moda! Anzi, per loro i cristiani sono persone deboli, per cui mi vergognavo di farmi vedere in fila per la comunione. Temevo di essere preso in giro e questa paura continuava a ripetermi: “Non andare”. Ma poi mi sono fatto coraggio: era più importante seguire la mia fede, piuttosto che le idee dei miei compagni! Tornato al posto, mi sentivo sereno per come avevo agito e felice per aver ricevuto Gesù. Col fatto di conoscere altri ragazzi che vivono come me, grazie al loro amore e alla loro amicizia, ho acquistato più sicurezza in me stesso e in ciò che credo. (M. – Italia)
Ott 17, 2007 | Cultura
Un laboratorio di dialogo, creatività ed innovazione verso un’Economia di comunione. E’ questo lo scopo di “Polarizziamoci: Expo 2007” in programma dal 25 al 30 ottobre 2007, al Polo imprenditoriale “Lionello Bonfanti” in località Burchio di Incisa in Val d’Arno (Firenze). Si tratta della prima expo di aziende che hanno raccolto la sfida del progetto di “Economia di comunione”. Ovvero: coniugare mercato e solidarietà. La manifestazione, che ha il Patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Firenze, del Comune di Incisa in Val d’Arno, ha richiamato al Polo “Lionello Bonfanti” numerose imprese appartenenti a diversi settori. L’iniziativa, prima nel suo genere in Italia, sarà presentata nel corso di una conferenza stampa che si terrà venerdì 19 ottobre 2007 alle ore 12.00, nella nuova sala stampa “Oriana Fallaci” di Palazzo Medici Riccardi, in via dei Ginori 8, a Firenze. Alla conferenza stampa interverranno: Matteo Renzi, Presidente della Provincia di Firenze; Giorgio Del Signore, Amministratore Delegato di Unilab Consulting Srl; Giorgio Balduzzi, Presidente del Consorzio Terre di Loppiano; Cecilia Mannucci, Amministratore Delegato di E. di C. SpA. All’Expo 2007 sono attesi oltre 3000 visitatori tra imprenditori, manager, operatori economici, sociali e culturali.
Ott 12, 2007 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Sociale
Testimonianza raccontata all’incontro in preparazione dell’Agorà dei giovani di Loreto 2007, il 30 agosto 2007 a Civitanova Marche “Morire per la propria gente – Desiderosi di fare qualcosa per le nostre terre, ci siamo ricordati di una consegna che Chiara Lubich, già nel 1977, aveva dato a noi giovani e che si può sintetizzare nello slogan “morire per la propria gente”. Chiara ci incoraggiava a cercare le situazioni più dolorose, le persone che più soffrono nelle nostre città e ad andare loro incontro per amarle concretamente fino a dare la vita. Ci siamo chiesti: “…se Gesù venisse in persona oggi nella nostra terra, per chi darebbe la sua vita?”. Subito abbiamo pensato alle tante situazioni dolorose che in particolare nel Sud d’Italia ci troviamo a vivere: dalla mancanza di lavoro che costringe tanti, in particolare i giovani, a trasferirsi nel Nord, ai disagi economici in cui tante famiglie vivono, ma soprattutto ci è venuto in mente il volto di tante nostre città sfigurato dalla cultura dell’illegalità, della violenza, della mafia. E’ proprio lì che ci siamo sentiti chiamati a proporre una nuova cultura, quella della fraternità. Da qui parte una meravigliosa avventura: “Be a sign of Hope – Essere segni di speranza”. Proporre cioè ai nostri amici un’ esperienza di Vangelo vissuto, con durata di qualche giorno, avendo come scopo quello di essere costruttori di frammenti di fraternità in località particolarmente segnate da una cultura mafiosa: sperimentare quindi tutti insieme come potrebbe essere la società se tutti vivessero la fraternità. 2005 – Corleone, per coinvolgere la città in un’autentica esperienza di fraternità 2006 – A Locri, dopo l’omicidio Fortugno 2007 – Gela, con 2.000 studenti delle scuole superiore 2005 – Corleone – Cominciamo, nel luglio del 2005, da questa città vicino Palermo, purtroppo famosa in tutto il mondo per essere una delle culle della mafia in Sicilia. A Corleone sono nati tanti dei boss mafiosi protagonisti di questi anni e da qui sono partite tante azioni di violenza, tra cui gli omicidi dei giudici Falcone e Borsellino. Sempre a Corleone quest’anno è stato arrestato il boss Bernardo Provenzano, latitante da oltre 20 anni. Lì, insieme a 150 giovani provenienti dalla Sicilia, dalla Calabria ed anche da Malta, nonostante il caldo che superava a volte i 40 gradi, attraverso workshop, passeggiate ecologiche, momenti di sport, dialogo ed approfondimenti culturali alla luce dell’Ideale dell’unità, coinvolgiamo l’intera cittadina, giovani e meno giovani, in un’autentica esperienza di fraternità. L’anno successivo Corleone è stato il punto di ascolto del collegamento mondiale dei giovani per un mondo unito che si svolge l’ultimo giorno della Settimana Mondo Unito. In presenza del vice sindaco, attualmente sindaco della città, simbolicamente è stato piantato un Ulivo in una delle piazze di Corleone, per richiamare a quella che noi sentiamo possa essere adesso la vera vocazione di questa città: la fraternità universale. 2006 – Locri – Lo scorso anno, pochi mesi dopo l’omicidio dell’On. Fortugno, vice presidente della Regione Calabria, accogliamo il desiderio dei Giovani per un Mondo Unito di Locri di portare un segno di speranza anche in quella città, segnata dalla presenza di una forte realtà mafiosa. Ancora in questi giorni il telegiornale racconta di episodi di violenza che hanno come protagonisti esponenti della criminalità presente nella Locride. In più di 200 ci ritroviamo lì, nel week-end del 1° maggio, proprio a palazzo Nieddu, la stessa sede in cui era avvenuto l’omicidio. La costruzione di un mondo migliore dipende dall’impegno di ciascuno di noi, e ‘insieme’ la pace è possibile. Chiudiamo la manifestazione il 1° maggio con una solenne Messa insieme a Monsignor Bregantini, anche lui protagonista in questi anni di una azione di rinnovamento della Locride, e che sin dall’inizio ha appoggiato la nostra attività. La seconda edizione di “Be a sign…” è trasmessa in diretta, da una radio locale e attraverso internet in tutto il mondo. Gli echi che arrivano in radio sono tanti e tutti positivi, tanto che ci viene proposto di proseguire quest’esperienza con un trasmissione a cadenza mensile. Quest’anno è quindi nata “K2, il mondo visto da un’altra prospettiva”…quella della fraternità appunto: una trasmissione radio a cura dei Giovani per un Mondo Unito della Calabria, che tocca vari ambiti del vivere umano e vuole diffondere quanto di bello e di costruttivo avviene in Calabria e non solo, proponendo così a tanti l’Ideale del Mondo Unito. 2007 – Gela – Ed arriviamo al 27 aprile di quest’anno con la terza edizione del nostro meeting al quale hanno partecipato in maniera stabile più di 200 persone. Come luogo abbiamo scelto Gela, cittadina della Sicilia Sudorientale dove la presenza della mafia è ormai fortemente radicata nella società in tanti suoi aspetti, dando vita ad una vera e propria cultura dell’illegalità: a Gela il tasso di criminalità è uno dei più alti d’Italia, in media più di un centinaio di omicidi di mafia ogni anno. I giovani rappresentano un’ inesauribile fonte per le cosche criminali per assoldare sempre nuovo “personale”. Tante sono le notizie di omicidi compiuti da “baby killer” pagati solo poche centinaia di euro. A Gela interi quartieri della città sono stati costruiti abusivamente; inoltre l’ambiente è stato quasi completamente deturpato da anni di politiche industriali non proprio “pulite”. Nei mesi precedenti abbiamo preso numerosi contatti con varie realtà che già si impegnano per una rinascita della città: istituzioni pubbliche, associazioni locali, autorità civili e religiose ed inoltre abbiamo incontrato circa 2000 studenti delle scuole superiori, cercando di coinvolgere tutti in questa esperienza di fraternità. Le difficoltà non sono mai mancate: ostacoli nel ricevere autorizzazioni, nel trovare alloggi, nel portare avanti ogni cosa nel rispetto della legalità. Per farvi capire: è stato molto difficile riuscire a trovare una sala per il programma che possedesse l’agibilità, in quanto molte delle stesse strutture comunali sono tutt’ora dichiarate non agibili. A pochi giorni dalle elezioni amministrative della città, è stata forte l’esperienza di non scendere a nessun compromesso, anche se questo significava tante sospensioni, tanti ostacoli anche nelle procedure più semplici. Possiamo dire però che fidandoci di Dio e dell’unità tra tutti noi, alla fine, tra mille peripezie non ci è proprio mancato niente. I vari momenti del programma, con tematiche inerenti alla “cultura del dare” presentata come risposta alla ricerca di felicità che c’è in ogni giovane, approfondimenti su una nuova cultura dello Sport, vissuto come strumento di pace e di fraternità, momenti di dialogo, workshop artistici e sportivi, concerti in piazza, sono stati veri e propri laboratori dove abbiamo sperimentato che la fraternità è possibile. Tutti i giovani presenti sono diventati protagonisti nell’amare. Chi si rendeva disponibile ad orari impensati a lavare i bagni, chi si metteva a servizio di chi si trovava in difficoltà, chi metteva a disposizione la propria auto, chi i propri talenti…insomma tutti siamo diventati costruttori di un bozzetto di Mondo Unito. Anche questa attività è terminata il 1° maggio, con una Messa solenne con la presenza del vescovo della diocesi Mons. Pennisi. Chiara ci ha sempre sostenuti ed incoraggiati con le sue parole. Quest’anno, informata dell’esperienza di legalità che stavamo facendo già durante la preparazione della manifestazione, ci ha suggerito di vivere in modo particolare quelle parole del Vangelo che dicono: “Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”. Queste parole di Gesù ci sono subito risuonate fortissime, come fossero il programma da vivere non solo in quei giorni a Gela ma sempre. La via da percorrere per incidere nella nostra terra, per dare la vita per la nostra gente, per cambiare per primi noi stessi e quindi poter essere quei costruttori di un mondo nuovo che tutti desideriamo.
Ott 12, 2007 | Nuove Generazioni
«Guardati intorno per capire le necessità degli altri. Puoi fare qualcosa? Vai oltre i rancori e i pregiudizi, perdona chi ti ha fatto un torto. Orfanotrofi, ospizi, ospedali, le idee possono essere tante, la città è tua!» Suona così l’invito dei Giovani per un Mondo Unito in uno dei tanti punti del globo che si sono attivati per la Settimana Mondo Unito 2007 (SMU). L’undicesima edizione di quella proposta, nata dopo il Genfest 1995, e nota come SMU, rivolta ai giovani di tutto il mondo, alle istituzioni nazionali e internazionali, pubbliche e private, a tutti, per valorizzare le iniziative che promuovono l’unità ad ogni livello. Data d’avvio: domenica 14 ottobre. Ma molte iniziative si svolgono già a partire da sabato 13. Centinaia gli eventi in tutto il mondo con cui migliaia di giovani propongono il loro stile di vita: impegnarsi ogni giorno a superare le barriere che ci separano – attraverso la condivisione di idee, di beni, di esperienze.
Collegamento planetario: sabato 20 e domenica 21 ottobre. Culmine della settimana un collegamento telefonico fra i giovani coinvolti, in oltre 100 città del mondo, con un messaggio di Chiara Lubich ai giovani del mondo e con uno scambio di esperienze dai punti più caldi del pianeta. Quest’anno, per la prima volta, anche dal Nepal e dalla Siria. Ma facciamo un rapido giro del mondo, toccando alcuni dei punti accesi dalla SMU:
Asia
Filippine Manila – Osare l’amore: Attività presso il centro sociale Bukas Palad (link), per raccogliere fondi per l’educazione dei bambini e per la promozione sociale delle famiglie del posto. Il 20 ottobre: “U-Nite” (unite + youth at night): musica, esperienze, fraternità. Il 22 ottobre il concerto “Step Up”, con una band dei Giovani per un Mondo Unito insieme ad altri artisti filippini.
Africa
Costa d’Avorio A Man, la radio diocesana ripristinata da alcuni mesi dopo 5 anni di “occupazione”, offre uno spazio dove i giovani potranno presentare le loro attività. In questo momento non facile, i giovani porteranno tra altro le loro esperienze sulla riconciliazione. Per la prima volta, anche i giovani di Bamako in Mali, entrano nella rete.
Congo
A Lubumbashi, una città a 2000 Km da Kinshasaandare i Giovani per un mondo Unito andranno a trovare i bambini e gli adolescenti di un orfanatrofio. Giochi, canzoni, danze per fare festa a questi ragazzi, pronti a dire con qualche esperienza il segreto che li anima. Per il 18-19 ottobre campo di lavoro nella diocesi per lavorare con altri giovani alla costruzione di alcune classi di scuola e per mettere un po’ di ordine nel terreno adiacente la basilica.
Kenia – una città non basta Azione con i ragazzi di strada in collaborazione con il Ministero degli Affari Interni
America
Venezuela Caracas: concerto all’università Simón Bolìvar per l’inaugurazione della SMU. A seguire, Forum sulla non violenza e sulla fraternità in politica Maracay: concerto per presentare l’ideale della fraternità Maracaibo: interviste in un canale televisivo, per presentare la SMU in Venezuela e nel mondo. Costa Rica Sostegno alla popolazione dei comuni più danneggiati dalle recenti piogge torrenziali, attraverso azioni di volontariato con la Croce Rossa e la Protezione Civile. Panama 15 ottobre: incontro tra i Giovani per un Mondo Unito e i giudici della Città di Panama, sul tema della fraternità.
Europa
Austria A Graz verso la Run4Unity – 14 ottobre – 1000 giovani e ragazzi corrono una maratona per sostenere il progetto “Udisha”, negli slums di Mumbai (India). Per ogni chilometro corso si raccoglie 1 € che permetterà di finanziare borse di studio. Irlanda A Dublino, sabato 13 ottobre: “Intercultural Exchange” – Samba brasiliana, danza del drago cinese, arti marziali, e ‘buonumore’ irlandese: tutto questo e altro ancora nella fiera multiculturale che si terrà al Dublin University College. Obiettivo: celebrare in una giornata il meglio delle molte nazionalità che formano oggi l’Irlanda, un Paese che sta diventando sempre più multiculturale. All’interno dell’Intercultural Exchange anche un workshop dedicato ai diritti dei lavoratori (workers and tenants legal rights) – www.cinews.ie Italia Milano e dintorni Venerdi 12 ottobre: concerto degli Skortza, un gruppo musicale di giovani molto grintosi, una band tra simpatia e voglia di comunicare. La voglia di esprimere, attraverso la loro musica, molto vivace, giovanile e coinvolgente, l’ideale dell’unità. Da lunedì 15 a venerdì 19 ottobre: “Give a free seat – una sedia per la pausa pranzo” dalle 12 alle 14 in piazza San Fedele nel centro di Milano. Un semplice gesto – offrire una sedia alle tante persone che affollano la piazza mangiando velocemente un panino – per promuovere la gratuità e riconciliarsi col tempo.
Torino – La città che sogno Domenica 14 ottobre – aperitivo di presentazione della SMU. Il ricavato sarà devoluto al progetto di Famiglie Nuove nelle Filippine “Una famiglia, una casa”. Domenica 21 ottobre – conclusione della SMU con collegamento internazionale con tutti i Giovani per un Mondo Unito. Castelli Romani 20-21 Ottobre a Segni: Orientamondo. Una gara di orienteering per orientare tutti alla fraternità. E poi un laboratorio artigianale creativo, il cui ricavato andrà a sostegno di progetti in Paesi in via di sviluppo, raccolta straordinaria di coperte per gli immigrati di un quartiere di Roma, e animazione in una casa di riposo di Rocca di Papa. E altro ancora sul sito: www.mondounito.net (altro…)
Ott 2, 2007 | Chiesa, Ecumenismo, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
“Stiamo assistendo alla primavera ecumenica di Praga”. Queste parole, del vescovo romeno ortodosso di Serbia, Daniil, ben esprimono l’intensa esperienza di comunione vissuta dal 20 al 27 settembre 2007 a Praga, crocevia nel cuore dell’Europa, da 43 vescovi amici dei Focolari, di 18 Chiese, provenienti da 17 nazioni di 4 continenti, per il loro 26° Convegno annuale. I prossimi appuntamenti: 2008 nel Libano, travagliato da gravi tensioni; 2009 a Wittenberg (Germania), città-simbolo del protestantesimo. Nelle loro celebrazioni e riflessioni, i vescovi si sono concentrati sull’attuale svolta epocale, convinti che dall’odierno travaglio dell’umanità potrà nascere nelle Chiese un impegno ancora maggiore per portare la luce del Vangelo nel mondo. “La mia notte non ha oscurità: per una cultura della risurrezione”, è stato infatti il tema del Convegno, illustrato da una conversazione preparata da Chiara Lubich. Nel dialogo conclusivo, i vescovi erano unanimi nel costatare che si era avverato l’augurio espresso loro dalla fondatrice dei Focolari: “Che vivano nella luce!” .
La “Domenica ecumenica”, celebrata nella Repubblica Ceca il 23 settembre, ha segnato il culmine della settimana, ricca di approfondimenti biblici, di incontri e visite alle varie Comunità cristiane, nonché ai tesori artistici e culturali di Praga. Nel Centro dedicato a Madre Teresa di Calcutta, i vescovi hanno incontrato 400 esponenti della vita civile ed ecclesiale della città: tra loro, Cattolici, Ortodossi, Luterani, Evangelici, Metodisti, Battisti, Vecchi cattolici, Pentecostali, Hussiti e membri della Chiesa dei Fratelli. “L’Europa stava uscendo dal 20° secolo con tante ferite esteriori ed interiori – ha detto in quest’occasione il Vescovo Christian Krause, già presidente della Federazione Luterana Mondiale e, come tale, firmatario della Dichiarazione congiunta cattolico-luterana sulla giustificazione – ma Dio è intervenuto”. E ha ricordato “la rivoluzione di velluto” di Praga e il crollo del muro di Berlino, ma anche la firma della Dichiarazione, siglata nel 1999 ad Augsburg, che ha fatto crollare secolari barriere fra le due denominazioni. Esemplare l’impegno per la riconciliazione e per una comune testimonianza dei cristiani, senza spirito di rivalità, in seno alla società post-comunista, esposto dal presidente del Consiglio ecumenico nazionale delle Chiese, Dott. Pavel Cerny e dal Vescovo cattolico Frantisek Radkovsky.
Un lungo applauso ha sottolineato l’intervento di alcuni Vescovi partecipanti al Convegno, che hanno reso testimonianza della profonda comunione che li unisce nella carità fraterna, “con Cristo in mezzo a noi”. “Tornerò in Australia e porterò le altre Chiese nel mio cuore. Camminerò mano nella mano con gli altri Vescovi”, ha assicurato il vescovo anglicano David Murray di Perth. “Realizziamo un ‘dialogo della vita’ – aveva detto il card. Miloslav Vlk, arcivescovo di Praga e promotore del Convegno – ponendo l’accento su ciò che abbiamo in comune, a cominciare dal battesimo. Non ignoriamo le difficoltà che ci sono nelle Chiese e fra le Chiese, ma sperimentiamo che l’amore evangelico, soprattutto l’amore per Gesù crocifisso e abbandonato, dà nuova forza per costruire, lì dove viviamo, la comunione”. E’ venuto in rilievo il contributo dei cristiani alla costruzione dell’Europa, emerso durante la grande III Assemblea Ecumenica Europea di Sibiu (Romania), promossa, lo scorso settembre, dalle Chiese d’Europa (CCEE, Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, e Kek, Conferenza delle Chiese cristiane d’Europa), con 3000 delegati, e alla Manifestazione “Insieme per l’Europa” del 12 maggio scorso a Stoccarda (Germania), organizzata da movimenti e comunità di diverse Chiese del vecchio continente.
Nel corso del Convegno, toccanti sono state le testimonianze di sacerdoti e laici che, nutriti dalla spiritualità dei Focolari, sin dagli anni ’60, tempo di persecuzione, hanno sostenuto la Chiesa nell’allora Cecoslovacchia, irradiando la vita evangelica. Altro momento di grande intensità spirituale è stato vissuto alla cattedrale, con la celebrazione della Messa cattolica nella storica cappella di San Venceslao, dove i vescovi hanno ricordato i santi e i martiri dell’inizio della nazione Ceca e i testimoni vittime del nazismo e del comunismo. Qui i vescovi si sono proposti di riconoscere il volto del Crocifisso nella storia personale e in quella delle loro Chiese, e di fare una nuova scelta di Lui, che solo può condurre i Cristiani alla comunione tanto sperata. (altro…)
Set 30, 2007 | Parola di Vita
Sì, occorre parlare, a tutti, sempre!
Tante volte la Parola di vita ci invita a vivere, a essere l’amore. Ma occorre anche trasmettere ad altri la Parola, annunciarla, comunicarla, fino a coinvolgerli in una vita di donazione, di fraternità.
Sono state le ultime parole di Gesù: “Andate in tutto il mondo, annunciate il vangelo…” .
Era questa la passione che spingeva Paolo a viaggiare per il mondo allora conosciuto e a rivolgersi a persone di culture e di fedi differenti: “Non è per me un vanto predicare il vangelo; è un dovere per me: guai a me se non predicassi il vangelo!” .
Facendosi eco delle parole di Gesù e forte della sua stessa esperienza, Paolo raccomanda anche al suo fedele discepolo, Timoteo, e a ciascuno di noi:
“Annunzia la parola…”
Perché il parlare sia efficace occorre prima – quando è possibile – costruire un rapporto con le persone a cui ci si rivolge.
Anche quando non si può parlare con la bocca, lo si può sempre col cuore. A volte la parola può esprimersi solo in un silenzio rispettoso, con un sorriso, oppure nell’interessamento al mondo dell’altro, ai suoi interessi, ai suoi problemi, con un chiamare l’altro per nome, in modo che avverta che lui o lei è importante per noi. E lo è realmente: l’altro non ci è mai indifferente.
Queste parole senza rumore, se indovinate, non possono non aprire un varco nei cuori e spesso l’altro si interessa di me e mi domanda. Ecco allora il momento dell’annuncio. Non bisogna attendere, occorre parlare chiaramente, dire anche poche parole, ma parlare e comunicare il perché della nostra vita cristiana.
“Annunzia la parola…”
Come vivere questa Parola di vita e dire anche solo col nostro passaggio, il Vangelo? come donarlo a tutti?
Amando ognuno, senza distinzione.
Se saremo cristiani autentici, vivendo quanto il Vangelo insegna, le nostre non saranno parole vuote.
L’annuncio sarà ancora più luminoso se sapremo testimoniare il cuore del Vangelo, l’unità tra di noi, consapevoli che “da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri” .
E' questo l’abito dei cristiani comuni che, uomini e donne, sposati o no, adulti e bambini, ammalati o sani possono indossare per testimoniare dovunque e sempre, con la propria vita, Colui nel quale credono, Colui che vogliono amare.
Chiara Lubich
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Set 19, 2007 | Chiesa, Ecumenismo, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
La spiritualità di comunione è decisiva per la causa ecumenica e per il progresso della fede in questo 21° secolo. E’ questa la convinzione, confermata dall’esperienza, che accomuna i vescovi “amici del Movimento dei Focolari” di diverse Chiese e aree culturali del mondo, giunti in oltre 40 a Praga, da 18 Paesi – dall’Australia all’India, dal Libano alla Svezia, dalla Germania all’Italia, alla Repubblica Ceca – per il loro convegno annuale, giunto alla 26ma edizione. Il 23 settembre, giornata in cui a Praga si celebra l’annuale Domenica ecumenica nazionale, i vescovi si incontreranno con personalità del mondo religioso e civile alle quali porteranno la testimonianza di un dialogo vissuto. In programma anche la visita alle comunità delle diverse Chiese della città, per conoscere la loro vita e la loro storia, spesso segnata da repressione e persecuzione di ogni manifestazione pubblica della fede.
Filo conduttore dell’incontro, il tema: “La mia notte non ha oscurità: per una cultura della risurrezione”. E’ un invito a guardare in faccia i sintomi di “notte” culturale e collettiva che segnano gran parte dell’umanità e non risparmiano i credenti, ma anche a scorgere i molteplici segni di speranza e di vita. Tra questi, i recenti eventi ecumenici europei che hanno avuto luogo a Sibiu (Romania) in questo stesso mese di settembre e a Stoccarda (Germania) nel maggio scorso. Vari i momenti di scambio di esperienze tra i Vescovi e con rappresentanti del mondo sociale, economico e culturale. Questi Convegni avvengono sulla base della spiritualità dell’unità, caratteristica del Movimento dei Focolari. Ufficio stampa Praga: Irena Sargankowa – cell. 00420604935872 Servizio Informazione Focolari – Rocca di Papa (Roma) tel. 06.947989 – Carla Cotignoli cell. 348.8563347 (altro…)