22 Giu 2013 | Chiesa, Ecumenismo, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Il Comitato di Orientamento di Insieme per l’Europa con i suoi otto membri – appartenenti della Chiesa cattolica, ortodossa ed evangelica – si è incontrato nella sede romana della comunità di S. Egidio il 4 e 5 giugno scorsi. Scopo principale: confrontarsi sui frutti dell’anno trascorso e capire insieme le prossime tappe, cercando di leggere “lo spartito scritto in cielo” come amava dire Chiara Lubich. In molte delle 152 città collegate il 12 maggio 2012 è iniziata o si è incrementata una dinamica locale di vivace collaborazione tra Movimenti e Comunità di varie Chiese. In vari Paesi esiste, poi, un comitato nazionale di “Insieme per l’Europa” come una rete che sostiene questa comunione. Andrea Riccardi (fondatore della comunità di Sant’Egidio), sottolinea la responsabilità di continuare ad uscire fuori senza essere autoreferenziali, citando Papa Francesco. È la “cultura dell’incontro” – ribadisce la presidente dei Focolari Maria Voce riferendosi ancora a Papa Francesco -, “la cultura di amicizia e di apertura all’altro che sperimentiamo in questo cammino di comunione e che dà speranza al nostro Continente e non solo”. Reduce da un viaggio in Germania, racconta di incontri con varie personalità che vedono in ‘Insieme per l’Europa’ un esempio capace di unire i cuori. Gerhard Pross, del Convegno di responsabili/Ymca, racconta di come il 23 maggio 2013, nell’Accademia cattolica di Stuttgart-Hohenheim si sono incontrati rappresentanti della Chiesa evangelica in Germania, della Chiesa cattolica e di altre Chiese, su invito di alcuni Movimenti e Comunità unite nella rete di “Insieme per l’Europa”. Il presidente della EKD (Evangelischen Kirche in Deutschland) Nikolaus Schneider, l’arcivescovo Robert Zollitsch (Presidente della Conferenza Episcopale Tedesca), il vescovo Gerhard Feige e il vescovo regionale Heinrich Bedford-Strohm nei loro interventi hanno incoraggiato a contribuire ad un intenso e aperto scambio sulle questioni ecumeniche, particolarmente attuali per il 50° della chiusura del Concilio Vaticano II e in vista dell’anniversario della Riforma nel 2017. Alcuni elementi emersi sono: il ritorno a Cristo come centro comune; la comune rielaborazione della storia a livello regionale e nazionale; il porre segni di riconciliazione e la coscientizzazione alle sensibilità della Chiesa dell’altro. Christophe D’Aloisio (Syndesmos) ha presentato, in un’interessante visione, l’attualità di alcune comunità ortodosse in Europa. La fitta agenda dell’incontro del 4 giugno prevedeva varie tematiche. Si è cercato, come ha suggerito Padre Heinrich Walter, del Movimento Schönstatt, di mettere a fuoco il progetto di Dio su ‘Insieme per l’Europa’. Guardare alle “periferie esistenziali”, alle povertà materiali e spirituali che affliggono l’Europa per contribuire al bene comune con i carismi ricevuti da Dio: è questa una delle priorità. Tra l’altro si mette in programma per l’anno prossimo un convegno per esperti e responsabili di Movimenti interessati allo sviluppo di un’economia equa.

Incontro con il Card. Stanislaw Rylko
Regna fra tutti un clima solenne, che si fa preghiera quando si legge il versetto del Vangelo di Giovanni: «Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri» (Gv 13,34-35). È questo passo di Giovanni che, a partire dal 2001 a Monaco di Baviera divenne la base dell’agire tra responsabili di Movimenti e Comunità di varie Chiese e che rende possibile e sempre straordinariamente nuovo il cammino di ‘Insieme per l’Europa’. Il 5 giugno mattina, i responsabili presenti a Roma sono stati ricevuti dal card. Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici. Egli ha incoraggiato i progetti, sottolineato il contributo che le comunità e i movimenti possono dare per risvegliare la responsabilità per l’Europa unita e messo in evidenza la “novità” che la dimensione ecumenica di ‘Insieme per l’Europa’ sta diffondendo. «È Dio che deve tornare al centro della vita dell’uomo – ha affermato – e Dio torna quando gli uomini si lasciano toccare da Dio». Il cardinale ha individuato nei carismi luoghi in cui Dio tocca gli uomini e li trasforma, rendendoli testimoni credibili del Vangelo. (altro…)
27 Mag 2013 | Centro internazionale, Chiesa, Ecumenismo, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Dopo lo straordinario incontro dei movimenti e delle nuove aggregazioni e comunità con papa Francesco per la Pentecoste, riprende il viaggio nel sud della Germania della presidente dei Focolari, Maria Voce, accompagnata del copresidente Giancarlo Faletti. Lo scorso 24 maggio, a Friburgo, sono stati ricevuti dall’arcivescovo Robert Zollitsch, presidente della conferenza episcopale tedesca. Zollitsch si è interessato dell’impegno e della diffusione del Movimento dei Focolari in Germania e nel mondo, incoraggiando il Movimento a dare il proprio contributo alla chiesa e alla società. In un’atmosfera calorosa Maria Voce ha raccontato dell’impegno della comunità internazionale dei Focolari nell’ecumenismo e nel dialogo con le altre religioni. I centri dei Focolari nei vari paesi rispondono sempre alle esigenze e necessità del posto, spiega all’arcivescovo: “Per questo la nostra cittadella ad Ottmaring ha un carattere esplicitamente ecumenico”.
Il presidente della conferenza episcopale si è informato dei sacerdoti che vivono la spiritualità dei Focolari ed ha sottolineato quanto possa essere importante per tutti i sacerdoti il coinvolgimento in una comunità spirituale viva. Ha manifestato la sua gioia per i corsi di formazione alla fede che il Movimento, nel sud della Germania, offre ai giovani: “In una società nella quale manca spesso il coraggio di decidersi e di legarsi è importante che i giovani trovino dei testimoni della fede nel proprio ambiente”. Zollitsch ha detto quanto l’abbia impressionato in modo positivo l’incontro di vescovi di varie chiese e rappresentanti di movimenti della rete “Insieme per l’Europa” al quale aveva partecipato il giorno prima a Stoccarda. Era presente, tra altri, anche il presidente della chiesa evangelica tedesca Nikolaus Schneider. Il rapporto molto vivo tra i movimenti e le comunità promotori dell’incontro, tra cui il Movimento dei Focolari, l’aveva colpito: “Ci hanno raccontato del patto, dell’alleanza dell’amore reciproco che hanno fatto durante uno dei loro primi incontri. E si sentiva che questo amore è vivo tra loro, che questo patto segna ancora oggi i loro rapporti”. Il punto forte del Movimento dei Focolari, secondo l’arcivescovo, sta nel riuscire a motivare le persone “Non solo a vivere e a confessare la fede, ma anche a comunicarsi le rispettive esperienze personali; parlare della propria fede, questo ci manca in Germania! Infatti, qui la fede si rinchiude spesso nel privato”. Ed ha concluso con un augurio e una costatazione: “Il contributo dei movimenti è un dono e un arricchimento anche per le nostre parrocchie. I movimenti, come quello dei Focolari, possono coinvolgere tante persone in una vita di fede autentica e attiva. Sono un dono dello Spirito Santo per il nostro tempo”. Di Andrea Fleming (altro…)
22 Mag 2013 | Chiesa, Dialogo Interreligioso, Ecumenismo, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Si sono conosciuti svolgendo il servizio di cappellani nel carcere di Viterbo, Padre Vasile Bobita e padre Gianfrancesco Bagnulo, portando conforto l’uno ai detenuti ortodossi, l’altro ai cattolici. Tra loro è scattato nel tempo un rapporto molto fraterno, che ha coinvolto poi i membri delle due comunità di appartenenza e che li ha portati a collaborare nell’organizzare un evento locale del cammino di “Insieme per l’Europa” ( Maggio 2012) di cui il Movimento dei Focolari è tra i promotori. Nasce così nei due cappellani l’idea di visitare insieme la cittadella di testimonianza di Loppiano (Firenze), estendendo l’iniziativa alla comunità rumeno-ortodossa di padre Vasile e a due monaci ortodossi del monastero di San Giovanni Therestis, a Bivongi, in provincia di Reggio Calabria. Il 15 maggio scorso, tra le dolci colline toscane, dopo la presentazione della storia di Chiara Lubich e della cittadella, in questo gruppo variegato si è aperto un vivace dialogo su “evangelizzazione e dialogo”, sulla spiritualità dell’unità del Movimento, sui rapporti con la Chiesa ortodossa fin dagli anni ’60, sul testamento di Gesù: «Che tutti siano uno» (Gv 17,21). Ciò ha permesso di approfondire la conoscenza reciproca e di condividere speranze, sfide, dolori e gioie cui ha contribuito l’aggiungersi di una focolarina ortodossa rumena che vive nella cittadella.. Breve ma significativo il commento di Padre Vasile: “Ora capisco perché mi sono sentito sempre accolto da padre Gianfrancesco: perché voi vivete la realtà dell’unità”. Tutti insieme hanno infine desiderato di partecipare con tutta la cittadella alla Santa Messa nella chiesa dedicata a Maria Theotokos che, dice padre Gianfrancesco, “ci ha colpito tantissimo perché è il luogo dell’incontro, dei rapporti vissuti nella loro concretezza alla luce del vangelo”. Questa visita riveste di un particolare significato, perché ha coinciso con il 10° anniversario della posa della prima pietra del santuario (2003-2013) quando, alla presenza di Chiara Lubich, di personalità religiose e civili, i rappresentanti del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli hanno donato alcune piccole pietre colorate, provenienti da importanti santuari mariani ortodossi nel mondo, da porre insieme alla prima pietra come segno del cammino di comunione che ci unisce. (altro…)
13 Giu 2012 | Ecumenismo, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità

Kevin McKeague e David McConkey
Kevin McKeague e David McConkey sono due dirigenti scolastici che da anni lavorano insieme a diversi progetti. Fin qui tutto ok. Ma la cosa interessante è che il prof. McKeague dirige una scuola cattolica, e il prof. McConkey una scuola protestante, e se vivi a Belfast, nell’Irlanda del Nord, non è proprio la stessa cosa. Le due comunità, per anni, sono state separate, in distinte aree della città, e negli anni dei disordini hanno vissuto nel terrore. “Ho sentito dire da Chiara Lubich che tra i princìpi della rivoluzione francese, il meno sviluppato è la fraternità. Ho visto nel mio incontro con David un’opportunità per costruire ponti e portare nelle nostre comunità un’iniezione di amore” – dichiara il preside McKeague. E i fatti lo dimostrano: nel 2009, in un momento in cui, grazie agli accordi politici, si viveva un momento di pace, improvvisamente la scuola protestante viene attaccata. Nessun ferito, ma grossi danni. I primi a reagire sono proprio gli studenti della scuola cattolica, che organizzano un concerto, “Tutti per tutti”, con l’aiuto dei ragazzi del Movimento dei focolari, poi una manifestazione pacifica a Stormont, la sede del Parlamento Nord Irlandese, e l’incontro di una delegazione mista con la Commissione Parlamentare per l’Educazione. “In seguito a questa testimonianza di unità – racconta il preside McConkey – il Ministero dell’Educazione, che per motivi economici non voleva finanziare la ricostruzione della scuola, ha infine deciso di ricostruirla immediatamente: l’unica scuola nell’Irlanda del Nord a ricevere fondi in quell’anno”. 
Rev Brendan Leahy
La platea che li ascolta è quella riunita per un workshop sull’ecumenismo, nella giornata dedicata a questo tema, durante il Congresso Eucaristico internazionale, in corso a Dublino dal 10 al 17 giugno 2012. Ma di quale ecumenismo si tratta? Lo ha ricordato Brendan Leahy, docente di Teologia sistematica al St Patrick College di Dublino, e membro dell’Irish Inter-church Meeting, introducendo la serata. “Ci sono molti modi per entrare nello ‘spazio’ dell’ecumenismo” – ha affermato, ricordando l’etimologia greca del termine oikumene che contiene la radice della parola “casa” (oikos) – “ L’ecumenismo è costruire insieme una ‘casa’ nell’unica Chiesa di Cristo”. Dialogo ecumenico come vita, quindi e prima di tutto. Partendo dai tesori che i cristiani hanno in comune: le Scritture, il Credo, gli scritti dei Padri della Chiesa, i doni dello Spirito, la testimonianza del Vangelo vissuto. Un ecumenismo basato soprattutto sul considerare l’altro come “parte di me”, come ha scritto Giovanni Paolo II nel 2001, e sul lasciar vivere lo stesso Cristo tra coloro che sono riuniti nel suo nome (Mt. 18,20). E di esempi di vita ecumenica è stata costellata la serata. Oltre alla toccante testimonianza dei due presidi nordirlandesi, ha preso la parola la Rev. Bronwen Carling, sacerdote donna della Chiesa di Inghilterra. Vive adesso a Tipperary, in Irlanda, e anima un gruppo di persone di diverse denominazioni cristiane che si riuniscono periodicamente per un approfondimento e uno scambio sulla Sacra Scrittura, quello che nel Movimento dei focolari si chiama gruppo della “Parola di Vita”: “Cercando di vivere insieme il Vangelo di Cristo abbiamo scoperto di non essere così diversi. Abbiamo scoperto l’importanza dell’ascolto reciproco. È questo che mi ha permesso di partecipare oggi ad un evento così ‘cattolico’”.
La condivisione tra singoli diventa poi condivisione tra gruppi, ed ecco che alcuni portavoce di Movimenti e Comunità di diverse chiese, presenti a Belfast, raccontano la loro esperienza di “Insieme per l’Europa”: sono la Comunità di Corrymeela, di Sword of the Spirit, de l’Arche e il Movimento dei Focolari. “Abbiamo sentito che questa iniziativa che riunisce oltre 250 movimenti e comunità cristiane d’Europa per il futuro del continente, era fatta proprio per l’Irlanda del Nord”. Ed è così che già nel 2007 si svolge un primo appuntamento nella Chiesa d’Irlanda, con 120 partecipanti di 7 diverse chiese. Una luce di speranza che si accendeva a Belfast. E da lì il cammino è continuato, fino ad arrivare allo scorso 12 maggio 2012, quando proprio a Stormont, si sono riuniti oltre 400 ragazzi, provenienti da scuole della Repubblica d’Irlanda e dell’Irlanda del Nord, per correre la staffetta mondiale “Run4Unity” come segno di speranza e di pace. Per arrivare a questo appuntamento le 4 comunità hanno lavorato insieme, coinvolgendo le scuole, e approfondendo la conoscenza reciproca, anche attraverso alcuni weekend nello splendido scenario di Corrymeela, una comunità che ha come scopo proprio l’ecumenismo, la pace e la riconciliazione. “La condivisione tra noi è diventata sempre più profonda, con un forte senso di comunione. Al punto che il nostro stare insieme mi sembrava un’eco dell’ultima Cena, la Cena del Signore, la santa Comunione”, racconta il rev. David Godfrey, accompagnato dalla moglie Heather. Anche Thomas Kerr, della comunità de L’Arche, dove vivono insieme persone con diverse abilità, sottolinea un momento speciale vissuto in questi weekend: il gesto di lavare i piedi gli uni agli altri. Questo, insieme al patto finale di “amarsi reciprocamente come Gesù ci ha amato” ha suggellato il cammino percorso fin lì dai vari movimenti.
E poi avanti: dopo questa serata al Congresso Eucaristico “si fa più chiara la coscienza che l’ecumenismo non è per gli specialisti, ma possiamo viverlo, nel dialogo della vita, dovunque siamo”. Sono parole – quelle di Renate Komorek, dei Focolari, moderatrice del workshop – che fanno eco a quanto vissuto poche ore prima nell’Arena dell’RDS, dove erano intervenuti il Priore di Taizé Frère Alois, e la presidente dei Focolari, Maria Voce, sulla “Comunione in un solo Battesimo”. “Non bastano le conclusioni e le prese di posizione anche avanzate tra i teologi, se poi il popolo non è preparato – ha affermato Maria Voce, fino ad osare: Uniti da questa spiritualità, vorremmo essere lievito tra tutte le Chiese e contribuire ad accelerare il loro cammino verso la piena comunione anche visibile, anche eucaristica”. Dall’inviata Maria Chiara De Lorenzo (altro…)
13 Apr 2012 | Chiesa, Ecumenismo, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Verso un’economia equa, l’integrazione di emarginati e profughi, famiglie per una società più umana: sono alcune delle emergenze dell’Europa di oggi a cui si darà voce il 12 maggio, a Bruxelles, nel corso dell’evento centrale di “Insieme per l’Europa”, una manifestazione di popolo che si svolgerà lo stesso giorno in molte città del continente, con facce diverse. Una di queste è quella dei teenagers: in contemporanea con “Insieme per l’Europa” si svolgerà infatti l’edizione 2012 di Run4unity, la staffetta sportiva mondiale promossa dai Ragazzi per l’Unità del Movimento dei focolari. Gli obiettivi comuni sono stati sintetizzati in una serie di “Sì” (alla pace, alla solidarietà, alla vita e alla famiglia, al creato, alla solidarietà, all’economia equa) che con la loro creatività i ragazzi hanno espresso attraverso segni matematici. In molti dei punti toccati dalla staffetta mondiale i ragazzi realizzeranno un flash mob per comporre la parola “SI!” nelle diverse lingue. Linee di programma del 12 maggio al Bruxelles Square Meeting Centre Dopo un saluto a Bruxelles e ad altre 150 città coinvolte in un unico evento europeo, la presentazione di “Insieme per l’Europa: cos’è, com’è nato e cosa offre all’Europa di oggi” è affidata alla presidente del Movimento dei focolari, Maria Voce. Interverrà Romano Prodi, già presidente della Commissione Europea, con una riflessione sul “Contributo di Comunità e Movimenti cristiani all’Europa di oggi”. La parola passerà poi agli studenti universitari europei, seguiti da una panoramica sulle emergenze dell’Europa di oggi e sull’impegno per la tutela della vita e dell’ambiente, per la pace e una cittadinanza attiva. La seconda parte del programma, a partire dalle ore 17 – sarà trasmessa via internet e satellite, in collegamento con gli altri eventi locali. Prenderà la parola Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio e Ministro del Governo italiano per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione, e si darà spazio alla visione dell’Europa e all’impegno creativo dei teenagers. Saranno presenti i rappresentanti delle istituzioni europee, Herman Van Rompuy, Presidente del Consiglio europeo con un video messaggio, e Martin Schulz, Presidente del Parlamento europeo In conclusione Thomas Römer, responsabile dell’YMCA di Monaco, e la presentazione del “Manifesto di Bruxelles 2012”. All’evento è stata conferita la medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano, e si svolge sotto il patrocinio di José Manuel Barroso, Presidente della Commissione Europea; Thorbjørn Jagland, Segretario generale del Consiglio d’Europa; Irina Bokova, Direttrice generale dell’UNESCO. Sito ufficiale “Insieme per l’Europa” Download programma completo (altro…)