Ott 14, 2018 | Chiesa, Focolari nel Mondo, Sociale
“Le nostre azioni sono il nostro futuro” è il tema della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, che ogni anno viene celebrata il 16 ottobre dalla FAO (Food and Agriculture Organization). La Giornata coinvolge organizzazioni internazionali e della società civile, scuole, aziende, media, enti di ricerca e istituzioni in un ricco programma di eventi e manifestazioni per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della povertà, della fame e della malnutrizione, in funzione del raggiungimento dell’obiettivo Fame Zero, tra quelli indicati dall’Agenda ONU per il 2030. I ragazzi del Movimento dei Focolari ne hanno fatto un punto centrale della loro formazione e azione durante tutto l’anno. Lo scorso mese di giugno, una delegazione di ragazze ha partecipato ad una discussione presso la sede internazionale FAO di Roma, ricevendo al termine il passaporto di “Cittadine Fame Zero”. In tutto il mondo hanno messo in atto iniziative per sensibilizzare coetanei e adulti, e dedicato all’argomento il numero 2/2018 della rivista bimestrale “Teens” (Città Nuova). (altro…)
Mag 25, 2017 | Focolari nel Mondo
L’incontro, promosso dal Movimento dei Focolari, sarà incentrato sulla sinodalità. Sono invitati sacerdoti, diaconi, religiosi, religiose, ministri di diverse Chiese e laici sia giovani che adulti sensibili a questo argomento nella vita delle parrocchie. «Nel mondo in cui viviamo, e che siamo chiamati ad amare e servire anche nelle sue contraddizioni, esige dalla Chiesa il potenziamento delle sinergie in tutti gli ambiti della sua missione. Proprio il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio. Quello che il Signore ci chiede, in un certo senso, è già tutto contenuto nella parola “Sinodo”. Camminare insieme – Laici, Pastori, Vescovo di Roma – è un concetto facile da esprimere a parole, ma non così facile da mettere in pratica.» PAPA FRANCESCO Discorso alla commemorazione del 50° anniversario dell’istituzione del Sinodo dei Vescovi 17 Ottobre 2015 Tre anni fa Networking2014 a Loppiano ha visto giovani sacerdoti e seminaristi impegnati a costruire reti di rapporti vivi e vitali nella chiesa. E’ stato l’inizio di un cammino che non si è interrotto. Netwalking è il nuovo appuntamento che ci diamo, ispirati da Papa Francesco che spinge la Chiesa verso la sinodalità “dove l’unica autorità è l’autorità del servizio, l’unico potere è il potere della croce”. l giorni che vivremo insieme vogliono essere un’esperienza di comunione tra sacerdoti e laici ispirandoci al modello della Trinità. Programma: WORKSHOP TEMATICI TESTIMONIANZE DI VITA LITURGIA E PREGHIERA MUSICA E CANTO, ESPRESSIONI ARTISTICHE Informazioni pratiche: Arrivo: martedì 20 giugno per cena Partenza: venerdì 23 giugno dopo pranzo Luogo: Centro Mariapoli – Via S. Giovanni Battista De La Salle 00040 Castel Gandolfo RM, Italia +39 06 935 9091 lnfo e Iscrizione: Tramite i Focolari più vicini oppure tramite l’indirizzo email: netwalking2017 @focolare.org [Sacerdoti e diaconi:portare con sé camice e stola bianca] Lettera-invito (altro…)
Apr 13, 2017 | Chiara Lubich, Chiesa, Ecumenismo, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
Chi “forma i formatori”? Chi e come, in particolare, accompagna la delicata missione di seminaristi e sacerdoti nel percorso della loro formazione pastorale? Come aiutare seminaristi, diaconi e sacerdoti ad essere “ministri capaci di riscaldare il cuore alla gente, di camminare nella notte con loro, di dialogare con le loro illusioni e delusioni, di ricomporre le loro disintegrazioni?” (Discorso del Papa ai vescovi del Brasile, 27 luglio 2013) Domande di senso per tutte le comunità cristiane che interrogarono già il Concilio Vaticano II, aprendo ed esortando alla creazione di scuole che formassero alla spiritualità di comunione. Storia. Nel 1966 nasce a Grottaferrata (Roma) la Scuola sacerdotale del Movimento dei Focolari, trasferita poi nel 1974 a Frascati, quindi stabilizzatasi nel 1984 nella cittadella internazionale di Loppiano, oggi con il nome di Centro di spiritualità Vinea Mea. L’intento è quello di offrire una formazione unificata per sacerdoti, diaconi e seminaristi che metta al centro la fraternità vissuta. Una scuola di vita per uomini chiamati da tutto il mondo ad annunciare il Vangelo, per formarsi ad una vita di comunione con i propri vescovi, con gli altri sacerdoti, con i laici delle rispettive parrocchie, con uomini e donne di ogni credo e cultura, secondo l’augurio che Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari, fece nel 1966 ai partecipanti a Grottaferrata: «… Saper posporre tutto, svestirsi di ogni pretesa di potere, per assicurare la presenza di Gesù fra loro, vivendo come bambini il Regno di Dio. In questo modo [nascerà]una pastorale “nuova” e dei sacerdoti “nuovi”: sacerdoti-Cristo per l’umanità, pronti a dare la vita per tutti». In sintonia con quanto Papa Francesco più volte ha ribadito oggi ai sacerdoti: di uscire verso le “periferie esistenziali”. Dal 1966 ad oggi, sotto la guida di tanti sacerdoti a cominciare da don Silvano Cola, sono stati formati più di 4.000 sacerdoti e seminaristi tra i 20 e i 75 anni, di chiese diverse e da una sessantina di Paesi da ogni parte del globo. Un’esperienza che, per l’impegno nel vivere ogni giorno l’amore evangelico, vuole essere un’esperienza che forma “sacerdoti di comunione” al servizio degli altri.
Riaperta ad ottobre 2013 dopo quasi due anni di ristrutturazione, il Centro di Spiritualità accoglie la sfida di coniugare antico e moderno, dimensione comunitaria e tradizione secolare della chiesa, tanto nelle modalità di formazione della comunità quanto nell’architettura stessa. “Vinea Mea – spiega don Imre Kiss, attuale responsabile del Centro – offre una formazione permanente alla luce della spiritualità di comunione del Movimento dei Focolari. La scuola, della durata di un anno, prevede corsi di spiritualità, teologia, antropologia, ecclesiologia, oltre a laboratori su tematiche di attualità (giovani, famiglia, comunicazione, dialogo con culture e religioni). Attraverso la condivisione della vita in piccole comunità, punta a rispondere all’esigenza espressa da molti sacerdoti di sperimentare nel concreto una spiritualità fondata sulla comunione, per poi trasmetterla agli uomini e alle donne del nostro tempo”. Il Centro opera in sinergia con simili strutture in altrettante cittadelle del Movimento dei Focolari: in Polonia, Germania, Kenya, Brasile, Filippine, Argentina. Promuove spesso, inoltre, corsi e workshop annuali rivolti a educatori nei seminari per sostenere e diffondere uno stile di vita sacerdotale fondato sulla comunione. Lo scorso novembre 2016, il Centro Vinea Mea ha concorso ad inaugurare il Centro Evangelii Gaudium (CEG): progettata e realizzata in collaborazione con l’Istituto Universitario Sophia, costituisce un proposta in risposta all’invito del Papa di dare un nuovo slancio all’opera di rinnovamento necessaria alla nuova tappa di evangelizzazione della Chiesa, chiamata ad uscire verso le periferie esistenziali del nostro tempo. Una delle prime iniziative del CEG è il corso di approfondimento sull’Esortazione apostolica Evangelii Gaudium, organizzato dal Centro di spiritualità Vinea Mea. Fonte: Loppiano online (altro…)
Nov 19, 2016 | Chiesa, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
«Ho imparato ad essere aperto, a non nascondere la polvere sotto il tappeto». È il commento di uno dei 170 seminaristi di Pune (India) soddisfatto per aver partecipato al workshop sulle dinamiche di gruppo progettato sui principi della spiritualità dell’unità, tipica dei Focolari. «Ho capito che devo pensare positivo in tutto ciò che faccio – dichiara entusiasta un altro seminarista – ho fatto nuove amicizie, anche con compagni più anziani di me». Colpisce lo sprint di questi giovani. Sorprende anche che in India – una regione dai mille riti e divinità, patria dell’induismo e del buddismo – ci sia un seminario cattolico con così tanti giovani. E che, come testimonia il direttore spirituale del seminario, Padre George Cordeiro, siano fortemente motivati e decisi per il sacerdozio. Il rapporto dei Focolari col seminario pontificio dell’India risale al 1980; da allora, in varie occasioni i focolarini sono stati invitati a presentare ai seminaristi la loro spiritualità. Molti di questi, diventati sacerdoti o vescovi, continuano a promuovere – nella loro non facile azione pastorale – la dimensione comunitaria del messaggio cristiano. In questo 2016 hanno chiesto al Movimento di organizzare un workshop di tre giorni sulle dinamiche di gruppo. Era la prima volta che i focolarini di Mumbai si trovavano di fronte ad una simile impresa, ma hanno accettato la sfida. Con un team di 12 persone, uomini e donne, fra cui alcuni esperti nel campo psicologico e relazionale, si sono dedicati al progetto organizzando un workshop su misura per seminaristi. Un lavoro impegnativo, anche per la diversità delle culture dei partecipanti, originari di ogni parte dell’India, e per i loro differenti percorsi di studio: dal ginnasio agli studenti di teologia e filosofia. Obiettivo del workshop era di mettere in mano ai seminaristi gli strumenti per costruire la comunità. E di farlo, questa era la richiesta specifica, attingendo a quegli elementi della spiritualità dell’unità che più hanno a che fare con la relazione interpersonale: il “farsi uno” con l’altro, l’ascolto profondo, il patto dell’amore scambievole, la condivisione delle esperienze, il dialogo, ecc. In pratica, si doveva presentare ai seminaristi i vari modi di andare incontro all’altro, privilegiando i rapporti. Con tali caratteri come paradigma culturale, declinati in chiave psicologica e relazionale, ne è uscito un mix con brevi relazioni, scenette, giochi di ruolo, testimonianze (di laici e sacerdoti), esercitazioni pratiche per provarne su se stessi l’efficacia.
Fin dall’inizio il laboratorio è stato seguito con entusiasmo e sostenuto con una vivace partecipazione, che ha aiutato al continuo passaggio “dall’io al noi” che i ragazzi andavano facendo. Un processo che diventerà molto utile a loro quando si ritroveranno a lavorare in gruppo e quando saranno chiamati a suscitare e condurre gruppi di altre persone. Mettendo così in atto quella cultura dell’incontro e del dialogo tanto sottolineata da papa Francesco. Padre George ha definito il workshop “un’autentica esperienza di Dio fra gli uomini”. L’intuizione di tradurre la spiritualità in vita e le idee in fatti quotidiani, si è rivelata vincente. Lo attestano i numerosi feedback scritti dai partecipanti: «Posso fare tutto, ma ad una condizione: che in me ci sia sempre l’attenzione agli altri». «L’incoraggiamento a mettere in pratica il vangelo e non soltanto a studiarlo, ha provocato un cambiamento radicale della mia vita». «Questo workshop è stato un trampolino di lancio per la mia vocazione e le mie interazioni sociali. Le storie di altre persone sono state per me una grande lezione». «Un’esperienza estremamente feconda di addestramento ad essere comunione. Nuove strade si sono aperte davanti a noi. È una grazia poter offrire la spiritualità di comunione nel contesto odierno». (altro…)
Dic 5, 2015 | Chiesa, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Cosa ti ha spinto a diventare sacerdote? Chiede una tredicenne a Don Marco, nel corso di un’intervista informale sui tanti “fioretti” che hanno costellato i suoi anni di vita e di sacerdozio. «A me non interessava tanto diventare sacerdote. Ho chiesto solo un consiglio a delle persone che conoscevano il mondo, più di me, che erano più adulti, per capire di cosa c’era più bisogno, oggi, nell’umanità. Potevo essere un insegnante, ingegnere, mi piaceva fare anche l’architetto, o viaggiare. Mi piacevano tante cose. E a scuola andavo bene. Erano gli anni del boom economico e avevo tutte le possibilità. Ero indeciso perché avevo una borsa di studio all’università, ma volevo essere utile. Ho preso così appuntamento con il Vescovo. Volevo chiedergli cosa ne pensasse, cosa serviva di più all’umanità. Lui era così indaffarato che non ha avuto il tempo di parlare con me, sono stato da solo per ore, tanto che ho pensato: “sicuramente l’umanità non ha bisogno di me, ma forse neanche la chiesa ha bisogno di me, ma chi te l’ha detto che sei così importante? Forse non valgo niente… però amo Gesù, lo amerò sempre, anche se dovessi essere inutile”. Quando finalmente il Vescovo ha trovato il tempo di parlare con me e mi ha chiesto cosa volessi, non volevo più niente! E allora gli ho detto che forse potevo collaborare… Lui era sorpreso, indeciso, ma alla fine mi ha detto: “Ieri ho posto la prima pietra di una chiesa. Quando questa chiesa fra sei anni sarà finita, non c’è nessun sacerdote. Vuoi fare tu il parroco di quella chiesa?”. Ma la mia esperienza era stata di una scelta di Dio prima, cioè non di fare il sacerdote, ma di seguire Dio e di amare Gesù, anche dovessi essere inutile, tanto Gesù qualcosa te la fa fare sicuramente». (Don Marco – Italia) (altro…)