«Quest’anno – esordisce il Santo Padre –, il tema della Giornata Mondiale della Gioventù ci è dato da un’esortazione della Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi: “Siate sempre lieti nel Signore!” (Fil 4,4). La gioia, in effetti, è un elemento centrale dell’esperienza cristiana. (…). E vediamo la grande forza attrattiva che essa ha: in un mondo spesso segnato da tristezza e inquietudini, è una testimonianza importante della bellezza e dell’affidabilità della fede cristiana.» Nell’approfondire alcuni aspetti della gioia Benedetto XVI sottolinea che “Il nostro cuore è fatto per la gioia” e che “Dio è la fonte della vera gioia”. E spiega ai giovani come trovare e “conservare nel cuore la gioia cristiana” attraverso, fra l’altro, la vita della Parola. Il messaggio continua affrontando “la gioia e l’amore” che, secondo Benedetto XVI, sono intimamente legati: “L’amore produce gioia, e la gioia è una forma d’amore.” E ricorda una frase di Teresa di Calcutta: “…Dio ama chi dona con gioia. E chi dona con gioia dona di più”. Seguono due passaggi che affrontano “la gioia della conversione” e la sfida di trovare la “gioia nelle prove”. “Il dolore – afferma il Papa – può essere trasfigurato dall’amore ed essere misteriosamente abitato dalla gioia”. E’ a questo punto che propone come modelli di vita due giovani testimoni: Pier Giorgio Frassati (1901-1925) e Chiara Badano (1971-1990), citando una lettera di quest’ultima a Chiara Lubich, datata 20 dicembre 1989, dove la giovane beata confessa che “soffrivo molto fisicamente, ma l’anima cantava”. Il testo si conclude con l’invito ai giovani di diventare “testimoni della gioia”, perché, sempre secondo il Santo Padre, “non si può essere felici se gli altri non lo sono: la gioia quindi deve essere condivisa”. Testo integrale: Messaggio del Santo Padre, Benedetto XVI per la XXVII Giornata Mondiale della Gioventu’ 2012
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