25 Lug 2017 | Chiara Lubich, Cultura
Quando Chiara Lubich, in uno scritto del ’49, afferma che il «dire è dare» apre nuove prospettive nel campo delle scienze del linguaggio. Questa sua intuizione, scaturita, prima di tutto, da una profonda esperienza di vita, si è dimostrata infatti particolarmente feconda per temtare nuovi itinerari di indagine in ambito linguistico e letterario. Ne sono un esempio i contributi qui raccolti, presentati in occasione del primo Convegno internazionale del Gruppo di studio e di ricerca dell’area linguistico-letteraria della Scuola Abbà. Gli autori, di varie provenienze geografiche e disciplinari, si sono lasciati interpellare dalle molteplici implicazioni che la “parola” – intesa come dono e relazione – suscita all’interno delle dscipline che li vedono impegnati come docenti, studenti o cultori appassionati. Ne nasce un percorso vario che apre ad ulteriori approfondimenti. Contributi di : I. A. Latorre – M.C. Atzori – E.M. Brito de Faria – A. Calabrese – C. Cianfaglioni – V. Crupi – D. Falmi – M.C. Ferro – A. Gòmez Olmos – P.K. – T.Hu – M.P. Marìn Ferrer – A. Nichilo – M. Pantalone – R.C. Pereira da Silva – S. Perniola – A.P. Pinheiro da Silveira – H. Rebelo – A.M. Rossi – J.W. Somogyi – K- Wasiutynska. Città Nuova Editrice
20 Lug 2017 | Chiara Lubich, Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Senza categoria, Spiritualità
1944. Chiara Lubich lascia i suoi amatissimi libri in soffitta per mettersi alla scuola dell’unico Maestro, Gesù, abbandonando il sogno di studiare Filosofia all’Università Cattolica, dove pensava avrebbe potuto conoscere Dio. 53 anni dopo, l’Università Cattolica di Città del Messico le conferisce il Dottorato h.c. in Filosofia.
A 20 anni di distanza, la comunità dei Focolari in Messico ha organizzato un triplice evento, come memoria e attualizzazione del suo messaggio: Filosofia dell’essere, Chiesa comunione e inculturazione. 29 giugno 2017: “Il volto di Dio Comunione” è il titolo del simposio svoltosi presso l’Università Pontificia del Messico. Il Dott. Piero Coda, preside dell’Istituto Universitario Sophia (IUS) svolge due conferenze: “Papa Francesco: 4 punti per una Chiesa in uscita” e “Chiara Lubich: una mistica del noi per vivere il cambio”. Due riflessioni che suscitano nei presenti, in maggioranza sacerdoti, religiosi e religiose, l’urgenza di una pastorale che renda visibile il volto di una Chiesa misericordiosa, sinodale, povera e aperta.
«È sorta – afferma Mons. Coda – la necessità di mantenere un dialogo aperto con le forze vive della Chiesa messicana per assumere con slancio la sfida della conversione pastorale lanciata da Papa Francesco. Promuovendo l’impegno dei laici a livello culturale e sociale, l’accompagnamento dei giovani e il cammino sinodale della Chiesa dove i Carismi possano dare il loro contributo”. 30 giugno. In una accogliente sala dell’Università La Salle, a Città del Messico, il Dott. Enrique Alejandro González Alvarez, rettore dell’ateneo, spiega l’importanza della laurea h. c. conferita il 6 giugno 1997 a Chiara Lubich : “Con la sua accettazione è stata lei a onorare l’Università”. E sottolinea la profonda sintonia fra il Carisma dell’unità e quello lasalliano: “L’Università si sente identificata col Movimento dei Focolari, perché in maniera congiunta stiamo lavorando per portare il Regno di Dio in terra, senza dubbio la principale missione di Chiara (…) Mi auguro che continuiamo a stringere il legame che ci unisce. Questa non è solo la casa di Chiara Lubich, ma di quanti portano il suo spirito, perché oggi lei deve continuare a vivere nei suoi seguaci”. Per l’occasione il Dott. Piero Coda svolge una conferenza sul “Contributo di Chiara Lubich ad una nuova filosofia dell’essere”. “Il discorso di Chiara di 20 anni fa – dice Coda – si è dimostrato profetico per il Messico, perché si coglie a livello sociale e culturale una nuova domanda di senso e di luce e il bisogno di un nuovo paradigma culturale. Quindi il suo discorso risulta orientativo e si collega con l’impegno dell’Istituto Universitario Sophia”. Tra l’Istituto Universitario Sophia, l’Università Pontificia Messicana e l’Università La Salle del Messico si stabiliscono nuovi contatti e nuove prospettive di collaborazione.
L’evento di giugno 1997 è stato celebrato dalla comunità dei Focolari con una grande festa, presenti il Nunzio Apostolico, Mons. Franco Coppola e il Rettore dell’Università Pontificia del Messico, Dott. Mario Ángel Flores Ramos. Musiche, danze, filmati e le testimonianze di chi era presente in quel giorno memorabile sono stati la cornice adatta per riscoprire la portata del messaggio di Chiara Lubich. “Nella Basilica della Madonna di Guadalupe – dice Maria Voce, nel messaggio alla Comunità messicana – davanti alla ‘Morenita’, Chiara ha messo in evidenza i meravigliosi simboli con cui Maria si è rivestita, presentandosi come esempio straordinario d’inculturazione”. La consegna di Chiara, trasparente eco del messaggio “Guadalupano”, è risuonata con forza, come ha sottolineato la presidente dei Focolari: “Affidiamoci a Lei, icona della ‘cultura dell’incontro’, per vivere pienamente il farsi uno e portare in ogni ambiente la spiritualità di comunione”. (altro…)
19 Lug 2017 | Chiara Lubich, Famiglie, Focolari nel Mondo, Sociale, Spiritualità

Chiara Lubich con Anna Maria e Danilo Zanzucchi, e Gianna Fumagalli. Foto CSC Audiovisivi
Mentre si svolgeva la prima Scuola dei focolarini sposati, Chiara Lubich, parafrasando un’espressione che il giorno prima, all’udienza generale, Paolo VI aveva rivolto ai giovani dei Focolari, annunciò che in quella data (19 luglio 1967) in seno ai Focolari sarebbe nato “un Movimento esplosivo, apostolico e diffusivo” per il mondo della famiglia. A distanza di 50 anni si può ben dire che quelle parole, con la loro vita, le Famiglie Nuove le hanno davvero portate a concretezza. In questi anni infatti, coppie di sposi, fidanzati, e quanti hanno a che fare col mondo della famiglia, a contatto con il carisma dell’unità hanno visto rinvigorire il loro amore reciproco da quell’amore che attinge al Vangelo, trasformandolo in testimonianza dell’amore di Dio per l’umanità. Un amore che ha generato, come conseguenza, la diffusione del Movimento nella maggior parte dei Paesi del mondo, fino alle isole Fiji (Oceano Pacifico). Nel video-collage che qui proponiamo, realizzato nel 2007 (a 40 anni dall’inizio di Famiglie Nuove), le parole di Chiara risuonano più che mai un’attuale, luminosa risposta alle necessità della famiglia di oggi, in linea profetica con l’esortazione “Amoris Laetitia”. Non sono solo parole le sue. Sono il frutto della vita di una moltitudine di famiglie che nella loro quotidiana testimonianza di unità e nell’attuazione di un centinaio di progetti di cooperazione internazionale e di sostegno a distanza, contribuiscono al rinnovamento della società e alla realizzazione del testamento di Gesù: “Che tutti siano una cosa sola”. https://vimeo.com/225160629 (altro…)
15 Lug 2017 | Centro internazionale, Chiara Lubich, Focolari nel Mondo, Spiritualità
«Tra giochi, all’ombra delle conifere, sotto rocce, Chiara [Lubich], ai suoi parlava sempre di Dio, della vergine, della vita soprannaturale: la soprannatura era la sua natura. Conviveva sempre con il Signore: effetto della carità, di cui era, molecola su molecola, edificata. E allora quando s’andava in campagna quelle foreste alpine si trasfiguravano in cattedrali, quelle cime parevano picchi di città sante, fiori ed erbe si coloravano della presenza di angeli e di santi: tutto s’animava in Dio. Cadevano le barrire della materia. Era anche questa una forma di quella riconciliazione di sacro e di profano, per cui, eliminato il brutto, il male, il deforme, si ricuperavano d’ogni parte i valori di bellezza e di vita della natura, in tutti i suoi aspetti. I discorsi di lei, come le opere, risultavano un assiduo sgombero di detriti mortuari per ristabilire la comunicazione, per sé così semplice, della natura con la soprannatura, della materia con lo spirito, della terra col cielo. Una duplicazione dei valori dell’esistenza in terra; un aprire il valico al paradiso. Era l’estate del 1949. Quel godimento fu agevolato dall’eredità di una baita a Tonadico di Primiero, avuta da Lia [Brunet]. A farvi una villeggiatura vi salirono, nel luglio Chiara [Lubich], Foco [Igino Giordani]e le focolarine per stare un po’ sole a riposare fisicamente, dopo i lavori, per i poveri e per sé, durante l’anno. La baita era composta d’un fienile superiore, a cui s’accedeva con una scala a pioli dal piano terra, composto di una stanza con piccola cucina. Sopra si sistemarono alcune brande e un armadio tirato su con una carrucola: e fu il loro dormitorio. Foco andò all’albergo Orsinger ed ebbe occasione di parlare alla sala dei Cappuccini. Nella loro chiesa egli desiderò legarsi “corto” con un voto d’obbedienza il quale però a Chiara non apparve conforme agli usi del focolare. Propose piuttosto un patto di unità, nel senso che alla prossima Comunione eucaristica, sul nulla delle anime, Gesù in lei patteggiasse con Gesù in lui. La mattina alla messa nel comunicarsi i due fecero patteggiare Gesù con Gesù. Fu per lei l’inizio d’una serie di illuminazioni». Igino Giordani, Storia del Movimento dei Focolari, scritto inedito. (altro…)
14 Lug 2017 | Chiara Lubich, Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni
Un progetto che è già esperienza di vita e azione sociale, un invito a costruire ponti di fraternità e contribuire a far crollare le barriere dell’indifferenza, dei pregiudizi, dell’egoismo. Nato nel 1973 da un’idea di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, il Genfest è un incontro di giovani provenienti da tutte le latitudini. Quella di Manila sarà l’11° edizione. Il Genfest si è affermato nel tempo come un grande festival di idee, pensieri e iniziative che hanno ispirato migliaia di giovani di culture, etnie e religioni diverse a cambiare e orientare la propria vita verso gli ideali della fraternità e del mondo unito. Il programma centrale si svolgerà nel World Trade Center Metro Manila, mentre tutti i workshops si svolgeranno presso l’Università “De La Salle”. BEYOND ALL BORDERS (oltre ogni frontiera), titolo della prossima edizione, vuole sottolineare i confini da superare, a livello personale e sociale, per costruire un mondo più unito e felice, per respirare, amare, lavorare e vivere con uno sguardo aperto e inclusivo. Diverse le manifestazioni artistiche e musicali, i forum, i momenti di expo previsti. Il logo del Genfest 2018 si può riassumere in una parola: essenzialità. “Less is more”, meno è meglio. In un mondo in cui la comunicazione e l’informazione sono sovrabbondanti ed eccessive, il messaggio di Manila sarà improntato alla semplicità e alla potenza che ogni parola possono portare al mondo. Per questo motivo il logo del Genfest è fatto di sole lettere e una semplice linea sotto il titolo. Un segno essenziale che ricorda di andare oltre, al di là dei confini, per sottolineare l’unica cosa che conta nella vita: andare verso tutti per arrivare insieme a realizzare la fraternità universale. Contattaci: info@y4uw.org Le iscrizioni saranno aperte a partire da ottobre 2017 Fonte: Y4UW International https://www.youtube.com/watch?v=C8NvjNYgNEc (altro…)
12 Lug 2017 | Chiara Lubich, Ecumenismo, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Senza categoria, Spiritualità
Può certamente dirsi un anniversario d’oro quello che oggi, 50 anni dopo, ricorda quel primo sommesso incontro, seme di impensate aperture tra il Patriarcato Ecumenico della Chiesa Ortodossa e il Movimento dei Focolari – scrivono dai focolari di Istanbul -. Poche settimane fa così si esprimeva il Metropolita Gennadios Zervos: “Fino ad oggi, quel momento non è stato adeguatamente apprezzato in tutta la sua portata” (cfr Quel dialogo voluto da Dio). Qualcosa della forza germinante di quell’incontro la si può intuire dall’attribuzione in Ottobre del primo Dottorato honoris causa in “cultura dell’unità” al Patriarca Bartolomeo da parte dell’Istituto Universitario Sophia (Loppiano, Italia). Da lì il progetto, ora già realtà, di arricchire l’offerta formativa dello stesso Istituto, con una Cattedra permanente per il dialogo tra Chiesa ortodossa e Chiesa cattolica, intitolata al Patriarca Atenagora e a Chiara Lubich. Il 13 giugno, giorno della ricorrenza, alcuni di noi si sono ritrovati spontaneamente al Fanar, la sede patriarcale. Davanti alla bellissima icona di Maria si è conclusa col Magnificat la nostra preghiera di azione di grazie: “Grandi cose ha fatto l’Onnipotente, Santo è il Suo Nome”. Ma l’oro è ancora d’obbligo per la celebrazione che è stata fatta qui ad Istanbul, nel quadro della Mariapoli locale. Se l’anno scorso Papa Francesco aveva visitato una Mariapoli, quella di Roma, quest’anno i partecipanti alla Mariapoli di Istanbul, hanno avuto la sorpresa, la gioia e l’onore di essere ospiti del Patriarca Bartolomeo. La Scuola Teologica dell’isola di Halki, con il suo splendido parco, ha fatto da cornice ad una giornata indimenticabile.
Domenica 25 giugno, i 65 ‘mariapoliti’ di diverse confessioni, nazionalità, lingue sono saliti alla sala delle udienze dove il Patriarca Bartolomeo ha tenuto il suo discorso: «Parliamo ora di una storia che ha 50 anni, di un legame spirituale molto forte tra il Patriarcato Greco e il Movimento dei Focolari. E possiamo parlare ormai di una tradizione perché il nostro predecessore Patriarca Demetrio ha continuato la relazione con Chiara e il Movimento. E noi abbiamo seguito e portato avanti per 26 anni questa tradizione. Siamo molto felici ed è una grande gioia per noi che la maggior parte degli anni di questa tradizione siano trascorsi con noi». Non siamo nuovi alle manifestazioni di affetto e di stima del Patriarca, ma questo riesce sempre a sorprenderci. L’espressione della sua gioia non è una formalità … si dice fiero della sua parte di 26 anni su 50! e aggiunge a braccio: «Ma già prima di essere patriarca , nel lavoro accanto ai miei predecessori ho servito con amore questo rapporto». E ha continuato: «Vedo che il buon Dio vi ha benedetto perché il vostro numero e il vostro servizio sono aumentati, perché con il testamento di Chiara che avete accolto, rendete servizio a tutta l’umanità con lo stesso cuore puro, con la stessa fede, con lo stesso amore, con la stessa laboriosità. […] Come la benedizione di papa Francesco, così la nostra benedizione e la nostra preghiera è sempre con voi, perché seminiate i semi della pace e dell’amore nel cuore degli uomini. Che Dio conduca sempre i vostri passi verso le buone opere».
Dopo il discorso la consegna dei doni, tra cui una foto incorniciata di Atenagora e Chiara durante uno dei loro incontri. E poi una canzone “Ama e capirai”, in diverse lingue (anche in greco), che sappiamo essere stata molto amata dal Patriarca Atenagora e che esprime l’essenza della Mariapoli: la luce che viene dall’amore vissuto. Nella sala da pranzo sottostante il Patriarca ha offerto a tutti uno squisito pranzo e la mattinata si è conclusa con foto ufficiali, selfie e momenti di dialogo in cui Bartolomeo si è intrattenuto con l’uno e con l’altro. D’oro infine l’eredità che ci lasciano il Patriarca Atenagora e Chiara, protagonisti e iniziatori del “dialogo della Carità”, “grandi ideatori del dialogo del popolo (…) iniziatori di una nuova Era ecumenica; hanno ammaestrato popoli, dando loro coraggio, forza, pazienza, fedeltà, disponibilità, amore e unità” (Metropolita Gennadios Zervos). (altro…)