Movimento dei Focolari
Da Lecco un aiuto ai profughi ucraini

Da Lecco un aiuto ai profughi ucraini

La Parrocchia di San Nicola di Myra a Lecco del Patriarcato di Mosca – Chiesa Ortodossa Russa – è presente ormai da quattro anni a Lecco ed ha intessuto rapporti di conoscenza ed amicizia con la comunità cattolica del territorio di Lecco, Brianza e Valtellina. Direttamente dal vescovo ortodosso della zona Ucraina al confine con la Russia vicino a Donetsk, un appello di solidarietà per il monastero di Sviatogorsk che accoglie i profughi in fuga dalla guerra. La richiesta è di cibo e vestiario con cui sostenere migliaia di rifugiati. Le persone del Movimento dei Focolari, della parrocchia di San Leonardo a Malgrate, con l’Opera di San Francesco per i Poveri di Milano e la comunità ortodossa lecchese hanno raccolto cibo e vestiario, raggiungendo una forte adesione grazie alla sensibilità di tante strutture presenti sul territorio. Un aiuto è stato dato (anche) da Silea S.p.A., di Valmadrera, che ha fornito il necessario apporto logistico, mettendo a disposizione gli spazi necessari ad accogliere la merce che si accumulava via via: con mercatini dell’usato, donazioni da alcune ditte e contributi di famiglie che davano del proprio, sono state raccolte in breve oltre 20 tonnellate. croppedimage701426-leggendariachiesadigessoucraina La fattiva collaborazione di Unisped s.r.l., esperta in spedizioni internazionali, e degli Uffici doganali di Lecco ha portato al compimento delle complesse procedure burocratiche; grazie al quale il nostro carico farà dogana direttamente in Arcivescovado a Kiev, evitando le insidie della frontiera ordinaria. Il 17 giugno il TIR, proveniente da Kiev, partirà per raggiungere il Monastero. Padre Vitaly e un sacerdote in rappresentanza della Chiesa Cattolica accompagneranno il carico; previsti incontri e visite al monastero per una visione diretta della situazione e per farne un reportage. Fonte: Resegoneonline.it

Vangelo vissuto: l’essenziale

Vangelo vissuto: l’essenziale

20150616-aIl cliente Dirigo un’agenzia di banca. Una sera, uscendo dall’ufficio, portavo il peso di un grosso problema irrisolto: riguardava un cliente che si era comportato male con il suo conto corrente. Intravedevo solo due soluzioni che mi davano sofferenza: danneggiare gravemente il cliente, avviando le pratiche legali, o rischiare di venire meno ai doveri. Avevo un appuntamento con mia moglie, per tornare insieme a casa. Di solito cercavo di liberarmi dai pensieri, ma quella sera non ci riuscii. Lei capì subito e mi disse: «Giornata pesante oggi vero?». Cominciai a confidarmi. Mary non era dentro i problemi di banca, ma ascoltava attentamente, in silenzio. Dopo averle detto tutto, mi sentii come sollevato e più fiducioso. Il problema rimaneva, ma ora non era più soltanto mio. L’indomani cominciai ad intravedere una terza soluzione che consentiva, nel rispetto dei miei compiti, di non danneggiare il cliente. (G. K. – Inghilterra) Problemi di udito Con seri problemi di udito, spinto anche dai miei parrocchiani, sono andato da uno specialista. Dopo avermi chiesto a quale ordine religioso appartenessi, ha cominciato ad enumerare i suoi rancori contro la Chiesa per tutte le incoerenze e le contraddizioni che gli avevano fatto perdere la fede. L’ho ascoltato con amore, rendendomi conto di trovarmi davanti ad una persona che non si accontentava di un cristianesimo superficiale. A mia volta gli ho risposto che non ci sono argomentazioni per difendere la Chiesa ma solo una vita coerente. E ho aggiunto: «Dio ci ama così come siamo». Lui ha voluto il mio indirizzo e il telefono. Venuto a trovarmi la sera stessa, mi ha raccontato che era stato in seminario fino a 18 anni finché gli è parso che il marxismo rispondesse meglio a ciò che cercava; ora però queste certezze si erano incrinate. Dopo qualche giorno mi ha confidato che, entrato in chiesa, gli era sembrato che Dio gli dicesse: «Io non ti ho mai abbandonato». Ora è tornato ai sacramenti insieme alla moglie. (P. G. – Italia) Licenziamento In fabbrica hanno distribuito in questi giorni delle lettere di licenziamento una delle quali indirizzata a Giorgio. Conoscendo le sue precarie condizioni economiche, mi avvicino e lo invito a tornare con me dell’ufficio del personale: «Io sto meglio di lui – dichiaro –, mia moglie ha un lavoro. Licenziate piuttosto me». Il capo promette di riesaminare il caso. Quando usciamo, Giorgio mi abbraccia commosso. Il fatto naturalmente passa di bocca in bocca e altri due operai, pressappoco nelle stesse mie condizioni, si offrono al posto di altri due licenziati. La direzione è costretta ad un ripensamento sui metodi di scelta dei licenziamenti. Essendo venuto a conoscenza del fatto, il parroco lo racconta durante l’omelia della domenica, senza fare nomi. Il giorno dopo mi fa sapere che due studentesse sono andate a portargli tutti i loro risparmi per gli operai in difficoltà, dichiarando: «Anche noi vogliamo imitare il gesto di quell’operaio». (B. S. – Brasile) (altro…)

Grazie Don Foresi

Grazie Don Foresi

Link per la diretta: http://live.focolare.org


Negli ultimi anni viveva lontano dai riflettori, nel suo focolare a Rocca di Papa, insieme ad altri primi focolarini, compagni di viaggio di sempre: Marco Tecilla, Bruno Venturini, Giorgio Marchetti.

Pasquale Foresi con Chiara Lubich

Pasquale Foresi con Chiara Lubich

La sua è una figura molto importante nella storia dei Focolari: aveva appena 20 anni quando, nel 1949, Chiara Lubich gli chiede di condividere la responsabilità del Movimento nascente. Chiara, infatti, ha ravvisato sempre in lui un particolare ruolo nello sviluppo del Movimento dei Focolari: quello dell’incarnazione del carisma dell’unità, e per questo lo considerava, insieme a Igino Giordani, cofondatore del Movimento. Pasquale Foresi era un giovane alla ricerca. Dopo aver sentito la vocazione al sacerdozio, frequentava il seminario di Pistoia e il Collegio Capranica a Roma. Racconta: «Ero contento, soddisfatto della mia scelta. Ad un dato momento però, ho avuto non una crisi di fede, ma un semplice ripensamento. È stato a quel tempo che ho conosciuto il Movimento dei Focolari. Notavo, nelle persone che vi appartenevano, una fede assoluta nella Chiesa cattolica e contemporaneamente una vita evangelica radicale. Ho capito così che quello era il mio posto e ben presto l’idea del sacerdozio è ricomparsa». Sarà il primo focolarino sacerdote. Dopo di lui, altri sentiranno questa particolare chiamata al servizio del Movimento. Pasquale riconosce nei primi passi mossi da Chiara Lubich e il primo gruppo accanto a lei “una polla evangelica sgorgata nella Chiesa”, ed inizia un sodalizio che lo conduce a dare un fondamentale contributo allo sviluppo del Movimento come stretto collaboratore della fondatrice.
Villa Eletto 2

Villa Eletto, Loppiano (Incisa Valdarno – FI)

Riguardo ai principali compiti a lui affidati, scrive lo stesso Foresi: «Perché sacerdote, sono stato incaricato di tenere i primi rapporti con la Santa Sede. Altro mio compito particolare, nel tempo, è stato quello di seguire lo sviluppo del Movimento nel mondo e di collaborare, direttamente con Chiara, alla stesura dei vari Statuti. Ho ancora potuto dar vita e seguire opere concrete, quali il ‘Centro Mariapoli’ per la formazione dei membri a Rocca di Papa, la cittadella di testimonianza a Loppiano, la casa editrice Città Nuova a Roma e altre opere che si vennero poi moltiplicando nel mondo». Ma c’è ancora un aspetto particolare della sua vita accanto a Chiara, che forse rappresenta meglio degli altri il suo particolare apporto allo sviluppo del Movimento. Scrive: «È nella logica delle cose che ogni nuova corrente di spiritualità, ogni grande carisma, abbia dei risvolti culturali a tutti i livelli. Se si guarda la storia si constata come ciò si è sempre avverato, con influssi nell’architettura, nell’arte, nelle strutture ecclesiali e sociali, nei vari settori del pensiero umano e, specialmente, nella teologia». Infatti, egli è intervenuto innumerevoli volte con la parola e con lo scritto a presentare la teologia del carisma di Chiara nella sua dimensione sociale, spirituale, sottolineandone con autorevolezza la novità, sia in ordine alla vita che al pensiero. Dalle sue pagine scaturisce “un acume di analisi, un’ampiezza di vedute e un ottimismo nel futuro, resi possibili dalla sapienza che proviene da una forte e originale esperienza carismatica, oltre che da quegli abissi di luce e di amore, di umiltà e fedeltà, che solo Dio può scavare nella vita di una persona”. (dalla Prefazione di “Colloqui”, domande e risposte sulla spiritualità dell’unità). Il Movimento dei Focolari in tutto il mondo lo ricorda con immensa gratitudine. Comunicato stampa Scheda bibliografica Don Foresi ha raggiunto Chiara (Città Nuova online) Luce che si incarna. Commento ai 12 punti della spiritualità dell’unità, Pasquale Foresi, Città Nuova 2014 L’unità si fa storia. Pasquale Foresi e il Movimento dei Focolari, Armando Droghetti ed., Città Nuova 2015 (altro…)