Lug 10, 2018 | Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni
Si chiama “Sia fatto di me secondo la tua parola” e la sua versione internazionale è stata lanciata il 4 luglio. La prossima Giornata Mondiale della Gioventù, cui parteciperà Papa Francesco, si terrà a Panama dal 22 al 27 gennaio 2019 e avrà un inno ufficiale in cinque lingue. La musica è stata composta da Abdiel Jimenez, e la versione italiana è stata composta dal maestro Marco Frisina. Interpreti della versione internazionale sono Gabriel Diaz, Marisol Carrasco e Masciel Munoz per lo spagnolo; Lucia Munoz e Pepe Casis per l’italiano; Naty Beitia per il francese; José Berasategui e Eduviges Tejedor per l’inglese, e Erick Vianna e Kiara Vasconcelos della Comunità Shalom del Brasile per il portoghese. https://www.youtube.com/watch?v=SXlYt_JjftE (altro…)
Lug 10, 2018 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
«I muri dividono nazioni, culture e persone. Sono cresciuto di fronte al muro che separa Stati Uniti e Messico. Mi chiamo Noé Herrera e sono nato in una città del Messico il cui nome, Mexicali, sta per Messico e California. Fin da piccolo, mi chiedevo perché fosse così difficile attraversare il confine con gli Stati Uniti. Questi due paesi hanno molti tratti in comune nella loro cultura, come il cibo, la lingua e persino aspetti economici. Ho molti amici da entrambi i lati e molte persone, come me, vanno avanti e indietro dal Messico agli Stati Uniti e viceversa. Tuttavia, ho visto come questo confine rappresenti motivo di grandi sofferenze per i nostri paesi. L’ho visto nelle molte famiglie che sono separate, negli immigrati che lottano per trovare un futuro migliore, nei molti pregiudizi che abbiamo creato. Eppure, ho visto che le persone sono indifferenti a questa situazione. Perché? Perché ci siamo abituati a vedere questa divisione». «Non ho avuto la stessa esperienza di Noè con il muro, posso dire che dagli Stati Uniti è più facile attraversare il confine verso il Messico, che non viceversa. Mi chiamo Josef Capacio. Vengo da una città nel sud della California, San Diego, vicino al confine. Anche io ho visto la divisione negli Stati Uniti, ma per fortuna ho imparato, fin da quando ero molto giovane, a vivere per l’unità. Nel corso degli anni, una nuova percezione del mondo si è fatta strada dentro me. Crescendo, esposto alla multiculturalità, non solo ora la tollero, ma l’ho fatta mia! Penso sia parte del motivo per cui Noé e io siamo diventati amici. Io non sono solo Josef, americano, nato in una famiglia emigrata dalle Filippine, e lui Noé, della grande stirpe messicana. Siamo tutto questo e altro ancora. Siamo due cittadini del mondo. E non dimenticherò mai come ci siamo incontrati. Dopo aver passato un anno lontano da casa, e frequentato una scuola di formazione per i giovani dei Focolari in Italia, ero entusiasta di tornare a casa e sostenere le nostre iniziative in California. Un amico mi ha suggerito di unirmi agli sforzi per un progetto a Mexicali. In tutta onestà, all’inizio ero riluttante. Tuttavia, mi sono morso un labbro e l’ho ascoltato. Fortunatamente, dopo aver incontrato Noé, mi sono deciso ad andarci con alcuni amici. Quella giornata non si può descrivere a parole. Una meraviglia!» «L’obiettivo era quello di mostrare la nostra visione di un mondo unito attraverso una corsa in simultanea lungo i due versanti del muro. C’erano circa 200 persone da entrambe le parti, con un unico messaggio: “Possiamo essere divisi da un muro, ma siamo insieme a costruire un mondo unito”. Molte persone di tutte le età hanno aderito e da allora sta diventando un appuntamento annuale in cui abbiamo coinvolto i governi locali, da entrambi i lati. Dopo quel primo grande evento, il nostro obiettivo è diventato più visibile. Josef ed io, con altri amici dei nostri paesi, abbiamo avuto molte opportunità di lavorare insieme in molte attività sociali, ma anche, nel tempo, abbiamo sviluppato rapporti di fraternità e di vera amicizia con i nostri vicini oltre confine. Ho scoperto che i nostri valori, obiettivi e visione del mondo sono molto simili. Siamo tutti uguali e posso amare il suo paese come il mio». «Ho scattato questa foto durante uno dei nostri eventi, che mi ha ispirato questo pensiero: “Ci sono, per vari motivi, confini fisici, geopolitici, economici, di sicurezza. Ma nei nostri cuori non ci sono barriere. Siamo un unico popolo e vogliamo un mondo unito!”. Quelli che hanno avuto il privilegio di guardare il nostro pianeta dallo spazio parlano spesso di questa nuova percezione della vita umana, sulla Terra. Da lassù non ci sono confini. Svaniscono. Sono invisibili, inesistenti. I motivi per cui continuiamo a farci la guerra diventano piccoli. Un astronauta ha persino detto: “Da quassù è chiaro che sulla Terra siamo una sola umanità”». A cura di Chiara Favotti (altro…)
Lug 9, 2018 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni
Lo scorso aprile, lo United World Project ha selezionato 25 giovani rappresentanti da tutto il mondo per svolgere il ruolo di “Ambasciatori per un Mondo Unito”, con il compito principale di lavorare per il riconoscimento ufficiale della Settimana Mondo Unito a livello di Nazioni Unite. Durante il Genfest a Manila, è stata offerta loro la possibilità di incontrarsi per la prima volta, con l’obiettivo di entrare in contatto diretto con le commissioni nazionali di importanti organizzazioni internazionali nelle Filippine. I primi incontri hanno avuto luogo i giorni 5 e 6 luglio visitando le sedi della Fao ed Unesco a Manila con lo scopo di conoscere più a fondo il lavoro di queste organizzazioni ed iniziare una collaborazione per futuri progetti comuni attraverso New Humanity, la ONG che rappresenta il Movimento dei Focolari a livello delle Nazioni Unite, dotata di status consultivo generale dal 2005 e dal 2008 partner UNESCO. Gli ambasciatori hanno messo l’accento sul bisogno di stabilire queste relazioni per affrontare insieme le grandi sfide globali quali i conflitti, le migrazioni ed il cambiamento climatico, focalizzandosi in particolare su una delle priorità dell’Unesco quale l’educazione alla cittadinanza globale.
Questi giorni a Manila hanno anche permesso di sviluppare le relazioni tra gli ambasciatori stessi: gli incontri presso queste agenzie delle Nazioni Unite sono state dunque un’occasione per rinforzare il loro ruolo di “ingegneri” per una nuova cultura capace di andare oltre le etnie, religioni e gruppi sociali, promuovendo uno spirito di unità tra i popoli sia attraverso le concrete azioni locali che a livello di organizzazioni internazionali. Allo stesso tempo i giovani partecipanti sono divenuti più consapevoli dell’importanza di sviluppare una squadra ancora più preparata e competente su questi temi per rinforzarne l’impatto; il loro lavoro proseguirà ora terminato il Genfest grazie all’ispirazione, l’energia e l’unità sperimentata, continuando ad impegnarsi come ambasciatori per un mondo unito. Michael Grueter (altro…)
Lug 8, 2018 | Centro internazionale, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
«Sono davvero felice di vivere qui il Genfest con voi e con quelli che sono collegati. Vi saluto tutti con tutto il cuore! Sono testimone del rapporto di Chiara con migliaia di giovani di tutto il mondo: il suo dialogo con loro è stato sempre appassionante, aperto, sincero, caratterizzato dalla fiducia. Era esigente così come voi lo siete e convinta che le nuove generazioni con in cuore l’ideale dell’unità formano uomini e donne nuovi che irradiano questa luce, testimoniando che il mondo unito è possibile, perché è già presente e vivo tra noi, come qui, oggi. Anch’io ho avuto il dono di conoscere giovani di tutte le parti del mondo e sono sempre stata affascinata e arricchita dalla vostra vitalità, creatività, coraggio. Chiara vi ha sfidati ad essere uomini e donne dell’unità, che riescono a portare nel proprio cuore i tesori caratteristici di ogni cultura e a donarli agli altri: donne e uomini mondo. Al Genfest del 2012 avete lanciato un progetto ambizioso, il Progetto Mondo Unito. In questi anni avete portato avanti tante concretizzazioni e la proposta fondamentale del progetto – promuovere e diffondere la cultura della fraternità – si è estesa a molti altri, anche adulti e ragazzi. So che tra poco verrà lanciato un nuovo percorso in continuità con il progetto già in atto, che ci incamminerà tutti nelle molte vie per realizzare un mondo unito. Abbiamo un obiettivo grandissimo, ma sappiamo che sono i grandi ideali che fanno la storia. Il nostro obiettivo è: “che tutti siano uno”. Quel “tutti” è il nostro orizzonte! Fare nostro quel sogno di Dio ci lega al Cielo e nello stesso tempo ci inserisce fortemente nella storia dell’umanità per farne emergere il cammino verso la fraternità universale. Co
n la proposta, che ora verrà lanciata, il Genfest si conclude; tutti torniamo nei nostri Paesi, nelle nostre città. Cosa faremo? Quel mondo unito, che qui stiamo vivendo, lo porteremo dappertutto, lì dove andiamo per realizzarlo nella nostra famiglia, nell’ambiente di studio, di lavoro, nello sport … C’è un segreto per non perdere più questa mèta, che qui al Genfest ci appare così bella, così viva, così affascinante. Vorrei riassumerlo in tre parole: Amare, ricominciare e condividere! Amare è il segreto di una vita felice, piena, interessante, sempre nuova, mai noiosa, sempre sorprendente! Ricominciare quando le difficoltà, lo scoraggiamento, i fallimenti, ci sconvolgono, facendo vacillare la nostra passione per il mondo unito. I campioni del mondo si allenano e si rialzano dopo ogni caduta fino a raggiungere il traguardo. Condividere le nostre esperienze, le nostre gioie, le nostre difficoltà, i nostri talenti, i nostri beni. Usiamo tutti i mezzi utili per fare rete; lanciamo le più varie iniziative per costruire l’unità: operazioni su vasta scala, locale e mondiale, e rendiamo visibile la fraternità universale. Sappiamo che la parte emersa di un iceberg poggia su una base sommersa: così la fraternità si costruisce su gesti quotidiani e azioni fatte con la forte convinzione che il mezzo più potente, che possiamo usare per rinnovare il mondo, è il nostro cuore. Finché il nostro cuore batte, possiamo amare, possiamo ricominciare, possiamo condividere. La fraternità universale comincia dal mio – dal nostro cuore. È la sfida affascinante che vogliamo vivere assieme, perché il mondo unito diventi un sogno realizzato». (altro…)
Lug 8, 2018 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni
MANILA (Filippine) – Si è appena conclusa l’undicesima edizione del Genfest, dove 6.000 giovani dei Focolari di oltre cento Paesi del mondo hanno lanciato il progetto “Pathways for a United World”: percorsi e azioni che puntano ad avvicinare persone e popoli, costruendo rapporti di fraternità nei campi dell’economia, della giustizia, della politica, dell’ambiente, del dialogo interculturale e interreligioso da avviare in tutto il mondo. “In epoca di migrazioni crescenti e di nazionalismi che avanzano, come reazione a una globalizzazione esclusivamente economica che trascura le diversità delle singole culture e religioni, – riassume Maria Voce, presidente dei Focolari – il Genfest propone ai giovani un cambio di prospettiva: non fermarsi al di qua dei muri personali, sociali e politici, ma accogliere senza timori e pregiudizi ogni tipo di diversità”. Nei prossimi anni, dunque, i Giovani per un Mondo Unito dei Focolari saranno impegnati a dar vita ad una ragnatela di attività, mirate a radicare nei propri ambienti e Paesi, mentalità e prassi di pace e solidarietà. “Il sei luglio siamo andati, anche alla sede della FAO e dell’UNESCO qui a Manila – racconta Marco Provenzale – per presentare i nostri progetti e offrire alle organizzazioni internazionali l’impegno di tanti giovani che diventeranno ambasciatori di fraternità nei propri Paesi, con una missione precisa: promuovere azioni “beyond all borders”, come recita il titolo del Genfest, oltre i confini culturali, sociali e politici.
Il Genfest è stato festa e impegno assieme, dove anche arte e spettacolo hanno puntato ad esprimere il superamento dei confini, come le due serate-concerto che hanno portato l’Asia al resto del mondo e viceversa. Molto visitata è stata anche la Explo, mostra multimediale e interattiva che ha proposto una lettura rovesciata della storia del mondo, vista nell’ottica dei passi di pace dell’umanità e della centralità dell’impegno personale a costruirla. E per non rimanere nella teoria l’azione Hands for Humanity offriva ai partecipanti la possibilità di “sporcarsi le mani”: i giovani potevano scegliere tra 12 attività di solidarietà, accoglienza e riqualificazione urbana da svolgere in diversi punti di Manila. Storie oltre i muri Vere protagoniste di questa undicesima edizione però sono le storie dei giovani, che vivono il dramma della migrazione e della segregazione nella quotidianità. “Oggi si parla poco di chi vive il limite nella quotidianità – spiegano gli organizzatori – di chi convive con i muri, con il senso di impotenza e voglia di riscatto”.

Guarda intervista con Aziz (Irak)
Sono storie di stringente attualità, come quella di Noé Herrera (Messico) e Josef Capacio (USA) che vivono appena al di là del confine di Stato tra i loro due Paesi. Noé deve affrontare tutti i giorni ore di fila per poter andare a scuola oltre la frontiera. Da dove gli viene la speranza? Dall’amicizia con Josef e altri ragazzi nordamericani con i quali lavora per portare una mentalità condivisa di rispetto e conoscenza reciproca. Aziz, invece, è iracheno: ora vive in Francia e rivolge ai ragazzi del Genfest una domanda: “Vi è mai capitato di pensare che un giorno, improvvisamente, potreste perdere tutto: famiglia, casa, sogni: E tu, voi, cosa fareste?”.
Egide e Jean Paul, uno ruandese e l’altro burundese, si sono conosciuti in una circostanza drammatica. A una fermata dell’autobus Jean Paul è stato aggredito e ridotto in fin di vita. Egide l’ha salvato, assistendolo per mesi. Un gesto straordinario se si pensa alla ferita mai rimarginata per il conflitto recente tra i loro Paesi. Esiste allora una ricetta per superare muri e confini quando tutto sembra spingere nella direzione opposta, si chiede il popolo del Genfest? Maria Voce propone tre parole che sono anche un programma di vita per tutti i ragazzi che ora stanno tornando nei propri Paesi: amare, ricominciare e condividere. Amare i popoli altrui come il proprio; ricominciare non perdendo mai la speranza che un altro mondo è possibile e condividere ricchezze, risorse e pesi personali e collettivi. E conclude sfidando i giovani ad essere uomini e donne di unità, persone che portano in cuore i tesori di ogni cultura, ma che sanno anche donarli agli altri ed essere – in definitiva – uomini e donne globali.
Comunicato stampa – Manila, 8 luglio 2018 Foto su Flickr (altro…)
Lug 7, 2018 | Chiara Lubich, Ecumenismo, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni
Messaggio dal Patriarca ecumenico Bartolomeo al Youth for a United World International Genfest 2018: Oltre ogni confine (Manila, 6-8 luglio 2018) «È con particolare gioia che salutiamo tutti voi, partecipanti all’undicesima edizione del Genfest che si tiene a Manila, dal titolo ” Beyond All Borders” (Oltre ogni confine), che ha come scopo di aprire ai giovani cuore e mente al futuro. Sappiate che sosteniamo la vostra iniziativa e il desiderio di riunirvi e condividere le vostre idee con l’obiettivo di superare i confini sociali e personali; perché è solo attraverso uno spirito di solidarietà, rispetto e comprensione reciproca che questi ostacoli saranno superati e cesseranno di essere causa di divisioni e conflitti tra la gente del nostro mondo. Mentre intraprendete questo viaggio per affrontare questi problemi e lottare per l’unità mondiale e la coesistenza pacifica – sempre, naturalmente, rimanendo uniti nelle vostre nobili aspirazioni e il legame di azione e testimonianza comuni, promesse di un futuro migliore -, Vi incoraggiamo a rimanere saldi nella visione di questo incontro e a ricordare, oltre che a promuovere il messaggio della fondatrice del Movimento dei Focolari, la scomparsa Chiara Lubich. Con la preghiera e la buona volontà come “cascata di Dio”, tutte le cose saranno realizzate e trasfigurate! Con queste parole di sincera congratulazione, invochiamo su tutti voi l’infinita grazia e misericordia di Dio Onnipotente, e rimaniamo con tanto amore». Sua Santità, Patriarca ecumenico Bartolomeo (altro…)