Movimento dei Focolari
Pasquale Foresi: una scelta da rinnovare sempre

Pasquale Foresi: una scelta da rinnovare sempre

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Pasquale Foresi (5 luglio 1929 – 14 giugno 2015)

«Per quelli che si sono già donati a Dio con tutta la mente, con tutto il cuore, con tutte le forze e anche al di sopra delle proprie forze, ad un certo momento Dio richiede un’altra scelta di Lui. La prima volta abbiamo capito che Dio andava amato al di sopra di tutto. Ma se si potesse sezionare questa nostra scelta, troveremmo che in realtà contiene un 30% di amore di Dio, un 30% di nausea verso la mediocrità e vacuità in cui vivevamo, un 15% di gioia ed entusiasmo per il fatto di donarci ad una causa così bella e santa, per qualcuno magari un 10% di rimorso dei peccati commessi in passato… (…) Infatti è praticamente impossibile che la prima volta che abbiamo seriamente scelto Dio, ci sia stato un amore per lui totale e pieno. Dal momento però che la perfezione è solo nella carità, tutti quei motivi secondari che all’inizio ci hanno aiutato perché venivano avvolti dalla nostra buona volontà e dal nostro slancio di amare Dio, pian piano riemergono e ci disturbano. È logico che vengano a galla, perché c’erano già prima, come zizzania che è cresciuta insieme con il buon grano, come dice il Vangelo di Matteo. Si tratta di piccoli attaccamenti, di difetti, di atteggiamenti che non sono proprio santità autentica, per cui non costruiscono Regno di Dio ma disturbano noi e gli altri. Magari non sono nemmeno dei peccati veniali, ma non sono neanche puro amore. Che cosa dobbiamo fare a questo punto? Una nuova scelta di Dio. Volere, cioè, che il motivo di tutta la nostra vita sia solamente l’amore di Dio, l’amore puro, e nessunissima altra cosa. (…) È  un salto qualitativo che si deve fare: scelgo di amare Dio per Dio, non per ciò che provo, non per i frutti che ciò produce; ma di amarlo per se stesso, per rispondere col mio amore personale all’Amore personale che Lui ha per me. Devo trovare in questa unione con Dio il motivo del mio esistere, del mio vivere quotidiano. Quando si arriva a questo rapporto con Dio, si diventa persone libere, non condizionate. Qualunque cosa succeda, qualunque calunnia, difficoltà, preoccupazione, motivo di amarezza, niente altera la pace, perché si vive innestati in Dio. E si trova in Dio quella unità, quella gioia, quella serenità, che solo l’amore di Dio può dare. (…) Una cosa certa è che la scelta di Dio è sempre da rinnovare. Magari saremo chiamati ad una terza scelta e poi ad altre ancora, perché la vita in Dio è sempre nuova, inesauribile e piena di sorprese». Pasquale Foresi Fonte: Pasquale Foresi, Colloqui, Città Nuova Editrice, 2009 (altro…)

Europa: un Insieme della speranza

Europa: un Insieme della speranza

(C) FotoHaaf

Martin Wagner, CVJM München (l) e Gabriele Deutschmann, CVJM Esslingen intervistano il Vescovo evangelico luterano Heinrich Bedford-Strohm, e il Card.Reinhard Marx, presidente della Conferenza Episcopale Tedesca (C) IPE, Foto: Haaf

«Movimenti e Comunità cristiane possono ricomporre l’Europa che si sta polarizzando sempre più. Queste le parole del Vescovo evangelico-luterano Heinrich Bedford-Strohm nella prima mattinata del Congresso per partecipanti impegnati nella rete ecumenica di Insieme per l’Europa a Monaco», si legge nella nota stampa di Insieme per l’Europa a conclusione della prima giornata di lavori. Sono 1700 le persone da 200 Movimenti e Comunità di 40 Paesi riunite a questo scopo nel Circus Krone il 30 giugno e 1° luglio. «“Se non chiariamo le questioni urgenti dell’Europa, esse ci travolgeranno” – ha dichiarato in apertura Gerhard Pross del Comitato d’Orientamento internazionale – “l’Europa deve imparare a condividere!”. L’esperienza quindicennale delle Comunità e dei Movimenti nel “processo profondo della riconciliazione verso una comunione, in cui la diversità è sperimentata come arricchimento” rende le Comunità capaci di contrapporre alle forze centrifughe in Europa un cammino verso un nuovo Insieme», dichiara ancora Insieme per l’Europa. «Una comunione a servizio», l’ha definita la presidente dei Focolari Maria Voce nella conferenza stampa di apertura della manifestazione, il 30 giugno a Monaco. «E per questo», ha ribadito ricordando i 7 Sì del 2007, «si prendono degli impegni concreti», a sostegno della vita, della famiglia, del creato, per un’economia solidale, la pace, la responsabilità personale e collettiva. «In questo periodo ci siamo esercitati», spiega Maria Voce «e abbiamo scoperto che c’è più forza e incisività se queste cose le facciamo insieme. Superando le nostre differenze, superando i confini, superando qualsiasi ostacolo. E abbiamo scoperto che anche le istituzioni ne hanno bisogno, perché troppo spesso si trovano da sole ad affrontare problemi gravi».
(C) Foto Brehm

Conferenza stampa del 30 giugno

Il Cardinale Reinhard Marx e il Vescovo Heinrich Bedford-Strohm, riportano gli organizzatori, «hanno dato un esempio convincente della loro amicizia e del loro cammino insieme. L’ecumenismo del cuore promette molto più per il futuro delle Chiese di quanto si pensi, ha detto il presidente del consiglio della Chiesa Evangelica in Germania. La meta dell’unità si raggiunge solo se ci si riconcilia fino in fondo, ha sottolineato il Card. Marx. La forza per fare ciò, proviene dall’incontro: “l’altro ci fa forte e ci aiuta sul cammino della riconciliazione”». 19 i Forum con tematiche diverse che si sono svolti nel pomeriggio: l’occasione per i partecipanti di entrare in dialogo. Progetti e iniziative di singole Comunità, ma anche personali testimonianze di fede. Molto partecipato il forum su “Gli ostacoli all’ecumenismo”, presente il Cardinale Kasper, presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. “In quanto ad esperienze d’apprendimento ed esperienze sulla riconciliazione siete una postazione avanzata importante!” ha detto l’esperto di ecumenismo. E ha lasciato intravedere che nel prossimo futuro potrebbe esserci una dichiarazione congiunta sulle dottrine concordanti tra la Chiesa evangelica-luterana e la Chiesa cattolica su Chiesa, ministero ed Eucarestia. Sulla questione, infine, delle tendenze che sembrano disgregare il continente, argomento emerso durante la conferenza stampa, interviene ancora Maria Voce, affermando che le «tendenze nazionaliste, separatiste, che percorrono l’Europa, sono il frutto del fatto che l’Europa ha dimenticato i suoi valori. Non bastano le dichiarazioni dei rappresentanti delle chiese, ci vuole la vita dei cristiani, ed è in questo che ci sentiamo particolarmente impegnati a dare il nostro contributo». Comunicato stampa di Insieme per l’Europa  Leggi anche: L’Europa nel presente – 2ª giornata del Congresso di Insieme per l’Europa Intervista al card. Kasper (da Città Nuova online) (altro…)

Appello per la Natura e l’Umanità

Appello per la Natura e l’Umanità

15173131963_dc28d74f12_bAppello per la Natura e l’Umanità «Sollecitati dalle prese di posizione dei nostri leader – ricordiamo, ad esempio, l’istituzione della Giornata di Preghiera per la Protezione del Creato (Patriarca Demetrio, 1989), l’Evangelical Climate Initiative (2006) e l’enciclica Laudato si’ (Papa Francesco, 2015); Riconoscendo il debito che noi, popoli di antica tradizione cristiana, abbiamo contratto con i poveri della Terra e le generazioni future a causa dell’inquinamento della Biosfera, frutto innanzitutto del nostro progresso irresponsabile nei recenti secoli passati; Consapevoli che l’allarme per il cambiamento climatico può diventare un’opportunità di nuovo sviluppo integrale per tutti i popoli; Noi cristiani, aperti al contributo di tutte le persone di qualsiasi convinzione, ci impegniamo nella preghiera e nell’azione per evitare la distruzione della natura e una nuova guerra mondiale, aderendo alle seguenti dieci sfide:

  1. Convertire in progetti di pace le armi disseminate intorno a noi, soprattutto le atomiche
  2. Incrementare la ricerca nelle scienze della Biosfera e relative applicazioni, affinché possano diventare più sicure
  3. Differenziare e riciclare i rifiuti domestici e industriali
  4. Intensificare l’uso di fonti di energia rinnovabile
  5. Realizzare programmi di riforestazione e politiche forestali a tutti i livelli (dal locale all’internazionale)
  6. Potenziare trasporti ecologici, come le auto elettriche e a idrogeno, e iniziative di trasporto pubblico locale
  7. Destinare sempre più gli idrocarburi alla produzione di sostanze e materiali utili all’umanità, piuttosto che usarli per la combustione
  8. Evitare lo spreco di preziosi beni comuni come l’acqua e il cibo, assicurando una più equa distribuzione
  9. Rispettare gli altri esseri viventi, riconoscendo che ogni cosa è in relazione con il pianeta
  10. Trasformare le nostre case, i nostri quartieri e le nostre città, orientandoli a divenire luoghi di bellezza, armonia e fraternità

Come?

  • Aderendo alle prese di posizione dei nostri leader e promuovendo leggi in sintonia con esse, come l’Accordo di Parigi;
  • Prendendo iniziative secondo la “Regola d’Oro” e andando incontro alle iniziative degli altri, di qualsiasi convinzione;
  • Chiedendo consiglio alle nostre comunità e cooperando con esse per promuovere azioni per salvare natura e umanità.

  Possiamo raggiungere questi obiettivi se cominciamo ora, prima che sia troppo tardi. In particolare, potremo contribuire a far sì che i gas serra non superino valori pericolosi, come previsto dall’Accordo di Parigi e raccomandato dalla comunità scientifica».   EcoOne (www.ecoone.org/) Civiltà dell’amore (www.civiltadellamore.org/) (altro…)