Movimento dei Focolari
Francesco: la cultura dell’incontro

Spirito Santo e sacerdozio

Il vescovo Joe Grech fu un grande apostolo del movimento Rinnovamento nello Spirito.

Ringrazio sempre Dio per il mio primo parroco, che un giorno, non molto tempo dopo il mio arrivo in parrocchia, pregò su di me. Chiedeva che io potessi sperimentare, fin dall’inizio del mio ministero sacerdotale, una nuova discesa dello Spirito Santo in modo da diventare un testimone vero di Cristo Risorto. Come effetto di quella preghiera, ora so che Gesù Cristo è vivo, non solo perché ho letto ed ho sentito parlare di lui, ma perché ho sperimentato e continuo a sperimentare, nel profondo del cuore, il suo tocco e la sua presenza. Come risultato di quella preghiera tutto il mio ministero pastorale ha avuto un solo obiettivo: aiutare la gente ad avere un rapporto stretto con Gesù Cristo: sperimentando il tocco del Dio vivente le persone si trasformano e fioriscono. E’ questa una realtà che si ripercuote anche nel mio modo di predicare; è vero che si deve studiare e leggere, ed essere ben informati, ma soprattutto penso si debba parlare del nostro rapporto personale ed intimo con Gesù. E qui la mia preghiera personale quotidiana diventa decisiva. Prego costantemente che quando le persone mi sentono parlare di Gesù e quando vedono come mi rapporto con loro, possano sperimentare che Gesù Cristo in quel momento li guarisce, li incoraggia, li ama, li perdona. Prego di poter diventare sempre più un segno pieno d’amore di ciò che Paolo esprime in Gal 2,20: “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me”. In tutto questo, pur in mezzo a difficoltà, ansie, e paure, trovo la forza per perseverare con speranza nella mia chiamata come prete. Continuo il mio cammino con le persone che Dio ha affidato alle mie cure di pastore con lo sguardo fisso in Gesù Cristo, sapendo bene che, come Paolo afferma nella Lettera ai Filippesi: “Tutto posso in Cristo che mi dà forza”. Stralci da Sacerdoti oggi, Aula Paolo VI, Città del vaticano, 9 giugno 2010, pp.10-11 (altro…)

Tu santifichi

«O Spirito Santo, quanto dovremmo esserti riconoscenti e quanto poco lo facciamo! Ci consola il fatto che sei tutt’uno con Gesù e col Padre, cui più spesso ci rivolgiamo, ma ciò non ci giustifica. Vogliamo stare con te… «ottimo consolatore, ospite dolce dell’anima, dolce refrigerio».1 Tu sei la luce, la gioia, la bellezza. Tu trascini le anime, tu infiammi i cuori e fai concepire pensieri profondi e decisi di santità con impegni individuali inattesi. Tu operi quello che molte prediche non avrebbero insegnato. Tu santifichi. Soprattutto, Spirito Santo, tu che sei così discreto, anche se impetuoso e travolgente, ma soffi come lieve venticello che pochi sanno ascoltare e sentire, guarda alla rozzezza della nostra grossolanità e rendici tuoi devoti. Che non passi giorno senza invocarti, senza ringraziarti, senza adorarti, senza amarti, senza vivere come tuoi discepoli assidui. Questa grazia ti domandiamo. Ed avvolgici nella tua grande luce di amore soprattutto nell’ora della più fitta tenebra: quando si chiuderà questa visione della vita per dissolversi in quella eterna. Chiara Lubich (Da “La dottrina spirituale”, Mondadori, 2001 p.189-190) (altro…)

Francesco: la cultura dell’incontro

I Movimenti ecclesiali con Papa Francesco

Sono attese a Roma oltre 120.000 persone di 150 movimenti e realtà associative ecclesiali, provenienti da numerosi Paesi di ogni continente. Si tratta della Giornata dei movimenti, delle nuove comunità, delle associazioni e delle aggregazioni laicali, che si svolgerà in piazza San Pietro sabato 18 e domenica 19 maggio. L’appuntamento, inserito tra le iniziative dell’Anno della fede, è stato presentato dall’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, durante la conferenza stampa svoltasi nella Sala Stampa della santa Sede. Significativo lo slogan scelto: “Io credo! Aumenta in noi la fede”. “I pronomi personali – ha spiegato il presule – attestano il significato sotteso. Ognuno nella chiesa è chiamato a pronunciare in prima persona la sua adesione a Cristo e alla Chiesa”. Una scelta libera, personale, ma dice anche che la fede è un fatto comunitario, «un “noi” che si carica del valore della comunità quale è in primo luogo la Chiesa”. “Molti giovani, uomini e donne – ha aggiunto – in questi movimenti e associazioni, spesso “hanno ritrovato non solo la fede un tempo perduta”, ma “hanno compiuto una vera conversione di vita”. “Le realtà ecclesiali” – ha affermato – sono uno dei frutti più evidenti del concilio Vaticano II”; parole che riecheggiano la forte espressione usata da Benedetto XVI che, nella Pentecoste 2006, definiva le nuove realtà ecclesiali “una delle novità più importanti suscitate dallo Spirito Santo nella chiesa per l’attuazione del Concilio Vaticano II”. La scelta della Pentecoste, prosegue mons. Fisichella, intende far comprendere che “nella Chiesa di oggi le nuove realtà ecclesiali sono il segno della presenza di Cristo Risorto che guida la sua Chiesa nell’opera di evangelizzazione”. L’inizio dell’incontro in piazza San Pietro è fissato con l’accoglienza alle ore 15, cui seguirà un alternarsi di testimonianze e momenti artistici e musicali; è prevista la partecipazione del gruppo musicale internazionale Gen Verde e di un coro composto da circa 150 persone di movimenti diversi. Papa Francesco giungerà verso le ore 18 e, dopo l’ascolto di testimonianze dell’Irlanda e del Pakistan, aprirà un dialogo rispondendo ad alcune domande. Domenica 19 maggio, il Papa celebrerà alle 10.30 la messa in piazza San Pietro, cui seguirà la recita della Regina coeli. In questi mesi di preparazione, sono spesso tornate alla mente le parole pronunciate da Giovanni Paolo II nel primo grande incontro della Pentecoste 1998: “Quale bisogno vi è oggi di personalità cristiane mature, consapevoli della propria identità battesimale, della propria vocazione e missione nella Chiesa e nel mondo! Quale bisogno di comunità vive! Ed ecco, allora, i movimenti e le nuove comunità ecclesiali: essi sono la risposta, suscitata dallo Spirito Santo, a questa drammatica sfida di fine millennio. Voi siete questa risposta provvidenziale”. Libretto per seguire la celebrazioni del 18 maggio Libretto per sequire la s. Messa del 19 maggio (altro…)