Movimento dei Focolari

La forza del Vangelo nei campi profughi

Ott 31, 2005

Esperienza di due giovani del Burundi

In ottobre, a conclusione della Settimana Mondo Unito 2005, una conferenza telefonica ha collegato giovani ad ogni latitudine. Due amici hanno raccontato la loro esperienza dalla Tanzania. Dopo essere fuggiti dal Burundi allo scoppio della guerra, rifugiati in un campo profughi della regione di Kigoma, hanno testimoniato la forza dell’unità e della coerenza cristiana, che rende forti i miti, portando insieme ad altri, anche nel campo, un raggio di speranza. Ora hanno iniziato a studiare entrambi alla facoltà di giornalismo. Sono potuti uscire dal campo profughi grazie alle borse di studio ricevute con il Progetto Africa. «Quando in Burundi, nel 1993, è iniziata la guerra civile – racconta R. – mi trovavo a casa con i miei, ero un ragazzino e cercavo di vivere il Vangelo. Era lì che, in quel clima di odio e violenza, trovavo la forza per continuare ad amare tutti, anche i nemici, e la certezza che il bene vince sempre il male. Un giorno con la mia famiglia abbiamo aiutato alcuni bambini dell’altra etnia. Avremmo dovuto considerarli nemici…invece siamo riusciti a salvarli, mettendo a repentaglio la nostra vita.

Nel 1996 la situazione è ulteriormente peggiorata, nella mia scuola c’era tanta violenza e sono stato torturato. Ma anche in quella dolorosa situazione ho pregato Dio di darmi la forza di perdonare e di aiutare questi miei fratelli a cambiare vita. Ero comunque in pericolo, e sono stato costretto a scappare, trovando rifugio nei campi profughi in Tanzania nella regione di Kigoma. Lì ho vissuto per 9 anni». «La nostra vita nei campi – continua K. – non è stata facile: abbiamo dovuto affrontare grandi difficoltà: mancanza di un tetto, del cibo, di vestiti… ma in tutto questo ci ha aiutato la scelta di vivere coerentemente il cristianesimo, scelta che ci ha portato a fare di ogni difficoltà una pedana di lancio e a trasformarla in amore. Nel nostro campo eravamo 42 Giovani per un Mondo Unito molto impegnati: quest’anno noi stessi siamo riusciti a costruire due capanne con fango ed erba per due anziani rifugiati che non avevano un posto dove stare… Siamo anche andati in due scuole superiori del campo per condividere con gli altri giovani le nostre esperienze di Vangelo vissuto. Con l’aiuto concreto di tanti giovani del mondo, attraverso il Progetto Africa, abbiamo potuto portare avanti piccoli commerci come la vendita di manioca, di farina di granoturco e olio di palma. Alcune settimane fa, ci è giunto un dono inaspettato sempre grazie a questi aiuti: ci è stato possibile uscire dal campo profughi e trasferirci in Tanzania. Con due borse di studio possiamo ora iniziare a frequentare la facoltà di giornalismo». (R. e K. – Tanzania)  

___

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla Newsletter

Pensiero del giorno

Articoli Correlati

Insieme per rafforzare la speranza

Insieme per rafforzare la speranza

In un mondo lacerato e polarizzato, i Movimenti e le nuove Comunità possono contribuire al cammino di unità nella Chiesa e nel mondo? Il valore del percorso di amicizia e collaborazione raccontato da alcuni dei moderatori di diverse comunità ecclesiali, alla vigilia del grande Giubileo dei Movimenti in piazza San Pietro con la partecipazione di Papa Leone XIV.

Up2Me Bambini: una nuova opportunità di formazione

Up2Me Bambini: una nuova opportunità di formazione

Corso di formazione all’affettività e alla sessualità per i bambini e le famiglie che offre l’opportunità di crescere insieme come nucleo familiare, sviluppando una relazione positiva con sé stessi, con gli altri, arricchendosi di competenze per la vita relazionale intra familiare e comunitaria.

Famiglia: perdonare ed essere perdonati

Famiglia: perdonare ed essere perdonati

Pubblichiamo la testimonianza raccontata da Aureliana e Julián del Paraguay durante il Giubileo delle Famiglie, dei Bambini, dei Nonni e degli Anziani tenutosi a Roma il 31 maggio e il 1 giugno 2025 che ha visto la partecipazione di 50.000 persone e la presenza di papa Leone XIV.