Set 26, 2018 | Focolari nel Mondo
La Giornata internazionale indetta dall’ONU nel 2013 ricorda la necessità di una eliminazione totale delle armi nucleari, quale obiettivo fondamentale per la pace e la sicurezza. Gli ordigni atomici, infatti, continuano a rappresentare una minaccia inaccettabile per la popolazione mondiale. La data scelta dall’ONU ricorda la notte del 26 settembre 1983, quando il colonnello sovietico Stanislav Petrov decise, correttamente, di ritenere un errore gli allarmi missilistici comparsi sugli schermi e provenienti dagli Stati Uniti, nonostante il parere contrario dei tecnici. Petrov scelse, nell’arco di pochi attimi, di non seguire la procedura che avrebbe portato alla reazione dell’Unione Sovietica con il lancio dei propri bombardieri atomici. L’uomo che ha salvato il mondo da un vero olocausto nucleare è morto nel più totale anonimato, nel 2017, in una cittadina non lontana da Mosca. (altro…)
Set 26, 2018 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale
Con gli economisti Stefano Zamagni, Luigino Bruni, Leonardo Becchetti; Carlo Petrini, fondatore di Slow food; i giornalisti Antonio Maria Mira (Avvenire) e Giuseppe Frangi (Vita); la cooperativa La Paranza di Napoli; il senatore Steni di Piazza; Angelo Moretti, direttore Consorzio Sale della Terra; Claudio Vanni,Unicoop Firenze; Jean Renè Bilongo; Osservatorio Placido Rizzotto Flai Cgil; il magistrato della DDA di Bari Giuseppe Gatti. La nona edizione di LoppianoLab dal titolo: Dal sogno all’impegno. Educazione, partecipazione, lavoro a cinquant’anni dal ‘68 si apre sabato mattina con il focus “Perché il lavoro non finirà”. Il lavoro e le straordinarie trasformazioni che lo hanno investito, tra innovazione tecnologica, globalizzazione con la circolazione senza limiti di capitali e merci, disoccupazione e precariato sarà al centro del confronto tra Carlo Petrini, fondatore e anima portante di Slowfood, l’economista Alessandra Smerilli, e alcuni rappresentanti della Cooperativa sociale La Paranza, impegnata a creare lavoro nel Rione Sanità di Napoli. In un periodo particolarmente buio per la forte crisi del mondo del lavoro, con la ricomparsa del fenomeno inaccettabile del lavoro servile, occorre ascoltare persone capaci di inventare e di narrare storie nuove, positive, in grado di tessere e di rafforzare legami sociali. I LABORATORI ECONOMICI DI LOPPIANOLAB: A seguire, un variegato programma di nove laboratori: in un dialogo partecipato tra esperti, cittadini, imprenditori, giovani, politici e giornalisti si parlerà di lavoro e delle tante questioni ad esso connesse: reddito di cittadinanza, legalità e caporalato, alternanza scuola-lavoro, consumo responsabile, democrazia economica, conciliazione lavoro-famiglia. Si metteranno a fuoco idee, iniziative, buone pratiche e progetti per rilanciare il Paese, alimentare la speranza e salvaguardare la coesione sociale: Sabato 29 settembre 10.45 – 11.15 Prophetic Economy a cura di Luigino Bruni, coordinatore internazionale progetto EdC 11.15 – 12.45 Lavoro, giovani, Centri per l’impiego e reddito di inclusione/di cittadinanza Con Silvio Minnetti, presidente del Movimento politico per l’unità; senatore Steni di Piazza; on. Stefano Lepri; Marco Revelli, sociologo; Alessandra Smerilli, economista; Livio Bertola, presidente AIPEC Alternanza scuola-lavoro. Beatrice Cerrino, docente; Giuseppe Pintus, consulente del lavoro; Pietro Comper, imprenditore Laboratorio sui talenti. a cura della Costituente EdC Giovani 10.45 – 12.45 Spezzare le catene del lavoro servile. Alle radici dell’impegno per la dignità umana. La filiera da bonificare in agricoltura per sconfiggere il fenomeno del caporalato. Dall’azione sui campi al sistema della grande distribuzione organizzata. Con Antonio Maria Mira, capo redattore e inviato speciale del quotidiano Avvenire; Angelo Moretti, direttore generale Consorzio Sale della terra Benevento, autore con Nicola De Blasio e Gabriella Giorgione del libro “L’Italia che non ti aspetti” (Città Nuova); Jean Renè Bilongo, Osservatorio Placido Rizzotto Flai Cgil; Giuseppe Gatti, magistrato, sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, autore con Gianni Bianco del libro di Città Nuova “Alle mafie diciamo NOi”, Claudio Vanni di Unicoop Firenze. Coordina Carlo Cefaloni giornalista Città Nuova 16.30 – 17.30 L’Italia può diventare un Paese a misura dei giovani? Le promesse del ‘68 e le paure del presente con Stefano Zamagni, economista 17.45 – 20.00 Consumo responsabile e democrazia economica Coop.fi di Figline Valdarno a cura della Costituente EdC Giovani Domenica 30 settembre 10.30 – 11.30 Famiglia come palestra di un’economia nuova con Emma Ciccarelli, vice presidente Forum associazioni familiari Incontro sul mestiere dell’economista di comunione/civile con gli economisti Luigino Bruni, Vittorio Pelligra 11.30 – 12.30 plenaria: Il lavoro di domani sarà bello con Johnny Dotti, pedagogista e imprenditore sociale. Modera Francesca Giglio, imprenditrice e Costituente EdC Giovani. Ufficio stampa LoppianoLab: Elena Cardinali – 347.4554043 – 339.7127072 – ufficiostampa@cittanuova.it Tamara Pastorelli – 338.5658244 – 335.6165404 – ufficio.comunicazione@loppiano.it Web: www.loppianolab.it – Facebook: www.facebook.com/loppianolab – Twitter: @LoppianoLab
Set 25, 2018 | Focolari nel Mondo, Sociale, Spiritualità
Una giornata nuvolosa e umida. Nel cuore una sensazione di vuoto. Solo il giorno prima avevo festeggiato il mio compleanno formulando un proposito ambizioso: fare in modo che tutto quel nuovo anno brillasse come non mai, mettendo amore in ogni cosa. Sapevo che avrei dovuto ricominciare mille volte, ma volevo dare il massimo. Era un segno di gratitudine a Gesù per il dono della vita. Non un dono isolato, ma un proposito valido per tutto l’anno. Lui stesso mi avrebbe aiutato. Eppure, mentre mi recavo ad un appuntamento, avvertivo che quel cielo nuvoloso era anche dentro me. Avevo consentito, silenziosamente, che si insinuasse nel mio cuore un giudizio verso un fratello, che ancora una volta mi aveva deluso. Poco importava che avessi ragione oppure no. Dentro di me, la carità era venuta meno. Lo avvertivo con dolore, e mi chiedevo come fosse stato possibile arrivare fino a quel punto. Incontro un ragazzo, che incrocio spesso. Sporco, maleodorante, con la solita bottiglia in mano. Era a piedi scalzi e tremava dal freddo. Lui mi guarda, senza dirmi nulla. Lo saluto cordialmente, pensando in questo modo di fare tutto quello che posso, e procedo. In quel momento mi attraversa la mente la Parabola del buon samaritano. “Sono anch’io come uno di quei farisei? O mi lascio sfidare da questo volto di abbandono?”. Mi sfilo il pullover e torno indietro. “Hai freddo?”. “Sì, molto”, mi risponde. “Prova il mio pullover, vediamo se ti va”. Il suo smarrimento è totale, quasi non osa toccarlo, del resto le sue mani avrebbero proprio bisogno di una buona pulita. “Coraggio, provalo”. La misura è perfetta e il suo viso sembra quello di un bambino la notte di Natale. Lo saluto e continuo per la mia strada, certamente ho un po’ di freddo, ma sono felice. Mentre aspetto di incontrare il mio amico con cui avevo appuntamento, una voce sottile parla dentro di me. “Bello quello che hai fatto, ma come la mettiamo con quel giudizio sospeso?”. “Però, Gesù – gli rispondo – forse quella persona non se n’è nemmeno accorta….”. “Ma io sì, ero dentro di lei”. Le argomentazioni e le scuse che mi passano in testa cadono una a una. Tornato a casa decido di chiamarlo. Una conversazione tranquilla, senza alcun rancore da parte sua. L’unità piena è ristabilita, anche se a dire la verità si era rotta solo dentro di me. Una grande, inconfondibile pace mi invade. Due ore dopo suona il campanello. È una mia cara amica che di ritorno dalla sua città mi ha portato un regalo per il mio compleanno: un pullover! Era Gesù, che mi diceva: “Alza la posta in gioco!”. Da “La vida se hace camino”, Urs Kerber, Ciudad Nueva Ed., Buenos Aires 2016, pp 41-42 (altro…)
Set 25, 2018 | Chiara Lubich, Cultura, Spiritualità
Un “giardino” in cui fioriscono le parole di Gesù: è la caratteristica prospettiva da cui Chiara Lubich coglie ciò che è la Chiesa nei piani di Dio. La vede perciò innanzi tutto nella sua dimensione carismatica, come “Vangelo incarnato”, e in questa chiave legge anche la sua dimensione gerarchica. In profonda sintonia con il Concilio Vaticano II, la fondatrice dei Focolari dischiude, negli scritti raccolti in questo volume, l’esperienza della Chiesa come Popolo di Dio, unito da una corrente d’amore che nasce dal cuore stesso di Dio ed è capace di rinnovare tutti gli ambiti della vita umana. A partire da Gesù crocifisso e risorto che vive in mezzo ai suoi, si può rinnovare nell’oggi il miracolo della Pentecoste: molti che diventano un cuor solo e un’anima sola e si aprono a un dialogo senza confini. Città Nuova Editrice
Set 24, 2018 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni
https://vimeo.com/290302767 (altro…)
Set 24, 2018 | Chiara Lubich, Cultura, Spiritualità
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»Mir scheint, dass wir eine neue Sicht von Maria bräuchten.« Chiara LubichIn Maria ist Gottes Liebe buchstäblich »zur Welt gekommen«. Die Meditationstexte von Chiara Lubich zeigen: Sich an Maria und ihrem Glauben orientieren, das ist hilfreich und tröstlich für einen selbst, wegweisend für die Kirche und ein echter Dienst in einer Welt, die bedürftiger ist, als es oft scheint.Aus dem Inhalt: 1. Annäherungen an Maria: Mehr als eine Statue – Gottverbunden und geerdet – Die große Glaubende – Nähe und Weite – Von Gott groß gemacht – „Stabat mater“ – Maria, die ganz für Gott Transparente 2. Spiegelungen: Mit Maria leben – Maria „sein“In den Impulsgedanken von Chiara Lubich (1920-2008) spiegeln sich facettenreiche Erfahrungen; sie sind gekennzeichnet von mystischer Tiefe und enthalten vielfältige Anstöße zu einem neuen Miteinander.
Neue Stadt[:]
Set 23, 2018 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Un territorio immenso per il quale si spendono gli aggettivi superlativi. Abbraccia otto paesi, si estende dalla cordigliera delle Ande all’Oceano Atlantico e fino all’altopiano del Brasile. La più grande foresta pluviale del pianeta, unica al mondo per la sua fittissima e impenetrabile vegetazione, ospita innumerevoli specie animali ed è attraversata da migliaia di fiumi, tra cui l’immenso Rio delle Amazzoni (circa 6.400 chilometri di lunghezza), lungo i quali sono sorte molte città, come le brasiliane Manaus e Belém o le peruviane di Iquitos e Puerto Maldonado. Dici Foresta Amazzonica e pensi “polmone del mondo”, un polmone oggi fortemente minacciato dalla deforestazione e dall’urbanizzazione, che anno dopo anno ne restringono i margini e l’incontaminata purezza. Da questo immaginario simbolico e culturale con cui la regione è solitamente conosciuta, e dai caratteri tradizionali legati alla sua natura esotica e alla ricchezza delle sue risorse naturali, il “Curso de Férias”, promosso da Sophia-ALC (l’ente promotore dell’Istituto universitario in America Latina e Caraibi) dal 22 al 28 luglio, si è tenuto lontano. Col titolo “Diversità, sviluppo, violenza e mobilità umana in America Latina. Il caso della regione Pan Amazzonica”, il corso ha inteso privilegiare piuttosto un approccio interdisciplinare, dando spazio ai temi della biodiversità, della socio-diversità, della vita delle popolazioni presenti (indigeni, afro-discendenti, ribeirinhos, ovvero gli abitanti che vivono lungo i fiumi, e molti altri), dei processi sostenibili di produzione agricola, dell’incontro tra diverse forme di religiosità, oltre che delle sfide dell’urbanizzazione, della violenza e degli interessi dell’agribusiness.
«Non parliamo della foresta, siamo la foresta. Non parliamo di Amazzonia, siamo l’Amazzonia» ha detto Marcia Wayna Kambeba, indiano, tra i partecipanti. 50 gli iscritti, studenti universitari di diverse aree e insegnanti. Scopo del corso era quello di invitare i presenti a riprendere coscienza della storia dell’Amazzonia, della responsabilità di ciascuno nei confronti della realtà complessa di questa regione, delle traiettorie culturali e storiche che vi si sono intrecciate. E della grande importanza di un dialogo rispettoso tra le visioni del mondo e le diverse religioni presenti. «L’Amazzonia non dovrebbe essere vista solo sotto l’aspetto degli interessi economici e per la ricchezza delle sue risorse naturali» ha affermato Belisa Amaral, studentessa di giornalismo a Belém. «Il mondo ha bisogno di esplorare la sua cultura, la sua bellezza, la sua gente, persone ricche di saggezza e amore per la propria terra, che difendono la propria lingua, i costumi, la propria identità in mezzo a tante minacce». «Un vero e proprio laboratorio di umanità, alla ricerca di alternative per risolvere o almeno ridurre i problemi sociali e ambientali che esistono» per Marcelo Rizzo, di São Paulo, Master in diritti umani. Il corso è stato per lui l’occasione per una maggiore conoscenza e una «maggiore empatia delle persone sulla cultura indigena, sulle questioni amazzoniche e sull’ambiente in generale». Fonti: www.sophiauniversity.org, www.focolares.org.br (altro…)
Set 21, 2018 | Chiara Lubich, Spiritualità
https://vimeo.com/289835633 (altro…)
Set 21, 2018 | Cultura
Author: Jim Deeds In the pages of Gym for the Soul, we are invited to do a workout, and at the same time work out the big questions of life – all in the presence of the God in all things. With a background in social work, music, theatre and film, Jim Deeds currently works in pastoral ministry. As a poet and author, he draws much of his inspiration from walking the streets and hills around Belfast and beyond. Available from New City (UK)
Set 20, 2018 | Focolari nel Mondo
La seconda edizione della mezza maratona intitolata alla pace si terrà a Roma il prossimo 23 settembre. “Via Pacis”, promossa da Roma Capitale, dal Pontificio Consiglio della Cultura e dalla FIDAL, dopo il successo del 17 settembre dello scorso anno, tornerà a far vivere ai runner una giornata emozionante lungo le strade della Capitale, nel segno dell’unione tra i popoli, le persone di buona volontà e tutti coloro che dicono no alla violenza e che credono nella bellezza della vita, dell’integrazione e della condivisione. Il percorso collegherà, come nella passata edizione, luoghi di culto emblematici della capitale appartenenti a diverse confessioni e comunità religiose, come la Basilica di San Pietro, la Moschea, la Sinagoga, altre chiese cristiane e luoghi religiosi, oltre alle bellezze archeologiche e architettoniche di Roma. Un evento aperto a tutti, in quanto oltre alla mezza maratona agonistica ci sarà anche una 5 chilometri non competitiva, dal titolo “Running For Peace”, sostenuta e promossa, tra gli altri, anche da Sportmeet, rete internazionale di sportivi, espressione del Movimento dei Focolari. Per informazioni: http://www.romahalfmarathon.org