Movimento dei Focolari
Resurrezione di Roma

Resurrezione di Roma

Resurrezione di RomaDialoghi interdisciplinari su città, persona e relazioni a partire da un testo di Chiara Lubich Presentazione di Fabio Ciardi Approfondimenti a più voci illuminano uno degli scritti più famosi di Chiara Lubich, testo ancora attuale per chi oggi avverta l’esigenza di un rinnovamento sociale. Ai nostri giorni metà dell’umanità vive nelle città, sempre più grandi, evoluzione di una millenaria storia che ha conosciuto tensioni feconde tra mondo urbano e mondo rurale; tra città ideale e reale, tra la città degli uomini e quella di Dio. Lungo i secoli, il pensiero e la prassi hanno oscillato tra il desiderio di rinnovare la città e quello di fondare città alternative. Davanti all’attuale urbanizzazione sempre più massiccia, la città è oggetto d’interesse, di indagine, di dibattito tra sociologi ed economisti, urbanisti e architetti, politici e ambientalisti, scrittori, pensatori, teologi. Il volume di carattere interdisciplinare intende offrire un contributo in merito, a partire da uno degli scritti più famosi di Chiara Lubich nel quale si concentra in qualche modo l’essenza del suo carisma: “Resurrezione di Roma” (1949). Un testo che riflette la sua esperienza e che Chiara stessa ha considerato un vero programma per il rinnovamento della società. (dalla Presentazione) LA COLLANA “Studi della Scuola Abbà” nasce come espressione culturale pluridisciplinare del Centro studi del Movimento dei Focolari fondato da Chiara Lubich per l’enucleazione e l’elaborazione della dottrina contenuta nel carisma dell’unità. Oggetto fondamentale di 1950, alla quale i membri della Scuola Abbà, esperti nelle diverse scienze, attingono per rileggere le studio sono gli scritti legati alla luminosa esperienza mistica vissuta dalla Fondatrice negli anni 1949-proprie discipline. Ciò che caratterizza la Scuola è una profonda comunione di vita e di pensiero, di cui questa collana vuole essere espressione; pertanto ogni studio pubblicato, anche quando è di un singolo autore, si può dire realizzato con il contributo di tutti. La “Scuola Abbà” ha sede a Rocca di Papa (Roma) ed è in collegamento, con altri studiosi sparsi nel mondo. Ed. Città Nuova

Resetta il tuo mondo, hai tu il controllo

Resetta il tuo mondo, hai tu il controllo

18_Fdj2017Anche quest’anno la “Festa dei Giovani”, che coincide con l’inizio della primavera dell’Emisfero Sud, ha lasciato il suo segno. Il 23 e 24 settembre, più di 1000 giovani provenienti dall’Uruguay, dal Paraguay e da varie regioni argentine, invadono la cittadella immersa nella Pampa argentina, per vivere un’esperienza di fraternità che lascia un segno indelebile. Quest’anno, però, si guarda più lontano: a Manila, dove si svolgerà il Genfest 2018 con giovani di tutto il mondo. Usando il format di un videogioco, i giovani affrontano via via alcuni temi che incidono sulla loro vita quotidiana: l’apparenza, l’individualismo, le scelte e il consumismo; sono i livelli che i 4 protagonisti sulla scena devono attraversare per arrivare a superare insieme l’ultimo livello. I valori dell’accettazione di se stessi, della solidarietà, dell’impegno nei confronti di quanto la coscienza suggerisce a ciascuno e della condivisione, sono le chiavi che permetteono di superare i vari livelli. Ma, spesso, bisogna fare i conti con il passato che trascina indietro e con il futuro che paralizza. Resta quindi un’unica opzione: vivere il presente e, in quell’attimo, “prendere il controllo” e resettare la propria storia. 27_Fdj2017L’inventore del gioco rivolge ai protagonisti e ai partecipanti alla Festa, una domanda sfidante: Resettare sì, no? La risposta resta aperta. Il videogioco finisce e diventa una metafora della vita, che mette i presenti davanti all’esigenza di  attraversare le tante situazioni che si trovano nel quotidiano per crescere e raggiungere le proprie mete. Il gioco diventa la vita reale. Resetta il tuo mondo, hai tu il controllo”, è lo slogan dell’incontro che, insieme alla canzone composta proprio per l’occasione, costituisce il messaggio che la Festa dei Giovani 2017 lascia nel cuore di tutti i partecipanti. Anche in chi sarà presente al Genfest delle Filippine in rappresentanza di tutti.     (altro…)

400 anni della famiglia vincenziana

Si svolgerà a Roma dal 12 al 15 ottobre il simposio internazionale della famiglia vincenziana, in occasione dei 400 anni dalla fondazione del carisma al servizio dei poveri di San Vincenzo de’ Paoli. L’iniziativa si concluderà con l’incontro con Papa Francesco, previsto per sabato 14 ottobre in piazza San Pietro. Attese nella Capitale oltre 10mila persone da 99 Paesi. “Sarà un momento di grazia per chi potrà essere fisicamente a Roma, ma anche per chi non potrà esserci – spiega padre Tomaž Mavrič, superiore generale della Congregazione della Missione, alla vigilia del simposio -. Saremo tutti connessi grazie ai moderni mezzi di comunicazione perché vogliamo con tutto il nostro cuore che questa sia una festa di tutta la famiglia vincenziana. Vogliamo che la carità sia globalizzata e noi faremo tutto il possibile per andare avanti in questa direzione” (dal comunicato SIR). Sabato 14 ottobre il complesso musicale Gen Verde animerà il momento di incontro e testimonianza con il Papa. Segui la diretta (dalle 9:00 alle 13:00 di Roma)      

Pasquale Foresi: puntare lo sguardo su Maria

Pasquale Foresi: puntare lo sguardo su Maria


the-annunciation-1125149_1280-detailCustodiva tutte queste parole meditandole in cuor suo” (Lc 2,19). Questa frase è Luca che ce la riferisce inserendola nella meravigliosa descrizione dei pastori a Betlemme, alla grotta ove è nato Gesù. Era stato un angelo ad indicare ai pastori il grande avvenimento: “Non temete: ecco, vi porto una lieta novella, che sarà di grande gioia per tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un Salvatore” (Lc 2, 10-11). Appena arrivati “fecero conoscere quanto era stato loro detto del bambino; sicché tutti quelli che li udivano, si meravigliavano di quanto veniva loro raccontato dai pastori. Ma Maria custodiva tutte queste parole, meditandole in cuor suo”. San Luca contrappone delicatamente lo stupore esteriore degli altri presenti nella grotta, pastori, forse abitanti della cittadina palestinese, al silenzio denso di fede e d’amore di Maria. Le parole di quei semplici pellegrini al primo santuario cristiano del mondo penetrano, nella sua anima, si compongono con le altre rivelazioni che aveva avuto e le fanno comprendere sempre meglio il mistero che si svolge sotto il suo sguardo, e del quale ella partecipa quale Madre di Dio. Prontezza dell’anima di Maria alla parola di Dio ed amorosa custodia dei doni sacri ricevuti, che per tanti anni non rivelerà ad alcuno. Forse solo a san Luca Maria comunica di persona questo atteggiamento della sua anima nei giorni della nascita del Salvatore: solo lei infatti ne era a conoscenza. Soavità delle cose di Dio, e della quale tutti abbiamo particolare bisogno. Con il ritmo angoscioso ed esteriorizzante della vita moderna, c’è pericolo a volte di voler materializzare tutto, anche la vita dello spirito. Il silenzio, l’umiltà, la riservatezza, la mansuetudine, la pazienza nelle tribolazioni, ci possono sembrare virtù non più attuali, non più capaci di far sentire la presenza del cristianesimo in questo secolo. Innanzi all’aggressività dei cattivi, alla potenza dei loro mezzi, si è tentati di far leva sull’aggressività dei buoni, sui loro capitali, sulla loro esteriore potenza. Si crede più agli altoparlanti che all’efficacia di una frase del Vangelo, si crede più ai discorsi degli oratori che al silenzio meditativo delle anime a Dio consacrate. È il materialismo che cerca di svilire i valori dello spirito, rendendoli pure espressioni esterne che poi non avranno più peso nel frastuono assordante dei rumori più alti che sono d’attorno. Solo ciò che è frutto dello spirito ha vero valore innanzi al mondo appiattito dalla materia; solo ciò che parte dal nostro amore profondo e personale verso Dio. Per questo anche oggi l’umanità deve puntare il suo sguardo a Maria.» Pasquale Foresi,Parole di vita”, Ed. Città Nuova, Roma 1963 – pp.15,16,17 (altro…)

Donne palestinesi ed israeliane per la pace

Donne palestinesi ed israeliane per la pace

MarchPeace_b30mila donne alla marcia da Sderot fino a Gerusalemme. L’iniziativa, promossa da “Women Wage Peace” (Wwp), è partita il 24 settembre da Sderot (Negev), per poi procedere nei Territori e in Israele. La marcia, che include momenti di incontro, dialogo e preghiera, si è conclusa l’11 ottobre a Gerusalemme. «Simili iniziative ‘dal basso verso l’alto’ sono importanti perché esprimono una parte del popolo israeliano, il quale non vuole la guerra, l’occupazione, che continui questa situazione», spiegano dal Patriarcato maronita di Gerusalemme. La voce di queste donne riempie il vuoto lasciato dall’assenza di partiti politici che si impegnino davvero per la pace, in un momento di “ristagno politico” dovuto al disinteresse della comunità internazionale verso la questione palestinese. Wwp è nata tre anni fa, come reazione al conflitto a Gaza, e conta al momento 24mila membri, fra cui “migliaia di donne di destra, centro e sinistra, arabe ed ebree, religiose e laiche, tutte unite per chiedere un accordo politico di pace per porre fine al conflitto israelo-palestinese”. La preghiera delle madri (altro…)

California in fiamme

California in fiamme

20171013-04Gli incendi, per ora indomati, che stanno devastando la California, alimentati da forti venti e da temperature decisamente fuori stagione, hanno causato finora decine di vittime, il più grave bilancio mai verificatosi nella storia della California, e centinaia di dispersi. Impressionante il numero di uomini e mezzi impegnati: circa 8 mila tra pompieri e volontari, 550 mezzi terrestri, 73 elicotteri e oltre 30 aerei. Stanno facendo il giro del mondo le immagini dei roghi che stanno distruggendo una superficie pari a quasi 80 mila ettari. Innumerevoli le case bruciate. Le contee più colpite restano Sonoma, Mendocino, Yuba, Napa. Migliaia le persone finora evacuate, soprattutto nella contea di Napa, conosciuta per la sua produzione di vino pregiato. Una delle aree più colpite dagli incendi è la contea di Sonoma, dove si trova Santa Rosa, che ne è il capoluogo, con quasi 200mila abitanti. Qui intere zone della città sono state ridotte in cenere. Da Santa Rosa Cindy Fitzmaurice, della comunità dei Focolari, è riuscita, attraverso Facebook, a dare notizie di sè e delle difficili condizioni in cui molti sono stati costretti ad abbandonare le proprie case. «Siamo pronti a scappare – ha scritto, postando una foto scattata intorno alle 3 del mattino, in cui si vede un cielo tinto di arancione – Ho il cuore a pezzi per i miei amici che hanno perso tutto. Stiamo imparando che cosa è importante, e non sono certamente le cose». Un’esperienza molto dura quella vissuta da Cindy e dai suoi vicini, in fuga, durante la notte, cercando rifugio a casa di amici. Alcuni, racconta, sono dovuti scappare in pigiama, senza poter portare nulla. Fortunatamente dopo poco scrive: «Evacuati, ma sani e salvi. Che Dio benedica Santa Rosa. Lasciare la mia casa dopo 25 anni è stata dura. Ma abbiamo avuto il tempo di farlo e di questo dovremo essere eternamente grati. Altri non potranno dire lo stesso. Vedremo domani cosa ci porterà». Dopo una notte di paura e di preghiere, mercoledì scorso Cindy ha potuto nuovamente aggiornare i suoi amici con delle buone notizie: «Siamo estremamente grati. Siamo tornati a casa questa mattina. Per il momento i venti stanno soffiando verso est, in direzione di Napa. Questo è un bene per noi, ma non per loro. Abbiamo sentito che oggi dovrebbero arrivare venti forti a noi favorevoli. Ma molti amici hanno perso tutto. Non posso nemmeno immaginare le loro perdite». Cindy ringrazia quindi gli amici che si sono presi cura di loro, specialmente dell’anziana suocera. «Tutto quello che possiamo fare ora è essere grati e vedere come possiamo essere d’aiuto gli altri. Vi ringraziamo per le vostre preghiere». La nipote di Cindy, 18 anni, lavora in una casa di cura. «Tutti i pazienti sono stati evacuati in un’altra città. Sono orgogliosa di come lei si stia prendendo cura di tutti». Molti altri su Facebook hanno postato le foto delle loro case divorate dalle fiamme e ridotte in cenere. Ma sono grati di essere vivi. Questo ora conta di più.   (altro…)

Ecumenismo: notizie dal Venezuela

Nonostante la difficile situazione sociale, politica ed economica che attraversa il Paese caraibico, il dialogo tra cristiani di diverse tradizioni non si arresta. Da Caracas scrive la comunità dei Focolari: «Lo scorso14 settembre ci siamo trovati nel focolare di Caracas con il pastore anglicano Francisco Salazar e sua moglie, la pastora Coromoto Jimenéz, per condividere un momento di famiglia. Salazar ci ha detto che partecipare al congresso internazionale del maggio scorso a Roma ha significato per lui “imbattersi in Gesù”. Lei vi ha trovato una nuova visione dell’unità e della Chiesa». Nei 500 anni della Riforma, anche in Venezuela si stanno realizzando diverse iniziative. «Il 1° ottobre siamo stati invitati a una celebrazione-concerto nella Chiesa Luterana di Caracas, presenti più di 200 persone, tra cui tre pastori luterani, l’ambasciatore della Germania, rappresentanti della Chiesa Presbiteriana e noi cattolici. È stato un evento solenne con canti, ricordi e citazioni di Lutero. Una testimonianza di unità nella diversità. Un pastore diceva: “Dobbiamo unirci sempre di più, abbiamo la stessa fede in Gesù”». Il 19 novembre la Chiesa Presbiteriana in Venezuela compirà 120 anni. «Per questa ricorrenza invitano vescovi, sacerdoti e anche noi del Movimento. Con i pastori María Jiménez e suo marito Uriel Ramirez c’è un rapporto di amicizia». (altro…)

Porque te quiero, te educo

Educar es hablar de algo tan antiguo como nuevo; es hablar de dudas, inquietudes o tensiones, pero también de esperanza y entusiasmo; es hablar de fatiga y hasta de abatimiento, pero también de logros impensados y hallazgo de recursos. Nadie duda de las dificultades de educar hoy; pero, del mismo modo, nadie duda de que la educación posee en sí misma una fuerza tal que nos lleva a afrontar enormes desafíos cargados de esperanza y optimismo. Más que un manual, Jesús García nos propone una reflexión en voz alta para que, sin dejar de lado dificultades y escollos, sepamos abrirnos camino en la educación y abrirle camino en nosotros; para que, desde el presente, logremos encontrar nuevas finalidades y, si es posible, nuevas estrategias. Jesús García ha ejercido la docencia en Secundaria y FP; casado y con dos hijas, colabora desde hace más de 15 años con Ayuntamientos, parroquias y asociaciones en el ámbito de la educación y las relaciones interpersonales, en implantación de proyectos, talleres, conferencias, etc. Coordina y anima talleres para familias y profesores sin dejar su actividad con adolescentes y jóvenes. Colabora con la revista Ciudad Nueva en la sección de educación. Editorial Ciudad Nueva (Madrid)

La unidad de los cristianos

En 1967, Chiara Lubich fue invitada por el Consejo Mundial de las Iglesias a Ginebra, para compartir la espiritualidad de la unidad, la cual, durante la siguiente visita, en 1982, sería definida como “un estilo de vida ecuménico”. De hecho, esta espiritualidad de vida ecuménica anima a los cristianos de distintas Iglesias: es “el diálogo de la vida”. Chiara es invitada por tercera vez en 2002. El programa de charlas propuesto se convierte en una especie de “curso breve” para conocer la experiencia ecuménica del Movimiento de los Focolares. Esta obra vuelve a recorrer aquellos días y es propuesta como la primera de una serie que ilustrará el empeño del Movimiento de los Focolares en el campo ecuménico.