Movimento dei Focolari
Nuova piattaforma digitale per Città Nuova

Nuova piattaforma digitale per Città Nuova

Dalla notte tra il 20 e il 21 dicembre, paradossalmente in contemporanea con l’arrivo dell’inverno, arriva la primavera del sito dell’intero Gruppo editoriale Città Nuova.https://www.cittanuova.it/wp-content/uploads/2016/12/Editoriale-Michele-720x0-c-default.jpg Un anno dopo il cambio sulla carta – mensile e non più quindicinale, ma con più pagine, contributi digitali esclusivi e dossier su gravi temi d’attualità, e una nuova, apprezzata grafica –, il gruppo editoriale Città Nuova presenta il suo nuovo spazio digitale, con il quale si potrà accedere a notizie e approfondimenti da computer, tablet e cellulare. Città Nuova a casa, per strada, nell’autobus… E poi il servizio abbonamenti e vendite di libri e riviste è tutto nuovo e più efficace. Con lo slogan “cultura e informazione”, compiamo così un passo in avanti, realizzato grazie al progetto grafico di Humus Design e al supporto di ingegneria digitale della società Seed. L’apparizione della nuova piattaforma completa la proposta informativa e formativa del Gruppo. Il nuovo sito si affianca ai libri e alle riviste (Città Nuova, Nuova Umanità, Sophia, Unità e Carismi, Gen’s, Big, Teens, Il Vangelo del giorno). Lo stile è quello conosciuto e apprezzato dai nostri lettori: informato, partecipato, sereno, dialogante, professionale, familiare, per un sito rinnovato nella struttura e nell’estetica. L’abbiamo organizzato in sei aree: Fatti: politica, economia, lavoro, diritti, sociale, solidarietà, educazione, cultura e scienza, oltre alle Storie (racconti, esperienze, vita vera); Idee: con Pensieri d’autore (gli articoli delle firme di Città Nuova), Focus (i dossier tematici, le raccolte di articoli), Due punti (lo stesso tema trattato da differenti punti di vista), Studi (gli approfondimenti); Nella città: cittadinanza attiva, famiglia, educazione, ambiente e La Rosa dei venti (cioè le pagine regionali); Io, Dio e l’altro: spiritualità, Chiesa, religioni, Focolari; Nona ora: tempo libero, sport, cinema, spettacolo, teatro, letteratura, arte, comunicazione; Mondo: i Paesi (il punto di vista locale dai nostri inviati nel mondo) e gli Scenari globali. In più abbiamo, anche questi in parte già rinnovati, i blog degli autori, le loro voci. L’offerta verrà poi ampliata con le opzioni social, su Facebook e Twitter in particolare. Sulla carta e sul web continueremo la nostra sessantennale avventura, cercando di dare spazio ai temi che più ci sembrano confacenti alla nostra fonte ispiratrice, al “carisma dell’unità” di Chiara Lubich, declinato in un’attualità sempre più inquietante, ma anche ricca di nuove speranze. Ecco allora l’impegno giornalistico e culturale nel campo delle migrazioni che generano solidarietà e paura; della povertà che colpisce ormai un terzo dell’Italia; della pace che continuiamo a cercare pur nel mezzo di una Terza guerra mondiale; della famiglia che pare scossa da attacchi sempre più forti ma che vive e vivrà ed è il primo luogo dove si apprende e sperimenta l’inclusione e l’accoglienza reciproca; della donna (e dell’uomo) che cercano una convivenza più equilibrata e reciprocamente valorizzante; della crisi non solo economica ma anche culturale che attanaglia la nostra società; della molteplice e multiforme dimensione spirituale dell’esistenza umana… Il tutto con l’intero nostro patrimonio, ma anche con nuove rubriche, nuove proposte, nuove firme, con più possibilità di essere attivi e interattivi. Il sito è nuovo, e quindi vi chiediamo la pazienza di sopportare errori e incompletezze che via via verranno corretti. Lo riempiremo e lo miglioreremo col vostro aiuto nei prossimi mesi (segnalazioni a segr.redazione@cittanuova.it), aggiungendo anche nuove firme e rubriche, sempre in modo coordinato con le riviste cartacee, in primis Città Nuova, e con il settore libri. Contiamo, sulla vostra partecipazione attiva, con commenti, lettere, articoli, foto. Buona lettura! Dal sito Città Nuova cultura e informazione

I Gen4 mettono Gesù al centro del Natale

I Gen4 mettono Gesù al centro del Natale

Sloggiato-IM-DSCN0004Sono i Gen4, i bambini dei Focolari, che ti spiegano con convinzione che il Natale non può essere soltanto una festa di colori, un insieme di personaggi creati da suadenti pubblicità, una corsa frenetica all’acquisto di regali: “Bisogna mettere nuovamente Gesù al centro del Natale”, “è la sua festa”, ti raccontano. Con pazienza e amore i Gen4, preparano i bambinelli di gesso che poi offriranno ai passanti. A New York una signora racconta:«Mentre visitavo la città con degli amici in mezzo alla folla, il vostro tavolino ha attirato la mia attenzione… Quelle parole, “Hanno sloggiato Gesù”, sono risuonate così bene dentro di me! Vorrei trasmettere il vostro messaggio ad altri. È stato il Natale più bello, mi ha riempito il cuore di calore». Maria Helena Benjamin e Pep Canoves, responsabili dei Gen4 di tutto il mondo, ci raccontano come questi piccoli, particolarmente sensibili all’amore evangelico, imparano a concretizzare nelle loro azioni quotidiane veri e propri gesti concreti di fraternità; scoprono che l’amore, quando è reciproco, porta la presenza di Gesù tra loro. Imparano a conoscerlo e creano con Lui un rapporto semplice e diretto. Riescono a coinvolgere i compagni di scuola, le famiglie, i parenti, i loro maestri con la loro disarmante semplicità, entrando direttamente nel cuore di ciascuno. gen 422Pep Canoves ricorda come Chiara Lubich, aveva molto a cuore questi piccoli, riservando per loro un posto privilegiato, incontrandoli durante i vari congressi internazionali, inviando messaggi, rispondendo alle loro domande. E ad essi aveva rivolto l’invito di far sì che Gesù non venisse bandito dal Natale:  «Fate nascere Gesù in mezzo a voi col vostro amore; così è sempre Natale! […] Possiamo offrire Gesù, Gesù in mezzo a noi a tutto il mondo, portare questo nostro amore, questa gioia nelle strade, nelle scuole, ai piccoli e ai grandi… dovunque!». Una bella iniziativa è quella del Calendario dell’Avvento: i Gen4 riempiono le giornate che precedono il Natale con tanti atti d’amore concreti, apparentemente semplici, ma che nel loro piccolo sono già rivoluzionari. I Gen4 sono coinvolti in tante iniziative, soprattutto per i più poveri. «Durante l’anno – continua Maria Helena Benjamin – riceviamo diverse notizie da tutto il mondo sulle loro attività a favore dei più indigenti. Hanno una innata capacità di accogliere gli altri bambini che magari vengono emarginati, come la storia di Sonia della Romania, di 5 anni, che fa amicizia con una bambina rom inserita da poco nella sua classe». «Abbiamo ricevuto notizie dal Madagascar e dall’Indonesia. Anche dalla Siria, in questi giorni così difficili e in piena guerra, ci giungono notizie – racconta Pep. Da Aleppo ci hanno persino inviato delle foto: in questa situazione di conflitto si vive con loro continuando a credere nella pace». Chiara Lubich, rispondendo a una domanda di un Gen4, aveva dato loro una consegna: «Sapete qual è la vera felicità? Provate: è quella che ha la persona che ama, che ama, che ama. Quando si ama si è felici e se si ama sempre si è felici sempre. Che cosa potete fare voi nel mondo? Dare la felicità, insegnare ad amare». E, davvero, loro ci insegnano con la loro purezza e semplicità come mettere in pratica l’amore evangelico, il segreto della felicità. Patrizia Mazzola (altro…)

Istituto Universitario Sophia – Cattedra Piero Pasolini

Obiettivo degli incontri è esplorare il mistero dell’esistenza umana nel quadro del paradigma dell’evoluzione moderna, dalla prospettiva del rapporto tra scienza e fede. Ci chiederemo da dove viene l’essere umano, dove va, chi siamo. Il percorso prenderà avvio con uno sguardo generale sui grandi interrogativi che l’umanità si pone alla ricerca del significato dell’esistenza, fin dal Paleolitico, per mettere a fuoco il contributo specifico della cultura greca classica, della civiltà ebraica e dell’esperienza cristiana. Di seguito, cercheremo di comprendere lo sviluppo di tale ricerca nel quadro delle teorie dell’evoluzione, offrendo alcune chiavi interpretative delle principali narrazioni sulla creazione del cosmo, dal Big Bang a quello che possiamo definire il “Big Mystery”. Il percorso si concluderà con una riflessione sulla vita della chiesa e sul suo significato, fino a presentare il suo “profilo mariano” nel contesto dell’evoluzione umana, mentre la chiesa stessa viaggia verso “cieli nuovi e terre nuove”. Per coloro che desiderano ancora iscriversi al Simposio finale della Cattedra Piero Pasolini, che si terrà Il 20-21 maggio, nella sala C dell’Auditorium di Loppianodalle ore  9,00 del 20 maggio 2017, potranno farlo per email, indirizzando la prenotazione a segreteria.generale@iu-sophia.org Leggi anche e scarica il programma

Vangelo vissuto: i bambini insegnano

Vangelo vissuto: i bambini insegnano

Sonia è della Slovacchia, ha 5 anni e frequenta la scuola materna. Un giorno dice alla mamma che, a scuola, ha trovato un’amica. “E come si chiama?”. “Non lo so, lei non parla; mi sono avvicinata perché ho visto che era sempre da sola e che nessuno voleva giocare con lei”. La mamma va a prendere Sonia per il pranzo. Ma l’insegnante: “La lasci qui! Ci aiuta con una ragazzina rom che prima non parlava per niente, e adesso, grazie a lei, ha iniziato a parlare e collaborare anche con gli altri”. Quando torna da scuola, la mamma le chiede: “Ti ha già detto qualcosa la tua amica?”.  “No, solo mi sorride quando le dico che le voglio bene”. La mamma rimane in silenzio. E la bambina: “Sai, l’amore riscalda ognuno”. gen 4 11Dal Camerun scrive Kevin: «Un giorno alla scuola durante l’intervallo avevo chiesto ad un mio compagno di scuola se avesse qualcosa da mangiare. Avevo fame e non avevo nulla. Lui ha rifiutato. Il giorno dopo ho portato un po’ di pane e quando lui è venuto a chiedermelo, ho rifiutato a mia volta. Il giorno seguente, gettando il dado dell’amore è uscito: “Amare i nemici“. Mi sono ricordato di quel mio compagno. A scuola cercavo di parlargli ma non mi rispondeva. Allora mi sono seduto davanti casa aspettandolo e quando è passato, l’ho chiamato, gli sono andato incontro e alla domanda sul perché non dovevo parlargli più, ha risposto: “Hai rifiutato di condividere con me il pane che avevi portato”. Subito gli ho detto: “Riconciliamoci!” e gli ho offerto della frutta di guaiava che avevo con me e così abbiamo ricominciato a parlarci diventando amici di nuovo». Dall’Italia, Marco racconta: «Un giorno all’asilo i bambini mi prendevano in giro perché sono grasso. A me dispiaceva tanto essere preso in giro e qualche volta ho pianto. Allora sono andato dalla Suora e invece di accusarli ho detto a lei questo mio dolore. Ho capito che dovevo perdonarli e così ho fatto, perché un Gen4 è uno che, come ha fatto Gesù, perdona e ama tutti». Carmen abita in un quartiere di baracche, nella periferia di Città del Messico. Spesso la sera lo zio torna a casa ubriaco. Carmen ha paura e si nasconde. «Ma l’altra sera non mi sono nascosta – racconta – l’ho aspettato e l’ho aiutato ad entrare. Non avevo paura, perché so che la Madonna ha cura di me». gen 4 2E Bartek, dalla Polonia: «Per la festa del bambino ho ricevuto in regalo dalla maestra Ela, una cioccolata ed un lecca-lecca. In classe con me c’è Asia, una ragazza che non piace a nessuno. Io mi sono ricordato che la mattina lanciando il dado era uscito: “Amare i nemici” e ho dato ad Asia il lecca-lecca e mezza cioccolata. Lei era stupita, mi ha ringraziato e poi se ne è andata. Adesso siamo grandi amici». «Nel centro di Napoli (Italia), i Gesù bambini che abbiamo fatto e che offriamo alle persone, vanno a ruba e tanti si accalcano intorno alla bancarella, anche solo per dire la loro adesione all’iniziativa. Una maestra, non credente, che ha tanti problemi, tiene il Gesù bambino fra le mani e lo guarda: “Questo sarà il mio Natale!”. Un bambino corre a casa, svuota il suo salvadanaio, ed arriva con tutti gli spiccioli ad acquistare il suo».

A cura dei Centri Gen4

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