Movimento dei Focolari
Emergenza terremoto Italia centrale

Emergenza terremoto Italia centrale

Terrimoto «Arrivano non pochi messaggi e whatsapp in redazione a seguito del terremoto attorno ad Amatrice e Norcia, tra le province di Rieti e Ascoli Piceno (Italia centrale). C’è chi dice di avere estratto il nonno dalle macerie, sano e salvo per fortuna, chi di aver accompagnato un congiunto all’ospedale, chi di essere ancora nell’attesa, chi di essere sconvolto da quello che si è vissuto, chi ancora di cercare di aiutare, o perlomeno di star vicino ad amici e conoscenti che hanno subito danni e lutti». Così scrive la redazione di Città Nuova, l’organo ufficiale dei Focolari in Italia, riguardo al forte terremoto, magnitudo 6.0., che ha avuto l’epicentro a 4 km di profondità, tra i paesi di Norcia e Amatrice. Il Movimento dei Focolari nel mondo esprime la propria vicinanza alle popolazioni colpite e rivolge un pensiero particolare alle vittime e alle loro famiglie, e a tutti quanti hanno subito danni materiali e morali. Alcuni dei suoi membri sono già al lavoro sul posto, insieme a tanti altri volontari, nell’arduo impegno di estrarre dalle macerie le persone ancora in vita e dare conforto a chi ha perso i propri cari. È stato attivato il coordinamento aiuti per l’emergenza umanitaria segnalando i seguenti conti correnti per chi vuole dare il proprio contributo: CAUSALE: Emergenza Terremoto Italia

Azione per un Mondo Unito ONLUS (AMU) Azione per Famiglie Nuove ONLUS (AFN)
IBAN: IT16 G050 1803 2000 0000 0120 434 presso Banca Popolare Etica IBAN: IT55 K033 5901 6001 0000 0001 060 presso Banca Prossima
Codice SWIFT/BIC: CCRTIT2184D Codice SWIFT/BIC: BCITITMX

  I contributi versati sui due conti correnti con questa causale verranno gestiti congiuntamente da AMU e AFN. Per tali donazioni sono previsti benefici fiscali in molti Paesi dell’Unione Europea e in altri Paesi del mondo, secondo le diverse normative locali. I contribuenti italiani potranno ottenere deduzioni e detrazioni dal reddito, secondo la normativa prevista per le Onlus, fino al 10% del reddito e con il limite di € 70.000,00 annuali, ad esclusione delle donazioni effettuate in contanti. (altro…)

Yes Yes No No

Yes Yes No No

yesyesnonoAuthor: Chiara Lubich In this collection of spiritual reflections Chiara Lubich explores humanity’s aspiration to share in the life of God. The challenge of the Gospel is clear-cut: let your yes be yes and your no, no … he who is not with me is against me. Whether reviewing the life of a great saint such as Catherine of Siena or of the Indian spiritual leader Vinhoba Bhave, Chiara Lubich underlines that what counts is the quality of life as it is lived in each moment. The way to build up the new person in us is to live the present moment to the full. Christians must be developed Christians’ with a deep love for the Church as their family and with a deep feeling of solidarity with people in all ages. Chiara Lubich was awarded the 1977 Templeton Prize for Progress in Religion. Reprinted by New City Press (UK) Orders and enquiries

Hans Lipps – Ricerche per una logica dell’ermeneutica

Hans Lipps – Ricerche per una logica dell’ermeneutica

RICERCHE PER UNA LOGICA DELL'ERMENEUTICAUn approccio antropologico e teologico alla questione linguistica. Testo di riferimento del pensiero filosofico di Hans Lipps (1889-1941). Medico e filosofo allievo di Husserl, ha insegnato all’Università di Gottinga dal 1922 fino al 1936, poi a Francoforte. Al centro della sua ricerca ha posto l’uomo e l’effettività del darsi della realtà, in dialogo con le posizioni heideggeriane di Essere e tempo. Il progetto di Lipps di inaugurare una logica dell’ermeneutica, condiviso con il filosofo tedesco Georg Misch (1878-1965), costituisce la sua eredità, un’intuizione per molti versi innovativa. Nel testo egli affronta la posizione di una questione filosofica del linguaggio di contro alla linguistica, alla filologia, alla logica formale e fa un richiamo a una ricerca che parta dalla parola proferita con la quale l’uomo interpreta e coglie – strutturando e dando senso – il mondo e se stesso. Il linguaggio è il luogo in cui l’uomo si risveglia all’esistenza venendo interpellato dall’altro, mette in comunicazione due esistenze, le cambia e cambia il rapporto che intrattengono col mondo circostante. La curatrice: Erica d’Alberto Dottore di ricerca in Filosofia e Scienze Umane presso l’Università degli studi di Perugia con una tesi su hans Lipps, ha già pubblicato articoli su Alvin Plantinga e Robert Nozick. La collana: Idee/Filosofia e Antropologia. Raccoglie saggi di uno o più autori capaci di entrare nel vivo del dibattito filosofico contemporaneo. Gli autori e gli argomenti sono tali da costituire una prova della perenne vitalità della filosofia, quando essa si fa interprete delle più genuine istanze dell’intelletto umano. Editrice Città Nuova

Nuovo reparto di maternità in Congo

Nuovo reparto di maternità in Congo

IMG-20160801-WA0005L’attesa è durata due anni, e il costo ha raggiunto i 409.559 €: è il nuovo reparto maternità del Centro medico «Moyi mwa Ntongo» nella capitale congolese, inaugurato proprio il giorno del 10° anniversario del Centro stesso. Il primo bambino è nato lo scorso 19 luglio! Un servizio essenziale, se si considera che – come ha affermato il direttore sanitario Arthur Ngoy – le cifre della mortalità infantile e materna in Congo sono ancora molto alte: «846 i decessi materni su ogni 100mila nati vivi» – mentre la media mondiale è di 216 – «e 104 su 1000 sono i decessi infantili», un tasso tra i più elevati al mondo. Il nuovo reparto é stato costruito grazie agli sforzi di diverse persone e agenzie legate al Movimento dei Focolari, come la Fondazione Giancarlo Pallavicini e le Signore Albina Gianotti e Vittorina Giussani, finanziatori del Centro medico sin dagli esordi, e da Amu Lussemburgo e AECOM Congo – insieme ai loro sostenitori: tante persone del Lussemburgo, compresi bambini che hanno realizzato e venduto lavoretti per guadagnare qualcosa, anche in pieno inverno. «Questo centro medico ci dà l’occasione di rispondere concretamente all’invito della Chiesa nel documento Africae Munus (n.140), che “le istituzioni sanitarie della Chiesa e tutte le persone che vi lavorano a diverso titolo si sforzino di vedere in ogni malato un membro sofferente del Corpo di Cristo», ha affermato Damien Kasereka, corresponsabile insieme ad Ghislaine Kahambu, del Movimento dei Focolari in Congo. IMG-20160801-WA0003«È una grande soddisfazione – continua il dott. Ngoy – soprattutto per le mamme che dopo 9 mesi di consulti prenatali nel nostro centro, dovevano essere trasferite in un’altra struttura per partorire. Si sentivano abbandonate nel momento in cui avevano più bisogno di noi». «Ma anche perché possiamo rispondere alle richieste del governo congolese, di offrire cure complete, continue e di qualità. Per questo diciamo grazie a Chiara Lubich che ha dato il via a questo centro». All’inaugurazione, il 9 luglio scorso, insieme al corpo medico, ai malati, alle autorità civili e religiose, l’architetto e la sua équipe, giornalisti, era presente una piccola delegazione di Amu Lussemburgo. La messa di ringraziamento è stata celebrata dal vescovo ausiliare di Kinshasa Mons. Bodika, mentre il taglio del nastro è stato dato dal ministro della salute Vital Kabuiku, insieme al nunzio apostolico Luis Mariano Montemayor e al vescovo ausiliare. Maria Chiara De Lorenzo (altro…)

Il sorriso di Daniel

Il sorriso di Daniel

VeronicaPodestà«Da quando ho iniziato gli studi di infermieristica – racconta Veronica, italiana di Genova – avevo un sogno: mettere a servizio degli altri la mia professionalità. Nel 2013, appena laureata, sono partita per la Costa d’Avorio (Africa). All’inizio è stata dura perché non parlavo il francese. Eppure ho scoperto che i gesti concreti costruivano ponti molto più di tante parole. Con alcune ragazze abbiamo organizzato una piccola attività nella quale vendere alcuni oggetti. Dopo il lavoro ci trovavamo per costruire collane, braccialetti, raccogliere ciò che c’era di superfluo nelle rispettive case. Il ricavato è stato messo in un fondo comune da utilizzare in caso di problemi economici, o per sostenere gli studi di qualcuno… un giorno, una delle ragazze ci ha raccontato che il papà non aveva ricevuto il salario e la famiglia non aveva da mangiare. Tutte siamo stati d’accordo di destinare parte di quel fondo per aiutare quella famiglia. Ho visto il Vangelo diventare vissuto. Non è stato sempre facile: a volte mi mancava la famiglia, gli amici, le mie abitudini… ma il cielo restava sempre il mio migliore amico. Quando mi sentivo sola, o avevo un dolore che non riuscivo a superare, alzavo gli occhi e, guardandolo, mi perdevo nell’immensità del creato. Quanta armonia, quanto amore in tutto ciò che mi era attorno… e quell’Amore era anche per me!» Durante il mio soggiorno a Man ho conosciuto un bambino che aveva una malformazione cardiaca sin dalla nascita. Ogni volta che arrivava, Daniel illuminava il dispensario con uno splendido sorriso. Nonostante le cure invasive a cui doveva sottoporsi, l’amore e la gioia che sprigionava era diffusiva e coinvolgente. Nonostante gli innumerevoli sforzi, c’era bisogno di fare di più. Aveva bisogno di maggiori cure e interventi più adeguati. DanielDopo un anno, la mia esperienza in Africa si conclude. Tornando a casa ero felice, ma dentro di me portavo sempre il sorriso di Daniel quando lo avevo salutato. Avvertivo che non potevo lasciarlo solo. Allora, con altre amiche ci siamo attivate per capire se c’erano possibilità di farlo operare in Italia. L’entusiasmo diventa contagioso e riusciamo a raccogliere i fondi per permettere a Daniel di venire in Italia, accompagnato dal papà, per l’operazione. Sono stati due mesi intensi, dove le nostre culture si sono arricchite e riscoperte. Attraverso gli occhi di Daniel riscoprivo il mare, la gioia di vivere l’attimo presente. Intanto, l’intervento avviene con successo. Il papà gli aveva promesso una bicicletta se fosse andato tutto bene, ma si rende conto che è un regalo troppo costoso per le sue disponibilità. L’amore della comunità non si fa attendere, e proprio la sera stessa in cui il papà mi confida questa sua difficoltà, una mia amica mi porta una busta e, incredibilmente, nella busta c’era esattamente la cifra per comprare la bicicletta tanto desiderata da Daniel! Ero partita con la convinzione che avrei potuto dare tanto… spesso si parte con l’idea di cambiare il mondo; ma mi sono resa conto che, per farlo, bisogna incominciare a cambiare sé stessi e il modo di stare con gli altri. Solo costruendo, attimo dopo attimi, ponti di fraternità si può cambiare il mondo». Il 9 luglio scorso, presso il “Villaggio del Ragazzo” (Genova), è stato consegnato a Veronica Podestà il “Premio Bontà Don Nando Negri 2016”, per il suo impegno nel sociale, in particolare verso i bambini della Costa d’Avorio. Guarda video intervista https://youtu.be/H_LOYI3e910 (altro…)

Theses for a Trinitarian Ontology

Theses for a Trinitarian Ontology

hemmerle_cover_1“It is difficult to exaggerate the revolutionary impact of the simple affirmation that only love lasts. For if what lasts is love, then the centre of gravity shifts from the self to the other, and so movement (no longer understood in the Aristotelian sense) and relationship (relatio, no longer understood as a category, as the most insignificant accident of being) become central…Only one thing remains, participation in that movement which love itself is. This movement is the rhythm of being; it is the rhythm of that giving which gives itself.”

For the central question is, and must remain, what happens to our perception of God, humanity, society, history and the world when faith in the God of Jesus Christ, that ‘eternal dialogue of communion’, breaks in afresh? Bishop Hemmerle’s Theses for a Trinitarian Ontology provide a fresh and stimulating answer to that abiding question.

Available in October 2016

Orders and enquiries: www.newcitypress.com/