Feb 10, 2011 | Centro internazionale, Spiritualità
C’è anche un ecumenismo fatto di vita, non clamoroso, modesto, che costruisce silenziosamente: e costruisce sul sodo, senza voler anticipare i tempi, ma preparandoli. C’è un ecumenismo – un’ansia di unità ecclesiale – che si svolge, quasi nel nascondimento, tra umili cristiani, di modesta o nulla cultura teologica, i più laici, ragazze, ragazzi, operai, professionisti, donne di casa; ed è fatto, per lo più, non di discussioni teologiche, ma di semplice amore cristiano, che dell’ecumenismo è la fonte e della comunione sociale è l’alimento. Ne abbiamo colto varie manifestazioni, a Oriente e ad Occidente, nei Paesi cattolici e ortodossi, con partecipazione di credenti che vengono da famiglie anglicane, luterane, metodiste, ortodosse… Essi partono tutti da norme evangeliche semplici, ma basilari. Per esempio: 1) «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri»; 2) «Dove due o tre s’uniscono nel mio nome, io sono in mezzo a loro»; 3) «Che siano tutti uno». E’ un’esigenza d’amore. Nel vortice di odii e di egoismi che strangola la civiltà scoprono il loro destino eterno due, cinque, cento persone mosse dall’amore cristiano, già nell’incontrarsi tra loro. Un incontrarsi che dà gioia, strada per arrivare a Dio, Arrivando a Dio vivono in solidarietà momenti di paradiso. Non fanno discussioni, perché estranee. Si amano. E l’amore è vita, è liberazione. Realizzano una comunanza di anime, nella quale circola lo Spirito Santo; e godono dell’unità che ne risulta. I problemi da cui le scissioni religiose scaturiscono sono spesso o ignorati o accantonati, già dalla brama di unità delle Chiese, attesa da tutti, che frattanto pregano insieme, collaborano, in più casi convivono. In questa fusione le differenze possono via via scomparire di fatto, logorate dall’amore. In questa azione, dove conta solo l’amore a Gesù Cristo e alle sue verità con l’amore al fratello, col quale si vuole fare unità, non entrano le questioni, e spesso neppure le questioni sociologiche o politiche o magari metodologiche, o filosofiche: c’entra solo l’intervento dello Spirito Santo, perché dia a chi espone il Vangelo la luce e la carità. Da un articolo di Igino Giordani pubblicato su Città Nuova n.5 del 10 marzo 1976 – www.iginogiordani.info (altro…)
Feb 7, 2011 | Centro internazionale, Dialogo Interreligioso, Ecumenismo, Focolari nel Mondo, Spiritualità
[:it]Un’anima all’ecumenismo – Il 3 febbraio il presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, card. Kurt Koch, ha incontrato la presidente Maria Voce e il copresidente Giancarlo Faletti, accompagnati da Joan Patricia Back e Severin Schmid, responsabili del Centro per il dialogo ecumenico.
Un’occasione per aggiornare il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani, sulla vita ecumenica dei Focolari e sulle sue iniziative. Il cardinale ha mostrato grande interesse, stima e riconoscenza per quanto Chiara Lubich ha operato in questo campo e per come il Movimento lo porta avanti. Nell’appuntamento si è parlato dell’incontro di Maria Voce con il Patriarca Bartolomeo, avuto il 27 dicembre scorso al Fanar, sede del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli.
Al presidente del dicastero vaticano, Maria Voce ha delineato lo specifico in campo ecumenico dei Focolari i cui membri si impegnano nel mondo e a vari livelli nel “dialogo della vita”. Questo anche il titolo di un libro dato al cardinale con i discorsi di Chiara Lubich a Ginevra nel 2002. Durante l’incontro si è parlato del 3° anniversario della morte di Chiara e del 50° della fondazione del Centro Uno che sarà celebrato dall’11 al 16 marzo a Cadine (Trento) con una settimana di incontro ecumenico internazionale. Si è parlato inoltre delle focolarine e i focolarini di altre Chiese e del loro incontro a gennaio con il card. Rylko, del Pontificio Consiglio dei laici, a Castel Gandolfo. Il card. Koch ha commentato: “Ogni vocazione viene dallo Spirito Santo”. Si è quindi presentata l’iniziativa “Insieme per l’Europa”, raccontandone la storia e gli sviluppi fino al prossimo incontro del 2012 a Bruxelles e si è parlato delll’incontro annuale ecumenico dei vescovi.
Maria Voce ha detto al cardinale che la ragione principale dell’incontro era per assicurargli il sostegno e le preghiere di tutto il Movimento per il suo lavoro. Il cardinale ha poi chiesto alla presidente il significato del suo nome “Emmaus”, e lei lo ha spiegato ricordando il punto cardine della spiritualità dell’unità, che riguarda proprio la presenza spirituale di Gesù fra i suoi, “Gesù in mezzo” (Mt, 18-20). E il cardinale ha commentato: “senza la presenza mistica di Gesù non si arriva all’unità, gli uomini non sono in grado… è Gesù”.[:en]A soul for ecumenism – On the 3rd February the President of the Pontifical Council for Promoting Christian Unity, Cardinal Kurt Koch, met Maria Voce (President of the Focolare Movement) and Co-President Giancarlo Faletti, accompanied by Joan Patricia Back and Severin Schmid who are jointly responsible for “Centro Uno”, the Focolare Centre for Ecumenical Dialogue.
It was an opportunity to update Cardinal Kurt Koch, President of the Pontifical Council for Promoting Christian Unity, about the ecumenical life and initiatives of the Focolare. The Cardinal showed great interest, respect and recognition of how much Chiara Lubich worked in this field and how the Movement continues to this day take the work ahead. Maria Voce (Emmaus) also told the Cardinal about her meeting on 27th December 2010 at the Fanar, the seat of the Ecumenical Patriarch of Constantinople in Istanbul.
For the President of the Vatican department, Maria Voce sketched out the aims of ecumenical work by members of the Movement throughout the world at various levels especially in the ‘dialogue of life’. This is also the title of a book given to the Cardinal containing talks Chiara gave in Geneva in 2002. During the meeting they also talked about the 3rd anniversary of Chiara’s death and the 50th anniversary of the foundation of “Centro Uno” which will be celebrated on 12th March in Trent, Northern Italy, during an international ecumenical week (11th-16th March) at Cadine, Trent. Emmaus spoke to the Cardinal about the focolarini men and women who belong to churches other than the Roman Catholic Church, and of their meeting with Cardinal Rylko, President of the Pontifical Council for the Laity, at Castel Gandolfo (Rome). Cardinal Koch commented: “Every vocation comes from the Holy Spirit”. Then there was an explanation of the initiative ‘Together for Europe’, its history and the latest developments for the next meeting in May 2012 in Brussels , they also talked about the annual ecumenical meeting of bishops from different Churches.
Maria Voce told the Cardinal that the principal reason for the meeting was to assure him of the support and prayers of the whole Movement for his work. The Cardinal asked Maria Voce the meaning of her other name “Emmaus”, and she explained it recalling the main point of the spirituality of unity, which is centred on the presence of Jesus united in his name, ‘Jesus in the Midst’ (Mt 18:20). The Cardinal commented: “Without the mystical presence of Jesus, unity cannot be reached, people are incapable… it’s Jesus”.[:de]Der Kardinal hat großes Interesse an der ökumenischen Arbeit der Fokolar-Bewegung gezeigt. Maria Voce hatte um diese Begegnung gebeten, um den Kardinal über ihren Besuch beim Ökumenischen Patriarchen von Konstantinopel Bartholomäus I zu unterrichten.
In wenigen Strichen beschrieb Maria Voce den „Dialog des Lebens“, den die Mitglieder der Fokolar-Bewegung auf allen Ebenen zu führen suchen. Es ging auch um den dritten Todestag Chiara Lubichs, den die Bewegung vom 11.-16. März in Trient begehen möchte, gleichzeitig mit dem 50jährigen Bestehen des Centro Uno. Als Kardinal Koch auch die Fokolare und Fokolarinnen aus anderen Kirchen vorgestellt wurden, kommentierte er: „Jede Berufung kommt vom Heiligen Geist“. Weitere Themen der Begegnung waren „Miteinander für Europa“ und das Ökumenische Bischofstreffen der Bewegung.[:es]Un alma al ecumenismo – El 3 de febrero el Presidente del Consejo Pontificio para la unidad de los cristianos, el Card. Kurt Koch, se encontró con la Presidente María Voce y el Co-presidente Giancarlo Faletti, acompañados por Joan Patricia Back y Severin Schmid, responsables del Centro para el diálogo ecuménico.
Una ocasión para poner al día al Cardenal Kurt Koch, Presidente del Consejo Pontificio para la unidad de los cristianos, sobre la vida ecuménica de los Focolares y sobre sus iniciativas. El Cardenal demostró mucho interés, estima y reconocimiento por cuanto Chiara Lubich ha hecho en este campo y por la forma como el Movimiento lo lleva adelante. La cita la había solicitado María Voce (Emmaus) para referir al Cardenal del encuentro con el Patriarca Bartolomé, realizado el 27 de diciembre pasado en el Fanar, sede del Patriarcado ecuménico de Constantinpla.
María Voce delineó al Presidente del dicasterio vaticano las características específicas de los Focolares en el campo ecuménico en donde sus miembros están comprometidos, en distintos niveles, en el “diálogo de la vida”. Llevaba este título también un libro que le dieron al Cardenal con los discursos de Chiara Lubich en Ginebra en el 2002. Durante el encuentro se habló del 3º aniversario de la muerte de Chiara y del 50º de la fundación del Centro Uno que se celebrará del 11 al 16 de marzo en Cadine (Trento) con un encuentro ecuménico internacional de una semana. Después presentaron al Cardenal las focolarinas y los focolarinos de otras Iglesias y también se habló de su encuentro en enero con el Card. Rylko, del Consejo Pontificio para los laicos, en Castelgandolfo. El Card. Koch comentó: “Toda vocación viene del Espíritu Santo”. Seguidamente presentaron la iniciativa “Juntos por Europa”, contándole la historia y su desarrollo hasta el próximo encuentro del 2012 en Bruselas y se habló del encuentro anual ecuménico de los obispos.
María Voce dijo al Cardenal que la razón principal del encuentro era asegurarle el apoyo y las oraciones de todo el Movimiento por su trabajo. Y el Cardenal preguntó a la Presidente el significado de su nombre “Emmaus”, y ella se lo explicó recordando un punto fundamental de la espiritualidad de la unidad, que se refiere precisamente a la presencia espiritual de Jesús entre los suyos, “Jesús en medio” (Mt. 18,20). Y el Cardenal comentó: “sin la presencia mística de Jesús no se llega a la unidad, los hombres no pueden… sólo Jesús”.[:fr]Donner une âme à l’œcuménisme – Le 3 février, le président du Conseil pontifical pour l’unité des chrétiens, le cardinal Kurt Koch, a rencontré la présidente Maria Voce et le coprésident Giancarlo Faletti, qui étaient accompagnés de Joan Patricia Back et de Severin Schmid, responsables du Centre pour le dialogue œcuménique.
L’occasion de mettre le cardinal Kurt Koch, président du Conseil pontifical pour l’unité des chrétiens, au courant de la vie œcuménique des Focolari et des initiatives que celle-ci suscite. Le cardinal a manifesté beaucoup d’intérêt, d’estime et de reconnaissance pour tout ce que Chiara Lubich a accompli dans ce domaine, mais aussi pour la façon dont le mouvement le fait avancer. Ce rendez-vous a eu lieu à la demande de Maria Voce (Emmaüs), qui souhaitait rendre compte au cardinal de sa rencontre avec le patriarche Bartholomée, le 27 décembre dernier, à Fanar, le siège du patriarcat œcuménique de Constantinople.
Maria Voce a expliqué au président du dicastère du Vatican la spécificité, sur le plan œcuménique, des Focolari, dont les membres s’engagent à l’échelle du monde et à divers niveaux dans le « dialogue de la vie ». Cette expression est également le titre d’un livre offert au cardinal et qui contient les discours prononcés par Chiara Lubich à Genève en 2002. Lors de la rencontre, il a été question du 3ème anniversaire de la mort de Chiara et du 50ème anniversaire de la fondation du centre Uno, qui sera célébré du 11 au 16 mars à Cadine, près de Trente, par une semaine de rencontres œcuméniques internationales. Puis les focolarines et focolarini appartenant à d’autres Églises ont été présentés au cardinal et lui ont parlé de leur rencontre avec le cardinal Rylko, du Conseil pontifical pour les laïcs, à Castel Gandolfo, en janvier. Le cardinal Koch a commenté : « Toute vocation est inspirée par l’Esprit Saint. » Il y a donc eu la présentation de l’initiative « Ensemble pour l’Europe », avec une évocation de son histoire et de ses évolutions jusqu’à la prochaine rencontre à Bruxelles, en 2012, et la rencontre œcuménique annuelle des évêques a elle aussi été abordée.
Maria Voce a dit au cardinal qu’elle avait voulu le rencontrer avant tout pour l’assurer du soutien et des prières de tout le mouvement pour son travail. Et le cardinal a ensuite demandé à la présidente le sens de son nom, « Emmaüs ». Elle le lui a expliqué en rappelant le point central de la spiritualité de l’unité, qui concerne justement la présence spirituelle de Jésus parmi les siens, « Jésus au milieu » (Mt, 18-20). Le cardinal a alors fait ce commentaire : « Sans la présence mystique de Jésus, on n’arrive pas à l’unité. Les hommes n’en sont pas capables… seul Jésus le peut. »[:pt]Uma alma para o ecumenismo – No dia 3 de fevereiro o presidente do Pontifício Conselho para a unidade dos cristãos, card. Koch, recebeu a presidente Maria Voce e o copresidente Giacarlo Faletti, acompanhados por Joan Patricia Back e Severin Schmid, responsáveis pelo Centro para o diálogo ecumênico.
Uma ocasião para dar ao cardeal Kurt Koch notícias sobre a vida ecumênica do Movimento e sobre as suas iniciativas. O cardeal demonstrou grande interesse, estima e reconhecimento por tudo o que Chiara Lubich realizou neste campo e pelo modo como o Movimento dá continuidade ao seu trabalho. A visita tinha sido solicitada por Maria Voce (Emmaus) a fim de referir ao cardeal sobre o encontro com o Patriarca Bartolomeu, em 27 de dezembro passado, no Fanar, sede do Patriarcado ecumênico de Constantinopla.
Falando ao presidente deste Conselho romano, Maria Voce delineou a ação específica dos membros do Movimento no campo ecumênico, que no mundo inteiro e em vários níveis, buscam atuar o “diálogo da vida”. É este, inclusive, o título de um livro que presenteou ao cardeal, com os discursos de Chiara Lubich em Genebra, em 2002. Durante o encontro falou-se ainda do 3º aniversário de morte de Chiara Lubich e do cinquentenário da fundação do Centro Uno, que será celebrado de 11 a 16 de março em Cadine (Trento), com uma semana de encontro ecumênico internacional.
Foram apresentados ao cardeal as focolarinas e os focolarinos de outras Igrejas, e falou-se do encontro que eles tiveram em janeiro com o cardeal Rylko, do Pontifício Conselho para os leigos, em Castelgandolfo. O card. Koch comentou: “Toda vocação vem do Espírito Santo”. Enfim apresentou-se a iniciativa “Juntos pela Europa”, narrando o seu percurso e desenvolvimentos, até o próximo encontro de 2012, em Bruxelas, e comentou-se sobre o encontro anual ecumênicos dos bispos.
Maria Voce disse ao cardeal que a razão principal da visita era assegurar-lhe o apoio e as orações de todo o Movimento pelas suas atividades. Perguntou-lhe, depois, o significado do seu nome, “Emmaus”, e a presidente o explicou, recordando o aspecto fundamental da espiritualidade da unidade que diz respeito justamente à presença de Jesus entre os seus, “Jesus no meio” (Mt 18,20). “Sem a presença mística de Jesus não se chega à unidade, os homens não podem fazê-lo… é Jesus”, foram as palavras do cardeal.[:zh]
致力大公合一運動的同一心志:普世博愛運動會長傅瑪利(Maria Voce)、協同會長方樂德(Giancarlo Faletti)在大公合一運動中心的負責人芭克(Joan Patricia Back)與舒密迪(Severin Schmid)的陪同下,拜會教廷促進基督徒合一委員會主席科赫樞機(card. Kurt Koch)。
藉此機會給教廷促進基督徒合一委員會主席科赫樞機匯報普世博愛運動在大公合一運動上的生活與各項舉措。科赫樞機深感興趣,對盧嘉勒在這方面的建樹表示欽慕與感激,並讚賞運動繼續往前發展所付出的努力。
傅瑪利會長要求拜會科樞機,旨在向他報告去年12月27日在君士坦丁堡法納爾(Fanar)東正教宗主教的府邸與巴爾多祿茂一世(il Patriarca Bartolomeo)的會面。
傅瑪利又給梵蒂岡大公合一運動委員會主席科赫樞機概括地介紹普世博愛運動在大公合一運動上的特有使命。全球的成員在不同層次上致力展開『生活的對話』。會長又向科赫樞機呈贈一本書,內容是盧嘉勒於2002年在日內瓦對其他基督教派的講話。其後又談到今年是盧嘉勒去世三周年紀念,也適逢普世博愛運動屬下合一中心成立50周年,爲此從3月11日至16日,將在意大利特倫托卡甸尼(Cadine)瑪利亞之城中心舉行為期一周的國際性大公合一運動會議。隨後,給科赫樞機介紹一些其他基督宗派的普世博愛運動男女核心成員。大家又談到一月份,教廷平信徒委員會主席韋高樞機(card. Rylko)到岡道福堡探訪,他們有幸與韋高樞機會晤。科赫樞機表示:「每個聖召都是來自天主聖神。」會長又向科赫樞機介紹『共建歐洲』倡議計劃,並談到這個舉措的開始和發展經過,以及將於2012年在布魯塞爾舉行下一屆『共建歐洲』會議。最後他們還談及不同基督宗派的主教的周年聚會。
傅瑪利向科赫樞機表示,這次拜會的主要目的,是為向他保證整個運動所有成員的支持,並為他的工作而祈禱。科赫樞機談到謀求基督徒合一的努力時表示:「在這方面,合一的靈修精神是必須的,否則徒然是一個沒有靈魂的機構或建築。」之後,科赫樞機又問及傅瑪利別名Emmaus(厄瑪烏)的意義。她解釋這是合一靈修的其中一個要點,恰恰有關耶穌精神上臨在祂的門徒中,即耶穌在中間(瑪18-20)。科赫樞機指出:「缺乏耶穌奧妙性的臨在便無法達成合一。人沒有這種能力……,唯獨耶穌。」
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Feb 5, 2011 | Chiesa, Dialogo Interreligioso, Spiritualità
Quale il senso di un tale incontro? In questo tempo di trasformazioni sociali, di crisi, ma anche di ricerca di nuovi modelli di testimonianza della fede, molti sono i vescovi che avvertono l’esigenza di attuare uno scambio di vedute e di esperienze. Occorre riscoprire, della realtà ecclesiale, la parte mistica e spirituale – dicono – che offre nuovi approcci e speranze. “Occorre una lettura costruttiva dei segni dei tempi”, afferma il Card. Miloslav Vlk, moderatore di questi Convegni, e continua: “L’oggi e’ ricco di sfide stimolanti che richiedono nuovi approfondimenti e possono aprire prospettive inedite.” Tra gli interventi, quello del Card. Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione dei Vescovi, del Card. Gianfranco Ravasi, Prefetto del pontificio Consiglio per la Cultura e del Card. Kurt Koch, Presidente del P. C. per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. Accanto ai contributi di alcuni vescovi provenienti dalle regioni più provate del mondo in questo momento, ci sarà una conversazione di Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari, sull’Adesione al volere di Dio nella vita del Cristiano. E’ il tema che segna il cammino spirituale dei Focolarini in quest’anno e che conduce ad un “sì” libero e responsabile al disegno di Dio. Un momento speciale: l’Udienza con Benedetto XVI, prevista nell’ambito dell’udienza del mercoledì, occasione per esprimere quella comunione “effettiva ed affettiva” che lega i vescovi al Papa.
Ci saranno vari momenti di riflessione teologica e filosofica, di aggiornamenti sull’attualità della Chiesa (come l’Anno Sacerdotale e la formazione dei sacerdoti) e di presentazione di fatti di vita evangelica. Il tutto intercalato da momenti di meditazione, di celebrazioni, di preghiere in comune, di passeggiate. Saranno giorni di respiro tonificante per il corpo e l’anima. A conclusione del Convegno un folto gruppo di vescovi visiterà la cittadella di Loppiano, nei pressi di Firenze, dove ha sede anche l’Istituto Universitario Sophia (IUS) promotore di una cultura dell’unità percepita oggi più che mai necessaria. Quest’anno si svolgeranno incontri di vescovi nello stesso spirito in diversi paesi dell’Africa, in Asia, in Medio Oriente e in alcune nazioni europee e dell’America del Sud. (altro…)
Feb 4, 2011 | Chiara Lubich, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Nasce a Cembra di Trento, proprio nel giorno di Natale del 1917, e viene chiamata Natalia. Sua madre appartiene alla borghesia, mentre suo padre è figlio di contadini di un piccolo paese sulle montagne trentine, Tonadico. A 16 anni è provata dal dolore: il padre muore improvvisamente. A 18 anni insegna in una scuola di avviamento professionale. Qualche anno dopo scoppia la guerra. Il fidanzato parte per il fronte. Il dramma della guerra la disorienta: “È come se le bombe cadessero anche dentro di me, fanno crollare” – come scrive nelle sue note autobiografiche – “ad uno ad uno i miei interessi”. Siamo nel 1945 quando un’amica le parla di un gruppo di ragazze che “possono interessarle”. Così si trova nel piccolo appartamento di piazza Cappuccini, dove incontra Chiara Lubich che le parla della scelta radicale di Dio di una giovane, bella e ricca, Chiara d’Assisi. Scriverà: “Non sapevo più se era la storia di Chiara d’Assisi o la sua o… la mia. Anch’io mi trovai sulle labbra quella stessa parola, anch’io volevo scegliere Dio come Ideale della mia vita”. Una scelta che si concretizzerà con il far fagotto di tutto: vestiti, pellicce, cosmetici e gioielli. “Ma – scrive – non mi sarà altrettanto facile staccarmi dagli affetti”. Proprio in quel momento il fidanzato torna dal fronte. “Pur nello strappo che mi lacerava”, come scrive, risponde con un sì radicale alla chiamata di Dio.
Una scelta che ha suscitato una straordinaria fecondità. Basti ricordare i 44 anni trascorsi in America Latina. La rete d’ amore che aveva intessuto da quel primo viaggio nel 1958, insieme a Marco Tecilla e Fiore Ungaro, si espande non solo in Brasile, Argentina, ma anche in Uruguay, Cile, Bolivia e via via in tutti i Paesi dell’America Latina. Coinvolge ora oltre 520.000 persone di ogni età e categoria sociale. Oltre 35.000 sono i membri attivi del Movimento. Una rete d’ amore che influisce sulla vita culturale, politica ed economica di questi Paesi. Nel ’98 l’università nazionale di Buenos Aires, UBA, assegnando una laurea h.c. a Chiara Lubich, nel corso di un suo viaggio, riconosce che è in atto “un umanesimo profetico ed emancipatore, un ideale che stabilisce ponti tra le diverse forme di sapere”. Quando l’Argentina, in questi ultimi anni, attraversa una profonda crisi economica e politica, membri dei Focolari danno il loro apporto al “Tavolo di dialogo” tra società e governo. Lia ha curato in modo particolare, insieme ad un altro dei primi focolarini, Vittorio Sabbione, la nascita e lo sviluppo della cittadella di O’Higgins che diviene seme di una società rinnovata dal Vangelo, con un polo imprenditoriale, punto di riferimento per le aziende ispirate al progetto dell’Economia di comunione, lanciato da Chiara Lubich proprio in America Latina, in Brasile, nel 1991.
In questi anni, ha intessuto un dialogo profondo anche con seguaci di altre religioni. Un buddista, rivolgendosi ora a lei, scrive: “Ora tu sei lì e ci attirerai sempre di più verso l’eternità; e arriveremo rinnovati dall’amore, come ci dicevi”. E Chiara, annunciando la sua partenza a tutto il Movimento scrive: “Non si sente questa separazione, perché l’unità con lei è sempre più forte”. In due libri editi da Città Nuova, Lia ha raccontato la sua ricchissima esperienza: ‘Giornale di viaggio’, nel 1970, (tradotto in Argentina da Ciudad Nueva col titolo ‘Teijendo una red’) e ‘Alle radici’, nel 2003, dove narra delle origini del Movimento dei Focolari in Sudamerica. (altro…)
Feb 3, 2011 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
“Un vero sviluppo per l’Africa deve portare con sé la spiritualità di comunione, la preoccupazione per gli altri e la solidarietà con i bisognosi” – ha affermato in apertura il vice rettore della CUEA, prof. Maviiri. “Le idee innovative in questa conferenza offrono grandi speranze e grandi opportunità per lo sviluppo umano, in un continente dove circa il 60% delle persone continua a vivere sotto la soglia di povertà”, ha concluso Kiflemariam Abraham, professore presso lo stesso ateneo. Presente anche il Nunzio apostolico in Kenya, l’arcivescovo Paul Alain Lebeaupin: “Sono felice che il Movimento dei Focolari abbia potuto offrire questo messaggio dell’EdC che il Papa sente molto“. Le sfide che l’Africa ha di fronte sono state affrontate con lucida razionalità da Geneviève A. Sanze, esperta di Business Ethics e sviluppo sostenibile.
Un forte accento è stato dato ad esperienze concrete di imprenditori ed economisti da tutto il mondo. Come Teresa Ganzon, amministratore delegato di Banko Kabayan (Filippine), nel settore della microfinanza, una realtà molto sentita in Africa. O John Mundell – USA, presidente della Mundell & Associates, nella vita di tutti i giorni in un ambiente fortemente competitivo. Nei giorni precedenti, dal 23 al 25 gennaio, la «Mariapoli Piero», cittadella dei Focolari a K
alimoni (Nairobi), ha ospitato la prima «Economy of Communion School» per giovani aspiranti imprenditori, provenienti soprattutto dall’Africa. “Uno degli eventi più forti che io ricordi con l’EdC” – ha affermato il prof. Bruni alla sua conclusione. Tra i risultati della scuola panafricana annoveriamo:
Aver messo le basi del futuro polo industriale alla Mariapoli Piero, per il quale ci sono già 15 soci e i primi fondi. I poli aziendali sono tra gli elementi base dell’intuizione sull’EdC. Sorgono nei pressi delle cittadelle del Movimento in modo da tenere sempre vivo lo spirito del progetto. Si tratta di una concentrazione di imprese, un laboratorio visibile e un punto di riferimento, ideale e anche operativo, delle altre imprese EdC. Attualmente, ci sono 7 poli costituiti: Argentina, Italia, Brasile (2), Croazia, Belgio e Portogallo e 3 poli in fase di avviamento: Brasile (Benevides – PA), Filippine, Germania.
- L’adesione di una decina di imprenditori africani all’Economia di Comunione con la loro impresa.
- Alcuni progetti concreti: come l’ingresso del Bangco Kabayan in Burundi come partner in un programma di micro-credito, iniziando così la sua prima attività fuori dalle Filippine.
“Qui la gente vuole vivere”- dichiara il coordinatore Bruni al termine della scuola – “Mi ha colpito vedere quanto amano studiare qui i giovani. Per loro entrare in un college è l’impresa della vita, perché significa futuro. Si vedono giovani studiare di notte sotto i lampioni pubblici perché non tutti hanno la luce a casa …. Senza questo desiderio e fame di futuro il nostro movimento non può crescere”. Sito ufficiale dell’Economia di Comunione: www.edc-online.org Economia di comunione per lo sviluppo dell’Africa – Osservatore Romano, 28 gennaio 2011
Feb 3, 2011 | Centro internazionale, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
“Passando da una regione all’altra ho pensato che Dio ha elargito tanti doni qui”, ha costatato più volte Maria Voce durante il suo soggiorno in Spagna dal 14 al 30 gennaio 2011. L’ultima tappa è iniziata domenica 23 gennaio a Madrid, dove la presidente dei Focolari ha incontrato numerosi membri del Movimento venuti da Galizia, Castilla, León, Paesi Baschi, Navarra, Cantabria, Asturias, Murcia, Madrid. La cittadella del Movimento, “Castello Esteriore”, nei pressi di Madrid (Località Las Matas), ha accolto Maria Voce nell’ultima settimana. Questo centro, che è il cuore dei Focolari in Spagna, ha lo scopo di custodire e testimoniare l’unità di tutti nella varietà delle loro culture. La presidente ha incoraggiato gli abitanti della cittadella ad allargare questo servizio alla Chiesa e alla società di questo Paese.
Una giornata è stata dedicata a visitare Avila e Segovia, le città di Santa Teresa di Gesù e San Giovanni della Croce, i grandi mistici spagnoli tanto amati da Chiara Lubich. Sul libro degli ospiti del Convento di Segovia, Maria Voce ha scritto: “Grazie, San Giovanni, per il fascino della santità che continui a diffondere e che sempre ci lascia incantati. Aiutaci a salire sul Monte con te ed irradiare luce attorno a noi come hai fatto tu. Affascina soprattutto i giovani!”. Si sono susseguiti cordiali incontri con il Nunzio, Mons. Frattini, col vescovo di Pamplona Mons. Francisco Pérez, e Mons. Juan Antonio Reig di Alcalá de Henares, la visita alla sede dell’Editrice Ciudad Nueva e, infine, l’appuntamento più atteso: Positive Revolution! Protagonistas de nuestro mundo. L’incontro con centinaia di giovani, pieno di emozioni e profondo ascolto, ha messo in evidenza come i giovani possono essere e sono già protagonisti di questo mondo, cambiandolo in positivo. La consegna di Maria Voce prima di partire: “Ogni comunità, ogni popolo che compone la Spagna ha qualcosa da dare a tutti gli altri. L’unità non è uguaglianza. Consiste nel fatto di essere consapevoli del frutto dell’amore reciproco; l’unità è il frutto di una grazia che Gesù manda quando c’è l’amore reciproco. Questo vuol dire: rendersi coscienti che io ho un dono da dare agli altri, e che gli altri hanno un dono da dare a me; e mettere questo dono a disposizione”. (altro…)