Dic 10, 2019 | Chiesa
Mercoledì, 20 novembre, i responsabili di Schönstatt di diversi Paesi europei hanno visitato il Centro internazionale dei Focolari a Rocca di Papa (Roma, Italia).
Mercoledì, 20 novembre, i responsabili del Movimento di Schönstatt di Austria, Repubblica Ceca, Germania, Gran Bretagna, Italia, Spagna e Svizzera hanno visitato il Centro internazionale dei Focolari a Rocca di Papa. Il gruppo è stato accompagnato da padre Heinrich Walter, già presidente del Presidium generale di Schönstatt. “Incontrare Chiara” visitando la sua casa e pregando sulla sua tomba è stato uno degli scopi di questa visita. Un secondo obiettivo dei responsabili di Schönstatt è stato quello di entrare in dialogo con i Focolari sui cambiamenti sociali e politici in Europa, il ruolo dei Movimenti con i loro carismi e il significato della comunione tra di loro – in modo particolare di Insieme per l’Europa – nel contesto delle trasformazioni ecclesiali, politiche e culturali. La delegazione è stata accolta al Centro dei Focolari dal Copresidente, Jesús Morán e da diversi consiglieri. Per poter mettere i carismi a servizio del bene del continente nel dialogo è emersa in modo evidente la necessità di realizzare progetti culturali che siano frutto dello specifico di ciascuno ma anche della comunione tra tutti . L’incontro e il dialogo sono stati definiti da ambedue le parti cordiali, preziosi e fruttuosi. Ovviamente si è trattata solo di una tappa dell’ormai lungo cammino di comunione e di collaborazione tra Schönstatt e i Focolari che ha avuto inizio nel 1998 alla Vigilia della Pentecoste sulla Piazza San Pietro a Roma. Inoltre, da ormai 20 anni, cioè fin dall’inizio, anche Schönstatt è parte di quella rete di movimenti e comunità che compongono l‘iniziativa Insieme per l’Europa e padre Heinrich Walter è membro effettivo del comitato d’orientamento. In questi anni sono cresciute tra i Focolari e Schönstatt, ma non solo, relazioni fraterne, improntate sull’unità fra cristiani, fra varie Chiese e confessioni; unità che presuppone come importante premessa una profonda e vera riconciliazione, considerata accesso diretto all’unità pur mantenendo la necessaria diversità che l’altro arricchisce e completa. Il Movimento di Schönstatt è stato fondato da p. Josef Kentenich nel 1914 a Schönstatt, vicino a Koblenz in Germania, con un carisma pedagogico. È diffuso in modo particolare in Europa, nelle Americhe e in Africa ed è composto da una ventina di istituti secolari, leghe e movimenti autonomi.
Severin Schmid
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Nov 4, 2014 | Chiesa, Spiritualità

Padre Kentenich
Missionarietà e alleanza con Maria, la madre di Gesù, sono due capisaldi della spiritualità della Famiglia di Schönstatt , movimento cattolico nato in Germania 100 anni fa. E in occasione del centenario dalla fondazione (ottobre 1914), papa Francesco ha ricevuto in udienza 7500 rappresentanti del Movimento, lo scorso 25 ottobre. Dialogo, testimonianze e la parola del pontefice: Francesco si è soffermato sulla famiglia, insistendo sul tema, a lui caro, delle periferie, ma anche: missionarietà, rinnovamento del cuore per aprirsi alla cultura dell’incontro. All’evento hanno preso parte anche i rappresentanti di vari movimenti ecclesiali, tra cui la presidente dei Focolari, Maria Voce, e il copresidente Jesús Morán. «L’ultimo atto che il Papa ha compiuto è stato quello dell’invio missionario. Ha detto: Vi invio non a nome mio, ma di Gesù, a nome di tutta la Chiesa. Più di 7 mila persone: che meraviglia, vedere gente così che va nel mondo a portare Gesù! – racconta Maria Voce al rientro dall’udienza. «Salutando il responsabile mondiale, p. Heinrich Walter, l’ho ringraziato e gli ho detto che facciamo parte anche noi della loro “Alleanza” (un patto che li caratterizza e che formulano con la Madonna). Si sentiva una profonda sintonia. Che dono di Dio questo rapporto vero, concreto! Una delle tante cose belle che ci sono nella Chiesa e nell’umanità. Era come un invito di Gesù ad avere un cuore largo nel riconoscere tutti i doni che Lui fa, un invito a metterci insieme per potenziare il nostro impegno che coinvolge tutta l’umanità». Nel Centro che per il Movimento dei Focolari si dedica alle relazioni con movimenti e nuove comunità ecclesiali, si nota un quadro, quello della “Madonna tre volte ammirabile”: esso rappresenta e documenta un momento importante: l’inizio di una storia di unità. Posta sul retro, una preghiera a Maria, a Lei, presente sin dagli inizi nell’Opera di P. Kentenich, e che ben rappresenta, nella Chiesa, tutto quanto ha che fare con i carismi, si affida l’amicizia e la conduzione della comunione dei Movimenti come primo passo per arrivare alla fraternità universale. Tra le firme quella di Chiara Lubich. 
10 giugno 1999: Chiara Lubich e Andrea Riccardi a Schönstatt
Era il giugno 1999, a un anno dalla Pentecoste ’98: lo storico incontro mondiale dei Movimenti e nuove Comunità con Giovanni Paolo II, l’avvio di una nuova stagione tra le varie realtà ecclesiali scaturite dai carismi fatta di conoscenza e stima reciproca. Dal ’99 il rapporto dei Focolari con Schönstatt è andato avanti, anzi si è allargato nel mondo. Dappertutto si sono instaurate collaborazioni a vari livelli con un’attenzione speciale alle attese dell’umanità: il mondo del lavoro, la lotta alla povertà, iniziative per l’Europa, la famiglia e altro ancora. Auguri al Movimento Apostolico di Schönstatt per questi primi cento anni: un tempo lungo, una lunga testimonianza di vita e di fedeltà al carisma che Dio ha donato a P. Kentenich e che si è diffuso con tanti frutti nel mondo. (altro…)
Ott 30, 2013 | Chiesa, Ecumenismo, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità

Padre Kentenich
18 ottobre 1914. Padre Kentenich – sacerdote tedesco poi imprigionato nel campo di concentramento di Dachau – è protagonista, insieme a un gruppo di studenti, di una profonda esperienza spirituale: una “alleanza” d’amore con Maria, la madre di Gesù, a servizio di tutta l’umanità. Il fatto è accaduto a Schönstatt – da qui il nome del Movimento – vicino a Koblenz sul Reno (Germania), presso un santuario, definito “originario”, e poi ricostruito a somiglianza del primo in diverse nazioni. Lo scorso 18 ottobre, il Movimento di Schönstatt ha dato il via, nel luogo di fondazione, all’anno commemorativo dei 100 anni dalla nascita. Alla festa che si è protratta fino al 20 ottobre, hanno partecipato oltre 3000 appartenenti al Movimento dalla Germania. La commemorazione si è svolta contemporaneamente in altri santuari mariani: in Portogallo, in Paraguay e altri ancora.
“Schönstatt in dialogo” era il titolo di una delle sessioni, con lo scopo di indicare la strada da percorrere verso il futuro, ricordando altresì l’obiettivo primario: ravvivare la gioia missionaria per l’evangelizzazione e l’Alleanza a beneficio degli uomini nel Paese. Si è dato grande spazio alle testimonianze di vari Movimenti di diverse Chiese ed in particolare della rete “Insieme per l’Europa”, a cui Schönstatt partecipa fin dall’inizio.
In questo percorso si è ricordata la visita a Schönstatt nel 1999 di Chiara Lubich e di Andrea Riccardi con alcuni dirigenti dei Focolari e della Comunità di Sant’Egidio. In quell’occasione i due fondatori insieme a Padre Michael Marmann e Suor Doria da parte di Schönstatt, hanno stretto un patto a nome dei rispettivi Movimenti, con l’impegno a stimarsi e amarsi reciprocamente.
Quella tra i Focolari e Schönstatt è un’amicizia di lunga data. Uno dei momenti più intensi è stato quando nel2001, in Svizzera, a Mollens, un gruppo di sacerdoti insieme a P. Marmann, successore di P. Kentenich, pose una serie di domande a Chiara Lubich, sia su uno dei punti centrali della spiritualità di comunione, che è la figura di Gesù Abbandonato, sia sul ruolo dei sacerdoti, di fronte “alla crisi del ministero ordinato”. Come uscire dalla crisi? «Bisogna che il sacerdote migliori il suo essere cristiano – suggerisce Chiara – perché il suo essere cristiano significa vivere il Vangelo, perché questa è la via dello Spirito Santo…. Col Vangelo risveglia la Chiesa. E risveglia la Chiesa sia nei laici, sia nei sacerdoti, nei vescovi e nei Papi. Quindi, la linea dello Spirito Santo per uscire dalla crisi è quella di rimettere il Vangelo in moto perfettamente, autenticamente». (altro…)