Movimento dei Focolari
Oltre il 900. Chiara Lubich in dialogo con il nostro tempo

Oltre il 900. Chiara Lubich in dialogo con il nostro tempo

Il convegno sulla figura carismatica di Chiara Lubich che ha saputo guardare al nuovo millennio e al cambiamento d’epoca in corso, proponendo l’ideale della fraternità universale. Il convegno internazionale “Oltre il Novecento. Chiara Lubich in dialogo con il nostro tempo” ha ufficialmente chiuso il fitto programma di eventi dedicato al centenario della nascita della fondatrice del Movimento dei Focolari. Un titolo programmatico, per leggere in una prospettiva dinamica la figura carismatica di una protagonista del Novecento che ha saputo guardare al nuovo millennio e al cambiamento d’epoca in corso proponendo l’ideale della fraternità universale, nella certezza che “l’unità è un segno dei tempi”. Le due giornate di studio si sono tenute il 18 e 19 febbraio presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (Italia) e sono state dedicate alla figura della fondatrice del movimento dei Focolari da molteplici punti di vista. L’appuntamento è stato promosso dal Centro Chiara Lubich di Rocca di Papa (Italia) e dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, in collaborazione con l’Istituto universitario Sophia, New Humanity e la Fondazione Museo storico del Trentino. I patrocini sono stati concessi dal Comune di Roma e dal Dicastero vaticano per il Servizio dello Sviluppo umano integrale. Il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha conferito al convegno il riconoscimento della Medaglia di rappresentanza, in virtù del particolare interesse culturale dell’iniziativa. Il programma si è articolato in quattro sezioni: storica, letteraria, socio-politica e un’ultima dedicata ad alcuni personaggi del ‘900, analizzando le possibili assonanze e convergenze tra il loro pensiero e quello della Lubich. Una molteplicità di prospettive di lettura, con contributi di studiosi di varie discipline e di diversa impostazione culturale, che permettono una più matura e approfondita riflessione e comprensione dell’esperienza storica e del pensiero della Lubich, e una migliore conoscenza della sua eredità intellettuale, spirituale ed esistenziale. Altrettanto fecondo il confronto con le figure di altri protagonisti dell’epoca contemporanea – da Dietrich Bonhoeffer, a Simone Weil, al Mahatma Gandhi, a Giorgio La Pira, a Martin Luther King, a Michail Gorbaciov – che Chiara Lubich non ha incontrato direttamente, ma con i quali ha dialogato a distanza, condividendo la passione per l’uomo e il futuro dell’umanità, e palesando ideali e intuizioni con evidenti tratti comuni. I lavori, a cui hanno partecipato studiosi provenienti da tutto il mondo, sono stati introdotti dalle lectio di Michel Angel Moratinos (alto rappresentante delle Nazioni Unite) e dello storico Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio. La chiusura del convegno è stata affidata a Piero Coda, teologo e figlio spirituale di Chiara. Donato Falmi, membro del comitato scientifico del convegno, ha presentato l’evento con queste parole: “La biografia di Chiara Lubich, nella sua dimensione temporale, spirituale e intellettuale, è marcatamente caratterizzata da alcune tematiche che appartengono al cuore della contemporaneità, oltre ogni differenza etnica, sociale e religiosa. Pensiamo che tra le più rilevanti siano da elencare la costante attenzione e apertura alla novità, la capacità e disposizione ad abitare il conflitto, la ricerca di ciò che unisce, l’attitudine a misurare gli eventi con il metro dell’unità degli opposti. Tali dimensioni profondamente umane, e da considerarsi strutture portanti della nuova epoca nella quale siamo già entrati, aprono quelle possibilità di confronto, incontro e dialogo che animano il progetto”. Il convegno, tramesso in diretta sul web con traduzioni in quattro lingue (e già disponibile su Youtube), è stato anche occasione per la presentazione della prima edizione critica dell’opera di Chiara Lubich Meditazioni, curata da Maria Caterina Atzori. Uno scritto che, dalla prima uscita nel 1959, è stato tradotto in 28 lingue e stampato in oltre un milione di copie, indicando all’uomo contemporaneo la via dell’unità per realizzare sulla terra il testamento di Gesù “Che tutti siano uno”. A “corollario” del convegno, lunedì 22 febbraio si è tenuta la cerimonia di chiusura del concorso nazionale italiano “Una città non basta. Chiara Lubich cittadina del mondo”, dedicato al mondo della scuola, che ha registrato la partecipazione di numerosi istituti secondari di I e II grado (le scuole vincitrici).

Maurizio Gentilini

  Foto di Thomas Klann (altro…)

Un Centenario che si chiude, ma non si chiude

22 gennaio 2020-22 gennaio 2021: si conclude oggi l’anno del Centenario della nascita di Chiara Lubich. 365 giorni diversi da come erano stati previsti, in piena pandemia, ma che hanno aperto strade e prospettive nuove. “Celebrare per incontrare” è stato il motto scelto per il Centenario della nascita di Chiara Lubich (1920-2020), fondatrice dei Focolari. Aprendolo, un anno fa, si erano progettate molte iniziative nel mondo, non immaginando che la pandemia avrebbe fatto da spartiacque anche al Centenario, segnando un prima e un dopo, ma non fermando, anzi in alcuni casi potenziando, le possibilità di “incontrare” Chiara. Ma partiamo dall’inizio. Il 7 dicembre 2019 il Centenario si apre con l’inaugurazione della Mostra “Chiara Lubich Città Mondo” alle Gallerie di Trento (Italia) sua città natale. Una mostra sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica italiana, promossa dalla Fondazione Museo storico del Trentino in collaborazione con il Centro Chiara Lubich. Quel giorno la Provincia autonoma di Trento vuole insignire Maria Voce, Presidente dei Focolari, del “Sigillo di San Venceslao”. Il giorno successivo viene inaugurata anche una sezione distaccata della mostra a Tonadico, nel Comune di Primiero San Martino di Castrozza (Italia) dedicata in particolare agli anni 1949-1959. Nelle settimane successive in vari Paesi del mondo la mostra va moltiplicandosi ripetendo quella italiana, ma arricchendosi di peculiarità locali. A Nairobi (Kenya) il percorso espositivo mette in luce lo sviluppo dei Focolari in terra africana; a Gerusalemme una sezione viene dedicata al rapporto tra la Lubich e questa città e al suo sogno che oggi si sta concretizzando: un centro di spiritualità, studio, dialogo e formazione all’unità. Chiara Lubich era nata il 22 gennaio e proprio quel giorno nel 2020 è Roma a celebrare il Centenario con una serata a lei dedicata a venti anni dal giorno nel quale la capitale italiana le aveva anche conferito la cittadinanza onoraria. “Chiara da quel 22 gennaio 2000 – ha detto l’ex sindaco Francesco Rutelli–.prese l’impegno di dedicarsi più e meglio per Roma, incarnando l’amore reciproco dovunque. Cosa c’è di più bello per fare nostre queste parole, oggi”. Qualche giorno più tardi il Presidente delle Repubblica Sergio Mattarella interviene al Centro Mariapoli “Chiara Lubich” di Cadine (TN) ad un evento del Centenario al quale partecipano, oltre alla Presidente del Movimento Maria Voce, al Copresidente Jesús Morán e  alle autorità locali, più di 900 persone. La trasmissione streaming  ha oltre 20 mila visualizzazioni. Nel suo intervento Mattarella individua in particolare nella fraternità, applicata all’agire civile e politico, la cifra distintiva della spiritualità di Chiara Lubich. E Trento fa da cornice anche al convegno internazionale “Un Carisma a servizio della Chiesa e dell’umanità” al quale partecipano 7 Cardinali e 137 Vescovi, amici del Movimento dei Focolari di 50 Paesi che poi prosegue nella cittadella internazionale dei Focolari di Loppiano (Incisa Figline in Valdarno – Italia). Nel suo messaggio Papa Francesco si rallegra vivamente per questo convegno esprimendo “la gratitudine a Dio per il dono del carisma dell’unità attraverso la testimonianza e l’insegnamento (…) di Chiara Lubich”. Negli stessi giorni al Centro Mariapoli di Castel Gandolfo (Italia) oltre 400  tra religiosi/e, consacrati/e e laici cattolici – con una rappresentanza ortodossa – provenienti da 100 famiglie religiose e 33 Paesi sono protagonisti di un altro evento legato al Centenario: “Carismi in comunione: la profezia di Chiara Lubich”, un laboratorio di dialogo fra diversi carismi per favorire la comunione tra le famiglie religiose attraverso la spiritualità dell’unità. Poi la pandemia inizia a diffondersi nel mondo. E anche per il Centenario arrivano i cambiamenti: alcuni eventi sono cancellati, altri si spostano sul web. La mostra di Trento si arricchisce di un percorso virtuale, quella prevista in Brasile, grazie ad un’équipe intergenerazionale si trasforma in un itinerario dedicato a Chiara Lubich fruibile attraverso i profili social di @focolaresbrasil (Facebook, Instagram e Youtube). Iniziative via web che permettono di visitare le mostre dedicate alla Lubich a molte più persone di quante avrebbero potuto vederle in presenza. Altri eventi invece possono andare avanti: come l’emissione di due francobolli dedicati a Chiara Lubich nella Repubblica Ceca o il Concorso per le scuole italiane sul tema: “Una città non basta” promosso dal Centro Chiara Lubich/New Humanity e dalla Fondazione del Museo storico del Trentino, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca, che ha visto la partecipazione di numerose scuole italiane. Il 16 febbraio 2021 si terrà via web la premiazione. Il lockdown costringe nel 2020 alla chiusura per alcuni periodi anche il Centro Internazionale dei Focolari a Rocca di Papa (Italia). Ma da qualche mese sono possibili le visite nel rispetto delle norme sanitarie vigenti. Tra quelle di maggiore rilievo quella di sua Santità il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I, venuto a pregare sulla tomba di Chiara Lubich. Varie anche le novità editoriali legate al Centenario e gli eventi per presentarle e promuoverle,  sia in presenza che via web: una nuova edizione – la ventinovesima  – del libro “Meditazioni” di Chiara Lubich; due testi della collana “Opere di Chiara Lubich” edita da Città Nuova: “Conversazioni. In collegamento telefonico” a cura di Michel Vandeleene e “Discorsi in ambito civile ed ecclesiale” a cura di Vera Araújo; la nuova biografia Chiara Lubich, la via dell’unità, tra storia e profezia scritta da Maurizio Gentilini. L’edizione inglese di quest’ultimo testo è stata presentata anche presso il Consolato italiano di Mumbai in India, in un evento trasmesso via web dedicato al Centenario di Chiara Lubich. Presente la console italiana a Mumbai Stefania Constanza, Vinu Aram, direttore dello Shanti Ashram di Coimbatore e Maurizio Gentilini. Si è scelta invece la modalità “mista” – in parte “presenziale” a Trento e in parte on line  – per l’incontro di studio “Chiara Lubich in dialogo con il mondo. Un approccio linguistico, filologico e letterario ai suoi scritti” realizzato dal Centro Chiara Lubich e dal Gruppo di studio e di ricerca di Linguistica, Filologia e Letteratura della Scuola Abbà (Centro Studi interdisciplinare del Movimento dei Focolari) con esperti di vari Paesi. Alcuni degli interventi sono disponibili nello spazio “Documenti Convegni” del sito del Centro Chiara Lubich. Quasi a chiusura del centenario, il 3 gennaio 2021, Rai Uno, la prima rete televisiva italiana ha trasmesso il tv-movie “Chiara Lubich. L’ Amore vince tutto” con la regia di Giacomo Campiotti.  La Lubich era interpretata da Cristiana Capotondi. Realizzato da Rai Fiction ed Eliseo Multimedia è stato visto da 5 milioni 641 mila spettatori. Molti altri hanno poi potuto vederlo in altri Paesi del mondo grazie a RaiPlay  e Rai Italia. E oggi, 22 gennaio 2021, il Centenario si chiude. Ma – viene da chiedersi – si conclude veramente? Ne ha parlato recentemente la Presidente dei Focolari Maria Voce spiegando che “l’incontro vivo con Chiara non può essere limitato neanche a 100 anni, neanche ad un anno centenario. Esso non è finito, continuerà finché ci sarà sulla terra qualcuno della famiglia di Chiara che continuerà a fare degli incontri per testimoniare che Chiara è viva, che il carisma di Chiara ha ancora qualcosa da dire al mondo”.

Anna Lisa Innocenti

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Forza nella mitezza: Mattarella a Trento ricorda Chiara Lubich

Forza nella mitezza: Mattarella a Trento ricorda Chiara Lubich

“Si può essere molto forti pur essendo miti e aperti alle buone ragioni degli altri”, anzi, “soltanto così si è veramente forti”: questo l’insegnamento di Chiara Lubich nelle parole di Mattarella, che coglie l’invito di Maria Voce all’ “estremismo del dialogo”

© Domenico Salmaso – CSC Audiovisivi

Il capo dello Stato, al Centro Mariapoli “Chiara Lubich” di Cadine (TN), ha partecipato con un intervento appassionato al ricordo della fondatrice dei Focolari nel centenario dalla nascita. Ad accoglierlo Maria Voce, presidente del Movimento, e le autorità locali, insieme alla cittadinanza: oltre 400 erano le persone presenti in sala, circa 500 nelle altre sale collegate a Cadine e a Trento, e oltre 20 mila le visualizzazioni dello streaming. La dimensione artistica, per la regia di Fernando Muraca, ha fatto da sfondo alla narrazione, ripercorrendo i tratti più significativi della vita di Chiara come donna in relazione. Tra suoni e immagini, si sono intrecciate le voci delle autorità civili ed ecclesiali. Il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha sottolineato come Chiara rappresenti, insieme a figure come De Gasperi, “l’eccellenza di questa terra”. Un territorio, il Trentino, di cui ha messo in luce tre caratteristiche: la forza di volontà, il Movimento cooperativistico, l’essere terra di frontiera. “Chiara ha saputo interpretare questa appartenenza – ha affermato – che è poi un tratto distintivo della nostra autonomia, della nostra specificità”.

© Domenico Salmaso – CSC Audiovisivi

L’arcivescovo di Trento mons. Lauro Tisi, ringraziando il suo predecessore Carlo De Ferrari che all’epoca colse “il dito di Dio” nella spiritualità di Chiara Lubich, ha ricordato come “se oggi il carisma abbraccia l’intera umanità lo dobbiamo a questo vescovo, che lo ha protetto”; e ha indicato nella provocazione di “Cristo abbandonato” la sua grande attualità. Alessandro Andreatta, sindaco di Trento, ha espresso la sua gioia nel ricordare “la ragazza che quasi ottant’anni fa si mise al servizio dei poveri” e che “continua ancora oggi a invitarci all’apertura, all’accoglienza, all’impegno per gli altri e con gli altri. Perché fin dall’inizio quella di Chiara non è stata un’esperienza personale, isolata, solitaria ma un impegno che si comprende solo se visto alla luce del paradigma della relazione”. Sono poi state portate numerose testimonianze, che dicono la tenacia nel quotidiano di persone che sono state, e sono, ispirate da Chiara e dal suo carisma nel proprio agire: come Amy Uelman, docente di etica e diritto alla Georgetown University di Washington, che forma i suoi studenti ad affrontare argomenti divisivi evitando scontri; gli imprenditori Lawrence Chong e Stanislaw Lencz, che con le loro aziende contribuiscono ad un’economia solidale e sostenibile; Arthur Ngoy e Florance Mwanabute, medici congolesi che si dedicano alla cura dei più deboli e alla formazione sanitaria; e la storia da Yacine, migrante algerino, accolto come un fratello da alcuni giovani italiani dopo il difficile viaggio attraverso i Balcani. Ma anche quella dell’ex sindaco di Trento, Alberto Pacher, che insieme ad insegnanti e studenti ha accolto l’invito – la telefonata di un bambino – da cui sono nati i progetti Tuttopace e Trento, una città per educare.

© Domenico Salmaso – CSC Audiovisivi

“La luce donata a Chiara supera i confini del Movimento dei Focolari e va ad incoraggiare e ad ispirare tanti, donne e uomini di buona volontà in ogni parte del mondo, come questo anniversario sta a manifestare”, ha affermato la presidente dei Focolari Maria Voce. “Come ciascuno di voi, sento Chiara viva, presente, attiva, vicina ogni giorno. Lei ci spinge ad andare al largo con coraggio”. E ha spronato tutti: “A questa società che sembra senza radici e senza meta, occorre rispondere con radicalità, con l’«estremismo del dialogo», alimentato dalla cultura della fiducia”. A concludere la serata, il lungo e appassionato intervento del Presidente della Repubblica; che ha individuato in particolare nella fraternità, applicata all’agire civile e politico, la cifra distintiva della spiritualità di Chiara Lubich – riservando un caloroso ricordo anche ad Igino Giordani, che Mattarella conobbe, e che di questa spiritualità fu interprete di prim’ordine. Una fraternità che è “fondamento di civiltà e motore di benessere”, in quanto senza di questa “rischiamo di non avere la forza per superare le disuguaglianze e sanare le fratture sociali”. Chiara Lubich, proponendo con vigore la cultura del dono e del dialogo, in particolare interreligioso che “in questa stagione storica è decisivo per la pace”, aveva intuito “con spirito di profezia” quale fosse la strada da seguire. Un insegnamento che prova come “si può essere molto forti pur essendo miti e aperti alle buone ragioni degli altri. Anzi per dirla tutta con sincerità, come dimostra la vita di Chiara Lubich, soltanto così si è veramente forti”.

Stefania Tanesini

https://youtu.be/bvwNFuFkN0w (altro…)

Il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella a Trento

Sabato 25 gennaio 2020 nel contesto delle celebrazioni per il centenario della nascita di Chiara Lubich, avrà luogo presso il Centro Mariapoli “Chiara Lubich” a Cadine di Trento (Italia), l’evento “Trento incontra Chiara”. All’evento parteciperà il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella e sarà accolto dalla Presidente dei Focolari Maria Voce, dall’Arcivescovo di Trento, Mons. Lauro Tisi, dal Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti e dal sindaco della città, Alessandro Andreatta. L’intero programma sarà trasmesso in diretta streaming dalle ore 15.55 sulla homepage dei siti www.centenariolubichtrento.it e www.focolare.org Nel corso dell’incontro, accanto agli interventi delle autorità, fra le quali la presidente del Movimento dei Focolari, Maria Voce, saranno ripercorsi i tratti più significativi della figura di Chiara e saranno offerte alcune testimonianze, da tutto il mondo, di persone che sono state, e sono, ispirate da Chiara e dal suo carisma nel proprio agire personale e sociale: Lawrence Chong di Singapore e Stanislaw Lencz della Slovacchia, imprenditori; Amy Uelman, avvocato e docente universitario degli Stati Uniti; João Braz de Aviz, cardinale del Brasile; Arthur Ngoy e Florance Mwanabute, medici, della Repubblica Democratica del Congo; Alberto Pacher, ex-sindaco di Trento ed altri. La manifestazione prenderà il via alle ore 15.55 per concludersi attorno alle 17:30. L’accesso alla sala Marilen, sede dell’evento nel contesto del Centro Mariapoli, per motivi di sicurezza, è riservato e ad invito. Sarà inoltre possibile seguire in video-collegamento l’evento nella sala Athenagoras, sempre al Centro Mariapoli, ed in Sala Depero presso il palazzo della Provincia in piazza Dante.

Stefania Tanesini