Movimento dei Focolari
“Fatima e l’infinito segreto”

“Fatima e l’infinito segreto”

FatimaUna nuova lettura delle profezie  e dei segreti mariani   Qual è il messaggio di Maria a Fatima  per la vita spirituale del cristiano di oggi? Nel centenario delle apparizioni di Fatima (13 maggio 1917-2017) Benazzi affronta un tema che appartiene alla tradizione cristiana da sempre, quello dei “segreti” e delle “profezie”. L’Autore chiarisce il senso della profezia nella Bibbia, spiegando che segreti e profezie non parlano del futuro come di qualcosa da attendere, ma del presente dell’umanità e della fede; si tratta di un genere letterario che non svela “quel che accadrà”, ma che punta a dare un criterio di lettura su quello che sta accadendo. I segreti di Fatima e le profezie mariane non sono pertanto per i curiosi cercatori di notizie strabilianti, ma aprono alle domande più serie del credere; ci interrogano su cosa significa convertirsi; sul rapporto tra Chiesa e persecuzione; sulle questioni della violenza e delle guerre; sulle scelte di pace; su quale genere di umanità vogliamo essere di fronte alla proposta di Dio in Gesù Cristo. Natale Benazzi (1961), teologo e saggista, ha pubblicato diverse opere sulla storia della Chiesa. Da anni si dedica all’approfondimento di temi e figure della storia della spiritualità. Fa parte del Consiglio di amministrazione della Fondazione Sant’Ambrogio per la cultura della Diocesi di Milano. Per Città Nuova ha curato La vita comunitaria dei cristiani di Dietrich Bonhoeffer (2015); Nell’abisso del mondo. Diario e autobiografia di Gemma Galgani (2016); La vita in Cristo di Nicola Cabasilas (2017). Città Nuova Editrice

Ruanda,“Paese delle mille colline”

Ruanda,“Paese delle mille colline”

RwandaIl mio percorso comincia l’ultimo giorno del calendario ruandese in cui si ricorda il massacro avvenuto nel 1994. So che Gesù abbandonato può dare un senso a tutte le sofferenze umane, specialmente a quelle che lasciano profonde ferite nel cuore. Avverto un forte legame tra il sacrificio di Gesù e quello sofferto dal popolo ruandese. Sotto la guida di don Telesphore, sacerdote del posto, conosco la capitale Kigali, nota per la sua pulizia. I segni dello sviluppo economico, però, si vedono soprattutto in centro città, che sembra una capitale europea. Ma non lontano dai moderni palazzi c’è la gente comune, legata all’agricoltura, e che si sposta per vendere i loro prodotti al mercato: frutta, verdure, galline … A causa della pelle chiara e alto come sono, la mia presenza non passa inosservata. Spesso scopro sguardi sorpresi, ma basta un gesto di saluto, «muraho», o un sorriso, ed il ghiaccio si rompe con un bel sorriso come risposta. Le visite alle principali città del Paese le facciamo in macchina. Ogni tanto ci fermiamo per offrire un passaggio a qualcuno. Tra le tante persone a cui diamo un passaggio, mi colpisce una giovane di circa 20 anni. Dietro il suo bel sorriso c’è una dolorosa storia. Don Telesphore mi racconta che i suoi genitori sono stati uccisi nel genocidio degli anni ’90. Lei si recava a pregare presso la loro tomba. Da bambina, assieme a suo fratellino, venivano da don Telesphore. Lì hanno trovato una famiglia che li riempie d’amore. E come loro, incontro tante situazioni simili. Il sabato l’abbiamo trascorso nel seminario teologico che accoglie seminaristi di tutto il Paese: circa 130. Nella messa, intrisa dalla cultura ruandese, rimango molto colpito dall’azione della Grazia dopo la comunione, con canti che coinvolgono tutto il corpo. È una specie di ritmo sacro, non sincronizzato tra tutti, ma incredibilmente armonico. Scuola Gen’s. In uno dei seminari facciamo una “scuola” per i seminaristi che vogliono conoscere la spiritualità dell’unità. Don Telesphore chiarisce dall’inizio che “questa scuola non si fa con i libri, ma con la vita” e che “siamo qui per costruire l’unità voluta da Gesù attraverso il nostro amore reciproco”. Durante l’incontro, infatti, l’amore evangelico si sentiva in modo molto concreto tra tutti. Dopo la partita di basket, infatti, chiedo: “Chi ha vinto?”. La risposta: “Tutti”. Dove regna l’amore la competizione diventa una buona occasione per vivere il Vangelo. Approfondiamo il punto della spiritualità dell’unità che tocca il mistero di Gesù abbandonato. Ci colpiscono la testimonianza di due sacerdoti, uno del Ruanda e l’altro del Burundi, paesi carichi di incomprensioni vicendevoli. Ma le differenze, per l’amore a Gesù nel suo abbandono, danno luogo all’unità cresciuta tra di loro. Uno dei seminaristi esprime tutti: “Quando si parla con il cuore, siamo toccati nel cuore”. Gli ultimi giorni sono dedicati all’incontro con le famiglie e i giovani, ma anche alle altre persone che condividono lo stesso ideale di fraternità. Infine, un pellegrinaggio al santuario della Madonna, non lontano dal seminario. Vogliamo ringraziarla per questo viaggio e per i numerosi doni che abbiamo ricevuto. (Armando A. – Brasile) (altro…)

Roma – Comunione e Diritto

L’incontro promosso dalla rete internazionale Comunione e Diritto del Movimento dei Focolari, avrà il seguente programma: – Ricordo del dr. Gianni Caso, magistrato (avv. Maria Giovanna Rigatelli) – Parola di Vita (dr. Pasquale de Rosa) – Per un impegno condiviso: riflessioni su ambiente e diritto (dr. Paolo La Manna) – Interventi dei partecipanti. Modera avv. Carlo Fusco È stato richiesto il riconoscimento di 2 crediti formativi all’Ordine degli Avvocati di Roma Invito