Guerre, stragi e massacri, forti polarizzazioni, dove anche il pacifismo puรฒ diventare divisivo: questa lโattualitร in cui siamo immersi.
La figura di Igino Giordani (1894-1980), uomo di pace perchรฉ uomo giusto e coerente, ci dร oggi qualche spunto per alzare lo sguardo e sperare ancora, tentando un dialogo lร dove sembra impossibile, per sgretolare ideologie cristallizzate e assolutismi, per costruire una societร inclusiva, per rifondare la pace sullโunitร .
Tra i piรน vivi testimoni della cultura della pace del ventesimo secolo, il suo pacifismo attinge direttamente dal Vangelo: uccidere un altro uomo significa assassinare lโessere fatto a immagine e somiglianza di Dio. Giordani anela dunque alla pace, si spende in tutti i modi, dialoga con chiunque per la pace, non si tira indietro nemmeno quando cโรจ da sostenere la ratifica del Patto Atlantico e provvedere alla sicurezza e alla difesa dellโEuropa e dellโItaliaโฆ Possiamo dire che il suo รจ un pacifismo a 360ยฐ, senza esclusione di colpi.
Scorriamo qualche suo scritto.
ยซโฆ scoppiรฒย la Prima Guerraย mondiale. [โฆ] Ed esplosero comizi guerยญrafondai in piazza, ai quali io andavo per protestare contro la guerra; tanto che una volta un personaggio da me stimato, ascoltando le mie grida mi ammonรฌ: โ Ma lei vuol farsi amยญmazzare!โฆ
[โฆ] Nel ยซmaggio radiosoยป 1915, fui chiamato alle armi. [โฆ]
La trincea! In essa, dalla scuola entrai nella vita, tra le braccia della morte con le salve dei cannoni. Fango, freddo, sporcizia, attutirono la scoperta amara: che i soldati erano tutti contrari allโomicidio detto guerra, per il fatto che lโomicidio era uccisione dellโuomo: tutti la detestavanoโฆ [โฆ] Stavamo a Oslavia, presso dei ruderi chiamati Pri-Fabrisu: il ricordo dellโagonia (da agone) sofferta in quei luoghi lo raccolsi, piรน tardi, durante la triennale degenza dโospedale, in un poemetto intitolato I volti dei morti. Rammento lโultimo verso che diceva: โQuesta malediยญzione della guerraโ[2]ยป.
Giordani fu ferito gravemente e, tornato dalla trincea, rimase tre anni nellโospedale militare di Milano, con danni irreversibili ad una gamba. Il suo dunque รจ un pacifismo che poggia sulla vita vissuta. Impegnato poi nella vita politica, puntรฒ sempre al dialogo con tutti, anche con chi era di un pensiero opposto al suo, convinto che lโuomo รจ sempre da accogliere e comprendere. Non si arroccรฒ mai su posizioni assolute. Cosรฌ racconta il suo intervento in Parlamento a favore del Patto atlantico:
ยซAlla Camera, ricordo un discorso da me tenuto il 16 marzo 1949, [โฆ] sul Patto Atlantico, che da troppi era presentato solo nellโaspetto dโanticomunismo, e cioรจ di allestimento bellico antirusso. [โฆ] Dissi che ogni guerra รจ un fallimento dei cristiani. โSe il mondo fosse cristiano, non ci dovrebbero essere guerreโฆ [โฆ] La guerra โ aggiunsi โ รจ un omicidio, un deicidio (uccisione di Dio in effigie: e cioรจ nellโuomo che รจ sua immagine) e un suicidioโ[3]ยป.
Il discorso di Giordani venne applaudito da destra e da sinistra: paziente tessitore di rapporti, mise in evidenza la valenza positiva di una scelta da parte dellโItalia che poteva essere interpretata a favore della guerra. Giordani era ben convinto che per la pace bisogna tentare qualsiasi strada, al di lร degli schieramenti strategici, e si augurava che la politica cristiana fosse in grado di districarsi fra le polarizzazioni in atto per ergersi a forza di pace.
Scrive nel 1953:
ยซLa guerra รจ un omicidio in grande, rivestito di una specie di culto sacro [โฆ]. Essa sta allโumanitร , come la malattia alla salute, come il peccato allโanima: รจ distruzione e scempio e investe anima e corpo, i singoli e la collettivitร .
ย [โฆ] Il fine puรฒ essere la giustizia, la libertร , lโonore, il pane: ma i mezzi producono tale distruzione di pane, dโonore, di libertร e di giustizia, oltre che di vite umane, tra cui quelle di donne, bambini, vecchi, innocenti dโogni sorta, che annullano tragicamente il fine stesso propostosi.
In sostanza, la guerra non serve a niente, allโinfuori di distruggere vite e ricchezze[4]ยป.
Giordani ci ricorda dunque che la pace รจ il risultato di un progetto: un progetto di fraternitร fra i popoli, di solidarietร con i piรน deboli, di rispetto reciproco. Cosรฌ si costruisce un mondo piรน giusto, anche oggi.
Il Movimento Politico per lโUnitร insieme allโONG New Humanity, espressioni del Movimento dei Focolari, con il supporto di Porticus promuovono il progetto politico globale dal titolo โUna umanitร , un pianeta: leadership sinodaleโ. Rivolto a giovani tra i 18 e i 40 anni con esperienza in rappresentanza politica, leadership governativa o nei movimenti sociali, il programma offre formazione accademica, mentoring personalizzato e un hackathon a Roma con esperti internazionali.
Obiettivo: rafforzare la partecipazione dei giovani politici nei processi di advocacy politica a livello globale, attraverso un percorso di riflessione e azione collaborativa tra leader socio-politici, generando una rete globale di giovani leader provenienti da diversi continenti. Una sfida per superare le attuali crisi (sociali, ambientali, politiche ed economiche) e contribuire a creare una rete di leadership per la generazione e lo sviluppo di strategie politiche a livello internazionale.
Il programma partirร a fine aprile 2025, la scadenza per la presentazione delle domande รจ il 31 marzo, avrร la durata di due anni e sarร totalmente gratuito. Sono previsti contributi di prestigiose istituzioni accademiche e ONG internazionali. Il percorso sarร misto, sia in presenza che online attraverso moduli interattivi con esperti provenienti da tutto il mondo, tra cui importanti leader politici e professori di rinomate universitร . ร previsto un evento di una settimana a Roma โ dal 6 al 12 ottobre 2025 – con ospiti di livello internazionale per co-creare proposte di azioni collaborative a livello globale per risolvere le attuali sfide sociali, ambientali ed economiche.
La lingua non dovrร essere un ostacolo. Per questo motivo negli incontri sincroni ci saranno traduzioni in spagnolo, portoghese, francese, inglese, italiano o altra lingua in base alle esigenze.
Cosa offre il programma?
ร un processo di azione collettiva globale che integra formazione, informazione, relazioni, strumenti e incontri. Offre esperienze e strumenti per aumentare la qualitร della politica e migliorare lโincidenza sulla trasformazione sociale. Sono previsti spazi di formazione e costruzione collettiva di conoscenze con scambio con docenti ed esperti internazionali, con spazi di riflessione tra i partecipanti. I giovani partecipanti saranno sempre accompagnati da un mentore con esperienza politica per migliorare il proprio progetto politico in ambito sociale, economico e ambientale e saranno inseriti-dal secondo anno-in una rete globale di 600 giovani leader provenienti da diversi continenti.
Al termine sarร consegnato un diploma formale che attesta la partecipazione al programma.
Martedรฌ 4 marzo, รจ stato inaugurato il 17.mo anno accademico dellโIstitutoUniversitarioSophiaa Loppiano (Figline e Incisa Valdarno โ FI). La cerimonia si รจ svolta nellโAula Magna dellโIstituto, alla presenza dellโintera comunitร accademica e di una rappresentanza della ricca rete di relazioni e collaborazioni che lโIstituto Universitario Sophia, in questi primi 17 anni di vita, ha saputo tessere con le Istituzioni, gli altri atenei e le realtร del terzo settore.
Sono intervenuti: il Magnifico Rettore Declan OโByrne; il Gran Cancelliere dellโIstituto, S. E. Mons. Gherardo Gambelli, Arcivescovo di Firenze; la Vice Gran Cancelliere, la Dott.ssa Margaret Karram, Presidente del Movimento dei Focolari; il vescovo di Fiesole, S. E. Mons. Stefano Manetti; il sindaco di Figline e Incisa Valdarno, Valerio Pianigiani; Paolo Cancelli, direttore dellโUfficio sviluppo della Pontificia Universitร Antonianum; Marco Salvatori, Presidente del Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira.
Al centro della cerimonia, la prolusione intitolata โDialogo, religioni, geopoliticaโ tenuta da Fabio Petito, Professore di Relazioni internazionali e Direttore della Freedom of Religion or Belief & Foreign Policy Initiative presso l’Universitร del Sussex, nonchรฉ coordinatore scientifico del Programma Religioni e Relazioni Internazionali del Ministero degli Affari Esteri e ISPI (Istituto per gli studi di Politica Internazionale). Petito ha sottolineato come oggi, ยซla religione sembra essere parte e, a volte, al centro dellโattuale scenario di instabilitร e crisi internazionaleยป. Tuttavia, sebbene si tratti di un fenomeno meno visibile globalmente, ยซnon si puรฒ negare che nellโultimo quarto di secolo ci sia stata una significativa crescita dello sforzo dei rappresentanti delle comunitร religiose nel rispondere alla violenza e alle tensioni politiche, attraverso iniziative di dialogo e collaborazione interreligiosaยป. Petito ha cosรฌ sottolineato lโimportanza che luoghi come lโIstituto Universitario Sophia possono avere nellโapprofondire e diffondere con creativitร la cultura dellโincontro e ยซfar fiorire piccoli semi di speranza e frutti di unitร e fratellanza umanaยป.
Prof. Fabio Petito
In pieno stile Sophia, comunitร accademica internazionale e laboratorio di vita, formazione, studio e ricerca, alla prolusione รจ seguito un momento di dialogo, moderato dal giornalista e vaticanista Andrea Gagliarducci (Eternal Word Television Network e ACI Stampa), che ha visto protagonisti il Gran Cancelliere Mons. Gherardo Gambelli, alla sua prima visita presso lโIstituto, la Vice Gran Cancelliere Dott.ssa Margaret Karram e sei studenti dellโuniversitร .
Il dialogo, partendo dalle storie personali dei giovani provenienti da Terra Santa, Filippine, Argentina, Kosovo, Sierra Leone e Perรน, ha toccato temi di importanza globale e di scottante attualitร : il valore della diplomazia dal basso per la risoluzione dei conflitti e la ricerca della pace; lโimpegno per unโeconomiapiรน giusta ed equa, con lโesperienza di Economy of Francesco; il ruolo dei giovani del Mediterraneo nella costruzione di una cultura dellโincontro; il valore della
riconciliazione e del dialogo interreligioso, in particolare tra cristiani e musulmani con lโesperienza sophiana di Wings of Unity; le speranze dei giovani africani impegnati nel progetto Together for a New Africa, per il cambiamento e il bene comune del loro continente; le inquietudini e le fragilitร dei giovani in cerca di una vocazione e realizzazione nel mondo globalizzato.
Lโinaugurazione dellโanno accademico 2024-25 ha evidenziato, una volta di piรน, la capacitร di questa ancora piccola realtร accademica di formare giovani preparati ad affrontare la complessitร del mondo odierno, in una prospettiva trans-disciplinare e di lavorare in sinergia con specialisti di vari campi e Istituzioni per promuovere nella concretezza della vita sociale il dialogo tra le culture, dando impulso alla crescita interiore, intellettuale e sociale delle persone in una dinamica di reciprocitร .
Dichiarazioni
Il Gran Cancelliere dellโIstituto, S. E. Mons. Gherardo Gambelli, Arcivescovo di Firenze: ยซTra gli obiettivi dellโIstituto cโรจ quello di โpromuovere nella concretezza della vita sociale il dialogo tra le culture, dando impulso alla crescita interiore, intellettuale e sociale delle persone in una dinamica di reciprocitร โ. Diverse parole-chiave emergono in questo progetto: promozione, vita sociale, dialogo, crescita interiore, intellettuale e sociale, reciprocitร . Termini tutti indirizzati verso la crescita personale, rendendo cosรฌ capace il singolo, non solo di saper abitare in modo dignitoso il โnoiโ della comunitร in cui รจ inserito, ma anche di sentirsi sempre piรน abitato da quel โnoiโ a cui appartiene. Un โnoiโ che non vuole contrapporsi a un ipotetico โvoiโ, ma che si rende quotidianamente capace di abbracciare tutto ciรฒ che appare con il volto dellโaltro, del diverso, dello scartatoยป.
La Vice Gran Cancelliere, Dott.ssa Margaret Karram, Presidente del Movimento dei Focolari: ยซร importante che in unโistituzione come la nostra si metta in risalto il dialogo e il ruolo delle religioni nellโattuale condizione mondiale, dove โ lo stiamo vedendo in questi ultimi giorni โ persone e popoli rischiano di annegare nel disorientamento e nello sconforto. [โฆ] Anche lโIstituto Universitario Sophia, in quanto โcasaโ di una cultura che รจ fondata sul Vangelo, รจ impegnato con e nella Chiesa ad offrire risposte e orientamenti alla luce del Carisma dellโunitร . A noi, ora, il compito di andare avanti con coraggio e impegnarci a far sรฌ che venga maggiormente riconosciuto lโapporto di questo Istituto Universitario per la promozione della cultura dellโunitร che contribuisce a costruire la pace e la fraternitร tra persone e popoliยป.
Declan OโByrne, Magnifico Rettore dellโIstituto Universitario Sophia: ยซInsieme, come comunitร accademica unita da un ideale comune, continuiamo a costruire Sophia come un faro di sapienza e unitร nel panorama dell’educazione superiore. Che il nostro impegno collettivo possa continuare a illuminare le menti, ispirare i cuori e trasformare la societร , un passo alla volta, verso quella civiltร dell’amore a cui tutti aspiriamoยป.
Valerio Pianigiani, sindaco di Figline e Incisa Valdarno: ยซDi fronte a divisioni e violenze che non possono lanciarci indifferenti, il sapere, la conoscenza, la tolleranza e la comprensione del mondo che ci circonda possono essere l’antidoto alla brutalitร e alle divisioni. Un ponte che aiuta alla comprensione dell’altro, nell’ottica di lavorare tutti insieme e di impegnarsi per un bene comune. Grazie a chi lavora in questo Istituto con passione e impegno ogni giorno, per crescere menti sempre piรน consapevoli anche qui, a Figline e Incisa Valdarno, una comunitร che cresce fermamente nel valore della pace, della solidarietร e del dialogoยป.
Stefano Manetti, vescovo di Fiesole: ยซLโimpegno di dialogare e comunicare con tutti accorcia le distanze, elimina le emarginazioni, diventa un segno di speranza evangelico di cui abbiamo estremamente bisogno. Auguro pertanto ai docenti, agli studenti di continuare a riscattare gli ultimi, attraverso il dono delle relazioni, la condivisione dei temi culturali, e continuare ad essere โangeli della speranzaโ per tutti coloro che incontrate sul vostro camminoยป.
Paolo Cancelli, direttore dellโUfficio sviluppo della Pontificia Universitร Antonianum: ยซSiamo convinti che dobbiamo lavorare insieme nella cultura del dialogo come via, nella collaborazione comune come condotta, nella conoscenza reciproca comeย metodo eย criterio. [โฆ]ย Dobbiamo mettere al centro l’umiltร , la vocazione di servire un processo nel quale abbiamo una certezza: nessuno si salva da solo. E proprio in questa logica, che รจ quella della sinfonia delle diversitร , รจ arrivato il momento di mettere in campo i nostri talenti, le nostre emozioni, le nostre volontร , per costruire quella che รจ l’opportunitร di un futuro diverso. Un futuro nel quale la fratellanza e l’armonia possono in qualche modo accompagnarci in quella sinfonia delle diversitร che rendono autentica la missione universitaria. Credo che a livello accademico e a livello scientifico, questa si realizzi nellโinter e trans-disciplinarietร . Di fronte abbiamo un poliedro di complessitร e noi non possiamo risolvere situazioni da soli da un’unica materia. Serve l’idea di stare insiemeยป.
Marco Salvadori, Presidente del Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira: ยซร con grande gioia che porto i saluti del Centro Internazionale Studenti, Giorgio La Pira. L’inaugurazione di un nuovo anno accademico รจ sempre un momento di grande entusiasmo e riflessione. ร l’opportunitร di guardare avanti, di raccogliere le sfide e di contribuire alla costruzione di un mondo piรน giusto e sostenibile attraverso lo studio, l’impegno e la dedizione. Quello che oggi celebriamo non รจ solo l’inizio di un nuovo anno accademico ma la possibilitร di imparare, di crescere insieme e di costruire legami duraturi tra culture e generazioni. Auguro a tutti, allora, in particolare ai giovani studenti, un anno ricco di scoperte di crescita personale e professionaleยป.
Caro papa Francesco, forse non ricorda, ma ci siamo conosciuti il 26 settembre 2014, quando Lei ha ricevuto in udienza privata una delegazione del Movimento dei Focolari. Ne facevo parte anchโio, Luciana Scalacci di Abbadia san Salvatore, in rappresentanza delle culture non religiose che pure hanno casa tra i Focolari. Sono una di quelle persone che, come mi ha detto una volta Jesus Moran, ยซhanno aiutato Chiara Lubich ad aprire nuove piste per il carisma dellโunitร ยป. Sono una persona non credente che ha ricevuto tanto dal Movimento.
In quella giornata straordinaria, ho avuto il privilegio di scambiare con Lei alcune parole che non dimenticherรฒ mai, e che riporto.
Luciana: ยซSantitร , quando Lei ha assunto la carica di vescovo di Roma, io le ho scritto una lettera, pur sapendo che Lei non avrebbe avuto opportunitร di leggerla, con quante lettere riceve, maย era importante per me farle giungere il mio affetto e il mio augurio, perchรฉ io, Santitร , non mi riconosco in nessuna fede religiosa, ma da piรน di 20 anni faccio parte delย Movimento dei Focolari che mi ha ridato la speranza che รจ ancora possibile costruire un mondo unitoยป.
Papa: ยซPreghi per me, anzi lei non รจ credente, non prega,ย mi pensi, mi pensi fortemente, mi pensi sempre, ne ho bisognoยป.
Luciana: ยซMa guardi Santitร , cheย a modo mio io prego per Leiยป.
Papa: ยซEcco,ย una preghiera laicaย e mi pensi fortemente, ne ho bisognoยป.
Luciana: ยซSantitร , in salute, con coraggio, con forza!ย La Chiesa cattolica e il mondo intero abbiamo bisogno di Lei. La Chiesa cattolica ha bisogno di Leiยป.
Papa: ยซMi pensi fortementeย e preghi laicamente per meยป.
Ora, caro papa Francesco, Lei รจ in un letto di ospedale, e anche io sono nella stessa condizione. Entrambi davanti alla fragilitร della nostra umanitร . Volevo assicurarle che non smetto di pensarla e pregare laicamente per Lei. Lei preghi cristianamente per me. Con affetto
In questo mese di febbraio celebriamo lโXI edizione della Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone che ogni anno cade l’8 febbraio in occasione della festa di Santa Giuseppina Bakhita, la Suora sudanese che da bambina fece la drammatica esperienza di essere vittima della tratta.
Questโanno lโevento si ispira all’invito di Papa Francesco ad essere pellegrini di pace e apostoli di speranza e si inserisce nel quadro degli eventi legati al Giubileo 2025. Il tema scelto รจ: Ambasciatori di speranza: insieme contro la tratta di persone.
Celebrata in tutto il mondo, la Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone รจ stata introdotta da Papa Francesco nel 2015. Il coordinamento, affidato a Talitha Kum, si avvale di una rete di organizzazioni โ fra cui il Movimento dei Focolari โ con l’obiettivo di pregare insieme, riflettere collettivamente sulle realtร della tratta di persone e sostenere le vittime, i sopravvissuti e le popolazioni vulnerabili. In particolare, con questa iniziativa si vuole promuovere e aiutare donne, bambini, migranti, rifugiati e giovani.
Questโanno nella settimana dal 4 al 10 febbraio si susseguono vari eventi volti a sensibilizzare lโargomento. Oltre 100 rappresentanti delle diverse organizzazioni partner โ giovani provenienti da tutto il mondo, sostenitori e attivisti, sopravvissuti, profughi, migranti e personaggi pubblici dell’industria artistica/cinematografica โ si riuniscono a Roma per promuovere un appello di speranza, pace, amore e unitร della Chiesa cattolica con l’intento di guarire le ferite del mondo. Fra i vari appuntamenti, ilย 6 febbraio alleย oreย 16-19 (ora italiana) il Gen Verde parteciperร all’evento โInvocare la speranza e promuovere eventi di guarigioneโย presso la Pontificia Universitร della Santa Croce.
Ma lโevento centrale sarร il pellegrinaggio online previsto per il 7 febbraio dalle ore 11.30 alle 16.30 (ora italiana): una maratona di preghiera e riflessione attraverso tutti i continenti e disponibile in cinque lingue.
Di recente il Dicastero per la Dottrina della fede ha pubblicato la DichiarazioneโDignitas Infinitaโ che fa riferimento alle gravi violazioni della dignitร umana, come la tratta di persone descritta come โun’attivitร ignobile, una vergogna per le nostre societร che si dicono civilizzateโ. Allo stesso modo, sottolinea l’importanza di contrastare fenomeni quali โcommercio di organi e tessuti umani, sfruttamento sessuale di bambini e bambine, lavoro schiavizzato, compresa la prostituzione, traffico di droghe e di armi, terrorismo e crimine internazionale organizzatoโ. Inoltre, menziona le ripercussioni di questo crimine contro l’umanitร . โLa tratta deturpa lโumanitร della vittima, offendendo la sua libertร e dignitร โ.
Attualmente si stima che 50 milioni di persone siano colpite dal fenomeno della schiavitรน moderna a livello globale. Coloro che ne soffrono maggiormente le conseguenze sono le donne e i bambini. Lโanno giubilare e la tematica della speranza, evidenzia l’importanza di promuovere questo valore anche attraverso azioni concrete come la lotta globale contro l’orribile realtร della tratta di persone. Siamo quindi chiamati all’azione, ad essere ambasciatori di speranza, poichรฉ la dignitร e la fraternitร umana che tutti sosteniamo sono in grave pericolo.
Pace, accoglienza, coraggio, giustizia, dialogo, speranza, solidarietร , insieme, fraternitร , unitร : parole che esprimono il nostro impegno planetario, forte, concreto che inizia da piccoli gesti quotidiani, affinchรฉ tacciano le armi e cessino tutti i conflitti, in ogni angolo del mondo.