Set 25, 2018 | Chiara Lubich, Cultura, Spiritualità
Un “giardino” in cui fioriscono le parole di Gesù: è la caratteristica prospettiva da cui Chiara Lubich coglie ciò che è la Chiesa nei piani di Dio. La vede perciò innanzi tutto nella sua dimensione carismatica, come “Vangelo incarnato”, e in questa chiave legge anche la sua dimensione gerarchica. In profonda sintonia con il Concilio Vaticano II, la fondatrice dei Focolari dischiude, negli scritti raccolti in questo volume, l’esperienza della Chiesa come Popolo di Dio, unito da una corrente d’amore che nasce dal cuore stesso di Dio ed è capace di rinnovare tutti gli ambiti della vita umana. A partire da Gesù crocifisso e risorto che vive in mezzo ai suoi, si può rinnovare nell’oggi il miracolo della Pentecoste: molti che diventano un cuor solo e un’anima sola e si aprono a un dialogo senza confini. Città Nuova Editrice
Apr 1, 2018 | Chiesa, Spiritualità
Ti lodiamo, Padre, con tutte le tue creature, che sono uscite dalla tua mano potente. Sono tue, e sono colme della tua presenza e della tua tenerezza. Laudato si’! Figlio di Dio, Gesù, da te sono state create tutte le cose. Hai preso forma nel seno materno di Maria, ti sei fatto parte di questa terra, e hai guardato questo mondo con occhi umani. Oggi sei vivo in ogni creatura con la tua gloria di risorto. Laudato si’! Spirito Santo, che con la tua luce orienti questo mondo verso l’amore del Padre e accompagni il gemito della creazione, tu pure vivi nei nostri cuori per spingerci al bene. Laudato si’! Fonte: Papa Francesco, Lettera enciclica Laudato Si’ sulla cura della casa comune (Preghiera cristiana per il creato, 246) (altro…)
Mar 28, 2018 | Chiara Lubich, Ecumenismo, Spiritualità
Oggi, dunque, Amore. Il Giovedì santo, giorno nel quale, durante gli anni, abbiamo sperimentato spesso la dolcezza di una particolare intimità con Dio, ci ricorda quella profusione di amore che il Cielo ha riversato sulla terra. Amore innanzitutto l’Eucaristia, donataci in questo giorno. Amore il sacerdozio che è servizio d’amore e ci dà, fra il resto, la possibilità dell’Eucaristia. Amore l’unità, effetto dell’amore, che Gesù, come oggi, ha implorato dal Padre: “Che tutti siano uno come io e te” (cf Gv 17, 21). Amore il comandamento nuovo che Egli ha rivelato in questo giorno prima di morire: “Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri” (Gv 13, 34-35). Comando che ci permette qui in terra una vita sul modello della Santissima Trinità. (Chiara Lubich in collegamento telefonico. Castel Gandolfo, Roma, 20 aprile 2000) (altro…)
Mar 17, 2018 | Chiara Lubich, Chiesa, Focolari nel Mondo, Spiritualità
Una grande forza spirituale capace di trascinare folle di diverse età, estrazioni sociali, culture: questa animava Chiara Lubich e i frutti si vedono ancora oggi, anche nella Chiesa. Il cardinale Pietro Parolin, ricordando l’obbedienza e la docilità che la fondatrice dei Focolari ha sempre avuto – anche nei momenti più difficili – nei confronti della Chiesa, evidenza oggi quanto i Pontefici, da Paolo VI in poi, abbiano sempre contraccambiato offrendo il loro sostegno e il loro incoraggiamento verso il Movimento. Di “impegno costante per la comunione nella Chiesa, per il dialogo ecumenico e la fratellanza fra tutti i popoli”, parlava Benedetto XVI nel telegramma inviato in occasione dei funerali di Chiara la cui “esistenza”, proseguiva, “è stata spesa nell’ascolto dei bisogni dell’uomo contemporaneo in piena fedeltà alla Chiesa e al Papa”. Duplice il contributo che Chiara, secondo il segretario di Stato Vaticano, cardinale Parolin, ha offerto alla Chiesa: l’aver approfondito e reso vivo il “profilo mariano costitutivo della Chiesa quanto quello apostolico” e il forte e innovativo richiamo all’unità – “Che tutti siano uno perché il mondo creda” – costruito e reso possibile dal “segreto” dell’amore scambievole, la “regola d’oro” che Gesù stesso ci ha insegnato nel “non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”. Fonte: Vatican News (altro…)
Mag 13, 2017 | Chiara Lubich, Chiesa, Spiritualità
Mentre il Santo Padre si reca a pregare per la pace a Fatima, pubblichiamo stralci di un articolo di Chiara Lubich apparso sull’Osservatore Romano, nel 1984, in occasione del Giubileo delle Famiglie. L’evento di Fatima, afferma Chiara, richiama alla conversione e alla fedeltà al Vangelo, anche della famiglia. «[…] Quando il Papa (Giovanni Paolo II, ndr) ha letto l’atto di affidamento dell’umanità a Maria, ha esordito con queste parole: “La famiglia è il cuore della Chiesa. Si innalzi oggi da questo cuore un atto di particolare affidamento al Cuore della Genitrice di Gesù”. E così da cuore a Cuore, in quest’intensa comunione, che si era creata con la celebrazione dell’Eucarestia, è salita, quasi un grido dal cuore del Padre universale colmo di sollecitudine per le necessità dell’umanità, la preghiera di consacrazione alla Vergine Maria, affinché si prenda una cura tutta particolare della famiglia umana. Il Papa era lì, inginocchiato davanti alla bianca effigie della Madonna di Fatima. In quel momento il pensiero di molti di noi presenti non poteva non andare al 13 maggio 1981, giorno dell’attentato. […] Ora nella piazza San Pietro, gremita fino all’inverosimile, accanto a lui davanti alla Madonna di Fatima, come un fiore sbocciato dal suo dolore e dal suo sangue, c’erano simbolicamente radunate tutte le famiglie della Chiesa, segno di tutte le famiglie del mondo. Il Santo Padre poteva dunque contare, nel momento di affidare il mondo a Maria, non solo sulla comunione di tutti i pastori della Chiesa, “costituendo un corpo ed un collegio”, ma anche sulla piena adesione dei figli della Chiesa, rappresentati da tante famiglie di tante nazioni. […] E nella preghiera con la quale ha concluso la sua omelia, ha chiesto questa grazia: “Fa che l’amore rafforzato dalla grazia del sacramento del matrimonio, si dimostri più forte di ogni debolezza e di ogni crisi, attraverso le quali, a volte, passano le nostre famiglie”. Tutte queste coincidenze significative e queste espressioni ci permettono veramente di cogliere […] il senso profondo di questa consacrazione (che) non può non portare tutte le famiglie cristiane a vivere – con l’aiuto e l’esempio di Maria – il progetto luminoso ed affascinante di Dio sulla famiglia in tutte le sue espressioni: l’amore coniugale, secondo il piano divino, segno dell’amore di Cristo per la Chiesa fino al totale dono di sé; la paternità e la maternità, come partecipazione all’amore fecondo del Creatore; la pace e l’armonia nel superamento di tutte le tensioni e difficoltà, come frutto di una carità sempre viva ed instancabilmente tesa a mantenere la presenza spirituale di Cristo nella famiglia e, con Lui, l’unità del pensare e dell’agire; una apertura di comunione e di servizio verso altre famiglie. […] Il messaggio di Fatima, che richiama tutti alla conversione e alla fedeltà al Vangelo, diventa così la risposta della consacrazione della famiglia, un impegno di rinnovamento perché più splendente sia il volto della Chiesa che nella famiglia cristiana ha come il segno del suo essere “famiglia di Dio”, dimora accogliente per tutti i figli dispersi, richiamati alla casa del Padre ed invitati ad entrarvi attraverso il Cuore materno della Madre di Gesù».
Chiara Lubich
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