Feb 22, 2014 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Senza categoria
“Move for something greater”, muoversi per qualcosa di più grande; questo lo slogan del progetto che il Gen Rosso sta portando avanti, dal 30 gennaio al 5 marzo assieme a giovani studenti di diverse città delle Filippine, come segno di concreta solidarietà e condivisione dopo il tifone dello scorso novembre. Già da mesi la venuta del complesso internazionale era stata preparata coinvolgendo alcune scuole pubbliche e private.
All’arrivo a Manila, il Gen Rosso è stato accolto anche dal Ministro per l’Educazione filippino, che ha espresso grande stima per l’iniziativa, ed il desiderio di proseguire in futuro la collaborazione. L’’International Performing Arts Group, per preparare insieme ai giovani i suoi primi spettacoli a Manila (1° e 2 febbraio), ha animato diversi workshop a cui hanno partecipato 210 ragazzi entusiasti di avere l’opportunità di esprimere i propri talenti. Musiche, danze, coreografie, testi del musical “Streetlight”, sono diventati canali per creare comunicazione e sintonia con i giovani. Alcuni di essi provenivano da zone marginali della metropoli. “Proprio loro – scrivono gli artisti del complesso – erano più convinti che mai della forza del progetto. Sono partiti con il sorriso pieno sul volto e un’espressione di soddisfazione unica”.
I laboratori dei workshop si sono poi concretizzati nella presentazione di due concerti svoltisi al Palasport “Ynares” di Manila: i giovani e la band uniti hanno portato in scena il musical. In ciascuna delle serate si sono registrate oltre 2.200 presenze; tra queste, anche un gruppo di quaranta giovani musulmani. Una di loro ha messo in evidenza “la convinzione, il coraggio, l’ispirazione” che lo spettacolo comunicava. Alcune impressioni degli studenti che vi hanno partecipato come protagonisti: “Avete sanato le ferite del nostro cuore, che bello ritornare a casa e poter vivere per gli altri!”, “Grazie per averci fatto sentire in famiglia!”, “Con questo progetto ho ritrovato la voglia di vivere”, “Ho imparato ad essere più sicuro di me stesso e ad avere fiducia”, e ancora “Grazie a questi giorni trascorsi con il Gen Rosso ho ritrovato il rapporto con mio padre”.
Seconda tappa: Masbate, un’isola a sud-est di Manila in mezzo alla natura tropicale, (7 e 8 febbraio). “Questa tournée – confidano– ci sta regalando delle emozioni indelebili. Siamo in un’isola che vive di pesca e di risaie. La “Fazenda”, dove alloggiamo, si trova in mezzo alla campagna ad un’ora dalla città, e per le strade è tutto un pullulare di sidecar. La gente, pur tra mille difficoltà, vive contenta…”. Il progetto a Masbate è realizzato in collaborazione con la Fazenda da Esperança, insieme ad alcuni studenti di diverse scuole dell’isola. “L’entusiasmo dei circa 200 partecipanti al workshop, durante la settimana, è salito alle stelle! Tante situazioni del musical Streetlight questi ragazzi le hanno vissute sulla propria pelle… Abbiamo dovuto inserire un terzo spettacolo per le tante richieste, con 1600 partecipanti”. “A Masbate – confessano presi dall’emozione – abbiamo lasciato lacrime di gioia e rapporti profondi… Ancora una volta abbiamo sperimentato che in questi posti, non facilmente raggiungibili, riceviamo molto di più di quanto diamo”. L’avventura, poi, è continuata a Davos (14 e 15 febbraio). poi Cebu (21/22), per concludersi a Manila il 5 marzo. Vedi video 1 Vedi video 2 (altro…)
Mag 23, 2013 | Chiara Lubich, Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Spiritualità
«Prima di iniziare la lunga tournée (16 maggio-27 luglio) in Brasile – scrivono gli amici del Gen Rosso – c’è stato l’atteso incontro con i fondatori della Fazenda da Esperança, comunità in cui vivono giovani in difficoltà fondata su uno stile di vita evangelico: il francescano tedesco Frate Hans Stapel e il brasiliano Nelson Giovaneli, nella loro sede centrale di Guaratinguetá, nei pressi di San Paolo. Avevamo, infatti, la percezione che per questo impegnativo viaggio, ci volesse un momento di “intimità” con Dio e con chi, insieme a noi, ha deciso di intraprendere un’avventura così radicata nel Vangelo». La visita alla “Fazenda” inizia dalla piccola cappella dove si ricorda Chiara Lubich; la sua spiritualità, infatti, ha ispirato la vita della “Fazenda da Esperança” sin dalla nascita. Quando nel 2010 c’è stato il riconoscimento ufficiale da parte del Pontificio Consiglio per i Laici, Frei Hans e i suoi si sono voluti recare presso la sede internazionale dei Focolari, per “ringraziare” Chiara, rendendole omaggio nella cappella dove riposa. Gli amici del Gen Rosso chiedono a Frate Hans cosa ha in cuore, come augurio per questi mesi in Brasile: «Guardiamo gli inizi del Movimento dei Focolari a Trento – risponde: attorno al tavolo del primo focolare c’erano una focolarina e un povero, una focolarina e un povero… C’era la realtà spirituale congiunta alla realtà sociale. Questa è la nostra sfida, soprattutto qui in America del Sud, ma penso anche in tutto il mondo. Quando c’è la dimensione spirituale senza l’incarnazione nel sociale, manca qualcosa. Quando, viceversa, c’è l’impegno sociale ma senza le radici in Dio, lo sforzo è vano. La sfida sta nell’unità delle due dimensioni».
Così è pensato anche il tour del Gen Rosso, che si è aperto il 16 maggio con il Musical Streetlight insieme ai 200 ragazzi della Fazenda da Esperança e si concluderà con la partecipazione alla Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro il 27 luglio. Nei primi 3 spettacoli sono già 5.000 le persone raggiunte. «Cerchiamo di affondare ogni giorno le radici in Dio – scrivono ancora dal Gen Rosso – attraverso la riflessione e la vita della Parola e dell’amore scambievole fra tutti, che genera la presenza spirituale di Gesù in mezzo a noi (Mt 18,20). Con questa sua forza cercheremo di amare tutti ragazzi e le ragazze con i quali porteremo avanti il progetto “Forti senza violenza”». Ragazzi che spesso vengono da esperienze di abbandono e dolori indicibili, che trovano nella droga un rifugio: «Vorremmo dare loro una gioia che non passa – scrivono – perché Gesù apre le porte all’Eterno, pur in mezzo ai tanti dolori nostri e del mondo». E ancora: «Questo è il messaggio che vogliamo gridare alla società qui in Brasile, attraverso gli spettacoli e i moltiplicatori dei media: Esiste qualcosa che non passa, Dio, che ci ama immensamente. È Lui che ci può rendere “forti senza violenza”!».
“Forti Senza Violenza” – Video su YouTube Durata: 11’30” http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=xz6N7Wznj58
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Mag 3, 2013 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
“Col progetto Let’s bridge-Together4peace è cambiata la nostra vita e continua a cambiare ogni giorno“, sostiene convinto uno dei giovani presentatori all’inizio della loro performance. Danza Hip Hop o Pop Funky, teatro, video-clip, musiche e canzoni, sono il frutto del lavoro di settimane di 70 ragazzi e ragazze che il 20 aprile scorso, dal palco di una sala di Bruxelles non smettono di raccontare le loro scoperte sorprendenti ad un pubblico di 600 persone sempre più coinvolto. Tutto è espressione del ‘lifestyle4peace’, uno stile di vita fatto di condivisione, accoglienza, disponibilità, rapporti autentici: è diventato il loro “lifestyle” da quando un anno e mezzo fa si sono lanciati nei workshop col Gen Rosso culminati nella rappresentazione del musical ‘Streetlight’. Hanno tra i 14 e i 25 anni, provengono dalle varie comunità linguistiche del Belgio (fiamminghi, francofoni, germanofoni, di origine belga o africana), sono di convinzioni e religioni diverse, ma hanno in comune un’esperienza: l’aver accettato la sfida di andare alla scoperta dell’altro sperimentando che “l’arte di amare” è appassionante, crea legami forti e ti fa capace di cose che neanche sognavi di poter e saper fare. Quando sono partiti non si conoscevano neppure e non sapevano da che parte cominciare. Ora stanno in scena, con l’emozione della prima volta, ma con la convinzione di chi ha da dire qualcosa in cui crede perché l’ha sperimentata e vuole condividerla. Raccontare la loro storia come gruppo, trasmettere ad altri la scoperta fatta, è un’esigenza: sono la generazione dei social network e non riescono a tenere per sé una cosa così forte.
La mattina su quello stesso palco s’era svolto tutt’altro programma, sia per l’età dei protagonisti e dei 300 del pubblico (i più, decisamente oltre la fascia degli “anta”), che per i contenuti: la fiducia come fondamento dell’educazione. Eppure c’è continuità tra i due momenti. È proprio questo, infatti, uno degli atteggiamenti alla base del progetto ‘Together4peace‘, attitudine sapientemente illustrata dal noto psichiatra infantile, il prof. Adriaenssens e supportata da significative esperienze in campo educativo. Alcune battute colte al volo dai giovani protagonisti: “Non è tanto importante che gli altri mi accettino – sostiene Amy -, l’importante è che io accetti loro applicando la “regola d’oro”: fai agli altri ciò che vorresti gli altri facessero a te. L’utopia di Gesù la sperimentiamo fra noi. Non siamo un gruppo religioso, non ho la fede, ma qui andiamo verso lo stesso obiettivo: se crediamo che ognuno ha qualcosa di buono e lo doniamo, ci sentiamo tutti uniti”. “L’anno scorso ho subito un’aggressione che ha provocato l’angoscia e l’ira dentro di me, sentimenti che non riuscivo a cancellare – racconta Abou -. Conoscendo questo gruppo, ho visto giovani che avevano la pace in loro ed ho imparato che non serve utilizzare la violenza”. E infine Juliette: “Ho avuto la fortuna di incontrare dei giovani e degli adulti che sono straordinari per me. Mi hanno toccato per la loro fede. Prima credevo più per convenienza che per convinzione, ma ora ho rivisto la mia posizione verso Dio… ho trovato la pace che mi porta sulla “roccia” a cui ogni momento posso appoggiarmi. Non mi sento più sola e provo un’immensa libertà di sapere che Dio mi ama sempre…”. Fonte: http://www.focolare.be Foto galleria (altro…)
Mar 12, 2013 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
L’edizione brasiliana del progetto “Forti senza violenza” che in Europa ha raggiunto più di 500.000 giovani, ha preso il via nel gennaio 2013 in varie città del paese sudamericano. L’obiettivo dell’iniziativa è di rendere forti i giovani contro la violenza, l’isolamento, il mobbing e le molteplici esperienze di oppressione sottile ma dolorosa. Centro del progetto è il musical “Streetlight” della band internazionale Gen Rosso. Racconta una storia vera, quella di Charles Moats che cresce nel ghetto di Chicago e rimane fedele ai suoi ideali legati al Vangelo, nonostante le difficoltà e l’odio che sperimenta. Si decide per la non violenza e vive la sua scelta con coerenza fino a sacrificare la propria vita. Nei diversi moduli del progetto orientati allo spettacolo finale, che comprendono un periodo di 4 settimane, gli studenti approfondiscono il tema della violenza con le sue conseguenze negative, e imparano a riconoscere e a sviluppare le proprie capacità e talenti. Nello spettacolo conclusivo i giovani sono coinvolti attivamente durante il musical, insieme al Gen Rosso: sul palcoscenico e anche dietro le quinte. Per la sua realizzazione hanno collaborato l’associazione Starkmacher di Mannheim che lo sostiene in Germania, e le “Fazendas da Esperanza” brasiliane, luoghi, spesso delle fattorie, dove i giovani possono trovare un’uscita dal mondo della droga e da altre dipendenze.
In vista dell’inculturazione di “Forti senza violenza” nel contesto brasiliano, un gruppo dell’associazione Starkmacher ha fatto un viaggio in loco per cercare di trasmettere la propria esperienza. Sono stati a Guaratinguetá e a Fortaleza, rispettivamente nel sud e nel nordest del Brasile. In quell’occasione si sono incontrati con una quarantina di giovani e adulti (insegnanti/educatori) provenienti da varie città del Brasile, futuri moltiplicatori del progetto nel proprio paese. Sono stati istruiti nella metodologia, nella base pedagogica e nella struttura organizzativa che finora ha sostenuto il progetto. Nei quattro giorni e mezzo hanno, poi, elaborato insieme una variante specifica brasiliana del progetto di prevenzione. Un influsso notevole ha avuto, accanto ad altre personalità, Eros Biondini, segretario dello Stato di Minas Gerais. Si è impegnato a far da portavoce del progetto. Che “Forti senza violenza” arrivi proprio nel momento giusto in terra brasiliana, lo dimostra una discussione pubblica appassionata che si è accesa proprio in quei giorni intorno ad una nuova legge che prevede il ricovero forzato dei tossicodipendenti per la terapia. Le richieste di nuovi posti nelle “fazendas” sta aumentando notevolmente. “Forte sem violencia”, nella versione brasiliana, si prospetta come uno strumento che potrà dare nuove prospettive di sviluppo ai giovani brasiliani in situazioni difficili. A cura di Andrea Fleming (altro…)
Nov 30, 2012 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Per una settimana hanno imparato passi di hip-hop, si sono cimentati nella recitazione e nel canto e hanno appreso i segreti del mestiere del tecnico delle luci e del suono. Il tutto senza l’ausilio della comunicazione verbale. Solo linguaggio dei segni, le vibrazioni del suono e un profondo e diretto rapporto con chi ha gestito questi singolari workshop sul musical Streetlight. Protagonisti, a Düsseldorf dal 5 al 12 novembre, di quest’esperienza unica sia da un punto di vista artistico- musicale che umano, il Gen Rosso e 155 ragazzi della scuola LVR-Gerricus-Schule e della Hauptschule Montessori, molti dei quali ipoudenti e alcuni dei quali con difficoltà di apprendimento e problemi comportamentali.
Quello che si è creato è stato a detta dei protagonisti un “luogo di scambio reciproco” nuovo ed inaspettato. Da un lato la possibilità per apprendere l’arte dell’ascolto imparando a ‘percorrere un tratto della strada della vita’ accanto i giovani ipoudenti di varie estrazioni sociali e di fede. Dall’altro la possibilità di rivestire il musical di nuove formule di espressioni artistiche, come ad esempio piccoli spettacoli di luci, recitazione e il canto con il linguaggio dei segni. Al termine della settimana, molte sono state le manifestazioni di riconoscenza sia per il lavoro svolto sia per l’indispensabile supplemento d’amore che ognuno ci ha messo.
Come motto e consegna della settimana il titolo di una delle canzoni dello spettacolo Streetlight “I’ll be there” (“Anch’io ci sto”.), quella che uno personaggi dello spettacolo canta per raccontare il suo voler vivere per lo stesso ideale di pace e fraternità. “Sono orgogliosa dei miei studenti – ha detto a conclusione la direttrice della scuola LVR-Gerricus-Schule –, perché rappresentare un musical nonostante i problemi di udito è una sfida, ma è stato possibile grazie a Caritas Verband Colonia, all’associazione Starkmacher, e al Gen Rosso”. (altro…)