Movimento dei Focolari
Presença no Inferno

Presença no Inferno

Presença no infernoNeste livro, Renato Chiera   narra   sobre   o   trabalho   que   desenvolve  e junto às “cracolândias” do Rio de Janeiro, em especial a da  Favela de Manguinhos e ao longo da avenida Brasil. Depositário das  confidências  de  adolescentes,  jovens  e  adultos dependentes do crack – muitas delas retratadas no livro –, o autor identifica possíveis causas do fenômeno nas carências de amor e afeto familiar dos “cracudos”, na sua falta de perspectivas e de oportunidades, na   exclusão   violenta.  Ele avalia   as   atuais   políticas   públicas   para enfrentá-lo,  faz  uma  reflexão  sobre  como  a  sociedade  e  a  Igreja lidam   com   ele,   e   propõe  uma   chave   de   abordagem   e   caminho, percorrido e abalizado pela instituição que ele fundou, a Casa do Menor São Miguel Arcanjo.

Por que ler
As “cracolândias” estão surgindo como uma atuais chagas das metrópoles brasileiras, ante as quais os poderes públicos não sabem como agir.

Fenômeno entrelaçado com a exclusão social, tráfico de drogas, marginalização e violência; as muitas tentativas de abordagem dos dependentes do crack – dispersão, internação forçada, “cercadinhos” etc. – têm sido muito mais “faxinas” e paliativos do que solução.

Há dois anos, Renato Chiera visita semanalmente algumas “cracolândias”  no  Rio   de  Janeiro.   De sua convivência com os drogados nasceu um trabalho que visa a ir à raiz do problema, a ser uma presença – de amor, inclusão, oportunidades – naquele ambiente.

Autor
Renato Chiera   (1942-  ), sacerdote  italiano e doutor em  filosofia, que em 1978 adotou  a Baixada  Fluminense  como sua terra, há mais de trinta anos dedica-se à causa dos meninos de rua. Atua numa comunidade da periferia de Nova Iguaçu (RJ). Fundou, com apoio de uma vasta rede de solidariedade, a Casa do Menor São Miguel Arcanjo (hoje presente em outros Estados do Brasil), que tem como objetivo assegurar a crianças e adolescentes de rua o efetivo exercício do direito à vida, à dignidade e à plena cidadania. É autor de Filhos do Brasil (1996) e Presença (2008), publicados pela Editora Cidade Nova.

 

Cidade NovaMaiores informações:

(11) 4158-8890 / 4158-8893

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We Care For Italy, 1000 Gen a Loppiano

We Care For Italy, 1000 Gen a Loppiano

Le tre parole cardine “uscire”, “insieme”, “opportunamente preparati”, sono state indicate dalla presidente dei Focolari, Maria Voce, nell’autunno scorso, come prospettive di impegno per i prossimi anni. Papa Francesco le ha ribadite all’udienza con 500 membri del Movimento, lo scorso 26 settembre aggiungendovi altri due verbi: “contemplare” e “fare scuola”. Provenienti da ogni città d’Italia, questi mille ragazzi, avranno occasione di confrontarsi su diverse tematiche che oggi scoraggiano tanti giovani, ma è proprio dalle tante crisi che li circondano che vogliono ripartire perché tengono al proprio Paese e credono che la speranza possa dare un indirizzo diverso al corso della storia. Nonostante la sfiducia che ha contagiato tanti, spingendoli a lasciare l’Italia per cercar “fortuna altrove” questi ragazzi vogliono invece interrogarsi sul proprio Paese, sul significato di bene comune, di partecipazione attiva, alla vita politica, di lotta alle mafie e all’illegalità, sulle criticità nel mondo del lavoro, su una felicità cercata a basso prezzo, sulla povertà sempre più diffusa. Ci si confronterà sul conflittuale rapporto tra scienza e fede, senza dimenticare le fragilità delle relazioni interpersonali, i percorsi di comprensione di problemi spinosi come quello dell’omosessualità e la visione antropologica cristiana: tante ferite che alla luce della fraternità evangelica diventano piste di impegno, di studio, di progettualità. M20150227-03olte le tematiche d’attualità che affronteranno: la gestione criminale dell’ambiente, l’identità sempre più multietnica e multiculturale dell’Italia, l’accoglienza dei migranti e il rischio strisciante del razzismo. Ogni giorno ci saranno momenti dedicati alla preghiera e alla spiritualità, ma c’è posto anche per il divertimento sano con un’anteprima del nuovo spettacolo del Gen Rosso, con un Talent show che dia spazio ai “talenti artistici” e infine un workshop sul valore del gioco e della creatività. Il dialogo e il dibattito pubblico saranno una costante di tutti i momenti. Perché Loppiano? «Perché rappresenta in miniatura ogni nostra città, ma offre una marcia in più che vorremmo portare nei nostri territori: scegliere la fraternità come legge di vita e di governo» spiega Aurelia, di Bologna, una dei componenti del comitato organizzatore. In una lettera indirizzata al neo Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, i giovani hanno voluto testimoniare che il cambiamento, parte dall’«impegno personale come cittadini, dall’attenzione alle necessità dei più fragili e della comunità ferite, fino all’accoglienza e alla condivisione delle altre culture che popolano il Paese». Fonte: Loppiano online