Movimento dei Focolari
Italia: Dedicata a Chiara Lubich una rotonda

Italia: Dedicata a Chiara Lubich una rotonda

324x180-rimini-rotonda-chiara-lubich-1Con una cerimonia tenutasi sabato 30 maggio, è stata intitolata a Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei focolari e cittadina onoraria di Rimini, la rotatoria posta tra via Savonarola, viale Giacomo Matteotti e via dei Mille, prospiciente il complesso universitario “Navigare Necesse”. “Atto d’attenzione a una figura importante legata alla nostra città – ha detto l’assessore ai Servizi Generali del Comune di Rimini Irina Imola che ha aperto la cerimonia -. Ringrazio per questo tutte le autorità presenti e i tanti che dall’opera di Chiara Lubich hanno tratto insegnamento e conforto.” Nel 1997 la Municipalità di Rimini volle conferire a Chiara Lubich la Cittadinanza onoraria “per la sua opera di costruzione – si legge tra le motivazioni espresse dal Consiglio Comunale della città – di una civiltà dell’amore, della tolleranza e della solidarietà tra i popoli.” Fonte: Altarimini online (altro…)

Economia di Comunione in Africa: una impresa non basta

Economia di Comunione in Africa: una impresa non basta

EdC_05Per guardare al futuro, l’ultima mattinata ha visto il Congresso rivolgere lo sguardo particolarissimo alle nuove generazioni. Dalle prime battute, Anouk Grevin – Docente di Management presso l’Università di Nantes e membro della Commissione internazionale EdC – coinvolge i presenti: “Quando nasce un bambino, tutta la comunità ne prende cura, il figlio che nasce è di tutti”, scoppia un applauso perché questa affermazione rappresenta uno dei valori più cari ai popoli africani (“per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio” ndr). Poi spiega: “Con i giovani  che hanno frequentato la International EoC School, abbiamo vissuto dei sogni meravigliosi”. Con tanto entusiasmo Anouk fa il giro della sala; le pareti sono tappezzate dai progetti dei giovani, i loro sogni, e Anouk li legge. Con una creatività singolare e con una passione difficilmente descrivibile, questi giovani presentano i loro progetti: alcuni sono già in via di realizzazione, altri sono ancora soltanto “sogni”, ma per loro non importa! Alla sua domanda: “Vogliamo lasciarli soli?”. La risposta dalla sala è immediata, altrettanto appassionata e coinvolgente: alcuni imprenditori si succedono al microfono per esprimere il desiderio e l’impegno nel farsi primi sostenitori di questi sogni. John Mundell lancia un appello ai suoi amici:aprire le proprie aziende per introdurre le nuove generazioni al mondo di lavoro: “L’esperienza nelle imprese EdC fa sperimentare la ricchezza dei rapporti veri oltre la professionalità!EdC_02Le vicende di vita vissuta di imprenditori -soprattutto giovani- da varie parti del mondo fanno intravedere un futuro migliore: dall’Italia, all’Argentina, al Paraguay, fino alla presentazione di una tesi sull’EdC di una giovane brasiliana che sta per concludere gli studi all’Istituto Sophia. Se oggi, lo sguardo è rivolto al futuro-presente, è anche un momento importante di impegni forti e vincolanti: “Dobbiamo prometterci di non tornare mai più indietro – è l’augurio di Luigino Bruni – In questi giorni abbiamo vissuto dei miracoli, le nostre storie di vita vanno annunciate a tutti. L’Edc non è un bene di consumo, ci sono tante persone nel mondo che aspettano. Dobbiamo continuare ad essere dei “produttori” di comunione e non solo dei suoi consumatori”. Il documento finale è un richiamo forte. La promessa di spendere la propria vita per una economia di comunione.  A questo punto gli imprenditori vogliono lasciare un segno del loro impegno personale che si materializza in un “patto”, che, liberamente, chi se la sente sigilla con una firma.

EoC_10A “chiudere” il Congresso è Genéviève Sanzé: “Si dice che le cose belle finiscono, ma penso che dobbiamo cambiare questa frase. Abbiamo vissuto un Congresso così fraterno, così gioioso, non può finire, ora incomincia veramente la nostra corsa, è il momento di uscire, ed andare verso il mondo”.

Una impresa non basta, in analogia con“una città non basta”, uno degli scritti più noti di Chiara Lubich, nutre la riflessione finale di questi cinque ricchissimi giorni, e accende la passione per vivere un grande sogno, vedere il mondo “invaso” delle imprese EdC. “Con un Dio che ti visita ogni mattina, se lo si desideri, una città è troppo poco … punta più lontano: al tuo paese, al mondo. Che ogni tuo respiro sia per questo; per questo ogni tua azione…”. Fonte: edc-online.org (altro…)

[:de]Was mir am Herzen liegt[:]

[:de]Was mir am Herzen liegt[:]

[:de]1347_131Immer wieder wird auf das erste große Apostolische Schreiben, „Evangelii gaudium – Die Freude des Evangeliums” von Papst Franziskus hingewiesen. Denn hier hat er seine Grundanliegen, seine Herzensanliegen dargelegt. Es ist eine programmatische Schrift, sie nimmt kein Blatt vor den Mund, sie ist mutig, sie ist unbequem. Und sie gibt mehr und besser als alles, was bis jetzt zu lesen war, Einblick in das, was diesen Papst bewegt. Herausgegeben und eingeleitet wird das Buch von Matthias Kopp. Matthias Kopp, Jahrgang 1968, ist Theologe, Archäologe und Journalist. Seit 2009 ist er Pressesprecher der Deutschen Bischofskonferenz. In zahlreichen Reisen durch verschiedene Wüsten hat er Einblick in die Mystik der Wüste gewinnen können, die er auch in der Begleitung von “geistlichen Trekkinggruppen” fruchtbar macht. Bestellen[:]

Attraversando insieme la notte

Attraversando insieme la notte

20150530AttraversandoINTAttraversando insieme la notte è un racconto che ci porta nel cuore del delicato rapporto padre-figlio. Leonardo, un imprenditore del Nord, lascia improvvisamente il suo lavoro e parte per Roma. Suo figlio Andrea vi si è trasferito anni prima per iscriversi all’università, ma poi è finito in un giro di droga. Ora però ha trovato la forza di chiedergli aiuto e Leonardo decide di mettere in gioco la propria vita per stargli vicino. Inizia così la storia di un difficile incontro tra padre e figlio, che li porterà a riscoprire la forza degli affetti familiari più autentici. Contiene un saggio di Loredana Petrone. L’autore – Luca Gentile è direttore editoriale del Gruppo Città Nuova. Ha scritto il libro Siamo scuola (Città Nuova). Torna ora a contribuire con questo romanzo alla nuova serie della collana Passaparola. Loredana Petrone, psicologa, psicoterapeuta, collabora da circa vent’anni con l’Unità Operativa di Medicina Sociale della Sapienza. È Professore a contratto presso la Facoltà di Medicina e Farmacia «Sapienza» Università di Roma. È autrice e coautrice di libri svariati articoli e libri Chi ha paura del lupo cattivo?, Franco Angeli (2000); Adolescenza e disagio giovanile, Editori Riuniti (2001); Se l’orco fosse Lei?, Franco Angeli (2005); Dalle violenze virtuali alle nuove forme di bullismo, Magi Editore (2008); Pedofilia rosa. Il crollo dell’ultimo tabù, Magi Editore (2011). La collana Passaparola – Affronta attraverso racconti autobiografici temi scottanti e dolorosi della quotidianità: adolescenza, crisi di coppia, malattia, dipendenze, lutto, anoressia, trauma. Drammi, ferite e problemi attuali nei quali il lettore può ritrovarsi. Storie scritte con uno stile agile, piacevole e avvincente. Nella seconda parte del volume un esperto rilegge il racconto e fornisce chiavi di lettura utili, indicazioni pratiche, e prospettive concrete.