Giu 24, 2013 | Chiara Lubich, Cultura, Ecumenismo, Famiglie, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni
È partita la mostra itinerante “Chiara Lubich: protagonista di un nuovo tempo”, per commemorare la figura della fondatrice del Movimento dei Focolari, a cinque anni dalla sua scomparsa. Aeroporto, Mercato Pubblico, Consiglio Comunale, Assemblea Legislativa, associazioni di solidarietà, sono alcune delle tappe previste. Grande attesa anche nel Parco della Redenzione, nella settimana precedente alla Giornata Mondiale della Gioventù. La prima tappa ha avuto luogo dal 13 al 25 maggio nella Hall della Biblioteca Centrale della Pontificia Università Cattolica di Rio Grande del Sud. La vita e l’opera di Chiara Lubich sono state presentate attraverso sette banner che raccontano le origini del Movimento, i suoi primi passi e l’evoluzione di una vita evangelica che oggi si declina in diverse realtà sociali. Si passa dalla dimensione ecumenica del Movimento, con il profondo rapporto di amore reciproco con chiese cristiane e non cristiane, a quella con persone di convinzioni diverse. Un altro banner mostra la realtà dei giovani. Si evidenzia una nuova generazione che ha delle proposte concrete di rinnovamento della società, convinta che la fraternità universale, se vissuta e costruita giorno dopo giorno, porta alla vera realizzazione umana così freneticamente cercata dai giovani in forme diverse. La famiglia è un altro aspetto fondamentale per la trasformazione della società, per mantenere i valori più genuini che assicurano il senso della vita e dei rapporti sociali.
Nell’expo troviamo anche messo in rilievo un progetto che riguarda l’Economia di Comunione, lanciata proprio in Brasile nel 1991, in una delle visite di Chiara Lubich. La proposta: gestire aziende che siano economicamente sane e che cerchino, allo stesso tempo, di agire per combattere le disuguaglianze sociali e di favorire la formazione di una nuova mentalità imprenditoriale. Dall’economia alla politica. In questo campo il Movimento dei Focolari s’impegna a lavorare per il bene comune, avendo come base la categoria politica della fraternità. La politica, insomma, vissuta come servizio, “Amore degli amori” secondo una definizione di Chiara Lubich. Nel sociale, il progetto Associazione Famiglie solidali, che aiuta decine di bambini in un quartiere nella periferia della città. Progetti simili sono sparsi nel mondo e sono sorgente di speranza per tante famiglie che subiscono privazioni materiali e spirituali. Su un grande schermo, un video racconta la storia del Movimento. Ed ancora, ci sono spazi di condivisione di iniziative individuali e collettive che hanno alla base la regola d’oro (fare all’altro ciò che vorresti fosse fatto a te), presente in quasi tutte le religioni. La mostra continua in altri luoghi di rilevanza culturale della città di Porto Alegre, in cui poter conoscere la figura di Chiara, “protagonista di un nuovo tempo”; e le implicanze che il carisma dell’unità ha avuto e ha nei vari ambiti della chiesa e della società. (altro…)
Mag 21, 2013 | Centro internazionale, Chiesa, Focolari nel Mondo, Spiritualità
«È stato bello poter dare a papa Francesco la certezza che c’è forza vitale nella chiesa, anche oggi nonostante tante difficoltà», afferma Maria Voce, che ai microfoni di Radio Vaticana spiega quali conferme e quali novità ha tratto da questo incontro speciale. «Confermati sicuramente nell’impegno a vivere il nostro carisma, perché si sentiva forte quanto la comunione è la nota essenziale della chiesa oggi, e quindi il nostro carisma di comunione mi sembra che ci veniva messo in rilievo come una necessità di servizio alla chiesa. Questo era anche confermato nel vedere con che festa ci ritrovavamo, ci domandavamo l’uno dell’altro, ci assicuravamo le preghiere…». «Rinnovati forse nel coraggio di affrontare il mondo, perché sicuramente ogni movimento ha questa spinta interiore che papa Francesco sta sottolineando forte, di andare verso gli altri, di mettersi a disposizione della Chiesa, di servire gli ultimi. Sentirselo dire con tale forza dal papa, era come darci il coraggio di dire: siamo piccoli, siamo deboli, però nonostante tutto Gesù ci guida, Gesù è con noi, il papa ci manda, possiamo andare…». Guardando avanti questo cammino che aspetta i diversi carismi e movimenti, il Papa ha messo in guardia sia dal particolarismo sia dall’omologazione, e ha consegnato tre parole: armonia, novità, missione. Cosa significa per lei in concreto? «A me ha fatto una grande impressione la parola “novità”, perché saremmo tutti tentati di appoggiarci a delle sicurezze per il cammino già fatto, per l’esperienza accumulata, e invece il Papa ci ha sfidati ad accogliere le sorprese dello Spirito, ad ascoltare bene quello che Egli ci chiede e a seguirlo per le vie del mondo». Fonte: Radio Vaticana – Radio Giornale del 21.05.2013, edizione delle 19.30 http://media.vaticanradiowebcast.org/mp3_od/rg_italiano_4_1.mp3 (audio) (altro…)
Mag 14, 2013 | Focolari nel Mondo, Spiritualità
“Sono stato un uomo molto fortunato; vorrei esprimere tutto l’amore di Dio ma credo che sia impossibile dire tutto quanto ho ricevuto [da Lui] e quindi poterlo comunicare”; cominciava così Oreste Basso a narrare, nel 1997, ad un gruppo di giovani, il filo d’oro di cui vedeva intessuta la sua storia. Nato a Firenze il 1° gennaio 1922 da una famiglia che gli ha trasmesso principi cristiani ed una rettitudine d’animo a tutta prova, ama gli studi umanistici, e sogna una professione ed una vita “a posto”. L’esperienza della guerra è “una lezione tremenda, perché lì si vedevano tutti gli ideali umani cadere”. “L’unica cosa che poteva rimanere in piedi dopo la guerra – ricorda – erano gli affetti naturali, quelli della famiglia”. Conseguita la laurea in ingegneria, nel ‘46 trova lavoro in uno stabilimento industriale a Sesto San Giovanni (Milano), che allora era considerata la “Stalingrado d’Italia”. Abita a Milano e la sera va spesso in una mensa dove incontra degli amici – Piero Pasolini, Danilo Zanzucchi, Guglielmo Boselli, Alfredo Zirondoli – poi divenuti tra i primissimi a seguire l’avventura del focolare. Si confrontano su Maritain, il neotomismo, l’arte, la musica. Uno di loro, Giorgio Battisti, propone un giorno ad Oreste di “conoscere una cosa bella, delle giovani che vivono il Vangelo”.
Una di esse, Ginetta Calliari, tra le prime ad aver seguito Chiara Lubich, si reca ad incontrarli ed è tempestata dalle domande che questi giovani non cessano di porle rimanendo ad ascoltarla fino a tarda notte e dandosi appuntamento di mese in mese con lei che viene appositamente da Trento. “Cominciammo a capire – Oreste racconta – che il Vangelo era una cosa che poteva essere vissuta non da persone lontane, ma da noi, da me, da lui, dagli altri”. I frutti di questa nuova vita sono evidenti: Oreste si guadagna la stima di un suo subalterno politicamente molto attivo che, osservandolo e venuto a conoscere il suo ideale evangelico, gli dice: “Se lei crede in questo Dio, anch’io posso credere in Lui come lei dice”. Nel 1951 Oreste lascia la sua abitazione e va a comporre il focolare di Milano insieme a coloro che nell’annuncio di Ginetta hanno colto la chiamata a questa via. Poco dopo conosce Chiara: “Un incontro bellissimo! – afferma –; mi apparve una persona stupenda nella sua grandissima semplicità e luce”. Intanto aumentando, in varie città d’Italia, il numero di persone desiderose di conoscere il Movimento nascente, Oreste Basso si trasferisce a Parma insieme a Lionello Bonfanti; il suo racconto ha il sapore delle origini: “Per poter dormire c’era un divano, e per mangiare comprammo un fornello a spirito: in genere si mangiava formaggi, tante volte il latte; il latte era la nostra salvezza! Ma eravamo proprio contenti!”. Passa qualche anno e il Movimento dei Focolari – Opera di Maria (questo il nome dato da Chiara alla nuova realtà ecclesiale) si diffonde e si staglia in multiformi aspetti. Oreste è quindi invitato a trasferirsi a Firenze, a ricoprire un ruolo di responsabilità. La sua adesione è immediata, nonostante sul lavoro gli sia stata proposta una ulteriore promozione e il direttore generale stesso si sia mostrato desolato per la sua partenza; “È cominciata un’altra vita” commenta Oreste, immerso completamente nel carisma di cui Chiara è portatrice. Alla fine degli anni ’50 è chiamato a Roma, dove, accanto a Chiara, svolge con il suo stile, insieme gioioso e discreto, un compito di primo piano anche nelle diverse stesure degli Statuti dell’Opera che negli anni si succedono e si adeguano ad una realtà in costante crescita; nel 1981 Oreste è inoltre ordinato sacerdote, ministero che considera un privilegio, una chiamata ad un amore più grande. Eletto copresidente del Movimento nel 1996, esercita un ruolo fondamentale alla morte di Chiara (14 marzo 2008) e durante la successiva Assemblea generale che avrebbe eletto colei che doveva succedere alla fondatrice. I messaggi giunti alla notizia della sua scomparsa dal Santo Padre per mano del Segretario di Stato Vaticano, dal Cardinal Bertone e da Mons. Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i laici attestano la radicalità della vita evangelica e la semplicità di rapporti sinceri che Oreste Basso ha saputo costruire giorno dopo giorno fino all’ultimo. A lui, le numerosissime testimonianze che continuano ad arrivare, esprimono affetto e gratitudine. Video con immagini (altro…)
Apr 4, 2013 | Chiara Lubich, Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Focolare.org/espana è online dal 14 marzo, data nella quale si è celebrato in tutto il mondo il quinto anniversario della morte di Chiara Lubich (1920-2008). La nuova pagina web in spagnolo mantiene la sua vocazione di raccontare la vita del Movimento dei Focolari e della sua gente a tutti i popoli della Spagna; e del suo impegno con la società civile ed ecclesiale, a partire dalla spiritualità dell’unità che lo anima e che lo spinge a costruire ponti di dialogo a 360 gradi, dando così un contributo alla costruzione di un mondo più giusto e unito. I contenuti del nuovo sito si possono leggere in castigliano, catalano, basco e gallego, per andare incontro ai vari popoli che compongono la Spagna. Attraverso la nuova versione del sito si potrà accedere ad una maggiore conoscenza del Movimento dei Focolari, a cominciare dalla sua storia, la fondatrice, la spiritualità, la composizione, le opere e le notizie ed iniziative portate avanti in Spagna, ma anche nel resto del mondo. Una particolare attenzione avranno gli eventi di rilevo come la prossima Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro, o situazioni che tengono il mondo col fiato sospeso come la guerra in Siria e in altri punti del pianeta. Situazioni raccontate dagli stessi protagonisti, membri dei Focolari, che vivono in quelle terre martoriate e che s’impegnano, rischiando in prima persona, per aiutare chi è nel bisogno e per costruire, giorno dopo giorno, rapporti solidali e di fraternità che conducano ad una pace duratura. (altro…)
Feb 11, 2013 | Centro internazionale, Chiara Lubich, Dialogo Interreligioso, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Sociale, Spiritualità
«Una storia straordinaria, divina, che conoscete bene. Tantissimi anni di fedeltà e d’impegno da parte di molti di voi, che hanno fatto germogliare quel seme – piantato all’inizio in Camerun – da cui sono fioriti brani di umanità rinnovata dall’amore che tendono alla realizzazione del piano di Dio per tutto il grande continente africano e oltre». Sono alcuni stralci del messaggio che Maria Voce (Emmaus), presidente dei Focolari, ha inviato ai membri del movimento in Africa, che quest’anno festeggiano il 50° anniversario dell’arrivo del “carisma dell’unità” nel loro continente. Sono 2000 le persone radunate lo scorso 9 febbraio a Shisong, nella Regione di Bamenda (Nord-ovest del Camerun); lì dove i primi focolarini sono arrivati, il 12 febbraio del 1963. Sono tutti quelli che si riconoscono come “figli di Chiara”, che nel gennaio del 2009 avevano celebrato il Cry Die, (la fine del lutto) per la fondatrice dei Focolari, evento con il quale Chiara Lubich è stata solennemente annoverata tra gli antenati e quindi degna di essere ricordata e invocata, perché “il suo ideale di solidarietà, spiritualità, condivisione, amore, non può morire”. Ci sono anche quanti, nel corso degli anni sono stati coinvolti nell’azione della “Nuova Evangelizzazione”, un piano organico messo a punto nel 2000 tra Chiara e il Fon (re) di Fontem (nel Sud-ovest del Paese) che per primo si è impegnato davanti al suo popolo a vivere lo spirito di amore e di unità del Vangelo. È lo stesso Fon che in seguito ha coinvolto i capitribù e i notabili. L’appuntamento di Shisong è iniziato con il Time Out per la pace, ed è proseguito con la ‘preghiera per la celebrazione del Giubileo’, nella quale si chiede a Dio di accrescere la fede in Lui, con lo sguardo rivolto ai ‘pionieri’ di questa avventura (Chiara Lubich, il vescovo Julius Peeters e il Fon Defang); di saper ricominciare con umiltà ad amare ogni prossimo, di camminare verso la fraternità universale; di aumentare la fiamma della carità in ogni comunità, in modo da essere apostoli del testamento di Gesù “Che tutti siano uno” (Gv, 17.21).

Bruna Tomasi e Lucio dal Soglio con
un gruppo di focolarini in Nigeria
Presenti in modo speciale, attraverso un messaggio, anche due tra i primi focolarini, che tanto si sono spesi in Africa: Bruna Tomasi e Lucio Dal Soglio. La lettura delle loro parole, e di quelle di altri tra i protagonisti degli inizi (Rosa Calò, Rita Azarian) introduce al documentario: “Focolari, 50 anni in Africa”, che ripercorre le tappe di questa storia, che passa anche dall’esperienza di Piero Pasolini e Marilen Holzhauser. Anche il numero speciale di New City, edizione africana di Città Nuova, è interamente dedicato al tema. Fin dagli inizi la Parola di Dio non è rimasta oggetto di contemplazione, ma si è tradotta in scelte concrete nella vita quotidiana. Con la nascita delle varie comunità si è sperimentato quello spirito di famiglia in cui mettere in comune anche le necessità, e inoltre sono nate molte iniziative nel continente, compresi programmi sociali, scuole e centri sanitari: dal College a Fontem, ad asili, scuole primarie e programmi di doposcuola in Camerun, Nigeria, Tanzania, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Kenya. Un ospedale a Fontem, centri medici in Uganda, R.D. del Congo e Costa d’Avorio. Attività per combattere la malnutrizione; laboratori di falegnameria per i giovani in Sud Africa, Camerun, Costa d’Avorio e Kenya; un progetto agricolo in Nigeria.
Dai primi anni ’70 inoltre parecchi giovani africani scoprono la “strada di Chiara” e, con essa, un nuovo stile di vita. Come lei, Anne Nyimi Pemba (Congo) e Venant Mbonimpaye (Burundi) hanno lasciato ogni cosa per seguire Gesù, imbarcandosi in questa nuova strada per la vita consacrata in Africa. Loro sono stati tra i primi, come Teresina Tumhiriwe, Uganda, Benedict Menjo e Dominic Nyuyilim del Camerun, quest’ultimo presente nella celebrazione di Shisong, testimoniando la propria esperienza. Dopo di loro ne sono seguiti molti altri. Alla festa di Shisong c’era anche la Mafua Christina, regina dei bangwa, e il prof. Martin Nkafu, originario di Fontem e docente di Filosofia e culture tradizionali alla Pontificia Università Lateranense. Oltre alle loro personali esperienze, è seguita una carrellata offerta dalle nuove generazioni – bambini, ragazzi e giovani – che segnano la continuità di oggi con l’Ideale di fraternità che ha messo radici 50 anni fa. «Un popolo nato dal Vangelo, capace di testimoniare l’essere famiglia al di là dell’appartenenza a tribù, etnie e popoli diversi» ha scritto ancora nel suo messaggio Maria Voce, con l’augurio di ripartire insieme da questa tappa importante – che durerà tutto l’anno, con una celebrazione in Kenya alla Mariapoli Piero, il 19 maggio, durante il congresso panafricano dei Volontari di Dio, e altri appuntamenti in vari Paesi africani. (altro…)