Nov 27, 2016 | Centro internazionale, Chiara Lubich, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
«Ho visto con quanto impegno vi siete preparati, e questo mi dà una grandissima gioia, e tranquillità per il futuro del Movimento, perché ho visto che veramente avete preso sul serio la consegna che Chiara (Lubich) passa alla seconda generazione […] con lo stesso slancio» degli inizi del Movimento. Alle numerose domande che i giovani le hanno rivolto sul punto della spiritualità dell’unità scelto per approfondire in quest’anno, Gesù abbandonato, Maria Voce spiega: «Dio ha mandato il Figlio per ricostruire questi legami (di unità tra Dio e l’uomo e tra gli uomini), quindi per fare un’opera grandiosa». E per fare ciò «Gesù non ha scelto di venire con un’armata […], ma ha scelto un mezzo che forse non viene capito subito: ha scelto il mezzo della croce. Ma della croce che voleva dire per Gesù: l’amore fino alla fine, l’amore più grande, prendere su di sé tutti i dolori dell’umanità, tutte le sofferenze, tutte le umiliazioni, proprio per amore! E in quel momento, Gesù ha fatto questa nuova creazione, ha creato questa nuova unità, ha redento l’umanità, cioè ha ristabilito quell’unità che l’umanità aveva perduto con Dio e degli uomini fra di loro, quindi l’opera più grande». «Quindi Gesù abbandonato in quel momento è veramente il Re vittorioso! Non è soltanto quello che soffre; sì, la sofferenza è stata il mezzo che Lui ha scelto, ma perché dimostrava con quella sofferenza l’amore più grande, perché testimoniava agli uomini quanto il Padre li amava, e quanto Lui per amore del Padre e loro era pronto a soffrire. Ora Gesù abbandonato si presenta a noi e ci dice la stessa cosa: “Volete testimoniare a tutto il mondo, a tutti gli uomini l’amore di Dio? Usate il mio stesso mezzo, prendete su di voi le sofferenze, i dolori, i dubbi, le angosce che attraversano l’umanità», creando «sempre di più quei legami che faranno della famiglia umana una vera famiglia di figli di Dio legati fra di loro e legati con il Padre». E riguardo alle domande dei giovani sul proprio futuro, Maria Voce risponde: «Siate generosi con Dio! Se voi sentite veramente che Dio in qualche modo vi chiama, vi dice una parolina in fondo al cuore, non date retta a nient’altro, date retta solamente a questa voce e rispondete di sì […] dopo sarà Lui che vi porterà dove Lui vuole», per realizzare su ciascuno un «piano d’amore che vi darà la massima felicità. Io ve lo auguro con tutto il cuore!». Gustavo Clariá https://vimeo.com/192247283 (altro…)
Nov 25, 2016 | Chiara Lubich, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Nuove Generazioni, Spiritualità
L’intervento di Azeez, giovane iracheno, è accolto con un lungo applauso. Gli occhi lucidi dei più di mille partecipanti al Congresso Gen sono fissi sul suo volto asciutto che racconta il dramma che lui e la sua famiglia hanno vissuto a Qaraqosh, una cittadina nella Piana di Ninive, all’arrivo dei miliziani del sedicente stato Islamico. «Prima di raccontarvi la mia storia – dice Azeez dal palco –, voglio farvi una domanda: avete mai pensato che un giorno voi potreste perdere tutto? La casa nativa con tutti i tuoi ricordi più belli, i tuoi amici, sogni, la tua gente? Questo è quello che è successo a me …». Il dolore dei momenti vissuti in fuga dalla sua città con la famiglia verso il Kurdistan iracheno, è ancora visibile nei suoi occhi: «Mi sono chiesto perché toccasse a me vivere questo calvario, ma proprio lì è iniziata l’esperienza, quella di ritrovarmi a vivere con Gesù, l’Abbandonato. Sembrava di ritrovarmi in un film d’azione, nel quale non ero più in grado di distinguere tra il reale e l’immaginario: folle di persone che avanzavano a piedi per cercare una via di fuga, lacrime, grida. Ero quasi impietrito dal dolore, ma mi sono detto che forse avrei potuto far tornare il sorriso a chi mi stava accanto. C’era con noi una comunità di religione Yazidi, persone che avevano più bisogno di aiuto perché l’Isis aveva compiuto delle vere e proprie torture nei loro confronti. Ho dimenticato le mie paure e angosce per stare con loro e sostenerli». Azeez, insieme ai genitori, è adesso rifugiato in Francia, una scelta difficile, con mille sfide da affrontare ma non si è mai sentito abbandonato dall’amore di Dio, che «con mano impercettibile continua ad asciugare le nostre lacrime alleggerendo le nostre sofferenze. Noi giovani abbiamo un potenziale enorme per cambiare il mondo, iniziando dalle piccole cose: o viviamo per cambiare qualcosa e migliorare questa terra o la nostra vita non ha senso».
Le parole di Chiara Lubich rivolte ai gen 2 nel 1967 risultano quanto mai attuali e profetiche: «Rumori e notizie di guerre rattristano l’orizzonte del mondo. Forse nel Medio o nell’Estremo Oriente qualche nostro amico gen (…) è stato od è ora in pericolo di morte. Il nostro stesso scopo – quello di aiutare la pace nel mondo – sembra dolorosamente compromesso. Che facciamo? Non scoraggiamoci (…) Le bombe cadono e distruggono case ed ammazzano persone: l’amore si diffonda con maggiore celerità per costruire una società nuova ed un mondo nuovo». «Sono passati 50 anni ma siamo ancora questa generazione che non si ferma – dice Gloria dell’Uganda – e che ancora vuole vivere l’ideale che Chiara ci ha dato». Damián dell’Argentina spiega: «Per noi è un momento di festa. Abbiamo percorso questi 50 anni del Movimento Gen attraverso i momenti più importanti, cercando di rivivere ogni parola che Chiara ci ha dato». Testimonianze dai vari continenti, riflessioni, dialoghi, canti, musica si sono alternati per celebrare questi anni di vita della seconda generazione dei Focolari, vissuti con grande intensità. Maria Voce, presidente del Movimento, in un video messaggio, ha invitato i giovani a seguire il disegno d’amore che Dio ha su ciascuno, seguendo l’esempio di Gesù che ha scelto la Croce, l’amore fino alla fine, per essere pronti e generosi nell’impegnarsi per un mondo di pace. Jesùs Morán, copresidente dei Focolari, in un dialogo ferrato e quanto mai aperto, li ha incoraggiati a vivere una vita spesa nell’amore per i fratelli, facendo la scelta degli ultimi, gli scartati della società, in un mondo sempre più frammentato e diviso. Più di mille giovani ripartono prendendo sul serio la consegna profetica di Chiara Lubich: «Sarà la seconda generazione che farà riecheggiare il grido di Gesù Abbandonato fino agli ultimi confini della terra … Ed in quel grido il mondo intero rispererà». Patrizia Mazzola (altro…)
Nov 8, 2016 | Chiesa, Ecumenismo, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Senza categoria, Spiritualità

Foto: Ursel Haaf
A 500 anni dalla Riforma di Lutero, nella cittadella ecumenica di Ottmaring (Augsburg), si è tenuto il 35° incontro internazionale di 25 vescovi di varie chiese che si ispirano alla spiritualità del Movimento dei Focolari. La riflessione sui punti della spiritualità del Carisma dell’unità, la preghiera comune e la celebrazione delle varie liturgie hanno posto le basi per incontri e dialoghi profondi che hanno lasciato un’impressione indelebile nei partecipanti. Il tema del raduno, “Gesù crocifisso ed abbandonato-fondamento di una spiritualità di comunione”, ha guidato l’intero convegno che i vescovi hanno voluto concludere insieme alla comunità del Carmelo, che si trova accanto al Campo di concentramento di Dachau, per un confronto con una delle tappe più dolorose della storia dell’umanità. Si è aperta una prospettiva che ha dato speranza: «Per me andare a Dachau è stato visitare un santuario di Gesù Abbandonato. Ho incontrato Dio lì, Dio nel suo abbandono», ha descritto la sua esperienza Jesús Morán, copresidente del Movimento dei Focolari. E il vescovo maronita Simon Atallah del Libano ha aggiunto: «Accanto ad un luogo di dolore e di odio abbiamo trovato un luogo di amore». Uno dei momenti culmine dell’incontro è stata la liturgia ecumenica nella chiesa evangelica di Sant’Anna ad Augsburg, presente il vescovo emerito Christian Krause, uno dei principali firmatari della “Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione”, avvenuta il 31 ottobre 1999 nello stesso luogo. Il gruppo dei vescovi ha colto questa occasione per formulare un messaggio per la celebrazione dell’apertura dei 500 anni della Riforma, che si è tenuta nella città svedese di Lund. Hanno anche inviato una loro delegazione. Il sindaco della città della “pace augustana”, Kurt Gribl, ricevendo i vescovi ha sottolineato come «il Movimento dei Focolari e, in particolare, il gruppo di vescovi, rappresentino confessioni che non negano le differenze». E vedendo uno stretto legame tra la città di Augsburg e l’impegno della comunità ecumenica dei vescovi, ha aggiunto: «Voi ci dimostrate, col vostro esempio, che è possibile una convivenza pacifica e spirituale e questo ci incoraggia ad andare avanti nella collaborazione, in quanto città della pace». Per sigillare questa profonda amicizia ed il legame spirituale, il gruppo si è raccolto, poi, nella chiesa evangelica di Sant’Ulrich. È ormai tradizione in questi incontri ecumenici che i vescovi partecipanti formulino una solenne promessa, quella di sostenersi a vicenda nella preghiera e nella vita, condividendo preoccupazioni e dolori, gioie e conquiste dei fratelli. «Che la croce dell’uno diventi la croce dell’altro e l’anelito dell’uno l’anelito dell’altro», come recita il testo del “Patto dell’amore scambievole” che tutti hanno sottoscritto. Il prossimo raduno ecumenico dei vescovi, promosso dal Movimento del Focolari, avverrà nel 2017 in Polonia. (altro…)
Nov 5, 2016 | Chiara Lubich, Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Senza categoria, Spiritualità
Nel 1956 l’Ungheria veniva invasa dall’esercito sovietico in seguito alla rivolta poi repressa nel sangue e Chiara Lubich, rispondendo all’appello lanciato da Pio XII, scrive una lettera che diventerà la “magna carta” della nuova vocazione che sboccerà all’interno del Movimento dei Focolari: “i volontari e le volontarie di Dio”, uomini e donne formati dalla spiritualità dell’unità, che s’impegnano a portare Dio nella società con la propria testimonianza, nei vari ambiti in cui agiscono. Dal 28 al 30 ottobre si sono incontrati a Castel Gandolfo (Roma) 1840 volontarie e volontari provenienti da tutta Italia. «C’è una grande voglia di mettersi in gioco per il nostro Paese e si sente una grande necessità, non più rimandabile, di superare la frammentazione e mettersi concretamente e definitivamente in rete, perché le buone pratiche possano diventare stimolo, aiuto e sostegno reciproco; è quanto mai forte l’esigenza di impegno intergenerazionale per essere una risposta comune, concreta e replicabile alle sfide e alle sofferenze della nostra società». Il commento a caldo di una giovane partecipante che riassume le tre giornate vissute intensamente. Il messaggio di Maria Voce, presidente dei Focolari, sigla l’apertura del Convegno, incoraggiando tutti a testimoniare il carisma dell’unità nelle sue espressioni più concrete e con lo sguardo fisso alla preghiera di Gesù “che tutti siano uno”. Si entra nel vivo del convegno con alcune riflessioni e testimonianze puntate ad approfondire il nuovo tema proposto quest’anno a tutto il Movimento: “Gesù Abbandonato, finestra di Dio, finestra dell’umanità”.
Toccante la testimonianza, narrata quasi a fil di voce per l’emozione, di Pina e Tanina, due volontarie di Lampedusa, che con forza e semplicità, raccontano veri e propri atti di eroismo quotidiano nell’affrontare l’accoglienza di migliaia di profughi sbarcati nella piccola isola in questi ultimi anni: «Li sentiamo nostri questi fratelli africani prima di consegnarli all’umanità; e quando partono da qui per disperdersi nel mondo ci invade una grande commozione per il futuro incerto che li attende». Riccardo Balaarm, giornalista, racconta come dalla sofferta esperienza di disabilità di un figlio, nasce l’impegno con i giovani della nazionale paralimpica di nuoto, presentando la testimonianza di Arjola Trimi, argento nei 50 stile libero a Rio (Brasile).
Durante i pomeriggi, 150 gruppi affrontano 35 tematiche: dalla formazione, all’impegno nel sociale e in politica; dall’economia alla salute e l’ecologia, all’arte, ecc. Tutti campi con i quali i volontari fanno i conti nella loro quotidianità, e attraverso i quali cercano di realizzare la vocazione dei “primi cristiani del XX secolo”, come la chiamava Chiara Lubich: laici che vivono il Vangelo con lo stesso ardore dei primi cristiani, decisi a spendersi per costruire un mondo unito. Un momento solenne è stato la firma dell’atto costitutivo, alla presenza di don Andrea De Matteis, vicario del vescovo e cancelliere della diocesi di Albano, attraverso il quale i volontari assumono l’impegno di essere promotori del processo di canonizzazione di un “primo cristiano” dei nostri tempi, Domenico Mangano, volontario di Viterbo scomparso nel 2001. https://youtu.be/SKn_JlYryxU https://youtu.be/EDCfdVUGa6s (altro…)
Ott 30, 2016 | Chiara Lubich, Chiesa, Ecumenismo, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo, Senza categoria, Spiritualità
Papa Francesco, il vescovo Munib Younan e il pastore Martin Junge (in rappresentanza della Comunione delle 145 Chiese che compongono la Federazione Luterana Mondiale): sono queste le tre personalità che con un gesto altamente significativo, dopo 500 anni, sottoscrivono insieme l’invito alla cerimonia di apertura del V Centenario della Riforma. Come altrettanto significativo è il titolo dell’evento: “Dal conflitto alla comunione – uniti nella speranza”, che avrà luogo il 31 ottobre con un culto ecumenico nella cui seguirà una cerimonia pubblica nello stadio di Malmö, in Svezia. Già nel ‘99, con la “Dichiarazione Congiunta sulla Dottrina della Giustificazione”, si era messa una pietra miliare nella relazione ecumenica cattolico-luterana. Un’importante storico documento che nella commemorazione di quest’anno viene posto come fondamento teologico, nella ricerca della possibile, piena unità dell’unica Chiesa di Cristo. Tra i luterani e il Movimento dei Focolari c’è un lungo percorso di amicizia. Saranno, infatti, i contatti con loro che faranno capire a Chiara Lubich che la spiritualità che Dio le aveva affidato non è solo per i cattolici.
Un po’ di storia. Il 14 gennaio 1961, Chiara è invitata a parlare della spiritualità dell’unità alle suore di Darmstadt (Marienschwestern). In quell’occasione conosce alcuni pastori luterani, tra cui Klaus Hess e la moglie Amalie, cofondatori della “Bruderschaft vom gemeinsamen Leben” in Germania. Pochi mesi dopo i coniugi Hess vengono a Roma per conoscere meglio il Movimento e la Chiesa cattolica. Il 24 maggio 1961, Chiara fonda a Roma il “Centro Uno” per l’unità dei cristiani e nel giugno del ‘68 s’inaugura il Centro Ecumenico nella cittadella dei Focolari di Ottmaring (Augsburg). Nel frattempo, nelle allora due Germanie, lo spirito dei Focolari è accolto sia dai vescovi cattolici, che da quelli evangelici e luterani. Anche in Scandinavia la spiritualità dell’unità si diffonde in ambito ecumenico e nelle Mariapoli in Svezia circa la metà dei partecipanti sono luterani. A partire dal 1982, agli incontri dei vescovi cattolici amici del Movimento si aggiungono incontri ecumenici con vescovi di varie Chiese. Nel 2015, sono 6 i vescovi luterani, di tre paesi, presenti all’incontro ecumenico di vescovi tenutosi a Costantinopoli. Nell’88 viene conferito a Chiara Lubich il premio “Festa della pace di Augsburg”. Nel ‘99 è invitata allo storico evento della firma della “Dichiarazione congiunta sulla Dottrina della giustificazione” ad Augsburg. Durante la solenne celebrazione le viene affidato di comporre e recitare una preghiera. Nel 2003, l’allora vescovo luterano di Monaco, Johannes Friedrich, si reca al Centro del Movimento con una delegazione. Qui Chiara parla di Gesù Abbandonato: «Egli si è presentato (…) come modello da imitare in tutte le prove e in modo speciale nei dolori delle disunità; (…) egli abbandonato è luce pure per ricomporre la piena comunione visibile». Nel 2009, l’attuale presidente dei Focolari, Maria Voce, è invitata alle celebrazioni in occasione del 10° anniversario della “Dichiarazione congiunta”. Per l’apertura del V Centenario della Riforma, non potendo la presidente esserci di persona, a rappresentare il Movimento dei Focolari saranno i delegati centrali Friederike Koller e Ángel Bartol.
Messaggio dal 35° Incontro ecumenico di vescovi Amici del Movimento dei Focolari all’assemblea di Lund (altro…)